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Voi siete qui – La soap opera di Montecarlo nel tunnel

La bella E. sta con il volitivo GF., che ha appena messo in crisi il partito – e in forse il governo – del bacucco SB. La loro storia d’amore è però incrinata dalle maldicenze e della rivelazioni del maligno VF., direttore del giornale di SB, che scova una casa a Montecarlo, dove vive il fratello di E. e che sarebbe appartenuta al partito di GF., e poi in qualche modo irregolarmente alienata. Mentre si indaga sulla casa che fu forse del partito di GF., ricompare il vecchio fidanzato di E., tale G., fuggiasco a Santo Domingo per questioni giudiziarie, il quale rivendica il patrimonio di E. dicendo che è roba sua e la vuole indietro. E. si difende dicendo di aver vinto a totocalcio, G. dice che al totocalcio vinse lui e le regalò un miliardo (parliamo di lire, la soap si svolge a cavallo del millennio). La povera E. è sconvolta per l’attacco alla privacy, sua e dei suoi fratelli, che avrebbero però avuto qualche aiutino da parte di GF., il nuovo fidanzato, per fare certi lavoretti di dubbia qualità (e indubbio insuccesso) alla televisione di stato. A sollevare tutto il vespaio, naturalmente, i giornali del vecchio SB, specie il temibile direttore esperto in dossier VF., che fino a poco fa strepitava per difendere la privacy del suo padrone SB, impegnato a fare il cascamorto, anche a pagamento, con ragazze che potevano essergli nipoti. Ora ha cambiato idea e picchia su GF., sulla sua compagna E. e su tutti gli altri, primari, comprimari, comparse e pure gente che passa di lì per caso. Come finirà? Chi lo sa. In milioni assistono attoniti alla soap opera del regime: disoccupati, cassintegrati, maestre dismesse, professori prepensionati, operai in mobilità, giovani precari, licenziati di ogni specie, neo poveri, ceti ex-medi, pensionati con la minima, invalidi senza più accompagno, ricercatori senza speranza. Lungi da noi inneggiare alla violenza (orrore!), ma quando il pubblico annoiato comincerà a brandire i forconi, a preparare pece e piume e tirare sassi sulle capocce degli attori, vedremo forse la fine del tunnel.

14 commenti »

14 Commenti a “Voi siete qui – La soap opera di Montecarlo nel tunnel”

  1. Ecco, la parte finale del pezzo è quella che mi piace di più. Pensate che Agelino Alfano, nel ben mezzo di un merdaio maleodorante come quello descritto da Alessandro, si è scagliato indignatissimo contro Bersani che si è permesso di dire una cosa ovvia: “dobbiamo levare di mezzo Berlusconi”. E’ chiaro anche ai sette nani, che alcuni mettono nei giardini di casa, che si riferiva all’impegno da Presidente del Consiglio e non alla fucilazione con tanto di plotone di esecuzione. Bersani, lo sponsor del Valium, accusato di violenza verbale contro il Capo Cupola? Da ridere a crepapelle. Questi hanno superato la modica quantità da un bel pò e, come dice Alessandro, ci vuole una cura di forconi, calci in culo, martelli e falci, falci e martelli, gatto a nove code, pernacchie di massa. Come dice Ale? Lungi da noi inneggiare alla violenza (orrore). E dai, su, qualche calcio in culo e schiaffo del soldato, qualche tuzzarella in testa del tipo di Benny Hill al vecchietto, o schiaffo del soldato non gli farebbe male alla casta, alla cricca, ai portaborse, ai faccendieri, alle escort ministre, alle ministre escort, alla curia. Scusate, alla curia, mi è scappata. Buona domenica.

    da EDOARDO   - domenica, 8 agosto 2010 alle 10:14

  2. Padroni, fascisti, nani e ballerine.
    Non occorre aggiungere altro.
    Grande Robecchi.

    da Tarkus   - domenica, 8 agosto 2010 alle 14:50

  3. Grande Robecchi , putroppo dopo aver sorriso , essersi incazzati ancora di più , poi temo che non ci resti che piangere.

    da massimo   - domenica, 8 agosto 2010 alle 15:21

  4. Bello come sempre l’articolo di Alessandro. Peccato però che molti, troppi, appartenenti alle “categorie” da lui elencate, votino proprio per SB and Co

    da marina   - domenica, 8 agosto 2010 alle 18:01

  5. Anche oggi VF inveisce contro Fini. Invita addirittura la gente a inviare messaggi al Presidente della Camera coi quali chiedere le sue dimissioni. Ormai non se ne può più di questo “killeraggio” politico svolto dai giornali di famiglia del sultano… Non capisco poi perché i loro direttori si diano tanto da fare passando al settaggio il passato di alcune persone solo quando il loro datore di lavoro abbia bisogno di buttarle nella polvere. Se questi mastini a comando avessero magari avuto il buon senso di usare la loro meschina arte di rovistaggio del marcio di alcuni personaggi prima del loro inserimento nelle liste elettorali dei nominati, molto probabilmente avremmo oggi in Parlamento persone di maggiore pregio etico e morale. Chissà, anhe il loro capo sarebbe forse ancora occupato nella qualità di imbonitore turistico. Per questo mestiere ha di sicuro ottime qualità, tanto è vero che ancora oggi presta con successo la sua voce a spot pubblicitari di settore. In tutti i casi il comportamento mediatico di alcuni giornalisti, capaci di informare in colpevole ritardo solo di avvenimenti vecchi, di certo non favorisce il buon nome della categoria. Per me i loro sono scoop del cavolo, indipendentemente dal bersaglio identificato dopo anni dal fatto contestato!…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 9 agosto 2010 alle 09:24

  6. MA VA LA!!!
    “In milioni assistono attoniti alla soap opera del regime: (…) lungi da noi inneggiare alla violenza (orrore!), ma quando il pubblico annoiato comincerà a brandire i forconi, a preparare pece e piume e tirare sassi sulle capocce degli attori, vedremo forse la fine del tunnel.”
    SAI BENE COME FINIRà questo teatrino… con gli applausi, a volte annoiati del popolo bue, e, come al solito, finito questo turpe spettacolo e chiuse le tende (quelle del teatrino ed aperte quelle delle cabine elettorali) la maggioranza lobotomizzata quando non interessata allo spettacolo, darà ancora il voto a questo schifo.
    Mik

    da Mik   - lunedì, 9 agosto 2010 alle 15:36

  7. Bravo, bravissimo!!!
    Anch’io voglio essere ottimista: di solito quando c’è un tunnel, per quanto lungo e buio sia, c’è anche la fine, magari con sbocco all’esterno. Poi, se proprio proprio non va così, c’è sempre quella che ti siedi lungo la riva del fiume e aspetti che passi il cadavere del tuo nemico…che passa sempre, passa passa!

    da antonella   - lunedì, 9 agosto 2010 alle 21:54

  8. Antonella mi piace la faccenda della riva del fiume e armarsi di pazienza. Tanto accadrà prima o dopo. Passano tutti, pure lui. Si parla tanto della dipartita di Andreotti e della scatola nera che ha nella gobba. Dicono che da li uscirà la storia dell’ultimo secolo. NOn oso immaginare la scatola nera delluomo di Arcore. Saranno volatili per diabetici (cakki amari). Perchè, prima o dopo, a livella fuziona per tutti. Puo farsi tutti i lifting che vuole, stendere kilometri di moquette sulla capoccia, tirare i tiranti per la pancia e le chiappe, mettersi la bandana, il pannolone, strafottersi un bicchierone (tipo pop corn) di viagra ma quando la vecchia signora arriva la può ingiuriare e dirle comunista, disfattista, che rema contro e falcia pure, che si porta via l’uomo della provvidenza e la speranza dell’Italia tutta, se lo porta via lo stesso. Non ci sono santi, Previdi, Alfano, Cicchitto, Capezzone, Lupi, Gasparri, Feltri, il povero Fede che tenga. Il problema sarà se fare una settimana di veglia funebre o una settimana di carnevale da replicare ogni anno a futura memoria.

    da EDOARDO   - martedì, 10 agosto 2010 alle 13:02

  9. è curioso che presupposti reati se ne stiano lì acquattati nell’oblio aspettando solo che qualche ‘zelante’ direttore di giornale riesca a portarli alla luce.
    naturalmente che il caso si adoperi per fare in modo che la scoperta coincida con un delicato momento e che ‘qualcuno’ possa trarre vantaggio, è solo un dettaglio.
    non vorrete farmi credere che certe notizie siano cautelativamente tenute nei cassetti perchè non è il caso di renderle pubbliche e poi tirate fuori quando serve? ma dai…in un paese serio come il nostro!
    a proposito, fosse vero, dovrebbe essere reato no?nascondere reati intendo…

    da daniele   - martedì, 10 agosto 2010 alle 18:47

  10. …non per essere disfattista, ma io che mi muovo per lavoro e spesso mangio fuori in bar, trattorie, ristoranti, trovo le TV di qs locali sintonizzate solo ed esclusivamente sui canali mediashit…possibile sperare ancora qualcosa dall’italiano medio? Al massimo brandirà forchette se gli tolgono striscia e paperissima…….

    da Paolo   - martedì, 10 agosto 2010 alle 21:53

  11. la scatola nera nella gobba??
    :)

    da stefania   - martedì, 10 agosto 2010 alle 22:29

  12. Al ministro Bossi vien spesso richiesto un parere sugli avvenimenti del giorno. Lui risponde farfugliando frasi strampalate che non hanno senso, come quando fa riferimento alle armi e via di seguito. Solo quando il fatto è portato a conclusione da altri (leggi sultano), si azzarda praticamente a confermare. Tanta è quindi la sua sudditanza incondizionata al padrone imbonitore dalle belle speranze… Mi riferisco al caso del Presidente della Camera. Bossi l’avrebbe cacciato fin dal momento in cui lui, rivolgendosi al sultano, disse: che fai, mi cacci?… Le ultime sue stravaganti dichiarazioni sono di oggi: i voti in Italia li prendono solo lui e il Presidente del Consiglio; se si concedono delle risorse al Sud, dopo quindici giorni non hanno più nulla… Nessuno mi cava dalla testa di trovarmi nel bel paese dei citrulli… Un passo importante, dalle banane ai citrulli, non c’è che dire! Il prossimo passo è meglio non svelarlo, per ora. Spero che gli italiani ci arrivino da soli e prendano fin che sono in tempo le distanze da questa balorda politica del menga.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 11 agosto 2010 alle 13:53

  13. tacci loro, de tutti quanti. non se ne salva uno.
    Ciao Robecchi, sei sempre er mejo!

    da RickHelmut   - mercoledì, 11 agosto 2010 alle 19:06

  14. Potrei provare a iscrivermi al Pdl, ma temo che non verrei accettato per carenza di requisiti minimi.

    Non ho nessuna condanna e/o procedimento penale a mio carico, nè sentenze pendenti, nè ho beneficiato di prescrizioni.

    Inoltre le mie frequentazioni non sono moralmente ineccepibili: frequento a volte locali da ballo pagando regolarmente l’ingresso e le consumazioni, senza avere nemmeno uno straccio di Tarantini che possa farmi da lenone, nè un giostra di promesse o favori da barattare in cambio alla sgallettata di turno.

    Forse mi avrebbero perdonato la fedina penale intonsa; ma andare a donne senza potersi bullare tipo “io mica le pago, è perchè sono un figo io, ci so fare, sono uno che conosce gente importante”, … eh no, questa mancanza proprio non me l’ avrebbero passata liscia.
    Al Pdl sull’etica son inflessibili, non sia mai che sull’altra riva del Tevere qualche porporato si inalberi.

    da gianguido mussomeli   - venerdì, 13 agosto 2010 alle 16:18

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