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L’anno che verrà – Un 2012 a scelta

Anche quest’anno vi siete dimenticati di spedire la raccomandata. Il diritto di recesso per la fornitura dell’anno nuovo scadeva ieri, quindi vi beccate il 2012 e zitti. Del resto nessuno sarebbe stato così folle da tenersi il 2011 per altri dodici mesi. In compenso, avete diritto di sapere quale 2012 vi aspetta. Consapevoli che meritate più di un’opzione, vi proponiamo un’ampia scelta di possibilità. Grazie per aver comprato un altro anno da noi.
2012 Tecnico – Fornito nella comoda scatola di montaggio, potrete costruirlo comodamente durante l’anno e vi resterà molto tempo libero per cercarvi qualche lavoro precario in cambio di quello fisso che avete perso. Purtroppo, le istruzioni sono in tedesco e la traduzione in italiano vi costerà un paio d’anni di pensione. Cercate di non perdere i pezzi, potreste trovarvi sul più bello senza il sacchettino di lacrime della signora Fornero, e finire per pensare che chi ci governa non ha niente di umano.
2012 Modello Danese – Sentirete ripetere spesso durante tutto l’anno che dovete diventare come i danesi, cioè licenziabili in ogni momento, ma con un sistema di welfare veramente notevole. Per ora sarà possibile realizzare soltanto la prima parte del piano (licenziabili in ogni momento), e quanto alla seconda fase (un welfare veramente notevole)… amici, dove cazzo credete di essere, in Danimarca? In ogni caso i danesi sono sei milioni e per attuare una simile riforma sarebbe necessario sterminare circa 54 milioni di italiani. Purtroppo Sergio Marchionne è impegnato a Detroit, altrimenti glielo chiederebbero.
2012 Maya Edition – Ma tu metti – dico per assurdo – che si stringe la cinghia tutto l’anno, si paga di più tutto quanto, si va in pensione più tardi, si perdono diritti, si scioglie nell’acido il contratto nazionale di lavoro, aumenta la benzina, l’autostrada, il gas… e poi viene fuori che avevano ragione i Maya. Dico questo per convincervi che Mario Monti è un male minore rispetto alla fine del mondo. Del resto, non avete pensato per qualche minuto, due mesi fa, che era un male minore anche rispetto a Berlusconi?
2012 a comando vocale – Per la prima volta un anno sarà dotato della nuova tecnologia a comando vocale che qualcuno ha già sul suo telefono. Provate a pronunciare, scandendole bene, le parole: “diritti acquisiti” e vedrete comparire sul calendario una simpatica animazione che mima il gesto dell’ombrello. Provate a pronunciare la parola “equità” per sentire una sonora risata. Pronunciando la frase “redistribuzione della ricchezza” non succede niente, ma in fondo lo sapevate, no?
2012 War Time – Questa speciale edizione dell’anno nuovo è particolarmente indicata a chi ha letto qualche libro di storia e sa che in nove casi su dieci si esce dalla recessione con un considerevole sforzo bellico. In pratica, si potrebbe scoprire che per stare meglio a Busto Arsizio o a Caserta conviene bombardare Teheran con la scusa dello stretto di Hormuz. Milioni di persone che non sanno nemmeno dov’è Hormuz potrebbero all’improvviso trasformarsi in esperti di geopolitica. Perché vi stupite? E’ successo lo stesso quando milioni di italiani che faticavano a mettere insieme il pranzo con la cena si sono inteneriti per i grafici di Borsa di Unicredit e Banca Intesa: un chiaro caso di ipnosi. Alternative: la guerra dei ghiacci per la conquista del Polo Nord, o un conflitto Pakistan-Groenlandia. Avendo comprato 130 cacciabombardieri, conviene pensare a come ammortizzarli, no? Sul fronte interno, qualche porcata dei servizi e un po’ di strategia della tensione funziona sempre.
2012 Fabbrica Italia – Coraggio, sarà l’anno dei nuovi modelli. La Fiat varerà sessanta nuove versioni della 500, tra cui quella col riscaldamento automatico di serie, che va a fuoco quando si mette la terza. La Panda verrà declinata in vari modi: ci sarà quella costruita in Polonia, quella costruita in Brasile e quella Survivor Edition, costruita dagli operai di Pomigliano sopravvissuti alla cura Marchionne. Purtroppo, le nuove Fiat di alta gamma non si vedranno durante il 2012 perché al Lingotto trovano troppo innovativo comprare delle vecchie Audi e metterci il marchio Fiat come hanno fatto con la Freemont e le nuove Lancia, che sembrano Chrysler, però brutte.

6 commenti »

6 Commenti a “L’anno che verrà – Un 2012 a scelta”

  1. Sono in allestimento alla Fiat nuovissimi modelli di auto destinate ai parlamentari italiani. Saranno le “Panda Arlecchino”. Costosissime per l’alta cura riservata alla carrozzeria e per la dotazione di serie dei più alti confort. Sono prive di motore in quanto pare che nel nostro parlamento non serva l’autonomia. Se i parlamentari nominati desiderano proprio spostarsi momentaneamente dallo scranno regalato loro dal Capo Partito, possono utilizzare la nuova auto facendola trainare dai portaborse personali, generosamente finanziati dal popolo italiano.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 3 gennaio 2012 alle 11:37

  2. Il panorama è più squallido che mai e anch’io sono convinto che ci sarà una nuova guerra nel golfo.
    Il governo dei tecnici bancari, equitalia, i preti faccendieri, comunione e liberazione, Marchionne & Marcegaglia…
    c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra.
    Che tristezza Robecchi (non per il tuo bel pezzo.. in generale).

    da Tarkus   - martedì, 3 gennaio 2012 alle 12:18

  3. Caro Alessandro Robecchi sono così triste per il futuro, non tanto mio ma quanto quello di mio figlio Ruben che ha solo otto anni ed è figlio unico, che non riesco più a sorridere nel leggere i tuoi ironici e intelligenti articoli o note critiche. Ho 52 anni un lavoro in una P.A. che mi salva la vita, la pubblicazione di un saggio su F.S. Nitti (che grande uomo politico!) e nessuna speranza…
    Questa tipo di politica che ha attanagliato gli ultimi trentanni mi ha stremato anche nell’impegno civile quotidiano, ma l’antipolitica oggi imperante a destra e a sinistra mi fa solo vomitare. Ti auguro e auguro a tutti una scialuppa di salvataggio nell’attraversare questo burrascoso 2012. E continua a scrivere e a farci credere che un po’ di sdegno morale esista ancora!
    Carlo Albano – NAPOLI

    da Carlo Albano   - martedì, 3 gennaio 2012 alle 13:48

  4. Ciao robecchi,
    faccio parte di quella folta schiera di persone sull’orlo del baratro. pensieri neri e sovente desiderio di farla finita. del resto nemmeno mi è rimaso più molto da perdere.
    e nemmeno abbiamo più almeno la scelta di andarli ad affrontare a viso aperto (o prendendoli alle spalle, come si preferisce).
    i danni che han fatto sono enermi, perchè son riusciti veramente anche a togliere la voglia di fargliela pagare in prima persona questi ladroni mantenuti.
    per molti, moltiissimi, il finale sarà personale e triste, mentre altri continueranno a ridere ed arricchirsi alle nostre spalle.
    forse è solo la Storia. forse è solo un classico ciclo (che volge al termine). forse. sinceramente non lo so più. ma la nausea e la depressione hanno il sopravvento. ogni giorno di più.
    grazie delle tue argute e sarcastiche parole, che almeno per una manciat di minuti riescono a far sorgere ancora un briciolo di sorriso sulle labbra stanche di un sacco di persone.

    da stella   - mercoledì, 4 gennaio 2012 alle 19:32

  5. temo molto il modello “war time”…visto anche cosa succede in Ungheria, e LePen in Francia, e anche qui da noi mica si scherza. D’altra parte, se si vota a destra dove vuoi andare a finire? (un pensiero all’ex giudice Carlo Palermo, che si meriterebbe una delle tue figurine)

    da Giuliano   - giovedì, 5 gennaio 2012 alle 18:18

  6. all’inizio dell’articolo ridevo, un po’ amaro, ma ridevo, ma al punto “2012 War Time” mi sono venuti i brividi perchè è una considerazione ( previsione?)che avevo fatto anch’io…
    no, eh, anche questo no!

    da Adele5   - venerdì, 6 gennaio 2012 alle 09:13

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