Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
dom
20
mag 12

Voi siete qui – Le parole per dirlo

Falcone, Morvillo, scuola, ragazzi, mattina, cassonetto, bomba, bombe, schegge, sangue, sirene, sangue, prof, genitori, bidelli, ospedale, mafia, Italia, allarme, orrore, paura, retorica, sangue, notizie, altre notizie, accertamenti, autorità, Melissa, 16 anni. Eversione, terrorismo, sangue, emergenza, Stato, mafia, ricatto, spavento, orrore. Piazza Fontana, piazza della Loggia, Italicus, Ustica, Capaci, Genova 2001, Brindisi. Il Paese si rinnova. Cordoglio, lacrime, dichiarazioni, ministri. Crisi, tangenti e bombe ieri. Crisi, tangenti e bombe oggi. La madre di tutte le preoccupazioni, il rischio eversione, l’allarme sociale, nuovi e vecchi classici. Mafia, l’evergreen. Sangue, schegge, bombole del gas, il nostro posto nell’Europa, il nostro posto nella crescita, il nostro posto nel rigore, il nostro posto nella merda. Bombe sangue, scuola, mattina, ragazzi, spavento. La risposta, l’indignazione, un fatto anomalo, un fatto grave, un’enormità, un cadavere. Due cadaveri. No, uno. No, due. Le foto di Facebook, l’archivio dei giovani viventi, l’archivio dei giovani morenti. L’ospedale. Il Sud. Il Nord. I feriti. La legalità, la gente, il raccoglimento, la rabbia. Le autorità, la vigilanza, l’attenzione, l’allarme, l’eversione, gli informali, i servizi, lo Stato, la mafia, le bombole e il cassonetto, i silenzi, le parole. Coi giovani, per i giovani, il futuro dei giovani. Ecco. Le scritte sui muri, il terrore, il terrorismo, i terrorizzati. I titoli, le riflessioni, le prediche, i funerali, le vittime, i parenti delle vittime, le richieste di giustizia, gli appelli, i richiami, i moniti, i severi moniti, gli angosciati moniti. La calma, il silenzio, le indagini, i verbali, gli anni, i secoli, i millenni, i brandelli di verità, i brandelli di corpi, le schegge, il sangue da capo. Insomma, il Paese su cui si infierisce, inferto, autoinferto, mutilato, povero, licenziato, esodato, ammazzato, stramazzato, suicida, stanco. Tutto questo e ancora e ancora e ancora e di nuovo e di nuovo e di nuovo un’altra volta e un’altra e un’altra volta ancora. In Italia. Qui. Barbarie tanta, socialismo zero. E avanti così. Per sempre.

16 commenti »

16 Commenti a “Voi siete qui – Le parole per dirlo”

  1. Molto Kerouac, troppo triste.
    Grazie Robecchi.

    da Tarkus   - domenica, 20 maggio 2012 alle 10:54

  2. già…

    da ruphus   - domenica, 20 maggio 2012 alle 10:59

  3. Illuminante. Manca solo Twitter…

    da Giuseppe Ceddia   - domenica, 20 maggio 2012 alle 11:21

  4. Condivido totalmente dato che anche ip ho avuto la stessa reazione..
    http://www.kappaviola.blogspot.it/2012/05/senza-parole.html?m=1

    da Kappaviola   - domenica, 20 maggio 2012 alle 11:25

  5. un post da incorniciare.

    da giuliano   - domenica, 20 maggio 2012 alle 13:32

  6. Esattamente così.
    E manca la parola di oggi: un Paese terremotato
    (dove le fabbriche si aprono in due e naturalmente sotto
    ci restano gli operai)

    da paola   - domenica, 20 maggio 2012 alle 14:44

  7. Un pezzo da brividi, tachicardie, nausea e lacrime.
    Grazie.

    da Katia Jorfida   - domenica, 20 maggio 2012 alle 15:54

  8. Non ci sono altre parole.
    Hai raccontato Brindisi e l’Italia con le parole che servono, altre non servono.
    Grazie

    da Skorpio Rosso   - domenica, 20 maggio 2012 alle 16:50

  9. cordoglio per le vittime

    da stella   - domenica, 20 maggio 2012 alle 20:38

  10. In quell’elenco si aggiungerà anche “forte calo dei votanti” o “forte aumento dei non votanti”. A cosa serve si stanno chiedendo molti. La Consulta boccia il referendum sulla cancellazione di questa porcata di legge elettorale e un milione e mezzo di schede fiduciosa che a pensarci sia questa casta di malfattori. Non lo faranno mai e non faranno altre riforme. Parlano di grandi opere per rilanciare la crescita (80 miliardi). Già Balducci, Verdini, mafia e soci si sfregano le mani. Basterebbero 40 miliardi per fare la cosa che necessita a questo paese, la cosa che riguarda la prima fonte di introito delle casse dello stato: mettere in sicurezza tutto il nostro patrimonio artistico e culturale. Si creerebbero centinaia di migliaia di posti di lavoro. Ma questa gentaccia appena si parla di cultura gli vengono i conati e l’orticaria. Che vadano a farsi fottere.

    da Edoardo   - lunedì, 21 maggio 2012 alle 07:55

  11. mentre leggo devo ricordarmi di respirare…

    da Sedna   - lunedì, 21 maggio 2012 alle 08:57

  12. E’ vero è stata la fiera dei luoghi comuni.
    Meno male che oltre la politica c’è il paese reale…
    alba

    da alba   - lunedì, 21 maggio 2012 alle 14:52

  13. Snocciolare parole, soltanto parole… Li prenderemo, faremo le riforme, faremo una nuova legge elettorale, rimetteremo le preferenze, rifaremo la legge sul finanziamento dei partiti, saremo responsabili e sosterremo ad ogni costo il governo Monti, abbiamo sostenuto con responsabilità il governo Monti e per questo perdiamo le elezioni, abbiamo vinto, non abbiamo perso, siamo contenti del risultato, l’antipolitica è destinata a fallire, tutti i paesi del mondo tassano la casa principale, così vuole l’europa, il nostro Paese è a rischio Grecia, guai ad uscire dall’euro, di colpo gli averi svaluterebbero del 50%, ora incomincia la fase della crescita, tolleranza zero all’evasione fiscale, confischiamo i beni ai mafiosi…
    Siete tutti imbecilli, è questo che i politici stanno dicendo in pratica al popolo bue italiano…
    Popolo che in sostanza è tartassato ai livelli più bassi, che è assoggettato per legge all’usura di stato, che deve pagarsi i servizi sanitari per sopravvivere, che raccatta verdura scartata nei mercatini rionali, che recupera cibo avanzato buttato nei cassonetti dei rifiuti, che perde il lavoro a capriccio delle imprese delocalizzatrici, che dovrà pagarsi pure i danni dei terromoti, che viene malmenato se protesta…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 22 maggio 2012 alle 13:58

  14. E nel frattempo, seguendo le raltà elencate da Vittorio Grondona, aggiungo che quel 10% che s’inguatta il 50% delle risorse del paese non viene infastidito, disturbato, inseguito da nessuna parvenza di “patrimoniale”, tanto per fare un pò di muina e infastidire le allodole con specchietti da mercatino rionale. Tra poco si popoleranno i porti turistici da barchette di venti metri battenti bandiera di Bressanone e Innsbruck (non c’è il mare ma va bene lo stesso)tanto per fare meglio marameo a 54 milioni di fessi e a Befera. L’Europa ce lo chiede.

    da Edoardo   - martedì, 22 maggio 2012 alle 16:27

  15. questo è l’articolo più profondo di tutti quelli che si limitano a dire solo quello che accade mentre questo può sembrare un elenco di parole ma alla fine ognuna delle parole è un flash che devi collegare a tutte le altre grazie robecchi di questo tuo articoli che è stato l’unico articolo che io e la mia classe abbiamo condiviso per la sua bellezza con la professoressa di lettere

    da jangio   - martedì, 22 maggio 2012 alle 17:11

  16. l’unica cosa da dire è……

    NOI A SCUOLA CI ANDIAMO….
    UCCIDETECI TUTTI !!

    da jangio   - martedì, 22 maggio 2012 alle 17:12

Lascia un commento