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Funerali di Cossiga: agenti provocatori travestiti da parenti caricano il corteo funebre

Sassari. A Francesco Cossiga sarebbe piaciuto così. Una dozzina di agenti provocatori infiltrati tra i parenti che seguivano il feretro hanno cominciato a manganellare i partecipanti al corteo funebre, a sparare candelotti lacrimogeni, e qualche testimone dice di averne visti alcuni armati di pistola, come quel famoso giorno del maggio 1977 in cui venne uccisa Giorgiana Masi. "E’ stata solo rispettata una delle sue ultime volontà – ha detto un membro dei servizi segreti che ha preferito presentarsi come Mister Smith – del resto ce l’ha insegnato lui come comportarci con i cortei". "Ci siamo divertiti come ai vecchi tempi quando comandava lui – ha detto un graduato della celere – con il mio travestimento da chierichetto non mi beccheranno mai, mica come quei fessi di Genova!". Anche un vecchio militare di Gladio ha voluto dire la sua: "Che commozione, non piangevo tanto dal funerale di Tambroni, anche lì attaccammo il corteo funebre, è una tradizione". Dopo le manganellate di rito, in ricordo del presidente emerito, sono state lette alcune delle sue verità sui misteri d’Italia. Strage di Bologna: fu lo scaldabagno. Piazza Fontana: furono gli anarchici. Bombardamento di Belgrado: é stato D’Alema (solo una di queste affermazioni è vera, barratela con un cerchietto rosso). Alla fine della cerimonia, pochi discorsi commossi e il monito del vescovo: "Ricordatevi che siamo solo celere". Per il rinfresco si è dovuto attendere il diradarsi del fumo lacrimogeno.
Nella foto, un momento del commosso ricordo del presidente emerito Francesco Cossiga durante i suoi funerali

10 commenti »

10 Commenti a “Funerali di Cossiga: agenti provocatori travestiti da parenti caricano il corteo funebre”

  1. Dente per dente.. Picconata per picconata… Che dite, si riuscirà a svelare il mistero Cossiga?

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 19 agosto 2010 alle 14:49

  2. La morte di ogni essere umano è comunque un fatto doloroso e negativo, però cerchiamo di vedere il lato positivo: la venuta meno di un senatore a vita ha fatto scendere il quorum necessario per avere la maggioranza al senato. Ora dipende tutto dal voto di Andreotti. Vedi come siamo messi …

    (a meno che, data l’età, anche lui non ci lasci presto le penne, ma non vorrei passare per un cinico democristiano …)

    da Pococurante   - giovedì, 19 agosto 2010 alle 15:02

  3. stupendo!

    volevo dirti che il Guardian oggi nel coccodrillo oltre a dimostrare cosa sia il giornalismo e come si faccia, cita l’intervista che hai postato tu piu’ sotto.
    http://www.guardian.co.uk/world/2010/aug/18/francesco-cossiga-obituary

    ciao

    da Valerio   - giovedì, 19 agosto 2010 alle 15:20

  4. Non stupisce tutto questo frusciare di vesti cardinalizi, di frasi cattocommemorative. Era un cattolico e da cottolico osservante ha vissuto. In verità anche Alessandro VI Borgia era cattolico osservante, ma tant’è. Scelba fu coerente, democristiano, cattolico e cristiano. Da Ministro degli interni fece malmenare e manganellare gli operai e contadini che volevano una vita migliore, più salario, più dignità e meno fatalismo religioso. Fu quasi scintifico nell’utilizzo del bandito Giuliano. Ricordate Portella della Ginestre? Furono uccisi i manifestanti contadini che volevano qualche pezzo di terra. I latifondisti e i mafiosi non ci facevano un cacchio. La chiesa non riusciva più a tenere a bada tutta quella massa di popolo desiderosa di una vita migliore, di partecipare alla fantomatica e sbandierata democrazia, di provare anche loro un pò di paradiso in terra come l’alta borghesia e il clero, di cambiare le cose e prendere a calci il vecchio giuochino gattopardesco: cambia tutto per non cambiare niente. Certo fu una lunga lotta e botte da orbi santamente elergite da quei cattolicissimi senatori e deputati dell’epoca. Morale? Meglio essere in compagnia di gente che non si batte il petto dalla mattina alla sera, almeno non si rischiano santissime manganellate.

    da EDOARDO   - giovedì, 19 agosto 2010 alle 16:41

  5. Mi piace l’ipocrisia di questo commento:

    “La morte di ogni essere umano è comunque un fatto doloroso e negativo, però cerchiamo di vedere il lato positivo: la venuta meno di un senatore a vita ha fatto scendere il quorum necessario per avere la maggioranza al senato.”

    Cioè, un po’ di melassa qualunquista all’inizio e poi una sana mazzata di cinismo per pareggiare. Ah, les italiens!

    da Anellidifum0   - giovedì, 19 agosto 2010 alle 22:31

  6. eh! sì, sarebbe stato un funerale degno di lui: soprattutto se avessero sparato alla schiena come accadde, oltre che per Giorgiana, anche per Francesco Lorusso (come ben riporta Anellidifum0 nel suo blog)!

    da angie   - venerdì, 20 agosto 2010 alle 10:36

  7. Strepitoso Robecchi!

    da Tarkus   - venerdì, 20 agosto 2010 alle 11:37

  8. Robecchi, è ufficiale.
    sei un genio.
    “Ricordatevi che siamo solo celere”. Per il rinfresco si è dovuto attendere il diradarsi del fumo lacrimogeno…
    :-)

    Approfitto per inoltrarti questo articolo da un tuo bravo collega di FQ (ex Secolo XIX):

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/21/liguria-cemento-sulla-riviera/51873/comment-page-1/#comment-596835

    inquietante…

    da Roberto   - sabato, 21 agosto 2010 alle 09:43

  9. Pare che le ulttime parole del defunto siano state per ordinare di caricare la morte in tenuta antisommossa…

    da gianguido mussomeli   - sabato, 21 agosto 2010 alle 14:08

  10. se devo essere sincero credo che i partecipanti al corteo funebre di kosfiga si meritassero ben altro che semplici manganellate

    da king Mob   - sabato, 21 agosto 2010 alle 14:08

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