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Voi siete qui – Il solito ombrello, cambia lo stile

Si parla di stile quando non si può parlare di sostanza. Quindi fino ad oggi il governo Monti è stato descritto con i toni elegiaci tipici di chi si sveglia da una lunga seduta di ipnosi e torna alla vita reale. Il confronto è impietoso e i grandi giornali fanno a gara per farlo notare: al confronto dell’ Alvaro Vitali che avevamo prima a capo del governo, ora abbiamo Shakespeare. Quello usava l’aereo di stato per andare dal salotto alla piscina, questo prende il treno. Quello di prima mentiva come un venditore di tappeti, questo parla a stento con le frasi secche di un bancomat: “E’ possibile effettuare una nuova operazione”. Quello di prima si circondava di ceffi degni di un film sulla mafia marsigliese, questo parla alla pari con i banchieri di mezzo mondo, non guarda il culo alle deputate finlandesi, non fa cucù alla Merkel, non frequenta professioniste dell’amore e non viaggia con la scorta di avvocati. Quello di prima, tra capelli magicamente ricomparsi e cerone, sembrava un laboratorio di chirurgia estetica, quello di adesso è un signore elegante e posato. La forma è salva, anche se il salto è vertiginoso e potrebbe creare qualche trauma. Da domani, però, la forma conterà un po’ meno e si guarderà più alla sostanza. I tagli alle pensioni. I tagli alla sanità. Le tasse per i soliti che già le pagano. Le consultazioni invece delle trattative. Il Parlamento chiamato a dire signorsì. Quello di prima regalava nuove frequenze alle sue stesse tivù con una gara di dubbia correttezza (valore: oltre una decina di miliardi), quello di adesso conferma il regalo. Quello di prima spendeva come Creso in armamenti, bombardieri, caccia (oltre una quindicina di miliardi, ma probabilmente chi legge altri giornali e non questo non lo sa), quello di adesso non intende risparmiare un euro su quello spreco assurdo (ma probabilmente chi legge altri giornali e non questo non lo sa). Quello di prima andava a Porta a Porta, questo andrà a Porta a Porta. E’ il solito ombrello, direbbe Altan. Ma vuoi mettere lo stile?

12 commenti »

12 Commenti a “Voi siete qui – Il solito ombrello, cambia lo stile”

  1. Concordo in tutto e per tutto.
    Il solito ombrello, anche perchè il manico è tenuto dai soliti noti, quelli che han fatto le nomine con il porcellum….

    Mik

    da Mik   - domenica, 4 dicembre 2011 alle 11:02

  2. Un popolo di rincoglioniti.
    Grande Robecchi.

    da Tarkus   - domenica, 4 dicembre 2011 alle 11:08

  3. “E’ il solito ombrello”… e non abbiamo neanche scelto se prenderlo a scatto, tascabile o etc.etc (non per essere volgare!)

    da angie   - domenica, 4 dicembre 2011 alle 13:54

  4. Scurdamoce ‘o passato… Quel che è fatto è fatto e buonanotte al secchio. Quello che si farà è lo stesso che tutti saprebbero fare e cioè crescere le tasse. Anche Pinocchio con un po’ d’impegno ce la farebbe. Il “tassator cortese”, così definisco personalmente i supermario chiamato a fare le cose facili “equamente” (sic). Pensioni, sanità, casa, lavoro, famiglia. Battiamogli pure le mani. La commedia finisce comunque lì: enormi sacrifici pretesi, come sempre, solo da coloro che li hanno sempre fatti senza mai guadagnarci nulla. Se volete, applaudiamo pure il governo dei banchieri, però ricordiamoci di loro e di chi li ha messi a forza al potere per tirarsi fuori dagli impacci delle decisioni di partito quando saremo chiamati a dare il nostro voto nel 2013.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 4 dicembre 2011 alle 15:35

  5. semplicemente perfetto.
    Del resto, in Italia, in Europa, direi quasi ovunque sono al potere i borghesi: come aspettarsi provvedimenti a loro sfavore?

    da Adele5   - domenica, 4 dicembre 2011 alle 17:09

  6. Ma Monti piace tanto ai moderatini di finta destra e di finta sinistra, eh: ha messo tutti daccordo, al centro naturalmente! laddove la stragrande maggioranza di queste zecche stanno da sempre gattopardescamente: al centro cattolico-ipocrita, che tutto ingoia e tutto spreca.
    Sentivo stamani la bella Concita (sì, quella che fa finta d’avere la coscienza posto, quella dalla voce studiatissima a gatta morta) che sviolinava complimenti a Monti, prendendo a prestito pure le esternazioni di Battiato che pare abbia augurato a questo govenro fascio di durare all’infinito.
    Evidentemente, costoro ignorano tante cosine: una, ad es., tutto normale che abbiamo un ammiraglio come ministro della difesa? A proposito, Ottimo Il Manifesto di ieri: dovreste ripeterlo tale e quale per tutti i giorni che dura questo malgoverno perché indica chiaramente l’illogicità giunta al culmine di questa società malata-autolesionista e distruttiva.
    Roba da voltastomaco, e anche peggio.

    da ab   - domenica, 4 dicembre 2011 alle 21:57

  7. PS: Intanto il porco Berlusconi e i suoi amichetti godono a dismisura e indisturbati: FANCULO PD, causa prima di questa distruzione nazionale!

    da ab   - lunedì, 5 dicembre 2011 alle 07:37

  8. Caro Alessandro, ma in Italia ci sarà qualcuno che ha delle responsabilità ?
    Oppure siamo responsabili tutti?
    Bene, allora sono responsabile in quanto italiano, quindi voglio essere processato e se sono colpevole pagherò, però con me sotto processo voglio anche altra gente, i nomi li sappiamo.
    Questi hanno giocato, hanno rotto il giocattolo e ora a noi, che non abbiamo giocato mai, tocca risparmiare per mettere via i soldi per ricomprare un giocattolo che loro poi romperanno e via così.
    Non è ora di finirla con ‘sta storia ?

    da Max   - lunedì, 5 dicembre 2011 alle 09:56

  9. I tagli alle pensioni. L’intervento che, assieme ai licenziamenti e ai tagli in numerosissime realtà lavorative precarie e non solo), metterà la maggioranza degli italiani in ginocchio sono i provvedimenti alle pensioni: non solo per ciò che accadrà direttamente ai pensionati, ma anche per il mancato sostegno ai figli e ai nipoti dei pensionati. E’ un fatto che moltissimi con impieghi precari o casseintegrazioni cadute tra capo collo e anche con figli a carico, siano aiutati dai genitori, spesso pensionati.
    Beh, auguri, eh…

    da Claudia D.   - lunedì, 5 dicembre 2011 alle 14:44

  10. Supermario rinuncia allo stipendio di Presidente del Consiglio. Mi viene in mente un federale dei bei tempi che furono quando in un discorso pubblico annunciò di dare la sua tessera del pane ai poveri. Poveretto, in quel brutto periodo solo con quella era possibile ai comuni mortali procurarsi un tozzo di pane. Non c’è che dire, un’ammirevole rinuncia quella del federale! Chissà se avrà anche pianto… C’è poco da ridere, nemmeno nell’immediato dopo guerra il governo in carica si sarebbe azzardato di punire così pesantemente i cittadini meno abbienti del Paese. Più delle bombe, allora, può il denaro?… Mah!…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 5 dicembre 2011 alle 16:11

  11. già, superlativamente stiloso ‘sto monti..

    (impeccabile alessandro!)

    da iggy   - lunedì, 5 dicembre 2011 alle 17:49

  12. Ho appena sentito qualcosa della manovra.
    V E R G O G N A!!! semplicemente S C H I F O S I !!!
    e quello serio aveva parlato di EQUITA’!!!!!!!!!!!!!!
    V E R G O G N A!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    TUTTI IN PIAZZA !!!

    da Adele5   - lunedì, 5 dicembre 2011 alle 20:11

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