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Voglia di rinnovamento nel PdL: per la leadership spunta Badoglio

Pace ritrovata nello schieramento di centro-destra: Santanché ordina sei casse di bombe a mano. I privilegi della casta: le capsule di cianuro nei molari di Gasparri saranno installate gratis. Finalmente affrontata di petto la questione morale: sarà deportata a Dachau.

C’è aria di concordia e di fraterna ricomposizione all’interno del centrodestra italiano. L’annunciato passo indietro di Silvio Berlusconi ha come per magia compattato tutte le componenti, pur con qualche precauzione. Daniela Santanché, per esempio, ha ordinato da Vuitton un intero set di trappole per orsi da sistemare intorno a Palazzo Grazioli nel caso si avvicinassero Cicchitto e Bonaiuti. Dal canto suo, la componente ex-An chiede una maggiore visibilità e studia gesti clamorosi, come per esempio un grande rogo nel centro di Roma, in cui potrebbe essere arso vivo Giancarlo Galan. “Un buon progetto – lo definisce Maurizio Gasparri – peccato che per Galan non piangerebbe nessuno”. Deborah Bergamini, intanto, lancia una nuova corrente, quella delle bionde, mentre la pattuglia dei rinnovatori sarebbe composta da Gaetano Quagliariello, Mariastella Gelmini e Gianni Alemanno. “Avevamo contattato anche Scelba, Badoglio e Bava Beccaris – si legge in una nota – ma non hanno risposto, forse impegnati altrove. Non importa, allargheremo comunque il nostro gruppo, magari con qualcuno che sa leggere”. I colonnelli di An, capitanati da Ignazio La Russa, chiedono invece un posto al sole nella coalizione, e non è escluso che marceranno su Addis Abeba prima della scadenza elettorale. Continuano comunque nella sede del partito i casting per un nuovo leader, che dovrà essere giovane, dinamico e capace di comunicare. Dalla regione Lombardia fanno sapere di avere le carte in regola, “perché – si legge in una nota – Dio è con noi. Dio e la cosca Palamara, gente seria che non ama scherzare”. Per le primarie nel partito si schiera invece Daniela Santanché, ma il tema è controverso. Maurizio Gasparri e Franco Frattini si mostrano decisamente contrari: “Ci abbiamo messo otto anni a fare le primarie e siamo arrivati alle scuole medie in tarda età, di ricominciare da capo non se ne parla”. Più raffinata l’analisi di Fabrizio Cicchitto: “Le primarie? Le stiamo già facendo, se vince Renzi avremo finalmente un credibile candidato di centro destra alla guida del governo”.

2 commenti »

2 Commenti a “Voglia di rinnovamento nel PdL: per la leadership spunta Badoglio”

  1. http://www.youtube.com/watch?v=SzhWtu5naNY

    da ab   - domenica, 14 ottobre 2012 alle 09:44

  2. Io sono dell’idea che i politici di “professione” dovrebbero avere il coraggio di affrontare le elezioni senza avere la certezza, come hanno ora, di essere rinominati in liste bloccate o addirittura decidere antitempo di non ricandidarsi. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi si è collocato nella posizione del tagliatore di teste politiche… Secondo me non fa una cosa “onorevole”. Anzi sta dando l’impressione dell’amministratore delegato chiamato a risanare un’azienda. Di solito si sbaglia, ma il danno sociale è assicurato, specialmente quando provenga dalla stessa politica o da un sindacato. La politica italiana ha fallito ed è spuntato dal nulla il governo Monti della provvidenza che col suo stravagante programma sociale riuscirà “forse” solo a pagare qualche debito, a farsi magari ammirare dalle potenze straniere che in sostanza hanno trovato in esso l’alleato “cavallo di Troia” giusto per vincere la guerra della finanza facendoci perdere la nostra autonomia nazionale, ma nel contempo, se non ci sarà presto un risveglio collettivo per mettere i paletti alle sue manovre distruttive, affonderà definitivamente nel baratro il popolo che amministra con tanta insensibilità.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 16 ottobre 2012 alle 09:19

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