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dic 09

E lui, che ne avrebbe detto? La figu di Andrea Pazienza

Con quello che succede in questi giorni, le censure, le minacce di limitare la libertà di manifestare, i cretinissimi paragoni con gli anni Settanta (uh, il babau!), vi chiedete mai che ne avrebbe detto lui? Sicuro che ci avrebbe sorpreso. Ecco la figurina di Paz.

 

FIGU – Album di terrestri notevoli. Un programma di Alessandro Robecchi e Peter Freeman. Produttore esecutivo: Erica Vitellozzi. In redazione: Cristiana Turchetti, Paolo Zappelloni, Paola Ippoliti. In onda dal 12 ottobre 2009, Rai Tre, ore 9.15

9 commenti »

9 Commenti a “E lui, che ne avrebbe detto? La figu di Andrea Pazienza”

  1. Tutte belle le Figu. Grazie.
    (La vecchia sigla di NotturnOver… che nostalgia…)

    da G.   - martedì, 15 dicembre 2009 alle 22:52

  2. Limpida era la sensibilità di Pazienza, l’ho scoperto da qualche anno, figura nostalgica, nei suoi fumetti un mix di houmor, violenza, tristezza. Grande.

    wil n.

    da Wn   - mercoledì, 16 dicembre 2009 alle 00:22

  3. non ci è andato a cena da pertini… gli “rubarono” l’invito… cmq il più grande di tutti… abilità tecnica e genialità linguistica…
    gran bella figu alessandro! grazie 😉

    da eve   - mercoledì, 16 dicembre 2009 alle 00:52

  4. BELLISSIMA!
    che ci manchi Pazienza è dire fin troppo.
    Basterebbe anche Cuore in tempi come questi

    da Zoran Menez   - mercoledì, 16 dicembre 2009 alle 11:52

  5. che avrebbe detto Pazienza della privatizzazione dell’ACQUA?

    http://www.domenicofiniguerra.it/?p=984

    da Zoran Menez   - mercoledì, 16 dicembre 2009 alle 11:52

  6. Vedo tutti commenti al passato… che avrebbe detto che avrebbe fatto, cosa sarebbe successo.
    Io ho deciso di volgere l’attenzione e l’impegno al futuro. So che cosa bisogna fare per cambiare oltre che buttare nel cesso la Televisione e non comprare i giornali di regime.
    Avere la mente serena e pensare che tutto passa, ne abbiamo passate tante e passerà anche questo incubo che sembra non avere fine. Nulla possono contro il tempo. Bisogna solo convincere che esite un’alternativa a questo modo di vivere da zombie. che esiste una vita possibile che non sia lo spreco e il circondarsi di inutili cose. Io sono sereno e mi compiaccio del fatto che nulla può modificare i fatti e la realtà è ben diversa da quella che vogliono farci credere. Bisogna solo convincere altri 20 milioni di italioti. Io ne convinco un paio al giorno, facessimo tutti così in un mese spariscono.

    da Maurizio   - mercoledì, 16 dicembre 2009 alle 15:05

  7. si’ era una figurina che andava fatta – Pazienza l’ho scoperto tardi su frigidaire, vista la mia tenera eta’, e ora il vuoto si sente – parte di quell’ enorme vuoto, un buco nero come il cratere della banca dell’agricoltura di Piazza Fontana, dei fori sul corpo di Aldo Moro, dello svincolo per Capaci e cento altri, che ha lasciato quella generazione distrutta e vinta da chi non piace il profumo di liberta’ e di cambiamento. Il vuoto di un’Italia parallela che c’e’ ma in un’altra dimensione spazio-temporale, a noi resta questo oscuro tempo piduista ignorante e fascista.

    da zioFa   - mercoledì, 16 dicembre 2009 alle 16:06

  8. Grandissimo! Mi hai regalato un momento di commozione autentica quando hai parlato di Pert e del pranzo al Quirinale. Verrebbe da dire guardando chi frequenta oggi certi palazzi “Mio dio, come siamo caduti in basso…”

    da Gianfranco   - sabato, 19 dicembre 2009 alle 19:19

  9. Grazie!
    Postato qui
    http://www.sambenedettoggi.it/2009/12/19/84496/andrea-pazienza-su-rai-tre-quel-profumo-di-san-benedetto/

    da pp-f   - martedì, 22 dicembre 2009 alle 00:43

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