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Voi siete qui – Nel reparto bunga-bunga vince il sì, ma di misura

Ha vinto il sì – pur se di pochissimo – anche nei reparti bunga-bunga dello stabilimento di Arcore. Ora i turni per le signorine saranno più lunghi, la pausa per riposare solo di dieci minuti, il diritto di sciopero non più garantito. A quanto si apprende, avrebbero votato no le ragazze più sveglie, quelle che il lavoro lo conoscono, ne sanno le fatiche, la stanchezza, il logoramento che porta. Il palo della lap dance spesso freddo a inizio turno, la mensa sempre un po’ triste con le pennette tricolori e le canzoncine che inneggiano al padrone Berluschionne, l’umiliazione del ritiro delle buste con lo stipendio, senza contributi né assegni familiari. E intanto, dicono molte, sentite dalla questura, il piano industriale non è chiaro, non arriva, non te lo fanno nemmeno vedere. Altre denunciano una specie di caporalato: Emilio chiama Lele, Lele passa col furgone a prelevarle, loro arrivano in fabbrica e si cambiano: via i vestiti e su la tuta, da infermiera, da poliziotta, a seno nudo. Dopo la pausa (dieci minuti) alcune escono dai cancelli, stanche, altre restano per gli straordinari, che possono durare anche tutta la notte. Il nuovo accordo prevede niente malattia prima dei festivi e niente diritto di sciopero, chi vota no perde anche il diritto all’appartamentino pagato dall’azienda. Hanno votato sì le più privilegiate, le impiegate, quelle passate dalla catena di montaggio ad incarichi più prestigiosi, come il reclutamento, o l’affido dalla questura di lavoratrici minorenni sorprese fuori dalla fabbrica senza documenti. Di queste condizioni di lavoro al limite del disumano, qualcuna parla, racconta al telefono alle colleghe, ruba qualche foto nei reparti e la mette sul suo computer. Il padrone, stock options comprese, guadagna mille, diecimila, centomila volte quello che prendono loro. Chi non ci sta è fuori dalla fabbrica, ributtata per la strada. Fabbrica Italia. E se compare una stella a cinque punte tracciata col rossetto sullo specchio del bagno? La stampa è molto allarmata: tornerà il terrorismo?

34 commenti »

34 Commenti a “Voi siete qui – Nel reparto bunga-bunga vince il sì, ma di misura”

  1. Sappiamo, essendo levantini, di essere tutti sotto bunga-bunga, ma bizantinamente rimuoviamo la cosa. nonnoFranco

    da nonnoFranco   - domenica, 16 gennaio 2011 alle 14:16

  2. Grazie Robecchi
    una pagina fantastica, il modo migliore per disintossicarsi di prima mattina.

    da Guido Regonelli   - domenica, 16 gennaio 2011 alle 14:18

  3. Fantastico Robecchi!

    da Tarkus   - domenica, 16 gennaio 2011 alle 16:55

  4. Grazie Robecchi

    da ab   - domenica, 16 gennaio 2011 alle 17:15

  5. grazie, sempre grazie Alessandro, sei il sorriso tra un conato e l’altro

    da blu   - domenica, 16 gennaio 2011 alle 17:30

  6. Se non ci fosse da piangere sarebbe perfino simpatico lo psiconano, peccato che ha buttato nella m…a la dignità di una intera nazione…..

    da sergio   - domenica, 16 gennaio 2011 alle 18:20

  7. BRAVISSIMO, COME AL SOLITO! :)

    da domenico borasi   - domenica, 16 gennaio 2011 alle 19:19

  8. Se non ci fosse da piangere perché il tutto riguarda giovani ragazze scriteriate e vecchi bavosi, il Tuo pezzo è geniale!

    da Paola   - domenica, 16 gennaio 2011 alle 19:28

  9. Di questo passo presto saranno i cinesi a schifare il “made in Italy”.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 16 gennaio 2011 alle 19:47

  10. ma adesso che il capo si è fidanzato (dal minuto 07:12 al 07:34)… potrà “mantenere” le sue promesse di investimento?

    da angie   - domenica, 16 gennaio 2011 alle 20:19

  11. Propongo la lettura obbligatoria di Robecchi nelle scuole, così che gli studenti ne traggano un doppio beneficio: spanzarsi dalle risate distraendosi dal dramma della Gelmini ministro.

    da antonella   - lunedì, 17 gennaio 2011 alle 10:52

  12. Prendete le molotov. Fate come in Tunisia. che scappi con quattro spicci e il solito carico di troie.

    da gianguido mussomeli   - lunedì, 17 gennaio 2011 alle 12:06

  13. beh, adesso che si è fidanzato sono certo che arriverà vergine al matrimonio (benedetto dalla chiesa, naturalmente).
    E Previti, come sta Previti? Sempre in galera?
    E l’avvocato Mills, e Dell’Utri?
    (lo so come andrà a finire: pagherà qualcosina la signorina Nicole, ma forse no perché lei è di CL , e quindi ha saldi princìpi morali)

    da giuliano   - lunedì, 17 gennaio 2011 alle 12:49

  14. Bravo Alessandro. Ti sei dimenticato che tra le lavoratrici sta nascendo la fronda, qualcuno li sta “briffando”, qualcuno sta organizzando la “Federazione italiana fidanzate minorenni a ore”. Agiungerei “a loro insaputa”. La sindacalista proviene tra le fila delle ricercatrici universitarie precarie, incazzatissime e disperate. Si è infiltrata e si fa chiamare “ROSA SCAMUFFO”. Il suo desiderio è di portare un gruppo di ragazze avvenenti universitarie precarie nel covo del Sovrano, riunito insieme a Fede, Rossella, Sallustri e Signorini (come coreografo gaio e giulivo). Poi, dopo avere improvvisato uno spettacolo goffo e poco prefessionale, cominciare a prenderli a sganassoni, bottigliate tra i denti, candele accese nel sedere, e tanti, tanti sputazzate in faccia. Tutto questo mentre qualcuno ha avvisato polizia, magistrati, giornalisti incazzati e fotografi sardi sommersi e intimiditi da procedimenti giudiziari, di intervenire urgentemente sul posto. Voglio vedere se poi va in televisione per inondarci con le sue verità virtuali del Kakkien. Se continua così finirà come Ben ALI’ mentre i suoi afficionados, con espressione sorpresa, fanno: “perchè, cosa ha fatto, poverino? I soliti comunisti”.

    da EDOARDO   - lunedì, 17 gennaio 2011 alle 17:37

  15. Strepitoso come al solito!

    da Giovanna   - lunedì, 17 gennaio 2011 alle 18:32

  16. “I have no dream, ma mi piace u pilu”. Cetto La Qualunque (alias Antonio Albanese) ci dà il senso figurato della massima politica moderna e il sultano, massimo rappresentante della nostra “governance”, ci dà la dimostrazione pratica di come la figurazione cinematografica possa trasformarsi in realtà. I cortigiani del sultano ci aprono gli occhi sulla qualità dei “componenti” della politica nominata. Infine la Lega Nord ci dà anche in questa occasione la misura massima dell’opportunità di parte. Tutto va bene purché faccia solo il suo interesse e che il resto del Paese se ne vada al diavolo.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 18 gennaio 2011 alle 10:35

  17. Sto dando uno sguardo alle intercettazioni
    Stavolta i pm hanno fatto le cose in grande.

    Lui, “Gesù″, non lo hanno intercettato.
    Finalmente hanno capito che bisogna fotterlo da dietro, non davanti.

    Ho la stessa sensazione di quando lessi le prime intercettazioni di calciopoli.
    Spero sia la volta buona.

    Dovessi dire la mia:
    Berlusconi come politico non arriva a Pasqua.

    Avanti Edmondo
    Avanti Procura di Milano

    Toglietecelo dalle palle

    da gianguido mussomeli   - martedì, 18 gennaio 2011 alle 12:21

  18. PURA POESIA: “Per perseguitare Berlusconi vengono spesi soldi dei contribuenti che potrebbero essere usati per cercare Yara” – cit. Mariastella Gelmini (Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca)

    da gianguido mussomeli   - martedì, 18 gennaio 2011 alle 13:11

  19. Nuova raffica di rincari alle pompe. Berlusconi: “Io prima vittima.”

    da gianguido mussomeli   - martedì, 18 gennaio 2011 alle 18:31

  20. Roma. Il consigliere capitolino del Pdl Francesco Maria Orsi è indagato dalla Procura di Roma per riciclaggio, reimpiego di proventi frutto di reato, corruzione, cessione di sostanze stupefacenti in occasione di festini con prostitute. Prima del rimpasto di giunta aveva la delega al Decoro.

    Sembra una barzelletta.

    Premesso che per me l’accusa di reato di riciclaggio, corruzione e reimpiego di proventi frutto del reato è ben più grave di quattro troie (e lo stesso dicasi per un Premier che da un pezzo -diciamo pure ab ovo- avrebbe dovuto essere privato di qualsiasi potere), qui siamo al grottesco, alla normalizzazione del surreale. Neanche Buñuel avrebbe fatto di meglio nei suoi film.

    Conservo la capacità di stupirmi, e mi stupisco di chi non la conserva e non si accorge che questo sistema fatica a crollare non perché sia solido, ma un po’ per responsabilità di cittadini che lo trovano normale, un po’ perché è tenuto in piedi da un tale misero intreccio di interessi che non può non prevedere un sostegno reciproco, una reciproca omertà, per evitare un effetto domino, in virtù di legami indissolubili.
    Non essendoci sentore di rivoluzione, l’unica speranza è l’implosione. Tanto per citare dal mio prediletto ambito operistico: “Roma morrà ma non per voi, morrà pei vizi suoi”.

    Desolatamente,

    da gianguido mussomeli   - giovedì, 20 gennaio 2011 alle 14:38

  21. Insomma, dobbiamo aspettare che si “incartino” da soli…desolante veramente!Ma come dice Ignazi su L’Esspresso, prima di “farsi fuori” venderà cara la pelle e dovremo stare molto attenti, perchè quando si deligittimano i giudici è inevitabile la barbarie.

    da Mietta   - giovedì, 20 gennaio 2011 alle 15:17

  22. B. finirà come Craxi, ragazzi, profezia di Zagrebelsky.
    Scapperà dall’Italia e starà alla facciaccia nostra a fare il puttaniere al sole con bimbe sempre più piccine. Lo andranno a trovare i suoi figghi e servi e potenti su panfili d’oro.
    Cosa più triste non c’è.
    Roba da farci sprofondare in una depressione collettiva senza ritorno.

    da ab   - giovedì, 20 gennaio 2011 alle 19:46

  23. Ieri ad Annozero l’Italia ha avuto la dimostrazione di come un’onorevole signora, Daniela Santanché, Sottosegretario al Dipartimento per l’Attuazione del Programma di governo (p.p. la carica di Sottosegretario non è di origine costituzionale) si sia impadronita di prepotenza, schiettamente di stile fascista, dell’intera puntata. Coerente col suo passato, con la limpidezza del brodo di fagioli, soprapponendo il suo cantilenante vociare ostruzionista ad ogni intervento degli altri ospiti che al contrario di lei avevano invece qualcosa di serio da dire, ha in pratica tenuto banco per tutta la trasmissione, ogni tanto aiutata con altrettanta identica scorretta strategia da Maurizio Belpietro, direttore notoriamente “imparziale” del quotidiano “Libero”. Le direttive dell’attuale capo, sultano di fatto, non ammettono in nessun caso, l’ascolto in serenità delle argomentazioni altrui. Episodio molto simile si è replicato poco dopo sul telegiornale di Raitre Linea Notte, durante il quale c’era ospite un altro Sottosegretario di Stato alla Giustizia, la signora Maria Elisabetta Alberti Casellati, “incaricata” nell’occasione di condurre ad oltranza e con l’identica grinta della collega, le difese a prescindere del Presidente del Consiglio. In sostanza queste due donne non credono ad una sola parola del copioso fascicolo inviato alla Camera dei Deputati dalla Procura allegato alla domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti del deputato Berlusconi. Forse non l’hanno nemmeno letto… La devozione cieca pretesa dal sultano dai ministri, dai sottosegretari, dai deputati e affini da lui stesso nominati, evidentemente non autorizza nemmeno questo logico doveroso sforzo, devono operare tutti solo secondo copione. Nessun disgusto, nessuna dimostrazione di orgoglio femminile, totale mancanza dei requisiti di buona comunicazione nei rapporti di conversazione. Se queste sono le donne che imperano nelle istituzioni in un sistema purtroppo ancora molto maschilista, beh… Tanti auguri donne comuni di ogni parte politica!… Indignatevi almeno voi contro la scandalosa mercificazione indotta del del corpo della da parte della prepotenza del denaro e della falsa dottrina dei potenti.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 21 gennaio 2011 alle 12:47

  24. …Indignatevi almeno voi contro la scandalosa mercificazione indotta del corpo della donna da parte della prepotenza del denaro e della falsa dottrina dei potenti…
    Scusate…

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 21 gennaio 2011 alle 12:51

  25. Gentile Vittorio, cantilenante vociare dici. Io dico “STARNAZZARE”. Se le metti tutte insieme: Revetto, Brambrilla, Gelmini, Bernini e la madre aliena Santanchè non sentirai altro che starnazzare sia quando parlano, sia quando parlano gli altri (sottofondo). Costoro dovrebbero difendere le donne e invece le affossano definitivamente. Fosse solo questo?!
    Dalle ultime notizie, e sui blog, si intravede un Berlusconi sempre più solo. Il blocco sociale che lo sorregge si sta sfaldando. Probabilmente non basterà neanche la “RUFFIANATA DA ROMA LADRONA” della Lega che toglie l’ICI alla chiesa (800 milioni di euro, altro che precariato e università) dal federalismo comunale per far calmare il clero. Ma c’è, purtroppo, un convitato di pietra: l’indifferenza dell’opinione pubblica, sfinita, infingarda, quasi complice, abituata a lasciare i problemi fuori, sullo zerbino di casa. Ieri Zucconi diceva che il NYT (NEW YORK TIMES) si stupiva dell’opinione pubblica italiana silente mentre nel Mediterraneo, ultimamente, rincorrono i dittatori che se la danno a gambe elevate nottetempo (Tunisia). E’ una considerazione giusta e drammatica. E’ inutile dire: “fai le nefandezze che vuoi ma non a nome mio (45 milioni di italiani su 60 potenziali)” perchè, tanto, fuori di questo paese sfortunato veniamo accomunati tutti sotto “OPINIONE PUBBLICA”. lA PROSSIMA VOLTA CHE STUDENTI E OPERAI SCENDERANNO IN PIAZZA DIAMOGLI UNA MANO CONCRETA. SAREBBE L’ORA. SE NON ORA, QUANDO???? L’UNICA COSA POSITIVA E’ CHE QUESTA VOLTA PER DARCI UNA SVEGLIATA NON ARRIVERANNO GLI ALLEATI A BOMBARDARCI E A RIDURCI IN MACERIE, ANCHE SE CE LO MERITIAMO.

    da EDOARDO   - venerdì, 21 gennaio 2011 alle 14:17

  26. Oggi ha scritto una lettera di indignazione a Repubblica persino l’avv. Giulia Bongionro, dal titolo “non possiamo tacere” e si stanno raccogliendo delle firme, per qwuel che può valere…purtroppo!
    Quella lavandaia è una di quelle femmine che ci fanno vergognare di appartenere allo stesso sesso, una che prima di concedere i suoi favori (perchè a pensar male si fa peccato me spesso ci si azzecca),fino a mesi fa diceva del nostro porcello che vede le donne solo in senso “orizzontale”, ora guarda un po’ ha cambiato idea. Una persona di una sgradevolezza unica pari a quella del suo degno compagno, maleducata ed arrogante…ma da una parte se non strepita chi la ascolta? Mi riprometto comunque di scrivere a Santoro per chiedere cosa mai abbiamo fatto di male per doverci cibare una settimana sì ed una no costei o Sallusti o Belpietro…ma degli esponenti di partito o dei giornalisti più civili a destra non ce ne sono?

    da Mietta   - venerdì, 21 gennaio 2011 alle 14:54

  27. Ho usato il termine “cantilenante” di proposito in quanto era palese che il Sottosegretario (sic) Santanché parlava come se stesse recitando un copione a memoria. Lo stesso modo si comunicare con la gente usato dai vari portavoce del sultano, ivi compresa tutta la Lega Nord… Non c’è infine alcun dubbio che il Sottosegretario Santanché ad Annozero abbia sfoderato effettivamente la sua vergognosa cantilena in modo volgare e “starnazzato”.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 21 gennaio 2011 alle 17:02

  28. Gentile Vittorio. Si, avevo capito. Recitano tutte la cantilena imparata a memoria e come sovrapporsi alle parole degli altri. Lupi, ad esempio, è indecente. La Revetto sembra che l’abbiano programmata da lontano. La Russa s’indigna e si accaparra spazio e tempo in modo indegno. Ci vuole la Digos per riprendergli la parola. La Santanchè offende ferocemente, provoca, cerca di far sbroccare gli altri per fare la vittima. Sono indegni. Non potrei condurre una trasmissione come quella di Santoro. POGGEREI PER PRIMO, E MOLTO IN VISTA, UNA MAZZA DA BASEBALL E IL PRIMO CHE SGARRA SE LA DOVREBBE VEDERE CON IL DENTISTA. Già da casa si rischia l’infarto per la rabbia. Per carità, dovrò decidere di vedere films. Ciao e buona domenica a tutti.

    da EDOARDO   - venerdì, 21 gennaio 2011 alle 20:53

  29. Dagospia ieri mattina scriveva: “Lo amano ancora, ma che deve fare, sparare alle vecchiette?”

    In questo caso si parlerebbe di “atto di misericordia, che pone fine a inutili sofferenze di vite che si trascinano tristemente e dolorosamente ai margini dell’esistenza umana e della società, portato al contempo con pietà per le fortunate e rattrappite nonnette (eh, beh, Silvio ha tanto cuore) e con l’intelligenza di contribuire al riequilibrio demografico del sistema-welfare della nostra amata italia”.

    Non c´ è nulla da fare. Questi pagherebbero per farsi comprare da Lui.

    da gianguido mussomeli   - sabato, 22 gennaio 2011 alle 09:51

  30. Ah, dagospia mi sembra una fonte ineccepibile 😀
    Ricordiamo che la tro… ehm la Garnero ex Santanchè, vergogna di Cuneo, è la concessionaria pubblicitaria di Libero, con la sua Visibilia che Lui ha salvato dal crack (http://www.ilpost.it/2010/09/17/le-imprese-di-daniela-santanche/ …boni anche quelli come fonte).
    Altro che orizzontale perciò, carpiata se è il caso!!
    La sintesi è tutta in una frase di Ruby, quando si dice la voce dell’innocenza e cerchiamo di evitare le battute maschiliste:
    Finchè c’è Lui mangiamo tutti.
    Devono berciare, coprire ogni voce, perchè mia mamma, vostra mamma, la mezza Italia che non ha Internet e l’altra grande fetta che non legge i giornali, non possa sentire e capire niente, deve essere tutto bla bla. Quindi bene ha fatto Annozero a usare i cartoons per rendere più comprensibile l’abisso.

    da Contador   - sabato, 22 gennaio 2011 alle 11:32

  31. L’avvocata matrimonialista Bernardini De Pace (Il Giornale) definisce così il Cavaliere: “Lui non è un bandito, non è un criminale, ma un denutrito senti­mentale”. E poi: “Il protettore incassa; lui invece elargisce”… A parte il fatto che nessuno ha mai accusato il Cavaliere di essere un “protettore”, io penso che uno che si è fatto da solo acquisendo nel tempo ricchezze e fama, come dice in sisntesi ancora l’Avvocata, dovrebbe avere ben saldo nella testa il concetto che non potrà mai essere amato se non per i suoi soldi e la sua potenza. In sostanza a causa dei suoi impegni non avrebbe le doti (romantiche) necessarie ed il tempo per dedicarsi all’amore vero. A questo punto bisognerebbe anche domandarsi come e con quali protezioni dal nulla si possa entrare nella prestigiosa lista degli uomini più ricchi del mondo con il solo sudore della propria fronte. Forse è per questo che ad una certa età questi uomini così soli e poco amati, per placare i loro istinti sessuali, non del tutto istituzionali se rivestissero, per esempio cariche pubbliche, si rivolgono a donne disinibite in cerca di guadagni facili da procurarsi col sudore non propriamente della fronte. Se poi si aggiungessero nel pagiugo generale minorenni pagate a prestazione, la cosa rivestirebbe un carattere riprorevole al massimo anche per qualsiasi coscienza libertina di buon senso.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 22 gennaio 2011 alle 11:46

  32. Salve Robecchi.
    Non vorrei divagare, ma oltre a farle i miei complimenti
    per questo articolo, le vorrei sottoporre un sms che ho
    scritto ad un suo collega:
    “per i diversamente concordi del PD: come per Marrazzo…
    ma con tutti i disastri commessi da B., è il sesso il MOTIVO
    vero per chiederne le dimissioni?”

    Mi ricorda Al Capone arrestato per evasione fiscale insomma.
    Cfr: Perchè non lo prendete sul serio?
    http://www.youtube.com/watch?v=QoqUpzRD49M
    c’è gente che lavora 20 ore al giorno per distruggere il Paese
    http://www.youtube.com/watch?v=KpBHbMVSua0&NR=1
    Grazie sempre a quel genio di Corrado Guzzanti che ste cose ce le diceva 10 anni fa

    da Rob   - sabato, 22 gennaio 2011 alle 19:43

  33. NO, ROb, non è il sesso (tabù degli italioti che non lo sanno fare!), ma l’ILLEGITTIMITA’ delle parole/azioni nei decenni di questo tamarro di mafioso pduista cafone contro il diritto costituzionale e contro la dignità dei cittadini italiani.
    Ti basta come risposta generale?

    da ab   - domenica, 23 gennaio 2011 alle 09:16

  34. Si. Assolutamente.
    Fra tutto quello che ha combinato e gli han lasciato combinare, ecco, non mi sembra che “orgia on my mind” sia la cosa peggiore.
    Le dimissioni andavano pretese prima. Tipo 10 anni fa quando il caso Scafroglia diceva senza giri di parole quello che succedeva.

    da Rob   - domenica, 23 gennaio 2011 alle 12:28

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