Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
dom
5
ago 12

Voi siete qui – Siamo per il rinnovamento, votiamo Pippo Baudo

Fare chiarezza e sgombrare il campo da ogni equivoco. Ristabilire la verità delle cose. Procedere senza indugi sulla strada del rinnovamento della classe politica. Diradare le nebbie sulla candidatura di Pippo Baudo a presidente della Regione Sicilia avanzata da esponenti Pd. Il popolare presentatore ha detto alla radio di aver ricevuto una telefonata da Sergio D’Antoni che gli proponeva la candidatura all’ambita carica. E’ una buona notizia. Se ne deduce infatti che D’Antoni è vivo, partecipa attivamente alla vita politica del paese e sa usare il telefono. Il segretario del Pd siciliano ha smentito, quindi forse è vero. Bersani ha riso di gusto e ha detto di non saperne nulla. Quindi è sicuramente vero, tanto più che Baudo ha dichiarato di avergli parlato della cosa, con il che il popolo democratico è ora di fronte all’agghiacciate dilemma se credere a Pippo o al segretario. Pippo Baudo ha dichiarato anche che non è la prima volta. Prima di D’Antoni gli aveva chiesto di candidarsi in Sicilia Prodi (2005), e prima di lui Nitti (1919), e prima di lui Matilde di Canossa (1079), e prima ancora Odoacre in persona (480, poco prima dell’invasione della Dalmazia). A tutti, con coerenza cristallina, Pippo Baudo ha detto un no fermo e cortese, perché lui non ama i compromessi e preferisce fare la tivù, dove rappresenta il rinnovamento da almeno 54 anni. E questo, pur essendo di sinistra dai tempi, appunto, di Odoacre, e pure prima, come si può vedere nelle pitture rupestri di Ukhahlamba-Drakensberg, in Sudafrica (1.000 a.C.), dove un giovane Pippo Baudo mostra a un bisonte la sua tessera del Pd. A nulla sono valse le rassicurazioni del mondo politico che promettevano a Baudo un appoggio ampio della nuova granitica coalizione di centrosinistra – dai Tupamaros alla Binetti – oltre alla garanzia di poter formare liberamente la sua squadra, inclusi Giucas Casella e Sharon Stone. Alla fine, la candidatura pare tramontata, lasciando in tutti la netta sensazione che Pippo Baudo, dicendo “Grazie, non è il mio mestiere”, sia l’unico in questa storia che ci sta con la testa. 

8 commenti »

8 Commenti a “Voi siete qui – Siamo per il rinnovamento, votiamo Pippo Baudo”

  1. Ahahaha, Grande Robecchi!

    da Tarkus   - domenica, 5 agosto 2012 alle 09:26

  2. E se chiedessimo a Federico II di dare una sistemata al sud?
    Baudo non mi sembra preparato, è ancora in fasce e poco stagionato, e neanche un usato garantito. Se si butta in politica stavolta a Catania non si limiteranno a fargli saltare la villa per aria come qualche anno fa. Dovrà garantire tonnellate di gattopardismo. C’è l’impressione che se il Pd continuerà, con queste teste di minchia in libera uscita, a ptendere iniziative del menga il Berlusca ci prenderà ancora una volta di sorpresa con una manovra lampo durata 20 anni.

    da Edoardo   - domenica, 5 agosto 2012 alle 10:05

  3. spero che se la sia inventata lui… (spero)
    (non sopporto Pippo Baudo dal 1967, quando faceva Settevoci: io ero un bambino, lui c’era già, implacabile)

    da giuliano   - domenica, 5 agosto 2012 alle 13:32

  4. A questo punto perché non pensare a Baudo presidente della Repubblica!?

    da Giuseppe Ceddia   - domenica, 5 agosto 2012 alle 14:00

  5. Alla notizia sulla ventilata candidatura di Pippo Baudo a presidente della Regione Sicilia aggiungo quelle riferite a: chi vuole un Monti bis; chi auspica un Monti prossimo presidente della Repubblica; la sinistra che si vuole coalizzare con Casini; il PD entusiasta del lavoro tecnico del governo dei banchieri, al quale ha dato addirittura trenta fiduce spinto dalla sua “incomprensibile” responsabilità; il pdl delle ridicole annunciate primarie, poi definitivamente scartate a seguito della decisione del Cavaliere di ricandidarsi, magari promettendo che toglierà l’IMU e annuncerà con enfasi addirittura l’immortalità; il ministro Riccardi che, come riportato su La Republica di oggi, dice “Evitiamo il voto anticipato. In Europa tutti ci chiedono se Monti rimarrà dopo il 2013″, dando l’idea ai beoti italiani che lui stesso abbia davvero interpellato personalmente l’opinione dei “popoli” europei in merito alla loro preoccupazione generale nel caso terribile che si avverasse in Italia una situazione di rifiuto da parte della nostra gente meno abbiente delle manovre asociali e affamatrici attuate dal caro “Governo Monti”. Ecco a tutte queste orribili “spinte” di notizie mediatiche, parafrasando l’esclamazione sacandalizzata della volpe della fiaba di Pinocchio, dico anch’io: che Dio me ne scampi e liberi…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 6 agosto 2012 alle 12:26

  6. beh, ci fu qualche precedente già nel 2001.. 😉

    http://www.youtube.com/watch?v=PD1HmPSkKeo

    da paola   - lunedì, 6 agosto 2012 alle 21:14

  7. e perchè no Ridolini….

    da gaetano bertone   - martedì, 7 agosto 2012 alle 06:11

  8. Rinnoviamo pure tutto in Italia… Pippo Baudo governatore rispetto a quello che bolle in pentola per gli italiani è una chicca. Un paio di giorni fa ho sentito su raitre linea notte il giornalista Nicola Porro in un discorso infuocato contro la patrimoniale. E’ una nuova tassa sosteneva il giornalista, che per quanto mi riguarda sta al giornalismo come i cavoli a merenda, e gli italiani sono già supertassati… Verissimo, ma si è dimenticato che i supertassati sono i poveri che non hanno nulla oppure che stanno sacrificando la loro vita per avere un tetto per ripararsi… Meglio vendere il nostro patrimonio (sic), come se il nostro patrimonio non fosse stato pagato con i soldi degli italiani. Una volta i vincitori delle guerre si spartivano pezzetti degli stati conquistati… Ora il mercato se li compra, che in sostanza è la stessa cosa. Un sistema di dopoguerra che ritorna e solo i meno abbienti sono chiamati a rincominciare da capo. Fra poco, se continua questa solfa di idiozia popolare imbevuta di informazione dittatoriale, arriveremo al punto in cui non saremo più italiani in quanto non avremo più il nostro territorio e i nostri tesori. Anche i treni non sono più nostri… Già ci informano con termini stranieri che pochi capiscono, le case sono sequestrate dalle banche e da equitalia a fronte di pochi soldi di debito che la crisi creata dalle stesse banche non permette a molte famiglie di onorare e il territorio è ora svenduto al maggior ricco offerente con tanti saluti dai governi tecnici e dai partiti responsabili. Buona fortuna Italia!…

    da Vittorio Grondona   - sabato, 11 agosto 2012 alle 10:22

Lascia un commento