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In ginocchio da te. Quando Silvio faceva il baciamano a Gheddafi

Un vero statista, nonostante la statura. Un primo ministro europeo che bacia la mano a un dittatore africano, che in questi giorni non esista a bombardare con l’aviazione i propri cittadini. Non solo le feste, le tende, l’accoglienza strepitosa, gli harem di hostess pagate per andare a sentire il verbo del Colonnello, gli affari, le figuracce internazionali. Tutte cose già dette su Silvio e Muammar, compresa la strabiliante affermazione dei giorni scorsi quando Berlusconi disse di "non voler disturbare" chiamando Gheddafi. Intanto, il ras di Tripoli faceva sparare sulla folla, anche con aerei e armi anticarro, senza che nessun organo di stampa italiano ci dicesse quante di quelle armi pesantie quanti di quegli aerei usati per la repressione fossero gentilmente forniti dal governo italiano. Del resto, Gheddafi è recentemente diventato azionista di Finmeccanica, la grande azienda di armi italiana. Mentre il mondo chiede che cessino le violenze in Libia, mentre i cittadini libici tentano di rovesciare un regime che dura da quarant’anni, il ministro degli esteri italiano, il famoso maestro di sci dei figli di Berlusconi Frattini e il suo capo, se ne stanno zitti. Questa foto (per vedere il video completo clicca qui) ci dice tutta la saggezza e la lungimiranza del nostro attuale premier: un baciamano, un inchino al più grottesco dittatore del Mediterraneo, una vergogna mondiale lui e chi gli fa il baciamano. Bravo Silvio, sù, ora puoi rialzarti.
Per apprezzare in pieno la grandezza del nostro premier e la sua ferma condanna delle dittature, metti un giubbotto antiproiettile e clicca sulla foto. Se vuoi vedere il video del delizioso baciamano di Silvio a Gheddafi clicca qui

15 commenti »

15 Commenti a “In ginocchio da te. Quando Silvio faceva il baciamano a Gheddafi”

  1. il baciamano in pubblico e chissà cosa in privato…e il cardinale bagnasco che associa gli omosessuali ai pedofili…tutto comincia ad avere un senso

    da king Mob   - martedì, 22 febbraio 2011 alle 12:07

  2. ma perché essere così untuosi? un po’ di sobrietà, il sor silvio, mai?

    da mariateresa   - martedì, 22 febbraio 2011 alle 12:35

  3. Il nano pedofilo è incavolato nero perché gli sono saltati gli affarucci personali che aveva messo in piedi col colonnello, per aumentare la sua stratosferica ricchezza, comprarsi un’ altra villa a Barbados e pagarsi un altro paio di centinaia di zoccole; doveva infatti creare un sistema televisivo in Libia.
    Ma ora l’affare è sfumato.

    da gianguido mussomeli   - martedì, 22 febbraio 2011 alle 12:42

  4. Non avevo mai visto questa foto. Davvero stucchevole e disgustosa, non per il Cavaliere che, schiavo del dio quattrino, ci ha ormai abituati ad altri suoi simili atteggiamenti servili verso i potenti della terra, ma per tutti noi italiani che certamente non ci facciamo una “bella figura” ad avere permesso l’elezione di un cotanto Presidente del Consiglio dei Ministri.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 22 febbraio 2011 alle 13:08

  5. Sono degni uno dell’altro. Purtroppo sono anche pericolosi e si può constatare da come scrivono il copione della loro uscita di scena. Da noi i segnali già s’intravedono nitidi da tempo. NOn si era mai visto che un imputato ridisegni anche il cambiamento della giustizia attraverso lo stravolgimento di regole e leggi del paese dove vivono, “e sporcano”. E’ come consegnare a Jack lo Squartatore il controllo di un convento di suore. Urla contro le intercettazioni che lo sputtanano nell’esercizio delle sue libertà, chiaramente diverse da quelle del popolo. Le intercettazioni lo irritano e gli danno fastidio. Ai corrotti e agli amanti delle minorenni non piace finire nelle pagine dei giornali mentre scatenano i cani da guardia contro i magistrati. Oltre a cambiare la giustizia l’imputato ripristina l’immunità dei parlamentari così, con questa legge elettorale, tutti i mafiosi e i corrotti s’infileranno in parlamento (se troveranno ancora un pò di spazio). Pertanto avremo un parlamento come un mignottificio, pieno di voltagabbana e mafiosi e sarà di gran lunga meglio di San Vittore. Che bello!

    da EDOARDO   - martedì, 22 febbraio 2011 alle 14:35

  6. Però Edoardo, ma quanta indignazione abbiamo visto quando quel becero è venuto a Roma con tutto il suo seguito di amazzoni, ha dato spettacolo, ha imbonito le folle con discorsi da pazzo ed ha impiantato la sua tenda in uno dei parchi più belli di Roma impedendone ai cittadini la frequentazione? Ma dove stavano, anzo dove stavamo? Non lo sapevano (gli altri) che personaggio fosse, anzi che dittatore e che pezzo di m….? Si son uditi solo flebili miagolii ed ora paghiamo per l’insipienza e la mancanza di coraggio…perchè problemi ne potrebbero scaturire ed anche gravi.

    da Mietta   - martedì, 22 febbraio 2011 alle 16:03

  7. Mietta la tua amarezza è anche la mia. La storia però ci dice che per togliere un Satrapo a rischiare sono sempre quelli che non ce l’hanno messo al potere. Quanti giovani ci hanno rimesso la vita per cacciare personaggi simili. Sempre giovani delle classi più povere con qualche idealista borghese volenteroso. Ed è sempre successo che chi ha supportato i Caimani e poi non lo ha più voluto, quando le cose si sono messe male hanno preso mogli e figli e gli hanno parato il sedere mendandoli all’estero. Una volta tanto mi piacerebbe dire: voi ce lo avete messo e voi lo levate dalle scatole mettendoci faccia e fondo schiena. Questa volta salviamo i nostri figli e noi stessi. Figuriamoci se avranno mai voglia di smuovere il proprio sedere. Ora se t’incazzi e supporti con contenuti e argomenti regionevoli la tua rabbia ti danno anche del radical chic. Dice Michele Serra: è geniale il trucco della destra berlusconiana: “questo essere al potere, e con il culo al caldo, ma dare a bere ai suoi elettori ben nutriti, griffati, impellicciati, con il suv sotto casa, che stanno facendo la rivoluzione”. Bastava vedere i personaggi e la gente della manifestazione di Ferrara.

    da EDOARDO   - martedì, 22 febbraio 2011 alle 18:45

  8. Edoardo, allora le cose son due: o di gente con il culo per terra ce n’è ancora troppo poca o gli italiani sono di coccio ed irrecuperabili.Hanno in troppi sempre avuto bisogno di un padrone, chiunque fosse, che pensasse per loro e per questo non riescono a vederne le nefandezze. Se per qualche miracolo non risuciremo a liberarci di costui e di tutti i suoi vassalli la rovina è assicurata…ma io son pessimista ehhh!

    da Mietta   - mercoledì, 23 febbraio 2011 alle 08:18

  9. Mietta ti regalo una minima di un carissimo amico (lui diceva che era una massima): >.

    Probabilmente è così. Comunque tutto passa, passerà anche lui. Con il tempo che passa le leggi ad personam non funzionano e nenche l’acquisto di deputati e senatori. EMBE’!!!!

    da EDOARDO   - mercoledì, 23 febbraio 2011 alle 11:52

  10. Scusa, le parentesi si sono mangiata la frase.

    Mietta ti regalo una minima di un carissimo amico (lui diceva che era una massima): “non sono pessimista, sono realista. E’ la realtà che è pessimista”.

    Probabilmente è così. Comunque tutto passa, passerà anche lui. Con il tempo che passa le leggi ad personam non funzionano e nenche l’acquisto di deputati e senatori. EMBE’!!!!

    da EDOARDO   - mercoledì, 23 febbraio 2011 alle 11:55

  11. Grazie per il conforto Edoardo :-) infatti lo so di essere realista e come si fa ad essere ottimisti con una realtà così pessima?

    da Mietta   - mercoledì, 23 febbraio 2011 alle 12:39

  12. …per sapere da dove vengono una parte considerevole delle armi usate in Libia, allego link:
    http://www.marcoboschini.it/2011/di-chi-sono-i-fucili-di-gheddafi/
    Ciao, Rob

    Per approfondire quel che accadeva -anche “prima”- prima della sollevazione popolare consiglio la lettura di Bilal di Fabrizio Gatti.

    da Rob   - giovedì, 24 febbraio 2011 alle 11:20

  13. Secondo me il baciamano è il ringraziamento per avergli svelato i segreti della pratica del bunga bunga.
    Quando Gheddafi è arrivato a Roma con tende, cavalli e amazzoni, l’unico che ha manifestato un minimo di dissenso è stato Morfeo Napolitano!
    Sempre grande Robecchi.

    da Tarkus   - giovedì, 24 febbraio 2011 alle 15:04

  14. Napolitano è un po’ morfeo, è vero, ma certo far il presidente avendo a che fare con un pdc del genere e con quei ministri da operetta non deve essere una passeggiata.

    da Mietta   - giovedì, 24 febbraio 2011 alle 15:21

  15. Quando Gheddafi è arrivato a Roma con tende, cavalli e amazzoni… io, sinceramente, non potevo crederci.
    Davvero incredibile il livello di ridicolo al quale è stato esposto il nostro Paese. Avrei voluto organizzare un campeggio di protesta in tutti i parchi di Roma…

    Ho visto adesso il delirante discorso di B. ieri.
    A una roba simile:
    http://www.corriere.it/politica/11_febbraio_26/premier-pericolo-comunista_dc34f1e4-41a4-11e0-b406-2da238c0fa39.shtml
    forse c’è un solo modo per rispondere.
    Un video “Berlusconi non viene valorizzato” di quasi 10 anni fa:
    http://www.youtube.com/watch?v=QoqUpzRD49M

    Era TUTTO sul tavolo, in bella evidenza. Anzi su una scrivania di ciliegio, in agghiacciante evidenza.
    Non mi pare questo il luogo per additare responsabilità, volevo condividere con voi l’evidenza di non essere stati neppure in grado di ascoltare (quel genio di) Corrado Guzzanti.
    Non so come chiudere…ma chiudo qui.

    Segnalazione ai milanesi di buona volontà (fonte http://www.comunivirtuosi.org):
    http://www.falacosagiusta.org/altramministrazione/primavera-2011/programma/
    dai dai DAI!

    da Rob   - domenica, 27 febbraio 2011 alle 08:32

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