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17
giu 07

Voi siete qui – La ronda sinistra

Un caso va bene. Due casi, la faccenda si fa preoccupante. Tre casi, forse è il momento di chiamare le ambulanze. Sopra i quattro casi siamo all’epidemia. Succede infatti che la Stampa dà ampio risalto alle gesta del signor Diego Nardella, impiegato torinese, elettore Ds, che annuncia in prima pagina: parteciperà alle ronde notturne insieme ai fascistelli di Azione Giovani. Racconta Fabio Mussi (intervista al Manifesto di venerdì)  che un ex dirigente dalla Fiom gli ha scritto: “Non vi seguo più, vi occupate solo di carcerati, finocchi e negri” (en passant: bella prosa). Il tutto segue la lettera a Repubblica di quell’ormai famoso Claudio Poverini che – da sempre di sinistra – si ritrova un po’ razzista. La cosa fece qualche scalpore e se ne parlò a lungo. E non mancano gli imitatori: la signora Elisabetta Di Nardo (“democratica, cattolica, con un passato femminista e comunista”) scrisse all’Espresso del suo “dolore di essere diventata razzista”.
Ora i casi sono due: o questi qui hanno ragione, allora corriamo tutti a iscriverci alla Gestapo; oppure hanno torto, e bisogna avere il coraggio di dirlo. Invece, si traccheggia, in un debilitante coretto di “come la capisco amico mio”, o di sottili analisi che giustificano questi elettori “di sinistra” diventati personaggi delle Sturmtruppen. Difficile dire come se ne esce, ma forse, invece di annuire, di blandire, di fare autocritica perenne e preventiva, si potrebbe ricominciare a dire che una scemenza è una scemenza, e non un segno del destino. Ovvio che la grande stampa si butti a pesce su questi casi: cascano come il cacio sui maccheroni, perfettamente funzionali al disegno tanto in voga di portare la sinistra sepre più verso destra. Chissà, forse se invece di telefonare a banchieri e scalatori, invece di dilaniarsi su quanto si è di lotta e quanto di governo, qualcuno avesse chiamato il signor Nardella per spiegargli che ha detto una cazzata, avremmo un mondo un pochino migliore. Di sicuro una sinistra migliore. Ma probabilmente è proprio questo che si vuole evitare.

6 commenti »

6 Commenti a “Voi siete qui – La ronda sinistra”

  1. Gentile Dottor Robecchi,

    vorrei sottoporLe il mio caso. Sono sempre stato di sinistra, di formazione berlingueriana, la questione morale è sempre stata per me un elemento cardine della mia posizione politica.
    Adesso, non so come non so perchè, saranno ‘i tempi’, mi ritrovo ad avere forti tendenze alla manipolazione politico-economica e all’affarismo. E’ tale la mia crisi che ho persino pensato di parlarne con un B-ehm-Monsignore.
    La prego di aiutarmi. Cortesemente Suo,
    Massimo

    da Francesca   - lunedì, 18 giugno 2007 alle 09:13

  2. tu pensa che la tuta anticazzate non me la levo da allora. il problema e’ che serve sempre piu’ spessa, e piu’ spesso. non se ne vede la fine.
    si capisce che sono daccordo? e che andro’ lo stesso a vedere come va a finire il PD?
    ciao

    da massimo   - lunedì, 18 giugno 2007 alle 11:46

  3. Non esiste una sinistra migliore e una peggiore. Dal punto di vista teorico esiste la sinistra riformista, quella radicata nel socialismo umanitario europeo, e la sinistra rivoluzionaria, legata alle teorie comuniste. La storia ci insegna che chi perde deve farsi da parte e lasciare che si realizzino le idee vincenti. Con gli zombie non si costruisce il futuro delle nuove generazioni!

    da isabella   - lunedì, 18 giugno 2007 alle 20:45

  4. Io non vedo nulla che distingua me o il resto dai romani in metro la mattina dalle persone di presumibile origine slava, africana, asiatica che evidentemente, come noi, stanno andando a lavorare, e per questo non mi sento razzista. Ma vedo molto che distingue me, il resto dei romani e le persone di cui sopra, dagli zingari che sono stati affettuosamente allevati da decenni, per ricavarne finanziamenti europei, e perché loro non possono lavorare perché sono liutai stagnai cestai o non so cosa. Ma se IO dico che voglio esercitare la professione di soffiatrice di bolle di sapone perché questa è la mia raffinata vocazione atavica, lo sai dove mi mandano? (E giustamente!) E per questo dovrei sentirmi razzista? Dovrei sentirmi tanto cattiva perché mi indigna che, dopo un indulto giustificato con l’affollamento delle carceri, non si sia subito iniziato a costruire nuove carceri vivibili e dignitose? Voto da sempre a sinistra e, malgrado molto, ho tutte le intenzioni di continuare a farlo. Sono d’accordo con Poverini, con la Di Nardo e col dirigente Fiom di Mussi, sicuramente non con quello delle ronde notturne. Giusto per farti aggiornare il computo dei casi.

    da Lucia   - martedì, 19 giugno 2007 alle 09:13

  5. Ma, signori, usiamo un pò della logica che per fortuna abbiamo ereditato dalla scuola dell’obbligo. Dopo appena un anno dalle elezioni, la coalizione vincente decide di cambiarsi i connotati, trasformando il Parlamento in una sorta d’istituto di estetica medica. Invece, di pensare a risolvere i guai della nazione, tante volte invocati durante la campagna elettorale, ecco che la maggioranza lancia il diversivo del nuovo partito, del segretario che dovrebbe essere eletto dal popolo, del tesoretto che compare e scompare, dei gruppi parlamentatri che si frantumano, del moto perpetuo di tutto e tutti contro tutti. Per questo, i cittadini pensano di organizzarsi, a volte, maldestramente da soli. Ve ne dico una. Stamane, nella piazza in cui abito, dove sono sistemati ben tredici cassoni della spazzatura, con tutto quello che ne consegue, è stato incendiato un cassone. Ho visto dalla finestra alzarsi un’alta colonna di fumo puzzolente e mi sono preoccupata di chianmare l’Azienza addetta alla raccolta dei rifiuti, nonché i vigili urbani e altri. Ognuno mi ha indicato qualcosa che dovevo fare io, perché ero testimone del fatto. Nel frattempo i commercianti con i secchi d’acqua, hanno spento l’incendio della monnezza, come si faceva anticamente. Bravi!. Ma se fossero intervenuti per stanare qualche scippatore, allora sarebbero stati cattivi antidemocratici. Larga la foglia, di fico, stretta la via, della democrazia, dite la vostra che ho detto la mia!

    da isabella   - martedì, 19 giugno 2007 alle 11:04

  6. hai ragione da vendere, anche se soppratutto al nord la delinquenza è un problema molto serio.
    LA storica differenza tra sin anche riformistaq e destra è che la prima punta alla prevenzione la seconda alla repressione.
    Le ronde oggi nascono per gli extracomunitari, domani,il passo è breve, si utilizzeranno contro precari riottosi.
    Ma anche negli anni 70 i servizi d’ordine pci menavano gli extraparlamentari. Lo facevano senza l’aiuto dei fasci, oggi pur di governare qualsiasi cosa. E’ la nazione che lo chiede (secondo i ds)

    da fenicio   - martedì, 19 giugno 2007 alle 12:26

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