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Clamoroso annuncio ieri in Vaticano. Davanti alla crisi finanziaria che sta scuotendo il pianeta e l’Italia, il pontefice ha riconosciuto che il denaro non è tutto. Sette minuti dopo, alle 12,47, la tesoreria vaticana ha annunciato la rinuncia dell’8 per mille per l’anno fiscale 2007. Il denaro avvelena i rapporti umani, è giusto che rinunciamo a un miliardo di euro dallo Stato italiano, che in questo periodo ne ha particolarmente bisogno.
vabbe’ tanto erano entrate che stavano gia’ colando a picco…
da zioFa - martedì, 7 ottobre 2008 alle 09:33
Grande Alessando, grande!!!
da Franz - martedì, 7 ottobre 2008 alle 10:52
hih
da momo - martedì, 7 ottobre 2008 alle 10:55
Per una volta avrebbe il mio riconoscimento, ma sognare è inutile.
Cordiali Saluti a tutti
da Riccardo - martedì, 7 ottobre 2008 alle 11:11
i soldi non saranno niente ma qualche tempo fa il vaticano ha investito tutti i risparmi (decine di miliardi di euro ovviamente) in liquidità, oro e titoli di stato.
ecco perché se i soldi non sono niente la parola di dio rimane per sempre. perché sa investire e disinvestire benissimo e nei tempi giusti.
quindi riformuliamo: i soldi degli altri non sono niente. e noi intanto ne facciamo e ne chiediamo sempre di più
da gioegio - martedì, 7 ottobre 2008 alle 12:32
come sempre fraintendi le parole del pastore tedesco e le interpreti come ti fa comodo.
in realtà intendeva dire:
“il denaro non è tutto: ci sono anche i gioielli, l’oro, le auto di lusso…”
da king Mob - martedì, 7 ottobre 2008 alle 13:01
ma quelli della banca vaticana (I.O.R) lo sanno?
da nello mainente - martedì, 7 ottobre 2008 alle 13:17
la chiesa combatte la materia,
è puro spirito e allora come
fa la parola di dio a essere solida?
secondo me è gassosa…
da oliver - martedì, 7 ottobre 2008 alle 13:42
Ma lo sai che ci stavo pensando?!?
Quando ho sentito la notizia alla radio pensavo giusto a quel miliardino di euri…
Segnalo un articolo tanto interessante che spiega, come se ovesse narrarlo a un bambino, come vengono ripartiti i fondi dell’otto per mille:
http://viaggionelsilenzio.ilcannocchiale.it/?r=125837
La calottina pelosa non ricorda un po’ Babbo Natale? Ma non ha la barba e nemmeno la faccia paciona…la pelle raggrinzita e l’occhio malvagio con tanto di sopracciglio inarcato istillano un dubbio: che Ratzinger sia il Grinch?
da faz - martedì, 7 ottobre 2008 alle 14:49
Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. Il Vaticano effettivamente ha fatto le sue brave ricerche ed ed ha concluso che il nostro Stato non si chiama Cesare e che a Dio non interessano i soldi. Pertanto, solidale col detto “In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas” (unità nelle cose essenziali, libertà nei dubbi, solidarietà in tutto) – attribuito a S. Agostino – ha stabilito che la ricchezza gli è essenziale per mantenere gli agi a cui è stato abituato; che non gli è ben chiaro a chi eventualmente la dovrebbe consegnare per seguire il volere di Dio; che non ha infine nulla in contrario ad esternare a voce la sua completa solidarietà a tutto il resto del mondo in crisi. In sostanza il denaro che gli versano gli italiani è suo e guai a chi glielo tocca.
da Vittorio Grondona - martedì, 7 ottobre 2008 alle 16:14
Facciamo flic e floc come Fantozzi con il Cardinale?
😉
da Torquemada - martedì, 7 ottobre 2008 alle 17:03
La Chiesa povera…é come pensare a Berlusconi onesto o alla Carfagna vergine!
da gianguido mussomeli - martedì, 7 ottobre 2008 alle 18:32
E’ così preoccupato per questa crisi che è disposto
a comprarli al mercato i suoi stupendi cappellini.
da blob - mercoledì, 8 ottobre 2008 alle 14:49
Quel cuffiettino lì, all’Oviesse l’avranno?
da albertazzo - giovedì, 9 ottobre 2008 alle 10:57