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giu 22

Vai con le liste! Dai ladri di biciclette ai celiaci: così si risolleva l’editoria

PIOVONOPIETREMozzarella, pomodori, lo yogurt, mezzo chilo di pane, due etti di prosciutto, uova, pancetta e un po’ di frutta, vedi tu cosa trovi. Ah, è finito il sale, mi raccomando, e già che ci sei, i cereali per la colazione. Questa è la lista che il Copasir mi ha lasciato attaccata al frigorifero, e poi se n’è andato a lavorare. Fa un lavoraccio, poverino, passa il suo tempo a smentire di aver compilato tutte le liste attribuite al Capasir che girano – in primis quella dei putiniani. Molto stressante.

La lista comunque è incompleta (quella dei putiniani, non quella sul frigo). Manca Putin, per esempio, che non è un dettaglio, manca il papa, e siccome dai sondaggi continua a risultare che il 50-60 per cento degli italiani è contrario all’invio di armi all’Ucraina (il che equivale ovviamente ad essere putiniani), mancano più o meno una ventina di milioni di nomi. Compreso (lo dico, me ne assumo la responsabilità) il signor Fernando del terzo piano, che ha espresso le sue perplessità sul Donbass mentre aspettava l’ascensore, che tra l’altro lascia spesso aperto al suo piano (maledetto), per cui è già in due liste: quella dei putiniani d’Italia e quella degli stronzi che bloccano l’ascensore.

Può anche darsi che la pubblicazione di liste di proscrizione sia un buon metodo per superare la crisi dei giornali in Italia: pubblicando molte liste di personaggi sgraditi, e facendole sempre più lunghe, chiunque vorrà controllare la presenza di amici e parenti. “Ehi, Gino, ho visto che sei nella lista dei manciniani d’Italia, che sostengono il ct della Nazionale”. “Dannazione, – risponde Gino – come l’avranno saputo!”.

Attenzione, la cosa potrebbe prenderci la mano. Sempre leggendo i giornali, si potrebbe stilare una lista di quelli favorevoli alle liste, oppure una lista di quelli contrari alle liste, o ancora comporre liste con il famoso metodo “a cazzo”, da pubblicare quando c’è carenza di liste: la lista dei celiaci, la lista dei pescatori di frodo, la lista di chi possiede animali a pelo lungo (notoriamente sostenuta dalla lobby di produttori di spazzole). A questo punto – suggerimento al direttore, mi permetto – non ha senso combattere l’uso e abuso degli elenchi di persone da cacciare dal consesso civile e dalla tivù, meglio passare al contrattacco. Per esempio, compilare e pubblicare la lista di deputati e senatori che hanno votato il Jobs act, oppure la lista degli evasori fiscali, o addirittura la lista dei domestici di Gianluca Vacchi che non tengono il tempo nei suoi balletti su Tik Tok. Pensiamoci, aumenterebbe l’occupazione, perché il Copasir dovrebbe assumere migliaia e migliaia di compilatori di liste: “Lista di quelli che ieri non avevano la bicicletta e oggi ce l’hanno. L’avranno rubata? Nel dubbio, ecco i loro volti”. E’ anche possibile pensare a un sistema di incentivi: se nella stessa settimana uno compare in tre liste distinte (che so, putiniani, possessori di auto Gpl e tiratori con l’arco), potrà godere di un piccolo sussidio sotto la voce “sostegno all’editoria”.

Tutto questo in attesa della pubblicazione (sarebbe l’ora!) di un elenco piuttosto corposo: la lista di quelli che guadagnano tre euro l’ora, che conterrebbe milioni di nomi e facce di gente che delle liste di putiniani non sa che farsene, se ne sbatte allegramente, non capisce nemmeno di cosa cazzo state parlando, perché troppo impegnata a mettere insieme il pranzo con la cena e a tirare l’anima coi denti. Bon pazienza, basterà raccontargli che è colpa di Putin e andrà tutto benissimo.

5 commenti »

5 Commenti a “Vai con le liste! Dai ladri di biciclette ai celiaci: così si risolleva l’editoria”

  1. I delatori li hanno allenati al tempo del lockdown. La accettazione delle liste inizia dai runner ai no vax. Si sono e ci hanno allenati e preparati bene alla preparazione di liste. Purtroppo.

    da marcella   - mercoledì, 8 giugno 2022 alle 08:19

  2. Le ultime quattro righe danno il quadro preciso del “bel paese”, il giusto seguito a “volete l’ara condizionata o la Pace?” così ogni due giorni c’è un piccollo black out e la guerra continua, meno male che c’è Draghi! Poveri noi

    da Marco Ferrari   - mercoledì, 8 giugno 2022 alle 08:39

  3. Ce l’hanno da decenni il vizietto di schedare,informarsi,etc,etc, un deterrente per evitare che le persone dicano cosa pensano.
    Negli anni 60 con le grandi industrie, per scovare sindacalisti,tesserati,comunisti, e così con un’occhiata alle liste bye,bye assunzioni o aumenti di retribuzione al merito con questi loschi figuri…
    E ciò che fa indignare,almeno per coloro che non vivono ancora nell’inedia, è che un tempo le liste al pubblico ludibrio senza commettere reati,ma solo nel sostenere tesi diverse dal mainstream governativo, avrebbero avuto reazioni negative da parte dei media,ora il giornale più venduto d’Italia,pubblica una lista così vergognosa e gli scoop possono continuare…

    Un consiglio a chi è stato sbattuto in prima pagina come un mostro, facciano querela,perlomeno “forse” un po’ di giustizia l’otterranno!

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 8 giugno 2022 alle 12:23

  4. Grazie Alessandro! Per l abituale sagace ironia! Non so se ” alla fine una risata li seppellira'” . ma a noi regali sempre un sorriso per quanto amaro …

    da Elena   - giovedì, 9 giugno 2022 alle 17:18

  5. Posso proporre una lista anch’io? Magari da pubblicare e ripubblicare ogni volta che un viaggio della speranza finisce in fondo al Mediterraneo o rispedito in una galera libica? La lista di tutti quei parlamentari che hanno votato per rifinanziare gli accordi con la Libia per il controllo dell’immigrazione. Non potremo cacciarli dal consesso civile o dalla TV, ma magari dalle prossime liste elettorali, minacciando i loro partiti di non votarli mai più se li presentano un’altra volta. Ma forse nemmeno i loro partiti sono più capaci di illudersi che li votiamo comunque ancora.

    da Gio   - sabato, 11 giugno 2022 alle 14:56

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