Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
dom
5
apr 09

Voi siete qui- Colletta internazionale per poveri imprenditori

Appena pubblicati i dati sulle dichiarazioni dei redditi, il Togo ha subito spedito aiuti umanitari per gli imprenditori italiani. La Nigeria ha inviato due navi di alimentari e generi di prima necessità destinate soprattutto agli indigenti industriali del settore tessile/abbigliamento che dichiarano redditi ampiamente al di sotto della soglia di povertà. Gli artisti albanesi hanno annunciato un grande concerto di solidarietà (Durazzo, 20 giugno prossimo) per sostenere le popolazioni imprenditoriali italiane in difficoltà. “Industriali alimentaristi e albergatori italiani – dice una nota diffusa a Tirana – non arrivano ai mille euro mensili. Possiamo assistere in silenzio a questa tragedia?”. Albania for Italy raccoglierà fondi anche per i costruttori edili italiani, che dichiarano in media  21.000 euro l’anno e rischiano un  futuro di emarginazione e povertà. Il colonnello Gheddafi, in un lungo discorso, ha detto che la Libia accoglierà di buon grado gli indigenti industriali e commercianti italiani che per disperazione dovessero approdare sulle sue coste con imbarcazioni di fortuna. Ma accanto a grandi prove di amicizia e solidarietà non mancano le riflessioni politiche. L’Italia è l’unico paese al mondo in cui i lavoratori dipendenti dichiarano al fisco più degli imprenditori dai quali sono assunti. Gli industriali dell’abbigliamento – che diffondono nel mondo il glorioso Made in Italy, vanto delle fabbriche cinesi – dichiarano al fisco meno dei pensionati, e quindi serve subito una massiccia azione di mutuo soccorso (forse era questo che intendeva l’altra sera in televisione il dottor Della Valle parlando di solidarietà con operai e studenti). In più, l’Italia è l’unico paese in cui centinaia di migliaia di benestanti scendono in piazza a protestare –  come è avvenuto ieri –  mentre i poveri imprenditori lottano ogni giorno contro mille difficoltà, costretti all’indigenza, rintanati senza speranza e senza assistenza nell’umido delle loro Porsche Cayenne posteggiate nel parco delle loro ville.

6 commenti »

6 Commenti a “Voi siete qui- Colletta internazionale per poveri imprenditori”

  1. E così gli operai ci sono riusciti. Hanno fatto il sorpasso seguendo l’ottimismo del Cavaliere. Per il fisco, infatti, l’operaio dipendente è più ricco del suo padrone. Ormai glielo dicono tutti e lui ancora non ci crede. Gli fanno vedere i risultati informatici incrociati del Ministero delle Finanze e lui niente. Non capisce come mai con tanti soldi che gli girano in tasca non riesca a mangiare nemmeno una volta al giorno. E’ davvero un rebus, pensa mentre con l’acquolina in bocca si sofferma a guardare attraverso le vetrine dei più cari ristoranti il suo padrone rimpinzarsi fino a scoppiare di leccornie di ogni genere. Certo mettergli in testa il potere della finanza creativa non è davvero facile… Ci vorrebbe un Tremonti qualsiasi a disposizione per ore e ore per fargli capire il meccanismo che consenta di comprare le cose spendendo solo carta straccia. Come ultima spiaggia, a questo punto consiglio gli di telefonare al Cavaliere per chiedergli spiegazioni… Chissà… Dopo una mezzoretta di colloquio, in perfetto turco naturalmente, forse si convincerebbe alla buon’ora che non mangia perché “tanto non ha fame”.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 5 aprile 2009 alle 13:01

  2. In effetti è davvero incomprensibile come tanta ricchezza da parte del dipendente si traduca in povertà per il datore di lavoro. E’ talmente un controsenso che verrebbe voglia di non crederci!

    da Mario   - domenica, 5 aprile 2009 alle 22:18

  3. Già, magari quelli che si sfregano già le mani all’idea di ricostruire i paesi abruzzesi.

    da Antonella   - lunedì, 6 aprile 2009 alle 22:31

  4. al semaforo stamattina davanti a me c’era un Q7 audi. il conducente ha tirato giù il finestrino e il lavavetri albanese gli ha dato una manciata di euro…

    da daniele   - martedì, 7 aprile 2009 alle 18:53

  5. Alessandro, e’ off topic ma ti volevo segnalare questa notizia..

    Berlusconi: “Italy earthquake victims should view experience as camping weekend”
    http://www.guardian.co.uk/world/2009/apr/08/italy-earthquake-berlusconi

    (sostanzialmente ha detto alla conferenza stampa a un giornalista tedesco che i terremotati devono vivere questa esperienza come un campeggio perche’ hanno un letto, pasti caldi…)

    e’ riportata da tutta la stampa straniera (anche in francese su le monde), ma casualmente ignorata dalla stampa italiana.
    A pochi giorni dalla minaccia-ricatto di imporre severe misure per regolamentare i giornalisti nel caso i giornali continuano a parlare di lui, ora tutti allineati tacciono.

    Ma un abruzzaese che gli avanza una piastrella del soggiorno da tirargli sulle gengive non c’e’?

    da Valerio   - mercoledì, 8 aprile 2009 alle 19:00

  6. questo pezzo è grande, e l’ho messo in bacheca nel mio ufficio. :)

    da bandini@iol.it   - sabato, 11 aprile 2009 alle 17:27

Lascia un commento