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Alemanno: una strada per Almirante, si chiamerà “via gli ebrei”. Leggi il testo razzista di Almirante che Fini ha dovuto definire “vergognoso”

Il sindaco di Roma senza matrice politica Gianni Alemanno ha dichiarato di voler dedicare una via a Giorgio Almirante. Prima che l’opposizione dica cose come "aspettiamo i fatti", prima che qualcuno ci ricordi – pacatamente, serenamente – che "si può fare", mi sembra giusto ricordare a tutti che fu Giorgio Almirante. con le sue stesse parole.

Da: La Difesa della razza, 5 maggio 1942 – di Giorgio Almirante.
Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle mie vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri. Il razzismo nostro deve essere quello della carne e dei muscoli; e dello spirito, sì, ma in quanto lo spirito alberga in questi determinati corpi, i quali vivono in questo determinato paese; non di uno spirito vagolante tra le ombre incerte d’una tradizione molteplice o di un universalismo fittizio e ingannatore. Altrimenti, finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome  e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose – fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue.

Che ne dire, niente male: via Almirante potrebbe essere al Pigneto, no?
 
 
 

51 commenti »

51 Commenti a “Alemanno: una strada per Almirante, si chiamerà “via gli ebrei”. Leggi il testo razzista di Almirante che Fini ha dovuto definire “vergognoso””

  1. Mapperche’ una via? Un viale! Un corso! DI fronte a tale uomo, non lesiniamo…

    da coq baroque   - martedì, 27 maggio 2008 alle 10:13

  2. La memoria s’appanna e s’affloscia da queste parti… gli italiani fose non rammentano più *chi* era almirante, i più giovani non l’hanno mai saputo.

    E se noi ricordiamo che questa gente era (e quelli ancora vivi lo sono tuttora) orgogliosamente fascista, ci dicono che siamo legati alle ideologie della “prima repubblica”.

    Repubblica… fosse per loro ci sarebbe ancora quella di Salò…

    da klochov   - martedì, 27 maggio 2008 alle 13:27

  3. Hai ragione:
    Adesso vai a vedere cosa scriveva Scalfari piu’ o meno nello stesso periodo.
    E poi, se hai tempo da perdere per istruirti di faccende politiche, prova a fare qualche ricerca biografica sul passato fascista della generazione “storica” del Partito Comunista e Socialista italiani.
    E se poi gratti un po’ nella storia della tua famiglia magari (di sicuro) trovi qualche parente che urlava “Duce, Duce”, assassinava partigiani ed era anche…omofobo.
    Tutti verginelli a sinistra.
    Avresti dovuto sentire D’Alema quando chiaccheravamo al bar, tra studenti, parlare di Comunismo gli anni precedenti la caduta del Muro: non ostanti gli Arcipelagi Gulag la Russia per lui era sempre la patria dei lavoratori, della Giustizia Sociale, della Liberta’ e chi la criticava era pagato dalla C.I.A. …
    Che ridere!
    Per fortuna che Silvio c’e’…..

    da pensionato fascistoide   - martedì, 27 maggio 2008 alle 13:33

  4. pensionato fascistoide è una buona firma. Meno male che Silvio c’è è una buona battuta. Finalmente un po’ d’Europa: con gente così sì che Auschwitz è più vicina. Ripeto l’annosa questione ai frequentatori del sito: posso o non posso applicare una pregiudiziale antifascista ai commenti più cretini come quello qui sotto?

    da a.r.   - martedì, 27 maggio 2008 alle 13:47

  5. Pregiudiziale antifascista? Perchè no?!?

    da Luigi   - martedì, 27 maggio 2008 alle 14:02

  6. frequento da poco il tuo sito, anche se ti leggevo/leggo sul Manifesto. Se posso dare una mia opinione non leggere commenti come quello del pensionato non cambia la mia vita. Fascistoide e’ un conto, stupido un altro. (E non ne sono manco tanto sicuro)

    da coq baroque   - martedì, 27 maggio 2008 alle 14:04

  7. Aspetto con trepidazione il cambio Piazza Venezia/Piazza Mussolini. Nel frattempo preparo i bagagli per la fuga di questa notte dal Bel Paese di Merda.

    Ciao Alessandro, complimenti per il sito, lo bookmachizzo subito :)

    da HariSeldon   - martedì, 27 maggio 2008 alle 14:30

  8. Alessandro che dire? il fascismo che strisciava lento nel lessico del centro (dx.sx.=)ha recuperato la coda, anche grazie alla capacità di rimozione che il popolo italiano vanta nel suo dna. Che la facciano una via al fascistone ma con sotto il finale del discorso che hai riportato…
    ps: la pregiudiziale antifascista sarebbe cosa gradita.

    da marialuisa   - martedì, 27 maggio 2008 alle 15:20

  9. Cribbio, direbbe un tizio di mia conoscenza… In fondo è significativo rendersi conto che nonostante l’abbondanza di cadaveri provocati dal fascismo si risveglino dopo sessanta anni ancora ricordi di gioia del tristemente famoso ventennio. Ammazzare un proprio simile è un’emozione che solo i cretini riecono a trovare spiritosa. Bisognerebbe insegnare a questa “gente povera di spirito” che tutti apparteniamo alla stessa unica razza umana e quindi una persona che ha la sfortuna di vivere in una condizione economica meno privilegiata della nostra, che per fortuna riesce a tenerci lontano dall’illegalità, non chiede odio, ma solo comprensione, amore ed aiuto. La delinquenza può essere vinta solo con la pace sociale. Quando suona mezzogiorno e non c’è nulla nella ciotola, anche i gatti diventano nervosi e qualcuno di essi addirittura sfocia nella cattiva pratica di fregare il cibo ad altri gatti. Io sono del parere che sia meglio intitolare una via a gatto Silvestro…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 27 maggio 2008 alle 15:21

  10. I problemi di famiglia del vecchiaccio fascistoide sono problemi seri,
    cosi seri che se la prende con noi poveri ignoranti.
    (Silvio c’è e vi saluta tutti, no come Dio che non saluta nessuno).

    da blob   - martedì, 27 maggio 2008 alle 15:38

  11. E perchè no, il ricordo fa bene, basta scrivere: Almirante, istigatore di odio razziale, Craxi: latitante. Ricordare gente, perchè un popolo senza storia non ha futuro!!!!

    da felice   - martedì, 27 maggio 2008 alle 15:59

  12. non mettere pregiudiziali antifasciste, si sputtanano da soli, a volte si divertono a sparare cazzate su siti tolleranti, ma poi si stancano, ed intanto leggono qualcosa di informativo che non potrebbero mai avere sui siti a loro vicini! si sa mai che….

    da felice   - martedì, 27 maggio 2008 alle 16:05

  13. Ma su, andiamo. Si firma fascistoide ma non ha mica alcuna matrice politica. E poi ha conosciuto D’Alema, che culo!

    da albertazzo   - martedì, 27 maggio 2008 alle 16:13

  14. sbaglio o su quei giornaletti scriveva pure il vate Scalfari Eugenio e il signor Bocca?

    Tanto per sapere eh

    e tanto per sapere il signor Fo Dario chi rastrellava in quegli anni

    pura curiosità la mia

    da max visconti   - martedì, 27 maggio 2008 alle 16:29

  15. “Ancora oggi è la stessa voce del Capo che ci guida e ci addita le mete da attingere!”

    “La razza quale elemento etnico, sintesi di motivi etici e biologici che determina la superiorità storica dello Stato nucleo e giustifica la sua dichiarata “volontà di potenza”».

    perle del maestro scalfari nel ’42-43.

    Vorresti essere così gentile anche di ricordarmi la posizione del “migliore” , il sor palmiro insomma riguardo ai soldati dell’armir, mi sembra che di vie intitolate a questo campione ce ne siano parecchie, lo trovi giusto?

    da max visconti   - martedì, 27 maggio 2008 alle 16:41

  16. Io ho messo un disclaimer sul mio blog: mi riservo di non rispondere a commenti anonimi e/o troppo stupidi. Quelli volgari, offensivi o diffamatori invece li cancello.

    Quello del pensionato fascistoide, secondo me, rientra nella prima categoria: commenti troppo idioti per meritare attenzione, ma non abbastanza volgari da meritare la fatica di una censura.

    Del resto questo tipo di troll non è impegnativo: il suo spessore si commenta da sé. 😉

    da klochov   - martedì, 27 maggio 2008 alle 17:53

  17. Nessuna pregiudiziale direi. Ciascuno è capace di valutare il vuoto pneumatico che (dis)abita qualche cervello .. e poi se pensionato fascistoide Ti frequenta qualche interesse al riguardo ce lo avrà pure ..

    Che sia peggio dici?

    da luca   - martedì, 27 maggio 2008 alle 19:00

  18. Leggendo il post mi sono detto: “va bene, intitoliamogli una via”. Ho pensato Giorgio Almirante – Fascista, o Giorgio Almirante – Scienziato della razza. O Antisemita? O Antidemocratico? O Squadrista? Purtroppo, però, quelle che a me sembrano giuste e sobrie connotazioni per la targa di via Almirante, ad altri suonerebbero come titoli d’onore.

    da bronco   - martedì, 27 maggio 2008 alle 19:35

  19. Grazie per avermi privilegiato di cosi tante attenzioni.
    Io, nel mio piccolo, col vostro permesso, continuero’ ad esprimermi attraverso concetti semplici, quasi elementari, perche’ Montanelli mi ha insegnato che se parli chiaro e dici cose tue e’ piu’ facile dire cose intelligenti, mentre se parli per slogan fai la figura del somaro che riceve applausi dagli asini.
    Dal tono delle reazioni capisco che i frequentatori di questo blog hanno perso la capacita’ di usare il cervello in modo logico, dinamico e, soprattutto, creativo e preferiscano invece appiattirsi sul vecchiume ideologico del secolo appena trascorso, trascinando molti aspetti di quel pattume fin oltre la prima decade del XXI Secolo, in aperto Terzo Millennio.
    A che serve allora intervenire per sollecitare l’esercizio dell’analisi critica? A che serve cercare di infondere la scintilla luminosa del dubbio nelle menti offuscate dalla certezza?
    Non serve a nulla. Il dogmatismo ti respinge con le “pregiudiziali”. Pregiudiziali contro i Fascisti e i Cretini.
    Sembra di sentire l’eco di quegli slogan lontani:
    “Mussolini ha sempre ragione!”
    P.S.
    Grazie per la breve ospitalita’, ma credo di avere capito l’antifona. Me ne vado in punta di piedi, come sono entrato, e porgo le mie scuse.

    da pensionato fascistoide   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 02:13

  20. Concetti semplici. Adieu.

    da a.r.   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 08:46

  21. Caro Alessandro, ho appena letto in aula alla camera, in contraddittorio con Fini, il testo di Almirante della Difesa della Razza, tratto dal tuo Blog.
    La reazione di Fini è stata che quelle parole erano esecrabili ma che nel dopoguerra i razzisti si sono diffusi in tutte le parti politiche….lascio a te il commento.
    Emanuele Fiano

    da emanuele Fiano   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 09:53

  22. Caro “Pensionato Fascistoide”, vai pure via un punta di piedi, pochi sentiranno la mancanza di chi cita Montanelli (“se parli chiaro e dici cose tue e’ piu’ facile dire cose intelligenti, mentre se parli per slogan fai la figura del somaro che riceve applausi dagli asini”), ma termina il suo primo post proprio con uno slogan da bambino delle elementari (“Per fortuna che Silvio c’è”), che critica la capacità altrui di pensare e dubitare, accusandoli di trascinare fino ai nostri giorni il “Pattume oltre la soglia del XXI sec”, ma che si firma “Pensionato Fascistoide” nella più retrograda e squallida abitudine italica di richiamarsi ad un passato lontano e senza futuro.
    Accusare gli altri (Scalfari, Fo etc) non vuol dire avere ragione. Se si sbaglia, si sbaglia, che lo abbiano fatto anche gli altri (che magari poi però si sono resi conto dell’errore) non ci giustifica.
    Sono stanca anche di sentire, da parte dei soliti “Fascistoidi”, frasi del Tipo “Ma i Russi all’epoca avevano i Gulag” etc. Che in Russia ci sia stata una dittatura sanguinaria, credo nessuno possa negarlo (A meno che non sia una leggenda creata dalle stesse persone che hanno “inventato” la storiella di Auschwitz, come dicono i negazionisti di destra…questo era sarcasmo), ma non mi sembra che il Partito Comunista Italiano abbia mai arrestato, ucciso, torturato nessuno. In Italia I Gulag non sono mai esistiti e alla caduta del Muro di Berlino da molte parti della sinistra mondiale si è iniziato a rivedere le figure fino a quel momento sopravvalutate dei gerarchi Russi, cosa che invece la destra non ha mai fatto, cercando solo giustificazioni e scappatoie ideologiche.
    Dire,poi, che in ogni famiglia ci sia o ci sia stato uno che urlava “Duce Duce, sparava ai partigiani ed era omofobo” è scontato e non riesco proprio a capire dove porti. Mio nonno è tra questi (anche se troppo piccolo all’epoca per sparare, era al seguito della Repubblica di Salò ed è ancora omofobo), cosa dovrei fare quindi io? Strapparmi le vesti per disperazione, essendo un’antifascita convinta? Non rivolgergli la parola? O magari, come faccio, parlare e confrontarmi con lui, capire come vede le cose e cercare di fargli capire come vedo io le cose, cercando un terreno di incontro/scontro fertile tra la visione del passato e quella del futuro?

    da Claudia   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 11:00

  23. Infatti… Dopo la guerra civile i fascisti si sono distribuiti un po’ ovunque come “burdigoni” all’accensione della luce… Qualcuno di loro si presentava al lavoro addirittura con l’Unità che faceva capolino dalla tasca della giacca…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 11:22

  24. Pur essendo il mio pensiero totalmente avverso al fascismo e io, nel caso particolare, quasi raccapricciato dall’idea di celebrare Almirante, che sia con una via o con altre manifestazioni, non posso fare a meno di notare che il commento di Pensionato Fascistoide non mi sembrava nè idiota nè offensivo, se si eccettua il tono un po’ saccente e lo slogan finale (se non era una battuta), ma poneva un punto di vista leggermente diverso da quello della maggioranza dei frequentatori: io credo che in questi termini un dibattito sia utile e credo anche che si possa imparare qualcosa di più: il fatto che anche a sinistra ci possano essere casi di scheletri nell’armadio di un passato se non fascista almeno “connivente”, credo sia innegabile ed è bene farci i conti noi per primi.
    Questo però, e lo dico al pensionato, non porta come conseguenza la negazione della tesi. Se mai smentite, le frasi di Almirante sono ignobili. Se vadano considerate come la summa del pensiero di una persona della quale si discute la celebrazione, non ho la cultura per dirlo, ma mi sembra di poter azzardare che quel tipo di cultura non sia mai stata del tutto ricusata.
    Che però non si debba accettare un dibattito critico condotto in termini tutto sommato civili mi sembra sbagliato: perchè nessuno ha risposto alle considerazioni in merito? E se quelle frasi di Scalfari sono vere, voi gliela intitolereste una via? E se fossero vere, possono essere cancellate o attenuate dal resto di una vita condotta invece a fare battaglie giuste? Insomma piuttosto che liquidare come “stupido” l’argomento, sarebbe stato molto più interessante discuterne.
    E questo lo dico con la convinzione di una persona che più che mai si sente di sinistra.

    da Marcello   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 11:30

  25. Proprio in questo momento ho sentito per radio radicale l’intervento dell’On. Fiano. Riassumo la sua conclusione: ben venga (si fa per dire, penso io) una via dedicata ad Almirante così impareremo a non dimenticare… La “vergogna” del Presidente della Camera si è dimostrata fredda in assoluto e nel contempo espressa in tono addirittura sprezzante, come se il fatto che i “razzisti” (fascisti), per opportunità personale, nel dopoguerra si mescolarono con le varie altre forze politiche possa oggi essere giustificativo del ragionamento razzista di Giorgio Almirante.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 11:45

  26. un uomo che credeva nei suoi ideali, in certi ideali..giusti o sbagliati la storia ne ha sancito il misero fallimento..poi se ne puo parlare quanto vogliamo, ma rimangono chiacchiere del se e del come.

    da alessandro   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 12:05

  27. Non è strano che Almirante abbia scritto quelle cose: all’epoca era giornalista ed aveva bisogno di lavorare, e probabilmente avrebbe scritto qualsiasi sciocchezza fosse stata necessaria a guadagnarsi da vivere, come tanti giornalisti fanno oggi. Cercare di vedervi una seppur malefica grandezza mi sembra un’esagerazione, e perfino troppo onore. E tuttavia perchè negargli una via? Ne hanno dedicate a Bava Beccaris, il generale che ordinò di sparare colpi di cannone alla folla che manifestava per fame, ed a Umberto I, il re che per quell’azione lo decorò, non sarà certo una via Almirante a fare scandalo.

    da Massimiliano   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 12:23

  28. Eh sì, il cerchiobottismo (sempre sull’orlo della gaffe) di Fini è proprio emblematico della cd.Terza Repubblica.
    La situazione di questo Paese è, senza esagerazione, drammatica. A furia di incolpare sempre gli Altri (ciclicamente: comunisti, tossici, marocchini, albanesi, romeni etc.)ci siamo sistematicamente sottratti a qualunque responsabilità, e rifiutando ogni possibilità di memoria comune; così i Fini, gli Alemanno, etc. possono dire qualunque cosa e nessuno si scandalizza; una collettività senza memoria è destinata a un inesorabile declino, e questa è la causa della nostra condizione attuale; i nodi sono arrivati inevitabilmente al pettine, tutto qua.

    da frankie   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 12:38

  29. Già, ma perché non a Kappler, allora? Aveva bisogno di lavorare…

    da a.r.   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 12:47

  30. Beh… Dire “Mussolini ha sempre ragione” equivale oggi a dire “per fortuna che Silvio c’è”… Al di là di questa piccola polemica vorrei ancora introdurmi nella discussione per puntualizzare che quando si parla di fascismo non viene attivato un clima pregiudiziale, ma si entra in un’atmosfera sociale i cui risultati negativi sono già stati abbondantemente giudicati non solo dalla storia, ma anche dalle esperienze di ciascuno di noi, se non dirette, sicuramente tramandate dai nostri avi. Sono anche convinto che non possano essere in alcun modo definite ideali le nefandezze del fascismo. Parafrasando nientepopopodimeno il Manzoni, non solo il ciel di Lombardia è bello quando è bello, ma anche la società è civile quando è civile.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 12:50

  31. potrebbero dedicare ad Almirante una bella piazza.
    Al centro una statua di bronzo e scolpite sul marmo le sue parole su sangue e razza.
    Sotto, uno spazio pasquino: “nacque fascista, scrisse da fascista, visse da fascista. Ora i suoi deliri razzisti sono polvere come lui”

    fabio

    da Fabio   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 14:04

  32. a me la cosa che piu’ mi affligge e’ che per sta merda umana si siano sprecati 31 post (32 col mio) mentre per altre cose piu’ importanti molto meno. Secondo me gli si fa solo un favore – l’atteggiamento migliore (e la punizione piu’ atroce) da tenere con questi questi personaggi soggetti e’ DIMENTICARLI, cancellarli dalla storia derfinitivamente.

    da zioFa   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 15:00

  33. Chiedo scusa,volevo intervenire e dire che tra la classe politica o regna l’ipocrisia o nessuno sapeva niente di tutto questo.Dico così perchè se ben ricordate ai funerali di Berlinguer c’era Almirante gradito ospite e a quelli di Almirante c’era la vedova di Berlinguer,anche la jotti e Pajette resero omaggio alla salma da loro definito galantuomo. .Tutti sanno, anche i sassi, che Moro aveva fatto un’alleanza di fatto tra i due e che agli Americani e specialmente a Kissinger questo non piaceva….Sappiamo come è andata a finire

    da mario   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 16:04

  34. a.r. wrote:
    Già, ma perché non a Kappler, allora? Aveva bisogno di lavorare…

    Beh, tra i vari motivi si può citare il fatto che Kappler è stato condannato da un tribunale come criminale di guerra, mentre Almirante no. Il fatto che vogliano dedicargli una via mi lascia del tutto indifferente, ma credo sarebbe meglio evitare atteggiamenti bagetbozzoidi con paragoni incoerenti. Piaccia o meno, Almirante è stato un deputato regolarmente eletto e segretario di un partito riconosciuto dalla Repubblica. Ha sicuramente scritto e detto sciocchezze, prima e dopo (anche molto dopo) la guerra, ma questa colpa è condivisa da molti altri uomini politici, in entrambi gli schieramenti, non pochi dei quali hanno delle vie loro dedicate.
    La sua collaborazione con La Difesa della Razza ed i suoi scritti (Almirante era un ottimo oratore, ma uno scrittore penoso) sono sempre stati noti, e, per quanto ora riprovevoli, sono colpe storiche analoghe a quelle da cui tanti altri personaggi si sono considerati emendati.

    da Massimiliano   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 17:48

  35. ho letto lettere di giovani condannati a morte che rincuoravano le loro madri dicendo che il loro sacrificio sarebbe servito per una italia migliore e democratica penso che anche loro avevano bisogno di lavorare e sperare in un futuro migliore

    da italo   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 20:26

  36. Sul blog di Gennaro Carotenuto viene ricordato il ruolo svolto da Giorgio Almirante nella strage di Peteano, in cui rimasero uccisi tre carabinieri; accusato di favoreggiamento aggravato, si sottrasse al processo (e agli stessi interrogatori degli inquirenti) trincerandosi per anni dietro l’immunità parlamentare, fino all’avvento di un’amnistia ad personam. “Via Giorgio Almirante, Terrorista” è la controproposta di Carotenuto. Meriterebbe di essere girata ad Alemanno.

    da Paola   - mercoledì, 28 maggio 2008 alle 21:40

  37. Questi links portano a materiali interessanti, oltre al regime fascista anche la chiesa cattolica ha avuto le sue responsabilità per l’antisemitismo.
    http://isole.ecn.org/ponte/fascismo/index.php
    http://isole.ecn.org/ponte/mediateca/mediateca.html

    da ponte   - giovedì, 29 maggio 2008 alle 09:24

  38. Che dire se non che la mamma dei cretini è sempre incinta. Che bello leggere la nota che in calce all’articolo di Almirante recita così: “via Almirante potrebbe essere al Pigneto, no?” dopo aver sentito il responsabile dell’aggressione del Pigneto dire di essere di sinistra e mostrare il suo bel tatuaggio del democratico e tollerante Che. Che bello, forse a via del Pigneto a questo punto ci starebbe meglio via Togliatti o via della propaganda comunista.
    Bravi, continuate così, la prossima volta avrete risultati da decimali.

    da D'Orsi Francesco   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 00:28

  39. Vorrei ricordare che anche Indro Montanelli nel ventennio scrisse su quotidiani fascisti “difendendo la razza” o comunque difendendo il regime pedissequamente, ma nonostante cio’ credo che pochissimi in Italia (tranne qualche invasato estremista) si opporrebbero alla nomina di una via in suo onore. Secondo me Pensionato ha tirato fuori un argomento da non sottovalutare: Almirante non puo’ essere condannato solo per delle frasi che scriveva su un giornale di regime, altrimenti ci si comporta ingiustamente nei confronti dell’intelligenza degli italiani. Perche’ potrebbe spuntare un qualsiasi Pensionato a ribattere proponendo casi analoghi della sinistra nei confronti dell’Unione Sovietica. Il punto e’ che Giorgio Almirante milito’ volontariamente nel fascismo e si aggrego’ con entusiasmo sotto la bandiera della Repubblica Sociale Italiana, e questo e’ un distinguo fondamentale da chi, giornalista e non, durante il fascismo era costretto ad adeguarsi ai voleri di Mussolini. Almirante era un repubblichino, un difensore dell’occupazione nazista, e per questo va condannato. I suoi articoli sulla razza sono un aggravante, ma non il problema fondamentale. Non credo che esista qualche rappresentante della sinistra, tranne forse, e sottolineo forse, Togliatti, che si sia macchiato di crimini di questa entita’ parteggiando militarmente e istituzionalmente per un totalitarismo feroce e violento. La sinistra forse si puo’ accusare di collaborazionismo, ma non dimentichiamoci che erano in pochi a sapere cosa effettivamente stava succedendo in Russia, e che comunque anche se informati non collaborarono direttamente nelle colpe dell’unione sovietica (anche se comunque le responsabilita’ sono pesanti). Almirante invece si schiero’ apertamente con il nazismo e lo supporto’ materialmente, ed e’ per questo che e’ inaccettabile la proposta di Alemanno.

    da Tartalizza   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 02:19

  40. Il mio ideale sarebbe quello che un bel giorno potessi vedere restituita a tutto il genere umano la dignità per la quale fu creato. Il resto conta ben poco. Il fascismo ed il nazismo sono stati i regimi più feroci che in piena civiltà hanno cercato di annullare questo principio sacrosanto. La faccia tosta con la quale si voglia ora innalzare alla riverenza pubblica personaggi che hanno comunque fatto parte attiva di quei regimi è davvero sconcertante. A quali crimini si riferisce la destra quando sbandiera ai quattro venti la tolleranza zero e la certezza della pena, quando vorrebbe tramandare a memoria perenne benevola emblemi del disastro mondiale generato dal fascismo? Almirante può effettivamente essersi pentito e redento diventando perfino l’uomo più santo del mondo, e per questo ne sono davvero felice per lui, ma in sostanza pratica, suo malgrado a questo punto, rappresenterà sempre nell’animo della gente il buio disumano del fascismo.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 10:17

  41. Perchè intitolare a dei personaggi politici la toponomastica delle città? Riterrei molto più sensato intitolarle a scenziati o letterati. Forse potrebbe essere il caso di intitolarle ai morti sul lavoro, non mancherebbero di certo nuovi nomi ogni giorno (Alessandro perdonami non mi azzarderò mai più a fare satira sul tuo sito). Devo dire chè l’idea di giustificare l’initolazione ad uno perchè un’altro non meglio di lui c’è l’ha già è vera satira. Cordiali saluti a tutti.

    da Riccardo   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 11:25

  42. vorrei dire a D’Orsi Franceso, la cui firma sara’ ovviamente di convenienza, che ci si puo’ tatuare anche la Canalis sul petto ma non per questo significa essersela trombata, anzi magari ci piacciono pure i maschi. E un consiglio: non leggere giornali o guardare TV in quanto non hai i mezzi critici e intellettivi per distinguere cazzate artefatte, e capita ormai quasi tutti i giorni, dalle cose reali.

    da zioFa   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 12:12

  43. Quello che in Italia ci frega, secondo me, è questo schierarsi per l’uno o per l’altro come per le squadre di calcio. Io sono del parere che personaggi come D’Alema, Rutelli e lo stesso Veltroni sono stati i principali fautori della disfatta comunista nel parlamento. Tuttavia non dobbiamo però dimenticare che il comunismo è stata la molla per risollevare l’Italia nei momenti bui del dopoguerra. La nascita del fascismo negli anni ’30 ad opera della borghesia per contrastare le rivendicazione dei contadini in Italia è chiaramente rappresentata in Novecento di Bertolucci. In seguito, Almirante è stato colui che ha capito che ” a giocare col nero perdi sempre”, e ha portato al movimento quell’aspetto di rispettabilità e ” le facce serene e la cravatta intonata alla camicia” come cantavano De Gregori e De Andrè in “Le storie di ieri”. Fini è figlio di quell’ideologia, sono diventati più scaltri ma alla fine la mamma è sempre quella….

    da Beppe Ardito   - sabato, 31 maggio 2008 alle 11:17

  44. Dimmi chi sono, non mi dire chi ero.

    da Antonio   - mercoledì, 4 giugno 2008 alle 01:15

  45. “Quale ariano, fascista e non, può sorridere all’idea di vivere schiavo si un ebreo?”
    Indovinate chi ha scritto questa frase… per aiutarvi vi dico che si chiama Giorgio anche lui.

    da diego lambertini   - mercoledì, 4 giugno 2008 alle 12:51

  46. Accostare gli interrogativi di Giorgio Bocca alle responsabili attività politiche di Giorgio Almirante non mi sembra proprio giusto. Il primo ricorda solo opinioni, il secondo ricorda invece fatti incontestabili da tutti condannati… Indipendentemente dagli sviluppi post bellici che possano avere interessato entrambe le persone.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 4 giugno 2008 alle 20:08

  47. Aivoglia a volersi togliere il senso di superiorità… uno parte con le migliori intnzioni e poi si ritrova i comemnti di questi quattro poveracci, ignoranti come capre ma indottrinati da Goebbels a ripetere le loro menzogne.
    Perdindirindina, almeno quando scrivete da queste parti cercate di mettere da parte il kit di LicioGelli/Pinochet/DellUtri….

    da Buenaventura   - giovedì, 24 luglio 2008 alle 15:23

  48. L’essere ebrei vuol dire comformarsi a un modello di vita cosi’ come definito dalla religione ebraica e non ha niente a che vedere con le razze, gl’israeliti non sono l’unica razza di origine semitica ,chiunque puo’convertirsi volendo all’ebraismo,ma poi come puo’ uno definirsi cristiano e essere antisemita allo stesso tempo?Non era forse il Cristo ebreo lui stesso? e i discepoli non erano forse tutti ebrei?

    da Giovanni   - mercoledì, 12 maggio 2010 alle 06:00

  49. se nn si puo dedicare una via ad almirante perchè scriveva articoli sulla difesa della razza va bene,puoi avere ragione,però poi per giustizia dobbiamo cambiare nome alle vie alle piazze che portano il nome di gente che prima di convertirsi all antifascismo scriveva sulla difesa della razza o su altri giornali razzisti come spadolini(a milano cè via spadolini e gli ebrei nn si sono mai lamentati),indro montanelli, amintore fanfani che scrisse il primo articolo della costituzione e tra l’altro fu un firmatario del manifesto della razza del 38,aldo moro,elio vittorini che partecipò alla conferenza italo-tedesca sulla razza ecc. e nn sogniamoci in futuro di dedicare qualcosa a eugenio scalfari che prima di fondare repubblica era caporedattore di un giornale che si chiamava roma fascista

    da filippo   - martedì, 28 dicembre 2010 alle 12:09

  50. e per dimostrare che nn dico cazzate vi posto il link delle foto di un giornale d’epoca che si chiamava civiltà fascista(dove tra l’altro ci scriveva anche elio vittorini il comunistissimo)dove è fotografato e leggibile un articolo razzista di indro montanelli,nero su bianco http://cronologia.leonardo.it/document/doc1700.htm

    da filippo   - martedì, 28 dicembre 2010 alle 15:41

  51. Vi ricordo solo Primo Levi… “(…) MEDITATE CHE QUESTO è STATO… (…) RIPETETELO AI VOSTRI FIGLI…”. Penso che basti!

    da Ted   - giovedì, 25 giugno 2015 alle 20:59

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