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Pomigliano: gli operai doneranno alla Fiat le figlie adolescenti. Cisl e Uil firmano

Una svolta nelle relazioni sindacali e forse uno spiraglio per la sopravvivenza dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco. Secondo indiscrezioni, l’offerta dell’azienda torinese-americana agli operai di Pomigliano per il mantenimento del posto di lavoro sarebbe complessa e articolata. Ovviamente si chiedono turni sulle 24 ore sette giorni su sette, una disponibilità agli straordinari notturni, la rinuncia al diritto di malattia e al diritto di sciopero. "Ma a far questo – dice un dirigente che preferisce restare anonimo – son buoni tutti, anche i polacchi". Le richieste agli operai italiani comprendono altre condizioni. La prima: le mogli dei lavoratori Fiat che manterranno il posto di lavoro dovranno presentarsi ai cancelli della fabbrica ogni lunedì con una pastiera napoletana di sei chili da donare ai dirigenti. Sulla pastiera – confezionata con ingredienti freschissimi – dovrà essere scritto "Grazie dottor Marchionne" con lo zucchero a velo, eventuali errori di ortografia saranno puniti con l’immediato licenziamento dei mariti. Un’altra condizione posta ai lavoratori è quella di aprire una sottoscrizione per il calciomercato della Juventus: servono due difensori sotto i sessant’anni e un centrocampista. Ma la clausola che fa più scalpore, scritta in piccolo nell’offerta di Marchionne ai sindacati, è la cessione delle figlie adolescenti dei lavoratori al management Fiat per un periodo di una o due notti a partire dalla data della firma del contratto. "Ci sembra una buona proposta – ha detto il leader della Cisl Bonanni – che mette al riparo i lavoratori da una possibile chiusura dello stabilimento e ne salvaguarda la dignità". Quanto alla Uil, ha firmato subito senza nemmeno leggere, perché il suo leader Angeletti aveva una partita a briscola che non poteva rimandare.

71 commenti »

71 Commenti a “Pomigliano: gli operai doneranno alla Fiat le figlie adolescenti. Cisl e Uil firmano”

  1. Certo che la globalizzazione ha portato un gran bene! Invece di far migliorare le condizioni lavorative nei paesi meno sviluppati dove gli operai sono praticamente l’equivalente di schiavi “negri”, abbassiamo quelle dei nostri.Perbleu, che bella pensata1 Il problema c’è e non è di facile risoluzione, ma se ogni tanto questi caimani di imprenditori o managerssss si mettesseo la mano sulla coscienza, considerato quanto hanno ciucciato dalla mammella statale in anni ed anni, forse una soluzione meno indigesta la si potrebbe trovare. Non me ne intendo di economia, ma il rispetto della dignità della persone e del loro dirtto a vivere una vita almeno decente mi stanno a cuore.
    La Fiat ha mai pensato alla parziale riconversione della sua produzione? Ma vattene, i tedeschi sì e fregandoci anche idee che la Fiat ha lasciato cadere.Bravi…questa è una morte annunciata.

    da Mietta   - martedì, 15 giugno 2010 alle 13:06

  2. finalmente una voce fuori dal coro…non sarebbe ora che la pseudo sinistra italiana cominciasse ad occuparsi di queste tragedie,di queste nuove schiavitu’ e lasciasse perdere tutte le stupidaggini radical chic in cui si crogiola?mi vergogno di aver votato un partito come il pd che giustifica ed approva le decisioni fasciste e anticostituzionali del macellaio Marchionne.

    da corrado   - martedì, 15 giugno 2010 alle 13:30

  3. Il PD non si sa neanche se appoggerà la manifestazione del 9 luglio contro la legge antiintercettazioni…anche quello argomento da poco neh?
    Invece di far fronte comune con l’unico sindacato che ancora intende salvaguardare i diritti dei lavoratori, si nascondono, nicchiano..forse non lo trovano chic! Anche io mi vergogno di averli votati, ma c’è un problema…per chi potremmo votare? Bella domanda…

    da Mietta   - martedì, 15 giugno 2010 alle 13:44

  4. Esatto: una gran presa in giro, la Fiat è già a produrre in Polonia e i suoi capi si stanno soltanto divertendo.
    Così poi possono andare a dire: “Visto? noi volevamo tanto ma tanto stare in Italia, e invece…”. Mal che vada, gli toccherà stare qui un paio d’anni, poi tanti saluti anche alla Cisl e alla Uil.
    E ci cascano tutti, incredibile.

    da giuliano   - martedì, 15 giugno 2010 alle 14:31

  5. Ragazzi, questa è la globalizzazione,
    niente regole, solo per i padroni, lacci e lacciuoli per i dipendenti.
    se avevate ancora bisogno di conferme , questa è l’ultima. dopo pomigliano prepariamoci ad avere queste richieste in tutte le fabbriche (?)e gli uffici (si uffici, perchè le nuove catene di montaggio sono li). mandiamo marchionne a produrre le sue auto in Polonia, ma poi andiamo a piedi. bisogna rimettere in piedi le vecchie socità di mutuo soccorso, che supportavano chi lottava.

    da claudiomo   - martedì, 15 giugno 2010 alle 14:45

  6. Tremonti ha dato il via libera: è ora di attaccare il walfare e, in particolare, lo Statuto dei lavoratori. Quindi si sta facendo del tutto per tornare a prima del 1970, quando vennero approvate le “Norme per la tutela della libertà e dignità dei lavoratori”. Quelle conquiste, per chi lavorava in quel periodo, costarono lotte belle dure. Gli scioperi di quei tempi dimezzavano gli stipendi a fine mese, ma si fecero. Oggi si stanno rimangiando tutto con la scusa della globalizzazione, cara Mietta, e son dolori perchè, buttandola in gazarra, non si fanno mancare niente: leggi bavaglio, ad personam e condoni vergognosi. Solo gli stipendi della casta e dei Magnager sono aumentati. Nel frattempo il Benvenuto Cellini dell’economia Tremoti ha scoperto come avere sempre ragione: è per il mercato e contro il mercato. è liberista e socialista, reaganiano e keynesiano, capitalista e no-global, dice di combattere l’evasione fiscale e studia il tipo di condono mascherato. Come la metti lui lo aveva detto. L’obiettivo Gelli lo aveva indicato: spaccare il fronte sindacale, costi quello che costi (euri-dollarazzi, conti caimani?). Qualcosa sarà costato basta vedere come hanno isolato la CGIL. Negli anni settanta Uil e Gisl sarebbero stati cacciati dalle fabbriche, come è successo a qualche segretario.

    da EDOARDO   - martedì, 15 giugno 2010 alle 15:23

  7. In Italia Siamo alle sei vergini vestali, oramai.

    da Franz   - martedì, 15 giugno 2010 alle 15:24

  8. Forza Fiom!L’Italia che resiste è con voi!
    E’ ormai chiaro il disegno neofascista di Tremonti, Marchionne, Marcegaglia e company.. è in ballo non solo Pomigliano , ma la libertà di tutti!

    da eraldo   - martedì, 15 giugno 2010 alle 15:36

  9. Stamani ho acceso radio3 e c’era un’intervista in corso. Una voce maschile a me sconosciuta diceva un sacco di cazzate all’infinito; alla fine ho appreso la sua identità: quel minchione di Marchionne.
    Fuck Capitalism! ho commentato.
    (Quanto a quel fantoccio di partito ingannatore che è il Pd mi fa onore che ‘sta cosa mi abbia sempre suscitato una ripugnanza totale, sin dal suo affacciarsi sulla scena contrariamente a tanti di cosiddetta sinistra che mi infamavano come rompicoglioni; ho capito subito che era una storia fatta a tavolino da pochi stronzi di destra- D’Alema e compagni di merende in specie- una bella trappola per citrulli e nulla di più)

    da ab   - martedì, 15 giugno 2010 alle 16:05

  10. Non a caso il capitale ha scelto un uomo dall’esperienza manageriale internazionale di Marchionne per riportare gli operai allo sfruttamento senza diritti. Personaggio senza peli sullo stomaco, lontano anni luce dalle esigenze umane, ma contiguo a tutto ciò che reca lucro a sè stesso ed a coloro che lo pagano profumatamente per giochi di pancia senza fondo. Sergio Marchionne nel 2008 riceveva al Politecnico di Torino la laurea ad Honorem in Ingegneria gestionale. Riconoscimento perfetto per chi ha fatto studi filosofici/legali. Ora il capitale che gli ha conferito tale pomposa laurea si aspetta da lui il colpo di grazia per il mondo operaio. Non riesco però a focalizzare una cosa: dove avrà racimolato 700 milioni di euro da investire a Pomigliano per fregare definitivamente tutta l’Italia che lavora? Non li ha messi di sicuro di tasca sua… Che siano soldi rientrati con l’ignobile scudo fiscale di nefandezza tremontiana? Che li abbia avuti dagli imprenditori tipo Marcegaglia che tanto si è data da fare per agevolare il ritorno alla schiavitù dei dipendenti? Che li abbia avuti dal sultano in persona che si è arricchito entrando di prepotenza nelle nostre case producendo solo pubblicità a spese di chi paga la corrente elettrica per fare funzionare quel mostriciattolo domestico che è la TV nazionale? Dal Vaticano che spera di potere erigere ancora chiese monumentali con lo sfruttamento della schiavitù? Rimane per me un grande mistero. Quasi come quello dell’Alitalia, unica impresa che non poteva essere ceduta all’estero secondo il falso amore di patria dei neo fascisti/leghisti che avevano da poco vinto le elezioni grazie all’incostituzionale messa al bando dal parlamento della vera sinistra per scelte di veltroniana memoria… Forse ci sono: Sergio Marchionne li ha messi insieme fregando gli operai del mondo intero… Il terribile “Brenno” dei posti di lavoro… Vae victis!… Cisl, Uil, Ugl ringraziano dell’invito e vanno a pranzo… coi capi?… Mah!…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 15 giugno 2010 alle 16:50

  11. la cgil non ha firmato solo perchè epifani, essendosi scordato gli occhiali, non ha visto la clausola scritta in piccola riguardante la cessione delle figlie

    da king Mob   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 06:31

  12. Caro Robecchi. Mi sei tanto caro perchè anni fa, prima di entrare in fabbrica, ascoltavo “Piovono pietre” ogni mattina. Era l’unico motivo per non bollare entro le otto. Lavoravo come impiegato tecnico in una fabbrica ex-Fiat. Il gioiello della famiglia, ceduta poi senza tanti clamori tra una crisi e l’altra.
    Sono figlia di un metalmeccanico. Mio padre, e moltissimi con lui, hanno lottato tanto per creare condizioni di lavoro e trattamento, migliori per tutta la mia generazione e quelle future. Li ringrazio tutti.
    Altri uomini (padri anche loro?), da anni, stanno lavorando per distruggerle.
    Ne rimangono troppo pochi a difenderle. Ora, da mamma, sono preoccupata.
    La Fiat, la famiglia Agnelli (per quel che conta) e Marchionne stesso NON possono tenere sotto ricatto una categoria di uomini e donne così importante in un paese civile.
    La dignità del lavoratore non può essere materia di profitto.
    Alziamo un po’ la voce?
    “Non è Louisiana, NO BUANA”
    Ciao e grazie.

    da Paola   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 06:54

  13. Grande Robecchi!

    da Tarkus   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 07:43

  14. sei un genio, Robecchi.
    Massima ammirazione per quello che scrivi. E anche un bel po’ di invidia per il tuo talento, mannaggia 😉

    da cloro   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 08:12

  15. E poi ci scandalizziamo per i servizi di Report sui cinesi, tenuti prigionieri in scantinati, senza finestre o possibilità di poter respirare l’aria, a lavorare giorno e notte per la sopravvivenza per consentire poi ai vari marpioni di vendere delle borse che all’origine costano niente a prezzi da capogiro.E’ questa la nuova filosofia, è questo il modo civile di far vivere delle persone e mo’ di schiavi?In passato ci saranno state anche delle esagerazioni, forse si era preteso troppo..ma ora che vogliamo fare? E perchè mi domando degli esseri umani debbono essere ritenuti figli di un dio minore?
    Chi da diritto a costoro di ritenersi “diversi” o superiori ad altri solo perchè non si sporcano la meni…mentra la coscienza, quella sì!!!

    da Mietta   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 10:02

  16. le mani..mi correggo

    da Mietta   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 10:04

  17. Ritorno sull’argomento per criticare un sistema mediatico che mi dà particolarmente fastizio. Ogni volta che i governi, e qui non faccio distinzione di destra o sinistra, vogliono fare passare una disposizione impopolare, denunciano a casaccio le presunte irregolarità del personale da colpire. Come nel caso specifico di Pomigliano, tutti i giornali (sic) che difendono le asurde pretese di Marchionne, parlano dell’abuso dei diritti da parte dei lavoratori. Marchionne vuole tutelarsi… (arisic). Io sostengo invece che quando siamo in presenza di abusi non esistono i diritti. Gli abusi vanno eliminati con le formule già previste in ogni legge democratica e non abolendo ipocritamente i diritti. Degli operai, in questo caso. Il guaio è che siamo di fronte ad una dirigenza che vuole le cose comode. I controlli sono costosi e soprattutto difficili da farsi. Richiedono fra l’altro la massima applicazione. Qualità quest’ultima totalmente assente nell’attuale governo di nominati, scodinzolanti di professione alla vista del sultano padrone che li ha fatti ricchi in cambio di obbedienza assoluta. A pensarci bene, forse Valentino Parlato ha davvero visto giusto sulla questione: Marchionne deve essere stato spinto da altri senza scrupoli per arrivare a produrre quella brutta proposta antidemocratica che resta in sostanza un ricatto che insulta l’umana intelligenza dell’intera categoria dei metalmeccanici… La verità è che la destra capitalista vuole riportare gli operai alla catena lavorativa, tambureggiando addirittura i tempi di produzione come succedeva sulle galere che solcavano i mari fino al XVII secolo.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 10:38

  18. “Adesso bisogna fare in modo, e lo dico in particolare al governo, che questa vicenda eccezionale non prenda il carattere di esemplarità”, dice. Poi aggiunge: “Resta il fatto di garantire che vada ad effetto l’investimento e che davvero sia possibile impostare su basi nuove un pezzo importante di produzione automobilistica in Italia” Questo è il commento di Bersani sull’accordo e che chiamerei della sinistra capitalista.
    Qualcuno ancora crede che questo pd abbia a che fare con la sinistra?

    da eraldo   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 12:08

  19. Almeno una boccata d’aria… iniziavo a sentirmi isolata.
    Lasciare gli operai da soli a far fronte a un ricatto del genere è veramente disgustoso.
    Accordo, poi, ancora più grave perché, come era facilmente prevedibile, già molti dicono che farà scuola.

    da mansion   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 12:26

  20. Ma faranno un referendum!! eh! mica balle!

    ah..beh…allora…
    tutto a posto.

    da stefania   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 13:29

  21. Farà scuola eccome…li vedo gli altri imprenditori già pronti e scalpitanti a sfregarsi le mani: e basta con ‘sti rompic….di operai e sindacati, vogliamo solo far soldi e del resto non ce ne frega niente.Bravo Bersani…perchè non confluisci nel PdL, penso che sia quello il posto giusto!

    da Mietta   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 13:57

  22. “Apparve la schiavitù, perfino la schiavitù volontaria: i deboli si sottomisero di buon grado ai più forti solo per essere aiutati ad opprimere coloro che erano ancora più deboli. Apparvero i giusti che andavano da quella gente con le lacrime agli occhi e che parlavano della dignità, dell’equilibrio e dell’armonia smarrita e della perdita della vergogna. Essi venivano derisi o lapidati. Fu versato sangue santo sulle soglie dei templi. Comparvero però degli uomini che si misero ad ideare come unirsi di nuovo tutti insieme affinché ognuno, senza smettere di amare se stesso più di tutti gli altri, allo stesso tempo non desse alcun fastidio, per vivere così insieme in una società in cui tutti andavano d’accordo. In seguito a questa idea scoppiarono vere e proprie guerre.”
    F. Dostoevskij (1877)

    da ab   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 14:34

  23. Dai e che volete che sia…L` accordo FIAT è uno dei più attenti ai bisogni dei lavoratori e introduce solo piccole e insignificanti modifiche al contratto attuale come… che ne so… divieto assoluto di sciopero pena il licenziamento in tronco, o cosucce come crocifissione in sala mensa in caso di malattia superiore ai due giorni mensili. Tutte cose che ci chiede l’Europa e il libero mercato, dopotutto.

    “Non posso credere che questi culattoni raccomandati della FIOM non si siano allineati agli altri sindacati.” avrebbe dichiarato Emma, l’amica degli operai, “Eppure abbiamo fatto loro le stesse vuote promesse che abbiamo fatto a tutti gli altri. A questo punto è lecito da parte nostra chiedere indietro tutti i regali che abbiamo fatto durante questi anni per tenere la bocca chiusa. Trovo che sia davvero poco professionale da parte degli operai rifiutarsi di farsi schiavizzare da un’azienda che in tutti questi anni ha prodotto macchine di indubbio successo internazionale e che non ha mai costretto nessuno neanche a un giorno di cassintegrazione finora.”

    Si attendono in serata le solite quattro stronzate del governo che andranno a giustificare l’intervento della simpaticissima Marcegaglia e autorizzeranno l’uso della forza nel caso in cui le proteste dovessero protrarsi nei prossimi giorni. Perché protestare contro la FIAT è profondamente anti-italiano.

    da gianguido mussomeli   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 20:13

  24. leggetevi questo obbrobrio vai.
    Robecchi tu che sei capace lo puoi riscrivere in maniera più realistica?

    http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-06-16/cosi-cambiera-vita-fabbrica-102700.shtml?uuid=AYldZ1yB

    da Lalla   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 21:55

  25. Grazie a Lalla per la segnalazione. A fatica l’ho letto tutto. Presto il capitalismo avrà a disposizione un numero sufficiente di schiavetti felici e contenti… Mi sa tanto che il sultano si farà costruire anche una bella piramidina di famiglia… Quasi gratis!… Un tozzo di pane e qualche promessa a vanvera e il suo portafoglio non capirà nulla…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 23:11

  26. non capisco se le regole che vogliono attuare sono gia’ in vigore in altri stabilimenti, perche’ quelli di Pomigliano non vogliono accettarlo?
    Avete paura di lavorare?
    Dalla stampa ho appreso che alle ultime elezioni, vi sono stati 1800 scrutatori, non vi sembra un po’ eccessivo?
    Sempre dalla stampa apprendo che all’ultimo sciopero, invece di scioperare la stragrande maggioranza ha mandatom un certificato di malattia, sempre dalla stampa apprendo che ogni volta che gioca in casa il Napoli, vi sono ben 2000 certificati di malattia, ho come l’impressione che si “qualcuno” cercchi di tirare la cassaintegrazione fino alla pensione……ma ho come l’impressione che la PACCHIA sia finita!

    da Aiosa   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 08:07

  27. Divertente il commento 26… Anch’io ho ascoltato molte persone parlare in questo modo, anche tra gli operai. Vedremo cosa ci riserva il futuro: i nostri antenati erano abituati alla miseria, noi no. Passare alla miseria partendo dal suv e dalle vacanze a Sharm sarà dura, non è mica come esserci nati.
    Abbiamo vissuto bene dal 1945 al 2000, poi è arrivata la Destra, e la Lega.

    da giuliano   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 08:57

  28. un’inchiesta di qualche mese fa, di cui non si è avuta più notizia, accusava la Marcegaglia di aver creato diverse società offshore nei paradisi fiscali..il signor Marchionne pare preferisca la svizzera per tenere i suoi risparmi.. e noi che abbiamo buona memoria ricordiamo altrettando bene che la gran parte degli stabilimenti fiat è stata costruita con i soldi dello stato, cioè con i nostri..
    Quando finirà la pacchia per costoro signor aiosa?

    da eraldo   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 09:02

  29. Le “pacchie” non vanno mai bene, ma chissà perchè quelle rutilanti dei malfattori e dei predatori non vengono mai additate al pubblico ludibrio! Sempre dal piccolo si parte..troppo facile.Che poi in mezzo agli operai ve ne siano che approfittano o non osservino le regole, è ovvio che non vada bene…ma ai pescecani il nostro sdegno quando andrà?

    da Mietta   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 09:39

  30. Bella questa guerra delle “Pacchie”. Novella 2000: Briatore costretto a lasciare il panfilo si rifuggia nella suite dell’albergo a 300 stelle.
    SU CHI E VERISSIMO: il noto metalmeccanico visto di straforo a Vomero mentre si mangiava un pò di friarielli e nu babà. Sembra dovesse stare a lavoro, invece se la spassava.
    Su il Giornale e Libero: scandalo a Pomigliano, il sindacalista della Fiom beccato con le calze viola.
    Insomma è una vergogna, non c’è più rispetto per il Primo e secondo Stato (clero), i nobili si lamentano, i borghesi mugugnano e i poveri mangiano le briosches e s’inguattano per non lavorare. Che schifo. Non ci sono più le mezze stagioni e non si rispettano le priorità nel godere di PACCHIE. Se tutti s’inguattano chi lavorà? Chi paga le tasse, chi fa il suddito?.
    Un pò di timor di DIO nelle classi più povere non guasta: li fa sottomettere con un pò più di speranza e tornano a riempirsi le chiese.

    da EDOARDO   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 11:14

  31. sono sorpreso che -stile cinese imperante- non abbiano ancora fatto firmare agli operai di Pomigliano l’impegno a NON suicidarsi…

    da Zoran Menez   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 11:22

  32. Edoardo eheheheheh!Se mettessimo le due “pacchie” sui piatti di una bilancia, quale di questi peserebbe di più ai fini del nostro disastro? Non giustifico i mangiatori di brioches, men che meno gli squali frequentatori di isole cayman et similia.

    da Mietta   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 11:41

  33. guardatevi prima voi, invece di guardare gli altri, naturalmente sara’ difficile rinunciare alle partite del Napoli o a qualche giorno di malattia…..ripeto prima guardatevi voi, poi se siete davvero onsti, potrete guardare gli altri ed anche chi dite voi disonesto, ma non vi rendete conto che siete sul bordo di un burrone e c’e’ chi tenta di spigervi giu’, per un giorno poter dire “noi non molliamo”, ma a che prezzo?

    da Aiosa   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 11:44

  34. x31 ma a Melfi, non hanno le stesse regole che vorrebbero applicare a Pomigliano?

    Ci sono stti suicidi?

    da Aiosa   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 11:45

  35. Mietta, concordo con te. La storia delle brioches è famosa perchè le brioche che la mogliettina di Luigi XVI voleva dare ai poveri che si ribellavano poi, in effetti, non esistevano. Quindi sul piatto rimana solo una pacchia, quella di Briatore e amici di merende. Da quando non c’è più il muro e il pericolo rosso, con la scusa della globalizzazione e della crisi (ad arte???) si stanno riprendendo tutto quello che avevano dovuto concedere negli anni 70, anche per contrastare il metodo comunista. Della serie, vedino, signori, vedino quanto siamo bravi noi del capitalismo occidentale??. Mo, come vedi e come vedono quelli che non hanno le bistecca davanti agli occhi, si stanno rimangiando tutto. E NON BISOGNA NEANCHE LAGNARSI E METTERSI DI TRAVERSO, NEANCHE LO SFIZIO DI FAR SENTIRE IL RUMORE DI CATENE, NIENTE, INGRATI FARABUTTI TESTA DI MINCHIA.
    E così, mentre in China cominciano a mettersi di traverso i diseredati e sfruttati e chiedono diritti sindacali, noi cominciamo a calarci le braghe. Alè, che bella acchiappata!!!!
    Stendo un velo pietoso a chi ci vuole dare una lezioni di pragmatismo. Con il pragmatismo non si capisce perchè ogni volta si avvertono dolori nel fondoschiena, e sempre dai lavoratori.

    da EDOARDO   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 12:37

  36. Mi dispiace, ma direi che prima si dovrebbe guardare alla “capa che fete”: in una famiglia i primi a dar il buon esempio debbono essere i genitori e lo stesso vale in uno Stato. Ciò non toglie che i lavoratori imbroglioni vadano colpiti, ma siamo stufi di sentire far la predica sempre ai sottopanza, a gente che tenta di sfangare la vita con risorse spesso inadeguate.Si pensi anche a questo e che la dignità umana ha ancora un valore ed anche la possibilità di condurre una vita non da schiavo, che consenta di dedicarsi anche agli affetti.

    da Mietta   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 13:03

  37. Aiosa, i suicidi ci sono stati, e tanti. Non so a Melfi, ma di suicidi (e altre cose) ce ne sono da tempo, mica solo in Italia. Vuoi sapere da quando? Da quando è arrivata la destra, Thatcher e Reagan. Da noi, da quando è arrivata la Lega Nord e tutta la destra. (e vedrai in futuro, con la pensione a settant’anni…)

    da giuliano   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 13:08

  38. Ehh Edoardo, con ‘sto pragmatismo quanto hanno scassato! Ai bei tempi,insomma quando in questo paese c’era qualche bella testa pensante, ci si batteva non solo per i salari e l’occupazione ma anche per la qualità della vita, il tempo da dedicare e se stessi,al sapere, agli affetti ed alla socializzazione. Ora basta, i giochi son finiti…solo lavurà e zitti e mosca altrimenti ti fanno morire di inedia.L’ho scirtto altrove…gli industriali di oggi sono dei barracuda con una fame atavica e nessun amore o passione per la propria azienda se non per i guadagni che ne possono derivare.Gli Agnelli..buoni pure quelli, arrosto. Hai visto che schifo le loro faide familiari per l’eredità, i soldi all’estero..ma quali benefattori.Sì, hanno dato lavoro ma appena si profilava all’orizzote una difficoltà subito passavano ai ricatti…licenziamenti, cassa integrazione. Si saranno mai chiesti se le loro auto fossero poi così belle ed appetibili dal punto di vista dei costi?
    Ho scritto un po’ alla rinfusa, ma confesso di essere assai stanca di tutte ‘ste problematiche insolubili!

    da Mietta   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 13:29

  39. Intanto il PD fa una dura opposizione. Leggetevi le parole di quello che è stato il candidato premier del centrosinistra alle ultime elezioni:

    La Fiat e Pomigliano, parla Veltroni:
    «Un accordo duro, ma inevitabile»
    «Non ci sono ricatti, sull’assenteismo bisogna dire la verità, come i 1.600 permessi per le elezioni 2008»

    http://www.corriere.it/politica/10_giugno_17/Veltroni-un-accordo-duro-ma-inevitabile_077220b4-79e3-11df-b10c-00144f02aabe.shtml

    HEHEHEEEE…

    da gianguido mussomeli   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 14:46

  40. Domanda a Walter Veltroni….leggere soprattutto l’ultimo pezzo della risposta.

    Chi semina vento raccoglie tempesta, si dice.
    E’ ora di fare chiarezza su politici che magnano, su ricconi che nascondono guadagni e su operai che, a differenza di altri altrove (e non parlo di Cina), hanno sempre ciucciato dalla mammella delle “rivendicazioni sindacali”

    So che su questo sito non si può parlare di questo e riceverò gli ennesimi improperi….ma apriamo gli occhi!!!(e ragioniamo con il nostro cervello…è il mio mantra, non esiste destra e sinistra)

    Domanda: C’è dibattito su questo accordo.
    Risposta: «Già, e provo un po’ di fastidio per tutti quelli, politici o opinionisti, che gestiscono liberamente il loro tempo di lavoro, che hanno redditi elevati e garantiti, che in questa materia pontificano con il ditino alzato. Fastidio, perché si parla di operai che stanno in catena di montaggio, che si vedono ridotto di dieci minuti il tempo di pausa. E’ un accordo molto pesante che il sindacato credo avrebbe dovuto affrontare concentrandosi sulle due questioni più delicate: il diritto di sciopero e anche le misure di contrasto dell’assenteismo sul quale, però, è anche bene che si dicano delle verità. Quella è un’azienda in cui il giorno delle elezioni del 2008 su 4.600 lavoratori, 1.600 si misero in permesso perché dovevano stare ai seggi».

    da STEFANO   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 15:17

  41. Mietta, purtroppo, il meglio gli italiani lo hanno espresso negli anni 70, sia nel guadagnarsi dignità e diritti sul posto di lavoro, sia nel guadagnarsi diritti individuali nella società, uomini, e, miracolo, anche le donne. Ricordi, referendum sul divorzio e aborto (più del 70% a favore)? Senza parlare del diritto di famiglia (c’era ancora il delitto d’onore, in breve, le corna). Guell’Italia e quegli italiani sono irripetibili. Il piano Gelli è cominciato a produrre i suoi effetti. 20 anni di cura mediatica dell’omino di Arcore con le sue televisioni, un pò di bombe di qua e un pò di là, un pò di analfabetismo di ritorno e il gioco è fatto. Mettici pure la caduta del muro, l’invecchiamento di quegli italiani degli anni 70 (che continuano a mantenere due generazioni di precari) e buonanotte al secchio. E’ dura. Ho fondato 20 anni fa un comitato di quartiere e continua ad esistere.E’ una fatica anche l’impegno sociale perchè gli interlocutori sono di infimo ordine. Si sono messi a fare gli amministratori della cosa pubblica nella speranza di fare carriera politica: scimmiottano solo quei quacquaracquà nazionali (i PAPI di oggi) ma sono squallidi e non producono risultati. Che pianto. Quel vecchio marpione di Andreotti se la ride dicendo tra se: non avevate visto ancora il peggio ehehehehehe?!! Con simpatia EDO.

    da EDOARDO   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 15:32

  42. Condivido con Edoardo che la gente degli anni ’70 era un’altra cosa…sia nel farsi il culo, sia nel lottare! Oggi siamo tutti rincoglioniti da Grandi Fratelli, social network, marchi appariscenti, apparire insomma…Sapessi che tristezza mi fanno quei lavoratori che lottano per il posto di lavoro con gli occhialoni da sole da fotomodella/o o con il telefonino che spedisce l’ultimo tormentone!!!!
    Ma perché l’Isola dei Famosi e il Grande Fratello hanno uno share così alto? C’è gente con la pistola che ti obbliga a vederli?
    Cervello in ferie….lottiamo per impedire questo e avremo più coraggio anche nel fare il resto

    da STEFANO   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 16:10

  43. non e’ bello cio’ che e’ bello, ma e’ bello cio’ che piace

    da Aiosa   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 18:57

  44. Ricordate quando D’Alema affermò con una saccenza tipica solo degli stolti che la Lega era una costola della sinistra?
    Se oggi siamo in questa maledetta situazione di regressione generale sui diritti, frutto di lotte e organizzazioni ben fatte, è soprattutto a causa di chi, ingannando l’elettorato, ha fatto patti col capitalismo più sciacallo e senza scrupoli, emulandone i gesti, le parole, i pensieri, la mentalità tutta.
    Noi paghiamo tutti i giorni per questi loro errori capitali e pagheremo sempre di più fino a consumarci come consumatori consumati; ma pagherà mai il conto l’intera classe dirigente trasversale, che considera le persone meri corpi in affitto???
    Tempi moderni regolati da una innaturale logica meccanica, tempi di alienazione e di follia; di un estremo freddo sentimentale.

    da lili brik   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 20:14

  45. La destra al governo ha portato la crisi economica, con DC e PCI siamo stati bene tutti per cinquant’anni. Con questa manovra sono a rischio perfino i trasporti pubblici, e provate a chiedere quanto si pagava di rette scolastiche in Lombardia prima che arrivasse il Bossi con le sue pensate.
    Un’altra cosa che non dice mai nessuno: Formigoni ha messo una tassa sulla sanità (il ticket) e anche bella pesante. E’ stata la prima cosa che ha fatto. Risanare i bilanci chiudendo ospedali e stazioni, eliminando treni economici a favore del TAV… mi viene sempre più in mente la storia che raccontavano i nostri vecchi, quella del tizio che aveva insegnato all’asino a vivere senza mangiare e poi si era stupito: “Proprio adesso che aveva imparato, è morto!”

    da giuliano   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 20:36

  46. >Stefano
    E’ vero, siamo (sono!) tutti rincoglioniti da programmi televisivi di infimo ordine, ma anche dal concetto che è meglio l”apparire” i che l”essere”.Fa senso sì vedere degli operai che dovrebbero essere disperati con l’occhialone da vip e l’ultimo modello di cellulare..e questo dimostra quanto ho detto prima.C’è più il gusto o piacere di riunirsi per parlare, parlare seriamente o discutere di quel che accade?Io che passo molte ore sui bus posso assicurare che ciò che si ascolta ed i commenti vari fanno letteralemtne cadere le braccia.
    Come potremo tornare ad essere un cincinin simili a quelli degli anni ’70? Non lo so, si son persi valori, principi ed ideali cui tentare di dar seguito. Vuoti come gusci e così ci passa sopra tutto, nell’indifferenza, nel brutto, nelle decadenza di cui pochi si accorgono.Quanto a Pomigliano il discorso sarebbe lungo…possiamo solo dire che lo Stato per decenni ha ignorato quelle lande, non l’ha stimolato a far concorrenza al nord (perchè di gente capace e intelligente ce n’è)…ha solo regalato posti o false pensioni pur di farli star buoni. Forse i campani se ne sono approfittati, non hanno saputo combattere per la loro dignità o per dimosgtrare cosa veramente son capaci di fare…ma ciò non autorizza oggi ad usarli come carne da macello.
    Ciao a te ed anche ad Edo

    da Mietta   - venerdì, 18 giugno 2010 alle 07:23

  47. Sempre per la mia amata passione per far funzionare il cervello prima della tessera (di qualsiasi partito): negli anni ’60/’70 siamo stati (sono stati) strabene….così tanto da ritrovarci con il debito pubblico attuale, i babypensionati, migliaia di occupati in più nel pubblico, ecc. ecc. ecc.
    Poi siamo stati bene, per carità…i genitori si sono fatti la casa (con i BOT al 15-20%) e i figli non riescono a pagarci la luce!
    Sono considerazioni…non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace, come dice il filosofo Aiosa

    da STEFANO   - venerdì, 18 giugno 2010 alle 08:13

  48. Siamo stati bene, ma ci hanno ingannati.I nostri genitori lavorando onestamente si son potuti comprare la casa ed anche l’auto ma senza esagerazioni, ci hanno fatto studiare, abbiamo fatto le vacanze, non alle Maldive…ma la voragine intanto si creava a nostra insaputa e creata proprio dal binomio DC/PS per manenere i voti.E’ anche vero che di benefici ne son stati dati troppi e quelli hanno influito negativamente..ma perchè le donne potevano andare in pensione con pochi anni di servizio purchè avessero un figlio sotto i 12 (mi pare) anni? Perchè i funzionari pubblici ad un certo punto hanno goduto di uno scivolo percependo pensioni d’oro (mi pare ammontassero allora ai 3 milioni al mese).Benefici annullati, è vero…ma la voragine ormai c’era.Questo ci ha rovinato, ma l’attuale governo sta perfezionando l’opera, non ci illudiamo che facciano pulizia di nulla!

    da Mietta   - venerdì, 18 giugno 2010 alle 08:41

  49. leggersi l’intervista odierna di nicky vendola al “manifesto” per capire che cosa vuol dire avere idee in testa, coerenza e capacità egemonica.Vendola può diventare il nuovo berlinguer, se saprà farsi largo fra le zavorre e i cadaveri che intralciano il suo cammino, ma io credo che la sorte dei vari D’alema, Veltroni, Bersani Lettaecc sia segnata e usciranno presto finalmente di scena.
    Quanto al dibattito vorrei ricordare che l'”economia” è scienza borghese, nata insieme al capitalismo e se continuiamo a ragionare dentro i suoi steccati , i suoi parametri non ne verremo mai fuori..ragioneremo sempre in termini di sacrifici di compatibilità di necessità..
    Ma non è così e aggiungerei che tutte le trasformazioni sono partite sempre da una grande utopia..

    da eraldo   - venerdì, 18 giugno 2010 alle 11:01

  50. Un semplice grafico: in ascisse i bilanci dello Stato dal 1945 in qua, in ordinate gli anni (o viceversa, che si vede lo stesso). Poi basta associare gli anni ai governi, et voilà: Craxi e De Mita. La voragine si apre lì, e va ricordato che erano anni d’oro, “quarta potenza industriale”, “Milano da bere”. Poi il governo Amato del 1992, che cerca di tappare le falle; poi Ciampi, Prodi, magari anche PadoaSchioppa per quei pochi mesi che c’è stato. Poi arrivano Tremonti, Bossi, Berlusconi e il buco torna spaventoso: il grafico parla chiarissimo, e non è mica difficile da costruire.
    Quanto alle pensioni, l’UE è tutta a destra da un decennio: con le pensioni a settant’anni, tutti faranno le pensioni private. Il resto sono balle, e ideologia: perché a destra “schiavi dell’ideologia” sono tutti gli altri, loro invece…
    (dimenticavo: ogni volta che vedo Cicchitto in tv mi viene in mente che a scavare l’abisso del bilancio pubblico lui c’era, c’era già ai tempi di Craxi).
    Se invece qualcuno vuole metterla sul personale (è un giochino facile facile, così si può evitare di pensare e di rispondere) io non ho mai avuto tessere di partito, e – aggiungo – nemmeno le fette di salame sugli occhi.
    Volete sapere cos’è la Lega? Guardate a quanto cemento è arrivato in questi 15 anni, ci sono statistiche precise anche su questo.

    da giuliano   - venerdì, 18 giugno 2010 alle 12:45

  51. Sono indeciso: è l’Italia dei cacasotto o dei cacasenno ?
    E già perchè mai di questi tempi ho visto una sudditanza al potere costituito !
    Molti con il Premier in testa pensano che la democrazia sia la dittatura della maggioranza: niente di più sbagliato perche la maggioranza ha l’obbligo ed il dovere di governare, ma ci deve essere il confronto (ed anche lo scontro)sia nella maggioranza che tra questa e l’opposizione.
    La democrazia quindi è proprio la possibilità di discutere e di dissentire perchè non è assolutamente automatico che ciò che pensa la maggiranza democraticamente eletta sia obbligatoriamente la perfezione assoluta.
    Molte iniziative della maggioranza, nascoste dalla presunzione di moderizzare la Costituzione, ma in realtà finalizzate a rirare la volata al proprio elettorato (e che gli altri andassero a morì ammazzati), costituiscono una ulteriore schiera dei cacasenno.
    Quanto ai cacasotto emergono fra i primi associazioni di categoria di qualsiasi tipo che, pur convinti che la classe dominante è composta da cacasenno, cercano di lisciarla per il giusto verso per trarne vantaggi e rendite di posizione (alla faccia del libero mercato) per cui la manovra finanziaria va bene, ma manca il rilancio dell’economia (sic!): come dire bello il colore di questa macchina, peccato che sia senza motore !!
    Il massimo dei cacasotto sono però quei sindacati che per ben due volte si son fatti fregare dai vari patti per l’Italia berlusconiani, ed oggi si stanno suicidando accettando accordi assurdi, non accorgendosi nemmeno che stanno creando i presupposti per relazioni industriali sindacali sbilanciate e squilibrate per il prossimo futuro un po´ ovunque.
    Per uno stato democratico capitale e lavoro pari sono !
    Certo alla Fiat di Pomigliano le maestranze hanno vizietti che vanno ricondotti con la dialettica sindacale a livelli di ragionevolezza (se uno sciopera non si può mettere in malattia); ma per quanto riguarda l’enorme utilizzo dei permessi per incarichi politici soprattutto durante le tornate elettorali forse sarà bene che la Fiat si faccia quattro chiacchiere con tutti i partiti della zona (che cacchio c´entrano i sindacati ?).

    da gianguido mussomeli   - venerdì, 18 giugno 2010 alle 17:49

  52. ho sentito ieri sera marchionne prendersela con quelli che invece di lavorare se ne sono andati a vedere la partita dell’Italia. Perchè ce l’ha tanto con il sindaco di Palermo? Ieri era già al lavoro: ha ricevuto l’ambasciatore del principato di Monaco, interessato a un bene confiscato alla mafia per una fondazione benefica monegasca. Si occupa di bambini maltrattati. Sarà per il briatorino.

    da lembo11   - sabato, 19 giugno 2010 alle 08:44

  53. La Fiat non ha mai presentato sul mercato una vettura a idrogeno, a batterie solari, sempre solidale coi petrolieri
    ed in pieno spregio dell’ambiente, e se la vuoi a metano te la devi convertire da te.
    Ho la soddisfazione di non aver mai comprato una vettura Fiat in vita mia, per quanto mi ripugnavano gli Agnelli avvoltoi, massoni e sionisti.
    Però non bisogna cadere nell’illusione degli eco-motori
    ad alcool o ad olio di soia, perché sottraggono campi
    alla coltivazione del cibo in nazioni affamate, e questo è intollerabile quasi quanto le foreste pluviali disboscate per produrre hamburger per gli Yankees.
    Insomma, bisogna porre attenzione a che il rimedio non sia peggiore del male.
    Oltretutto, dal disastro ambientale del Golfo del Messico,
    si evince a mio modesto avviso una lezione chiarissima.
    Che la BP, per risparmiare sui costi di estrazione, dovrà
    spendere almeno cento, mille volte tanto. Qualcuno già parla
    di fallimento.
    Sono i pezzenti capitalisti che causano i disastri, con la loro
    avidità. E noi gli andiamo dietro, con la brama di assomigliargli e di raccogliere le briciole alla loro tavola.

    da gianguido mussomeli   - sabato, 19 giugno 2010 alle 11:18

  54. Peccato, domani e’ domenica e non potrete scioperare per guardare la Nazionale……alla prossima!

    da Aiosa   - sabato, 19 giugno 2010 alle 11:33

  55. Gentile Gianguido, sembra che il progresso porti alla felicità tanto al chilo. Toglierei da questa considerazione il progresso scientifico e medico. Come mai ho così un bel ricordo di quando, tutti intorno al braciere si ascoltavano i racconti dei grandi e dei nonni e da poco vicino si sentivano le onde del mare infrangersi contro gli scogli? Parlo di Salina (isole eolie – anni 50 – ero piccolo ma con le orecchie appizzate). La televisione non esisteva ancora. Ricordo il colore caldo di quella lampadina coperta da una specie di 33 giri, e la perenne lampada a petrolio. Quei nonni dell’isola parlavano di zii morti a Caporetto. Capito? Erano partiti dal profondo sud per difendere i confini, oggi quelli leghisti, e ci sono rimasti. Quei racconti me li ricordo ancora, come il profumo di capperi che zio mi portava a raccogliere alle 5 del mattino perchè alle otto si alzava il sole e bisognava andare via. Hai ragione, bisogna stare appizzati con questa gente. Però il colore e il calore di quella stanza piena di umanità con il braciere, circondato da un anello di legno per poggiare i piedi, pochi lo hanno provato. Stammi bene.

    da EDOARDO   - sabato, 19 giugno 2010 alle 12:56

  56. @ aiosa: proviamo a paragonare NEL DETTAGLIO (tipo di abitazione, viaggi,studi, hobby, vacanze ecc.) il tenore di vita quotidiana di Marchionne e dei suoi figli/familiari a quello degli operai di Pomigliano? Chissamai che, dopo il confronto, una partita vista in tv la possiamo anche concederla a questi lavativi…

    da Adele5   - sabato, 19 giugno 2010 alle 15:33

  57. Questa battuta sulle partite di calcio è la dimostrazione finale: Pomigliano è già chiusa, la Fiat e il governo stanno solo scaricando le colpe sugli operai. L’operazione sta riuscendo ottimamente, e Marchionne se la ride permettendosi perfino l’ennesimo luogo comune sui napoletani.
    Queste battute servono ottimamente per non ragionare, per non rispondere, per evitare di entrare nel tema. E sono battute idiote, e da idiota andrebbe trattato chi le fa

    da giuliano   - sabato, 19 giugno 2010 alle 17:07

  58. Adele5, mi spiace che tu sia invidiosa della vita che conduce Marchionne, ma per caso vorresti dirmi che gli operai dovrebbero avere il suo tenore di vita?

    da aiosa   - sabato, 19 giugno 2010 alle 17:32

  59. x aiosa.
    Il concetto è chiaro, non c’è bisogno di ripeterlo all’infinito. Questo sito non censura nulla se non in presenza di falsità manifeste che possono farmi avere guai con il codice penale, e si riserva di applicare un sano antifascismo. Non è il tuo caso, quindi ho accettato le provocazioni. Però tutto ha un limite. Quello di scambiare per invidia la giusta e sacrosanta pretesa di eguaglianza sociale, se non è fascismo conclamato ci va molto vicino. Ora, siccome hai avuto parecchie occasioni per esprimere lo stesso identico concetto, sarò un po’ più severo nella moiderazione.
    Quanto al dibattito, credo che Giuliano abbia centrato il punto: il succo è che quando gli italiani avranno gli stessi diritti del polacchi si portranno fare le macchine a Pomigliano, e questo non riguarda solo gli operai di Pomigliano, ma tutti i lavoratori italiani. L’attacco all’articolo 41 della costituzione (prego, andate a leggervelo, è interessante…), al contratto collettivo, allo statuto dei lavoratori sono lì che parlano chiaro. Del resto, non è che si passano 15 anni sotto la destra senza che nessuno si faccia male…
    a.r.

    da a.r.   - sabato, 19 giugno 2010 alle 17:59

  60. Vorrei replicare a Aiosa, sua superiorità permettendo: 1) sì, sono invidiosa, di quella sana invidia che porta alla conquista dei diritti 2) sì, voglio proprio dirti che il tenore di vita di Marchionne deve essere uguale a quello degli operai, uguale e sobrio per tutti. Che ardire, eh? I paria che osano alzare gli occhi sui bramini…3) Forse non sai, tu che sei rimasto agli ordini medioevali stabiliti una volta per sempre da legge divina, che un certo Marx ha dato gli strumenti giusti per interpretare la storia e pure suggerito soluzioni
    La strada per la parità è lunga e incerta, ma aperta
    P.S. Non so se gli operai di Pomigliano accetteranno il ricatto (i figli, li devono allevare), in ogni caso i diritti non si toccano

    da Adele5   - domenica, 20 giugno 2010 alle 10:14

  61. Non diventiamo sepolcri imbiancati (come diceva qualcuno…)
    Per admin: non è vero che non censurate niente, tranne quello che è contro la legge, perché un mio ultimo commento su quella noiosissima signora spagnola che a Crozza Alive insegna come gira il sesso dall’alto della sua proropopea, è stato censurato!
    Riguardo alla supremazia della maggioranza: c’è da chiedersi perché quando questa maggioranza crea “mostri” come l’attuale governo o l’accordo di Pomigliano (sempre che vincano i sì), beh…quando capita questo, allora la maggioranza è un accozzaglia di cretini!

    da STEFANO   - lunedì, 21 giugno 2010 alle 10:24

  62. Tutto finito ha vinto il si, ma Pomigliano chiudera’ lo stesso e purtroppo tutti gli italiani si dovranno sobbarcare la cassa integrazione degli operai

    da aiosa   - mercoledì, 23 giugno 2010 alle 13:25

  63. Con Pomigliano si va indietrissimo perché si è aperto un fattaccio, moto a ritroso. Perché il capitalismo altro non è che un vicolo cieco nel quale sbattiamo e ci feriamo continuamente.
    Basta con le società schiaviste uso formiche! Gli umani possono essere ben altro che insetti, perdio!

    da ab   - giovedì, 24 giugno 2010 alle 18:14

  64. Se la Natura è un massacro collettivo, allora la Cultura (e istituzioni sociali che ne derivano) dovrebbe garantire più Giustizia e non violazione di diritti fondamentali di tutti gli esseri umani (bambini, donne, uomini)! O sbagliooooo?!?!????
    Marx, non a caso, parlava di pensare le cose in tal senso secondo proporzione, non secondo profitto: il contesto/sistema in cui viviamo è tutto, dobbiamo ricordarlo sempre.
    (Per me, dunque, vale sempre la massima: Fuck Capitalism!)

    da ab   - venerdì, 25 giugno 2010 alle 08:48

  65. come dire…..forse i tempi sono cambiati e anche la buonanima di Marx si sarebbe adeguato…..ma sognare non e’ reanto….ancora!

    da aiosa   - venerdì, 25 giugno 2010 alle 13:10

  66. @ aiosa,
    ti sbagli di grosso: Karl Marx, Antonio Gramsci, …, Piero Calamandrei, Giacomo Matteotti, … Edoardo Sanguineti, … José Saramago vivono ancora. Costoro sono forme eterne, che creano anime libere continuamente: basta accorgersene.
    Costoro sono stati certamente uomini integri, che vissero pienamente (cioé, nella complessità o materialità) il loro progetto di vita, ma sono soprattutto voci di libertà umana illuminanti e giuste, che non spariranno mai perché niente va perso nell’universo.
    Trattare, viceversa, i “cittadini” come “sudditi” (financo “schiavi”, vedi l’esempio di Pomigliano) è reato in una Repubblica parlamentare! Perché significa anche togliere loro ogni diritto di felicità e persino il diritto di sognare altri mondi possibili…
    Credo che ci voglia una Rivoluzione linguistica per intenderci.
    (Insomma: Ci conviene produrre ancora auto, macchine che rimarranno invendute oppure conviene disfarci di questa classe dirigente che è una zavorra alla nostra sopravvivenza in Europa???)

    da ab   - sabato, 26 giugno 2010 alle 07:53

  67. ecco cosa ci aspetta

    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201008articoli/57791girata.asp

    da Piero   - giovedì, 26 agosto 2010 alle 21:51

  68. Fiat: testimoni oculari confermano l’avvenuto sabotaggio a Melfi

    Secondo alcune testimonianze raccolte dal settimanale
    Panorama, durante lo sciopero alla Fiat di Melfi il sabotaggio da parte
    degli operai licenziati c’e’ stato. Alcuni lavoratori dello stabilimento
    hanno assicurato che, nonostante le reiterate richieste dei responsabili,
    Barozzino e Lamorte almeno per un quarto d’ora hanno ostacolato la
    produzione.

    Ô quanto si legge nel numero del settimanale in edicola domani dove
    grazie alle testimonianze di lavoratori e sindacalisti presenti al corteo
    e’ stato ricostruito cosa avvenne la notte tra il 6 e il 7 luglio scorsi.

    I tre operai, iscritti alla Fiom, sono stati prima licenziati dalla Fiat
    e poi reintegrati, il 9 agosto, da un giudice del lavoro di Melfi che ha
    considerato antisindacale il provvedimento preso dell’azienda. I testimoni
    sentiti da Panorama raccontano pero’ una storia diversa. “Quelli della
    Fiom non ottenevano niente con lo sciopero e hanno studiato un’azione piu’
    eclatante” ha riferito un operaio. “Un loro delegato ha portato il gruppo
    verso i carrellini, con l’idea di bloccare la linea di montaggio che era
    rimasta in funzione”.

    I testimoni sentiti da Panorama hanno aggiunto di non voler raccontare
    ai giudici quello che hanno visto per il timore di ritorsioni.

    http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201009021832001735&chkAgenzie=PMFNW

    italuiani….brava gente

    da Aiosa   - venerdì, 3 settembre 2010 alle 08:55

  69. Ah, allora, se lo dice Panorama… Speriamo che non siano come i testimoni di Feltri sulla casa di Montecarlo… che tutti i cronisti del regno stanno ridendo ancora adesso…
    a.r.

    da a.r.   - venerdì, 3 settembre 2010 alle 09:11

  70. chi vivra’ vedra’

    da Aiosa   - venerdì, 3 settembre 2010 alle 15:18

  71. vendesi casa a montecarlo…..rivolgersi Citta Fini-Tulliani….prezzi modici!

    da Aiosa   - lunedì, 27 settembre 2010 alle 10:18

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