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dom
20
lug 08

Voi siete qui – Ballando sul corpo delle persone

Grande e glorioso è lo spettacolo del ritorno del sacro, l’attivismo frenetico dei laici devoti. Come si sa, una grande multinazionale che perde clienti si circonda di avvocati e consulenti, ed ecco qui la pattuglia dei devoti accorrere presso la chiesa cattolica con il suo zelante aiuto. Sarà la ressa per iscriversi ai neo-integralisti, sarà che la troppa devozione acceca, sta di fatto che si sfiora la commedia all’italiana. Esempio illuminante: mentre Daniela Santanché tentava di incatenarsi al Vigorelli di Milano e strepitava contro le donne musulmane con il velo (che devono toglierlo), un rubrichista della pattuglia del Foglio implorava il direttore di Famiglia Cristiana di allegare alla rivista un velo, per le donne cattoliche (che devono metterlo). Si dirà che non siamo proprio ai vertici del pensiero moderno, piuttosto in mezzo al guado tra il baciapile e il sadomaso. Salendo un pochino di livello, ecco finalmente sul Corriere una risposta all’inchiesta di Maltese (Feltrinelli) sui 4 miliardi e mezzo di euro che ci costa ogni anno il Vaticano. Nemmeno una riga per contestare le cifre; piuttosto un argomento strabiliante: forse gli italiani preferiscono “l’oculata gestione ecclesiastica allo sperpero pubblico”. E poi: “Non è più tempo di distinguere tra denaro delle tasse e denaro delle questue”. Liberismo assai devoto. Ad altri, quelli che volevano fare il ministro della sanità e hanno raccolto meno voti degli spettatori di un derby, non pare vero di avere anche in Italia un caso Terry Schiavo, un argomento delicato e doloroso da trasformare in poltiglia mediatica, e autopromozione. Ancora una volta, è sul corpo vero delle persone che si svolge il balletto: ieri la donna di Napoli interrogata dalla polizia dopo un aborto, oggi Eluana e l’assalto alla sua dignità. Questo sposta tutta la faccenda dal grottesco al tragico e del resto è un vecchio vizio: dissertare di etica sul corpo degli altri è un passatempo di gran moda, riempie i tg ed è facile, basta un po’ di cinismo, è un caso di devozione in cui essere cattivi aiuta.

8 commenti »

8 Commenti a “Voi siete qui – Ballando sul corpo delle persone”

  1. non afferro la volubilità delle leggi naturali. un relativista come me si rischia di entrare in confusione.
    insomma pare siano dogmaticamente inviolabili, quando si tratta di indirizzare socialmente verso comportamente ortodossi in tema di sessualità e orientamento sessuale, di posizioni nei confronti dell’aborto, della ricerca scientifica, per poi diventare opinabili proprio quando la natura, assecondando anche la volontà di dio, intraprende il percorso più ovvio, conducendo alla morte.
    esempio, l’uomo fideisticamente non dovrebbe ambire a pratiche tipo chessò, il volo,non è nella sua natura.
    mai visto stuole di integralisti cattolici muovere manifestazioni a danno della ‘boeing’ però, e il jet del papa vanta records in termini di ore di volo, come pochi altri al mondo.
    insomma questa pratica di tirare in ballo sempre ciò che è lecito o meno a seconda della convenienza o del volere di dio, rischia di confondere la gente. di trasformare il volere di dio nel volere di qualcuno, fino al paradosso di poter pensare di volere essere dio.

    da daniele   - domenica, 20 luglio 2008 alle 12:53

  2. Finchè non si è coinvolti in prima persona, chissenefrega. Facile, anche troppo, usare questi drammi per parlare a vanvera..

    da stellavale   - domenica, 20 luglio 2008 alle 14:13

  3. Già, senza cinismo e cattiveria non credo si possa riuscire a fare dichiarazioni come quelle di vescovi, papi, e giornalisti teo-con… Fanno un po’ schifo, onestamente…

    da klochov   - domenica, 20 luglio 2008 alle 18:05

  4. In certe circostanze ognuno di noi spera di non doversi trovare mai. Purtroppo prima o poi qualcosa di tremendo potrebbe coinvolgere la nostra persona e la nostra anima. In quei momenti avremmo pertanto molto più bisogno di aiuto concreto che di chiacchiere o di atti simbolici. Se il nostro caso non sarà amplificato, potremmo anche sperare di cavarcela alla chetichella con le nostre forze ed il nostro buon senso, altrimenti non ci sarà pezza. Salteranno fuori gli integralismi più sfrenati con la pretesa di imporci con le loro leggi come dovremo comportarci. Dio ci ha creato liberi di peccare o di fare i bravi il che significa che ha voluto responsabilizzare individualmente, anche in fatto di etica, tutto il genere umano, limitandosi ad indicare le basi di un logico generale buon comportamento, senza però imporle. La nostra sudditanza politica ai voleri del Vaticano non ci lascia invece scampo in quel settore: per i nostri governi esiste per tutti la sola etica confezionata o manipolata secondo le esclusive convenienze terrene della Chiesa.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 20 luglio 2008 alle 19:17

  5. La Repubblica apre oggi col titolo: “L’immunità è legge, Berlusconi non si processa”. Premesso che una democrazia così non sarebbe accettata nemmeno a Paperopoli, significa che se uno dei quattro immuni per legge nel nostro Paese volesse per caso “eutonasiarsi”, dedicarsi cioè alla buona morte aiutata, il Vaticano ed il Governo non avrebbero nulla da dire. Per loro perfino il Paradiso sarebbe assicurato. Non è peccato, infatti, ottemperare alla legge!

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 23 luglio 2008 alle 15:02

  6. Guardare e ascoltare Paolo Ravasin che detta il suo testamento biologico dovrebbe vaccinare per sempre da qualsiasi tentazione di pontificare e sputare sentenze. Perlomeno in coloro che conservano un barlume di capacità di vergognarsi, cioè in pochi.

    @vittorio
    leggo le vicende della famiglia Englaro, o di Welby, o dei genitori di davide marasco e devo confessare che il primo brivido che mi corre lungo la schiena è di paura, paura vigliaccamente personale.

    PS: scusa alessandro, spero che non ti dispiaccia se pubblico integralmente il tuo post nel mio blog, mi sembra un atto necessario, visto che non posso dirlo meglio di così.

    da viviana   - mercoledì, 23 luglio 2008 alle 15:40

  7. Alessandro, come Viviana intenderei pubblicare il tuo post sul mio blog, per lo stesso motivo e altro ancora.
    Esisti. resisti.

    da marialuisa   - giovedì, 24 luglio 2008 alle 16:35

  8. qualcuno disse che va lasciata vivere perchè non è un vegetale…però certa gente si sporca del sangue della carne che mangia ogni giorno… bisognerebbe essere un pochino più cauti, non dare giudizi e lasciare che ogniuno sia libero di scegliere il modo in cui vivere e come morire.poche volte si ricorda il sottile equilibrio tra la propria libertà e quella degli altri.

    da elisa   - sabato, 26 luglio 2008 alle 21:14

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