Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
mar
19
ott 10

Voi siete qui – Certi fantasmi

Comunicazione di servizio. I disoccupati italiani sono pregati di stare fermi. Se si muovono, si confondono tra loro, se si confondono non si riesce a contarli. E’ per questo che la Banca d’Italia dice che i disoccupati sono l’11 per cento, mentre invece l’Istat dice che sono l’8,5 per cento. Fa una differenza di due disoccupati e mezzo su cento italiani, che non si sa dove sono, cosa fanno, come si collocano nelle statistiche. Ovvio che in un paese dove le uova vengono scambiate per bombe, due punti e mezzo di disoccupazione in più vengono scambiati per un attentato alla serenità del governo, tanto che il ministro Sacconi si è un po’ alterato per i dati “ansiogeni”. Come nella storiella del dito e della luna – quella famosa in cui Sacconi guarda il dito – lo scontro non è sulla disoccupazione, ma su come diavolo contarla. In soldoni (avercene!), l’Istat non calcola i disoccupati scoraggiati, cioè quelli che un lavoro nemmeno lo cercano più, mentre Bankitalia li calcola eccome. E’ piuttosto grottesco che se sei un disoccupato generico vieni contato e se sei un disoccupato scoraggiato, con le braccia cascate per la disperazione, l’autostima sotto i tacchi e la povertà alle calcagna non ti contano nemmeno, sei un fantasma. Del resto, anche i poveri italiani dovrebbero stare fermi. Se si muovono, si confondono tra loro, se si confondono non si riesce a contarli. Così, mentre per l’Istat gli italiani poveri sono 7 milioni e 810 mila, per la Caritas sono 8 milioni e 370 mila. Fa 560 mila poveri che oltre ad essere poveri sono fantasmi, e del resto sono fantasmi anche gli altri, perché di politiche per la povertà non ce ne sono, si reputa più urgente pagare penali milionarie per i furbetti delle quote latte, che servono alla Lega, che è amica di Tremonti, che è il ministro dell’Economia, che è il capo di Sacconi e di Silvio Berlusconi. Ma si, quel tipetto allegro del miracolo italiano, ricordate? Quello dei cieli azzurri e del sole in tasca, lui, dove sarà finito, poveretto? Un altro fantasma.

7 commenti »

7 Commenti a “Voi siete qui – Certi fantasmi”

  1. Si facessero un giretto allal Caritas, ma non lo faranno….oggi non ci trovi solo i barboni, ma anche ex impiegati o persino professionisti che non ce la fanno a pagarsi neanche un pasto. Se questi son risultati…ma tanto, ne son certa, prima o poi la verità verrà fuori e non sarà una passeggiata per nessuno.A casa ve ne dovete andare,il vostro prence potrà tranquillamente trovar riparo in una delle sue 20 case o nel mega villone alias condominio ad Antigua…tanto lì è sempre il benvenuto.

    da Mietta   - martedì, 19 ottobre 2010 alle 07:50

  2. Se si continuasse ad incentivare la delocalizzazione della nostra produzione con la banale scusa che all’estero la manodopera costa meno, fra poco in Italia sarebbero visibili solo il sultano, la sua corte di capitalisti, il ministro dell’economia (sic) e la schiera osannante dei suoi amici evasori del fisco. Tutta gente che non saprebbe nemmeno cucinarsi un uovo… Chissà!… Saranno forse destinati anche loro a morire di fame in assenza di quel popolo ancora capace di produrre?… Sarebbe davvero una brutta fine per coloro che hanno passato la vita ad affamare appunto quel popolo che sta sparendo dalla società proprio per causa loro… Utopia!… La verità è che di questo passo e se presto non riusciremo a porre un deciso stop a questo becero capitalismo, presto sarà inaugurata in Italia la nuova era della schiavitù.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 19 ottobre 2010 alle 10:37

  3. Gentile Vittorio, Utopia per Utopia me ne concedo una che, se fosse sogno, potrebbe costarmi la caduta dal letto. La delocalizzazione dici?! Dove la manodopera costa meno. Ma noi, 60 milioni di italiani, non siamo i datori di lavoro di 900 e passa nostri impiegati, tra senatori e deputati, superpagati? Mentre i salari italiani sono i più bassi tra i paesi del centro Europa, i loro stipendi sono i più alti rispetto ai loro colleghi, di tutta l’Europa. E se provassimo a delocalizzare il nostro Parlamento e Senato? Tutti senatori e deputati di altre nazioni. Pensa, potremmo avere svedesi, tedeschi, francesi etc, etc, pagati meno e di redditività certa per i parametri fondamentali: quantità, qualità e serietà. Potremmo chiedere a Marchionne se ci da una mano. Se dobbiamo sognare non facciamoci mancare niente.

    da EDOARDO   - martedì, 19 ottobre 2010 alle 11:55

  4. Grande Robecchi!

    da Tarkus   - martedì, 19 ottobre 2010 alle 12:42

  5. epperò devono fare attenzione alle anime dannate dei “non vivi” che vagano in cerca di riposo…

    da angie   - martedì, 19 ottobre 2010 alle 21:44

  6. tra un po’ ci saranno un qualche migliaio in più provenienti da telecom… ma tanto che fa! continuerà a non parlarne nessuno…

    da eve   - mercoledì, 20 ottobre 2010 alle 00:48

  7. Fu così che finalmente
    s’incontrarono un bel giorno
    Intelligenza e Conoscenza
    con grande gioia della mente
    e del mondo tutto intorno.
    affascinato dalla scienza.

    Facile fu tra lor ogni discorso,
    concitato e aperto a tutto,
    a cose e a calcoli d’eccellenza
    dei problemi, ancora in corso
    o del passato, bello o brutto,
    da risolver con coscienza.

    Alla fine si stilò il verbale
    dove per ogni buona società.
    Intelligenza e Conoscenza,
    espressero convinzion fatale
    che della generale stupidità
    sia necessario fare senza.

    Metrica libera in libero pensiero
    Vittorio Grondona

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 22 ottobre 2010 alle 11:30

Lascia un commento