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Dramma dell’infanzia: bocciato alle primarie deve tornare all’asilo

Un caso piuttosto clamoroso sta scuotendo la Puglia. Un bambino delle scuole primarie di Gallipoli, Massimo D’A. è stato bocciato con verdetto secco e inappellabile e dovrà ora tornare all’asilo. Il caso di bocciatura alle primarie è piuttosto raro e si fatica a trovare dei precedenti. Secondo la famiglia si tratta di un’ingiustizia: il piccolo Massimo è sempre stato il più intelligente di tutta la classe e non si capisce come possa essere stato bocciato addirittura prima della fine dell’anno scolastico. Dal canto suo, il preside della scuola elementare di Gallipoli ribadisce la correttezza dell’operato delle maestre: "E’ vero che si diceva che il piccolo Massimo era molto intelligente, ma va detto che lo diceva soprattutto lui, e questo è un po’ anomalo". In più, ha aggiunto il preside, "le primarie non devono guardare soltanto alla bravura, ma anche ad altre doti e qualità. Il piccolo Massimo si è rivelato in questi ultimi mesi piuttosto arrogante, e questo ha avuto certo un suo peso nel giudizio". Le maestre del piccolo sono d’accordo: "Dal punto di vista educativo – dicono – non è bene per un bambino delle primarie essere così sicuro di sé, considerarsi infallibile e più furbo di tutti gli altri". Ma dietro la sonora bocciatura spunta anche un piccolo giallo: infatti agli esami il piccolo Massimo D’A, non si sarebbe presentato di persona, ma avrebbe mandato avanti un altro bambino, un certo Francesco B., su cui avrebbe un notevole ascendente. Francesco B. era già stato bocciato alle primarie in Puglia cinque anni fa, e sarebbe stato convinto a riprovarci proprio da Massimo D’A, con la promessa, una volta promosso, di diventare amico dell’Udc. Alla fine, il risultato è stato a dir poco disastroso. Ora, l’asilo di Gallipoli aspetta il ritorno di Massimo, con qualche preoccupazione dei genitori che hanno costituito un comitato: "Va bene, sarà anche intelligentissimo, ma per favore non mandatelo qui".
Nella foto, il piccolo Massimo D’A, fotografato alle primarie di Gallipoli il primo giorno di scuola (clicca per ingrandire)

36 commenti »

36 Commenti a “Dramma dell’infanzia: bocciato alle primarie deve tornare all’asilo”

  1. Trarrà qualche isnegnamento il “piccolo massimo” da questa solenne bocciatura?
    Mahh, la presunzione è un pessimo difetto…spesso i bravi e secchioni a scuola sono gli ultimi nella vita.Dall’alto della sua spocchia ha saputo solo far danni ed è ora che qualcuno che abbia un po’ di schiena dritta (se c’è!!) gli dica: togliti e vai,rema rema e rema fino alla spiaggia più lontana!

    da mietta   - lunedì, 25 gennaio 2010 alle 16:08

  2. Se non si leva dalle palle stavolta, c’è lo ciucciamo fino alla morte! Il problema è che essendo talmente presuntuso e arrogante, non può accettare che una marmaglia di militanti e non, la cosiddetta “Base”, l’abbia sonoramente mandato a fare in culo, lui così elevato intellettualmente rispetto a tutti (forse solo con il Ciccione di cui si parla più sotto si metterebbe al suo livello, ma si sa, anche lui è “molto intelligente!”)…in più, credo che, purtroppo, sobillato dai vari geni RondolinoPolitoLatorreVelardi, cercherà di completare la sua opera di distruzione totale della sinistra italiana!

    da Mauro Pigozzi   - lunedì, 25 gennaio 2010 alle 18:00

  3. Auguri a Niki Vendola ed un invito al baffino veleggiatore di aprire una bottega di barbiere in Catalogna: avrà molto piu successo come barbiere di Siviglia che come politico in Italia!

    da gianguido mussomeli   - lunedì, 25 gennaio 2010 alle 18:40

  4. il post n.3 mi fa ricordare la sentenza definitiva del mio testimone di nozze: mi pare nu barbiere che dice : ‘e capille comme e faccio io nun è fa nisciuno.

    da lembo11   - lunedì, 25 gennaio 2010 alle 19:19

  5. Qualcuno prima o poi mi deve spiegare cosa vuol dire che “D’Alema è intelligente”. L’ho sentito ripetere troppe volte.

    da Aurelio   - lunedì, 25 gennaio 2010 alle 19:25

  6. Ma, Robecchi, hai frainteso tutto: il piccolo enfant prodige della politica italiana Massimo D’A. (il medesimo che ha permesso al suo alter ego berluska la creazione di un impero mediatico senza uguali in Europa…) intendeva per “primarie” solo una brutta copia di quelle americane tale per cui si stabilisce a priori, come nella generalità delle scuole private, chi boccia e chi è ammesso, eh!
    Mica intendeva delle primarie “pubbliche”, suvvia! realmente democratiche, volute dal volgo accattone e incapace a suo parere di comprendere la bontà degli “inciuci” o “riforme condivise” quali bicamerali e simili, eh!

    da angela   - lunedì, 25 gennaio 2010 alle 19:25

  7. visto che da Fazio ha sostenuto, con la sua solita prosopopea, che lui in politica ci sta solo per vincere(?!), ora che è stato preso sonoramente a schiaffoni anche dal suo elettorato, non è ora che cambi mestiere? un posto alla fininvest c’è sempre

    da eraldo   - lunedì, 25 gennaio 2010 alle 19:59

  8. Che bella figura di m…a.
    Baffo Massimo ne ha partorito un’altra delle sue brillanti trovate: allargare la coalizione per far andare l’UDC con la Pollastra Bertone.
    Complimenti Baffo Massimo, sei un grande stratega.
    mau

    da mau   - lunedì, 25 gennaio 2010 alle 20:08

  9. Che sberla! Gli si sono quasi staccati i baffini. A quanto pare non c’è troppa gente che abbia voglia di seguire i suoi strategicissimi consigli ma anzi, al solo vederlo mette mano alla fondina… Boccia è stato vittima collaterale oltre che del suo nome (nomen-omen!) anche del tiro al bersaglio D’Alema che ha scatenato chi (così tanti non se li aspettava eh?) aveva qualche cosetta da dirgli circa inciuci convenienti e connivenze che-poi-ti-spiego.
    Bersani ha detto che c’è rimasto male, viva l’onestà, a questo punto se va male a loro forse qualche speranza ancora l’abbiamo, quelli che ancora votano il PD intendo.
    Da Fazio D’Alema oltre a dire che fa politica per vincere (forse lui vota Berlusconi) ha anche ribadito la richiesta di sapere quali piaceri/inciuci avrebbe fatto col nemico.
    Qualcuno gli ha fatto un bell’elenco una o 2 settimane fa, raccogliendo l’invito: ne è uscito male, probabilmente lo sa ma impunenemente continua a sfidarci… mah, viene in mente il Coyote che le studia tutte e regolarmente salta per aria. Lui è così, un cartone animato che non muore mai, però a me non fa più ridere.

    da Rattazzi   - martedì, 26 gennaio 2010 alle 01:35

  10. I piaceri ed inciuci glieli aveva ben bene elencati Travaglio sul suo blog…e del resto alcuni li conoscevamo da soli e non finiremo mai di dirgli grazie, grazie…..ci ha offerto al Ras quali vittime sacrificali.Gli dovremmo chiedere i danni…morali e materiali.

    da mietta   - martedì, 26 gennaio 2010 alle 10:31

  11. hahah il grande condottiero del PD sculacciato da un suo soldato davanti a tutta la truppa. Io mi sarei gia’ dimesso dalla vergogna.

    da zioFa   - martedì, 26 gennaio 2010 alle 11:08

  12. ecco la soluzione tanto agognata a tanta schifezza della classe politica italiana: il sogno di bagnasco che auspica una nuova dirigenza cattolica. alé, l’incubo è così servito!
    (d’altronde, nn siamo il paese della controriforma, dei gesuiti confessori di principi e precettori e scienziati dei miei stivali?)

    da fansss   - martedì, 26 gennaio 2010 alle 11:18

  13. Il “ciapa no” è una variante del noto gioco delle carte tressette. Si gioca individualmente in un minimo di tre persone. Vince chi fa meno punti. Un gioco a perdere, quindi… La competizione è molto impegnativa e richiede particolare scaltrezza per riuscire a non accumulare punti. Il centro-sinistra messo in piedi da Veltroni & Co, coordinato nelle strategie di coalizione dall’intelligenza di larghe vedute di D’Alema, è ormai l’indiscusso campione assoluto del “ciapa no” politico.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 26 gennaio 2010 alle 14:20

  14. D’Alema. E’ una vita che non lo sopporto. E ho paura che anche i miei figli saranno costretti a subirlo. Aiuto.

    da RickHelmut   - martedì, 26 gennaio 2010 alle 16:13

  15. Scusate l’intromissione non proprio appropriata:
    TOCCATEVI LE PALLE, D’ALEMA E’ STATO ELETTO PRESIDENTE DEL COPASIR, LA COMMISSIONE PARLAMENTARE SUI SERVIZI SEGRETI, ALL’UNANIMITA’.
    PD+PDL+LEGA+UDC+IDV= CHE SCHIFO
    E’ la seconda volta che viene eletto presidente di Commissione. Sapete qual è stata l’altra volta? La Bicamerale. Vi dice niente?
    Avanti tutta con gli amuleti, corna e bicorna, aglio e peperoncino.
    Aiuto: chiamate il mago Otelma, Milingo, un esorcista.
    MAU

    da mau   - martedì, 26 gennaio 2010 alle 18:26

  16. E purtroppo D’Alema non è l’unico rintronato della banda. Guardate Violante (piuttosto che ascoltarlo), prendete Letta (a calci, sì), ammirate Veltroni (per essersi defilato un po’)
    aggiungete un Fassino o un Marini, a caso, non dimenticate quella che ripropone l’immunità, Franca Chiaromonte (figlia d’arte, anche il padre era politico, una dinastia insomma),
    ovviamente c’è sempre la Binetti (che vota per il governo oppure è assente)… continuate voi, che a me…

    da Rattazzi   - martedì, 26 gennaio 2010 alle 19:53

  17. Altro che levarsi dalle palle dopo l’ennesima figura di m…rda! Oggi ha avuto subito un premio alla carriera, come dice l’amico Mau sopra: Massimo D’Alema da oggi è capo di un organismo di collegamento coi servizi segreti al posto dell’altro buono nemmeno per il lesso, cioé Rutelli.
    Ma che aspettiamo ancora di peggio, cari amici?
    Oltre l’averci pisciato addosso e preso per il culo per decenni, cosa potrebbe farci ancora questa miserevole classe dirigente (nella quale comprendo naturalmente anche la maggior parte dei giornalisti e gli uomini di potere tutti)?
    Mi chiedo allora: Dove sono finiti gli intellettuali? Salvo rare teste pensanti, c’è davvero poco coraggio a giro; che tristezza di paese il nostro, ma non certo da adesso.
    A proposito di memoria storica, per domani, consiglio la visione del bel film “L’UOMO CHE VERRA'” appena uscito. Un capolavoro. Un capolavoro vero e proprio, capace di darci una fotografia inquietante del nostro bel paese.
    Siamo veramente “brava gente”?

    da ab   - martedì, 26 gennaio 2010 alle 22:45

  18. @ ab
    Io ho sempre avuto dei dubbi sul fatto che siamo brava gente..ve n’è per carità ma il resto è plebaglia,ciarpame ed ignorante.Bocca è odiato perchè lo dice…ma ha ragione, non pratica l’ipocrisia o il buonismo…sarebbe ora che ne prendessimo atto e incominciassimo a rimboccarci le maniche.
    Ahhh, e poi ci aggiungerei l’arroganza e la presunzione…che bella figura ci ha fatto fare il bartolaso tuttologo con gli USA….poi MrBee ci va a metter le pezze a colori. Ciarpame ciarpame…da buttare a mare.

    da mietta   - mercoledì, 27 gennaio 2010 alle 09:07

  19. Ok mi espongo al linciaggio.Indipendentemente dall’antipatia che mi suscitano la sua saccenteria, bisogno di presenzialità e servilismo berlusconiano, Bertolaso su Haiti e intervento USA aveva ragione da vendere. Carovane di navi, aerei ed elicotteri che sanno portare rifornimenti per migliaia di truppe armate nel mondo e per i civili non riescono nemmeno a impiantare delle tendopoli?? a organizzare la distribuzione di cibo??
    Idem dicasi per l’ Onu. Certo, era ed è una situazione di emergenza grave, ma non si sono mossi in pompa magna proprio per questo? Che si aspettavano? Ordinati vialetti su cui viaggiare tra famigliole ordinatamente in attesa sull’uscio di villette a schiera?

    da adele5   - mercoledì, 27 gennaio 2010 alle 17:18

  20. Adele5 sono con te… Anzi, i giornali italiani, ovviamente, si sono dimenticati di dire che lo stesso giorno, Bertolaso e Castro hanno praticamente fatto la stessa dichiarizione! Compagno Bertolaso, hasta la victoria, siempre!!!!!

    da Mauro Pigozzi   - mercoledì, 27 gennaio 2010 alle 17:37

  21. Alt! Diamoci una calmata subito perché sinceramente io nn posso manco per idea pensare di dare ragione a Bertolaso in questo blog, oh! Per favore, contiamo fino a 3 e bando a tutti i linciaggi al fine di ragionare con proprietà perchè ne va dei nostri dibattiti, eh!
    Ma vi rendete conto da che pulpito viene la critica agli USA? Ma vi rendete conto, carissimi Adele e Mauro, in cosa state involontariamente scivolando?
    Secondo il mio parere, voi siete caduti nell’ansia di dare ragione ad una parte vs. l’altra; le cose viceversa vanno sempre contestualizzate e non trattate come fanno di solito i tifosi, che assistono ad un derby di calcio, perdio! Questo è quello a cui ci schiaccia il modello culturale berluskoniano: il mondo diviso in bianco e nero, ovvero una semplificazione oscena e fasulla delle cose o falsità bella e buona.
    Con amicizia,
    A.

    da angela   - mercoledì, 27 gennaio 2010 alle 18:58

  22. Post scriptum:
    Ecco perché, pur essendo da sempre (!) molto molto critica nei confronti della politica americana in generale, nn posso ciò nonostante convenire con Bertolaso, capo della Protezione civile nostrana: l’uscita infelicissima del nostro pediatra ha, difatti, sortito l’effetto di rinnovare nel mondo civilizzato l’immagine di un’Italia inaffidabile agli occhi di chi è oggi in difficoltà (amministrazione Obama). Il che è terribile ai fini delle relazioni internazionali fra il nostro Paesucolo e gli USA!
    Quella di Bertolaso, lungi dall’essere stata una critica ben fatta, si è rivelata per quello che voleva essere: un messaggio corrosivo nei confronti della nostra comunicazione con il resto del mondo occidentale. Geniale il portavoce del Berluska, eh?
    D’altronde, per uno come il nostro mezzotacco di premier che stringe patti coi peggiori dittatori del pianeta tipo Gheddafi e Putin e simili (e non solo per mero opportunismo energetico), lo stile e le parole del Bertolaso sono oro colato per isolarci sempre di più dall’Europa e dal resto del mondo…
    “Altro che Italia! Questa è Africa!” scriveva non a caso nel 1860 Farini a Cavour, che l’aveva inviato nel Mezzogiorno. Sulla stessa falsa riga, nel 1921 Prezzolini affermava che “l’Italia si divide in 2 parti: una europea, che arriva all’incirca a Roma, e una africana che va da Roma in giù”. Nel 1959, un secolo dopo la lettera del Farini, il settimanale L’Espresso dedicava un’inchiesta alle zone più misere del nostro Sud intitolandola “L’Africa in casa”.
    E, per chiudere in bellezza (si fa per dire), nel 2009 il nostro mezzotacco di premier dando la solita pacca sulla schiena al suo amicone il rimbamba Bossi, esclamava che “Milano sembra l’Africa!” (vedi http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200906articoli/44325girata.asp).
    Tutto ciò per dire che, nonostante gli italiani abbiano scelto di essere europei, i nostri rozzi governanti ce l’hanno messa davvero tutta per amplificare la barriera fisica delle Alpi in altrettante e ben più irte barriere culturali, che ci separano da quella.
    Ragion per cui, se il nostro Bertolaso fosse stato mosso da vero spirito critico costruttivo, avrebbe certamente agito diversamente e con maggiore diplomazia al fine di tutelare il nostro Paese. Ciò che ovviamente non ha fatto, il cafoncello.
    Cisi,
    A.

    da angela   - mercoledì, 27 gennaio 2010 alle 20:31

  23. @ngela: scusa, ma chi sta semplificando? Tu,che o no Bertolaso no oppure quelli che come me hanno visto le immagini (oè, quelle che ci hanno passato!)di montagne di roba ammassate da un potente esercito chissà dove da una parte e gente che rincorreva gli elicotteri per un sacco di farina o si ammazzava in strada per accaparrarsi uno straccio da tutt’altra parte?
    In sintesi, mi importano i fatti, non certo Bertolaso

    da adele5   - mercoledì, 27 gennaio 2010 alle 20:44

  24. Ok, ci riprovo. Io non sto dalla parte degli americani per definizione: se disorganizzazione c’è stata negli aiuti, non vedo scandalo nel dichiararlo, anzi; ma c’era proprio bisogno di fare un’uscita così infelice e tale da provocare il solito incidente diplomatico?
    Sapeva, forse, il nostro Bertolaso quali conseguenze avrebbe avuto la sua dichiarazione pubblica? Vale a dire: la Clinton che si sente “ferita”, Frattini che prova a rimediare e il solito Berluska che butta tutto sotto il tappeto. Sì, temo che lo sapesse bene, ahinoi. E ti dirò di più, temo che se fosse stato un altro il Presidente americano, meno “abbronzato” per così dire e più simile all’amicone Bush, sicuramente ad uguale disorganizzazione il medesimo Bertolaso avrebbe magari risposto con elogi a 360 gradi. Tutto qua.
    Ciò che mi schifa è la solita ipocrisia, lo strumentalizzare tutto ciò che accade secondo tornaconto personale, il fottersi costante del bene comune da parte delle varie alte cariche pubbliche.
    Per quanto ci riguarda, ecco così confermata l’immagine dell’Italia a livello internazionale: un’accozzaglia inaffidabile di individui parolai, che sparano merda sull’attuale amministrazione Obama e che farebbero meglio ad aggiustare la legge elettorale, tanto per iniziare. Questi fatti ci confermano persone ambigue agli occhi del resto del mondo.
    E poi, scusami tanto, con tutti i casini nostri di terremoti, frane, alluvioni che basta un’acquazzone un po’ più forte da spazzare via interi quartieri su e giù per il Paese, abbiamo tanto da sgallettare noi in Italia quanto a organizzazione? Hai, forse, presente come è stata disorganizzata ad arte la ricostruzione in Abruzzo, oppure le ho viste soltanto io le immagini relative a quelle tristi vicende? E quanti morti abbiamo sulla coscienza? Possiamo in queste condizioni improvvisate e scellerate andare a fare la predica a chicchessia?
    Il vero problema sai qual è? Che il nostro Berluska, vecchio brutto tarchiato e pure rifattone, è così invidioso di Obama che proprio nn sopporta il confronto fisico e, quindi, l’attacca come può.

    da angela   - giovedì, 28 gennaio 2010 alle 00:18

  25. Bertolaso ad Haiti ha osservato quello che prima di lui avevano notato anche altri, giornalisti, politici, volontari, burocrati. L’Ambasciatore francese già due settimane fa aveva pubblicamente lamentato l’ostruzionismo statunitense, MSF aveva denunciato la proibizione USA all’atterraggio di un proprio aereo che portava un ospedale da campo, ecc. Intanto Cuba e Venezuela, attraverso i varchi nel confine con la Repubblica Dominicana fanno arrivare, nel silenzio generale, i propri aiuti (decine di medici cubani sono stati accompagnati da 3 – tre – soldati!). Gli Stati Uniti si muovono nell’unico modo che conoscono, militarmente. Prima occupano, poi distribuiscono (male). Bertolaso l’ha notato e l’ha detto e, visto il personaggio, è sembrato andare fuori degli schemi. La Clinton s’è irritata forse perchè la zampata dagli italiani non se l’aspettava.
    Per carità, non osanniamolo sennò a qualcuno, magari alla volpe del tavoliere (per restare in argomento), viene in mente di presentarlo come prossimo candidato del centro sinistra a capo del governo! E però riconoscergli un merito, in questa circostanza, non vuol dire essere berlusconiani. Come anche, cambiando soggetto, si può riconoscere a D’Alema che nella polemica o dibattito pubblico sia tagliente e capace di sarcasmo senza per questo averne un’opinione migliore.

    da Carlo   - giovedì, 28 gennaio 2010 alle 06:27

  26. Comunque, tornando a d’Alema, si che è intelligente. Solo un’intelligenza particolarmente fervida avrebbe potuto coniare la dicitura “guerra umanitaria”, un evidente ossimoro trasformato in senso comune. D’Alema è intelligente, il problema è che l’intelligenza è una facoltà declinabile, fino a poter coincidere con la perfidia. Un prestanome può anche essere ottuso, il mandante quasi mai lo è.

    da Carlo   - giovedì, 28 gennaio 2010 alle 06:38

  27. D’Alema al Copasir è la persona giusta
    al posto giusto
    al momento giusto.
    Il momento è delicato.
    No, che avete capito? Mica per i cittadini: per i Partiti.

    Urge una modifica del mio appello di qualche tempo fa, in cui chiedevo un AIUTO SUBITO per trovare un lavoro serio a Capezzone.
    Arrivarono anche utili suggerimenti su come meglio utilizzare la augusta lingua sottraendola alle telecamere.

    Ora piuttosto, serve un imprenditore-coi-soldi-veri (in Italia?!…) che trovi un lavoro migliore per D’Alema, facendogli abbandonare
    Copasir/Fondazione/Parlamento/quel che resta del PD.
    Tipo con uno stipendio simile agli exPresidenti USA che girano il mondo a fare conferenze…
    FORSE, a quel punto, uno dei commentatori RickHelmut potrà essere tranquillo che almeno ai suoi FIGLI sarà risparmiata tanta intelligenza.

    da Zoran Menez   - giovedì, 28 gennaio 2010 alle 15:29

  28. Adriano Celentano si è in sostanza associato a D’Alema facendoci sapere attraverso i giornali (sic) che in sostanza sarebbe davvero opportuno fare una leggina che liberi il Cavaliere da ogni processo. Dopo si possono affrontare le riforme in un clima più pacifico. Oggi sul Fatto del Giorno, trasmissione quasi comica condotta dalla giornalista Monica Setta, che mi sorprende ogni giorno all’ora di pranzo, si parla ancora di Celentano. Praticamente è d’accordo pure con il processo breve. Uno dei soliti ospiti quasi fissi della trasmissione, Gasparri, rincalza il discorso arrivando perfino a dire che alcuni processi potrebbero in teoria durare fino a 18 anni anche con la nuova legge. Legge che io personalmente ritengo degna solo dei più instabili gonzi presenti sul nostro pianeta che si ostinano a dare la loro preferenza a personaggi di tale scarso calibro intellettivo quando sono chiamati ad interpretare l’essenza della giustizia sociale. Per Celentano proprio non ho parole… Continui a cantare…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 28 gennaio 2010 alle 15:40

  29. Celentano da quando se ne uscì con questo è rock e questo è lento pare sia diventato un vate! Mi meraviglia, conunque…lo facevo più intelligente anche se paravento.
    Quanto alla Setta, tra lei e minzulpop fanno proprio una bella coppia…di asserviti senza cervello ed opinioni indipendenti…insomma, dicendo pane al pane e….,dei servi ambedue inascoltabili!Su Gasparri stendiamo un velo pietoso…quando lo vedo peso subito a Neri Marcorè e mi vien da sghignazzare.

    da mietta   - giovedì, 28 gennaio 2010 alle 16:00

  30. Comunque c’è da dire una cosa importante, allaciandomi anche a quello che dice Carlo: Mr. Obama, su cui tutti noi abbiamo risposto molte speranze (che in me iniziano un pò a scemare) cosa ha cambiato della politica di Bush Jr. in America Latina? NIENTE! Anzi, in Honduras (che se succedesse quello che è successo li in Iran, gli dedicherebbero le prime pagine tutti i giornali e telegiornali del Mondo!) l’amministrazione Obama e il suo pessimo Segretario di Stato (il di cui marito è uno dei massimi colpevoli del disastro Haitiano, quand’era Presidente)hanno fatto una delle più grosse figure di merda e da bastardi degli ultimi 20 anni in quella zona! Per questo, aldilà di chi lo dice e perchè lo dice, non posso non essere d’accordo sulle dichiarazioni di Bertolaso, anche se per motivi diversi, ovviamente… Poi, tengo a precisare, sicuramente non sono un fan del Bertolaso Aquilano…

    da Mauro Pigozzi   - giovedì, 28 gennaio 2010 alle 17:04

  31. Celentano??? Mai piaciuto come personaggio perché lo ritengo il classico “paraculo” italiano, da manuale.
    Uno che si vanta da sempre d’essere ignorante, che si comporta come un reuccio del nulla, uno che fa il supercredente in dio con la Claudiona tutta tronfia ora pure su xfactor, per nn parlare della Rosita … e la Rosalinda che fa l’intellettuale… e la coreografa pacchianissima e montatissima senza motivo dalla Maria Filippi in Costanzo… e più ne ha, più ne mette ‘sto qua che pigia tutti i suoi cloni affinché facciano soldi a palate… uno, dicevo, che fa il cattolico fervente (oddio!) sposatissimo e, contemporaneamente, playboy perché è risaputo essersi fatto tutte le donne che ci sono cascate cretine nelle grinfie del piacione bruttarello e molleggione… via, che ipocrisia e che scandalo ‘sti comportamenti reiterati da italiano grezzone col paccone che manco sa costruire una frase, dico una! Ma chi è costui???Che mi rappresenta???
    E Fazio??? Vi ricordate come lo accolse in pompa magna nel suo programma “Che tempo che fa”? Trombe e cavalieri, signori e signore, mica patatine.
    Che miseria. Uno che concepisce la famiglia come un vero e proprio clan stampasoldi o azienda ad immagine e somiglianza, suvvia, che sbobba per topi! Ma vada a farsi un girello anche lui sull’Icaro bella intorno al mondo per rendersi conto che esistono anche altre cose belle oltre la terra italica da spolpare in lungo e largo!
    (ma, dico io, nn sarà che mi sto convincendo ad emigrare appena possibile?… e per dove se è lecito chiedervi?)

    ps: Tempo fa su utub l’ho visto (intendo, Celentano’s SPA) pure in un palchetto ad una convention di Grillo; e si beccava pure un grande applauso innescato dal comico genovese… buuuuuuuuuuhhh gli avrei urlato io di cuore a tutti i presenti! Che pacchianata, ho pensato subito! Ricordo che ho provato ribrezzo per quel gesto di presentazione. Mi ha fatto letteralmente schifo la cosa: altro che onori, io gli avrei rifilato un bel cavolo in testa, ecco.
    (è da mo’, d’altronde, che sostengo di tornare ai bei tempi andati in cui a teatro nel Settecento si lanciavano verdure e analoghe contro gli spettacoli di cattivo gusto, eh!)

    da ab   - giovedì, 28 gennaio 2010 alle 19:57

  32. @ ab

    Ma del resto la predilezione per il clan l’ha avuto sin da giovane….spacciandoci per cantanti di rilievo un Don Backi o quell’altro energumeno volgare e cafone dell’isola dei famosi, che sotto la doccia ravanava nei suoi gioielli ed implorava di lasciarlo cantare!
    Con Fazio, considerato che gli ospiti di solito sono di ottimo livello, non sarei così severa…penso che certe comparsate gliele impongano e ob otrto collo debba accoglier i beneficiati a braccia aperte.Dà fastidio anche a me…ma credo siano le leggi della pubblicità cui evidentemente anche Fazio deve sottostare….ma potrei sbagliare!
    Celentano ha fatto qualche bella canzone…e doveva fermardi lì..non ha niente da dire di coerente o fondamentale, men che meno tentare di indirizzare il pensiero altrui.

    da mietta   - venerdì, 29 gennaio 2010 alle 10:14

  33. NOTA BENE:
    raga, domani pomeriggio tutti in piazza quelli che sanno il valore della COSTITUZIONE, mi raccomando.
    in tutte le città d’italia uniti pro COSTITUZIONE e vs. i fuorilegge, che ce la stanno sfasciando ‘sti delinquenti che implodano una volta tanto!
    io sarò a firenze, per es., in via cavour. mollate la tastiera, cristo santo! fa così bene incontrare una tantum altri occhi vivi (e ci sono!). fa tanto bene al corpo e allo spirito, lo sapete già.

    da fansss   - venerdì, 29 gennaio 2010 alle 21:01

  34. Alessandro Glilioli intervista il “pentito” Taormina:

    -Avvocato, qual è il suo parere sulle due norme che il premier sta facendo passare in questi giorni, il processo breve e il legittimo impedimento?
    «La correggo: le norme che gli servono per completare il suo disegno sono tre. Lei ha dimenticato il Lodo Alfano Bis, da approvare come legge costituzionale, che è fondamentale».

    -Mi spieghi meglio.
    «Iniziamo dal processo breve: si tratta solo di un ballon d’essai, di una minaccia che Berlusconi usa per ottenere il legittimo impedimento. Il processo breve è stato approvato al Senato ma scommetterei che alla Camera non lo calendarizzeranno neanche, insomma finirà in un cassetto».

    Dal Blog PiovonoRane di Alessandro Gilioli dove troverete l’intera intervista

    da fansss   - venerdì, 29 gennaio 2010 alle 23:17

  35. “La politica italiana è basata sul malaffare” (dichiarazione di Bruno TINTI del 30/01/2010) e sui ricatti naturalmente connessi: se i processi penali funzionassero a dovere, ci ripuliremmo di un gran numero di farabutti eccellenti trasversali (dx, centro e sin), i medesimi fuorilegge che fanno crepare la maggior parte della popolazione.
    Ecco perché la linea del Berluska nn trova opposizione da sempre; lo sa bene il re dei farabutti, vai!
    La verità è semplice, basta fare 2+2: “Fatti processare, buffone d’un D’Alema!” (UNIPOL)

    da angela   - lunedì, 1 febbraio 2010 alle 12:31

  36. A parte la caricatura…. ma nella foto della sua immagine… non vi pare che cominci ad assomigliare ad andreotti???
    Guardate le sopracciglia cadenti…
    Che sia una metamorfosi di coloro che nella vita hanno una lunga ed evidente metamorfosi????

    da Giancambro   - mercoledì, 17 febbraio 2010 alle 21:42

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