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Editoriale – Terremoto, gioco d’azzardo con truffa

E’ passato un mese esatto da quando l’Abruzzo ha tremato, l’Aquila è stata colpita e affondata, i suoi cittadini ci sono rimasti sotto, e il Paese intero si è piegato dal dolore. Un mese durante il quale l’unica cosa che si è mossa perfettamente è stata la propaganda di un governo ricco di cinismo ma povero di aiuti. Guai a dubitare, guai a criticare: il consenso obbligatorio impastato con il lutto è diventato censura, la retorica – già fastidiosa di suo – si è innestata su toni da cinegiornale Eiar, davanti al premier salvatore si sono sprecati gli alalà. Oggi possiamo parlare di questa enorme e crudele truffa cifre alla mano, perché le gambe corte delle bugie del governo Berlusconi, corso a far passerella a L’Aquila, sono scritte nero su bianco. Otto, dieci, dodici miliardi per l’Abruzzo, dicevano le promesse. Ma il decreto legge n. 39 del 28 aprile suona un’altra musica, ed è un’altra gragnuola di colpi in faccia al popolo d’Abruzzo.  Proviamo un rapido riassunto. Primo: dei 150 mila euro di risarcimento ad abitazione non c’è traccia, non se ne fa cenno. Indiscrezioni dicono che saranno così ripartiti: 50mila cash (chissà quando), 50mila come credito di imposta (a carico dei terremotati), e altri 50mila come mutuo agevolato (che pagheranno i terremotati). I soldi cash stanziati per i primi due anni (2009 e 2010) superano di poco il miliardo. Se si tolgono quelli spesi per la prima emergenza, rimangono 700 milioni di euro, appena sufficienti per le costruzioni temporanee. Il totale degli stanziamenti ammonta a 5 miliardi e settecento milioni di euro circa, ma tra questi si contano anche 1 miliardo e 800 milioni destinati agli adeguamenti sismici, anche in aree lontane da quelle terremotate, quindi si sta parlando più o meno di 4 miliardi. La cui copertura finanziaria arriva – tenetevi forte – fino al 2033, vale a dire che questi soldi, se e quando arriveranno, verranno spalmati su 24 anni. Vuol dire questo: chi uscirà dalle tende entrerà in case provvisorie che saranno provvisorie a vita. La propaganda dice che cominceranno a consegnarle a ottobre, ma ancora i luoghi dove verranno costruite sono tenuti segreti alla popolazione.
Ancora più rabbia mette vedere da dove verranno i soldi, se verranno e quando verranno. Dai giochi e dalle lotterie (500 milioni). Da una mini-manovra sul prezzo dei farmaci (400 milioni). Persino dai “bonus famiglia” mai reclamarti (insomma, circa 300 milioni che finiranno lì – entro il 2033 – anziché alle famiglie sotto la soglia di povertà). E poi, ciliegina sulla torta, ecco anche soldi-fantasma che dovrebbero arrivare dall’immancabile e italianissima “lotta all’evasione”: uno scudo fiscale, un nuovo condono per furbi. Sul quale non c’è ancora nulla, né testo di legge, né avallo europeo, né studi sulle cifre. In una parola che ci riporta direttamente a Tremonti: è fuffa.
A farla breve, la ricostruzione delle zone terremotate poggia finanziariamente sulle sabbie mobili. L’unica certezza è che non riavremo L’Aquila, che la cortina fumogena della propaganda ha oscurato la grande truffa, che gli abruzzesi stanno cominciando ad accorgersene ora che si riprendono dallo shock, che le telecamere in Abruzzo non ci vanno più tanto spesso e che il premier non ci va più del tutto, avendo altri pensieri. Ed avendo sfruttato ogni goccia di propaganda estraibile del dolore altrui. In questo sì, efficientissimo.

10 commenti »

10 Commenti a “Editoriale – Terremoto, gioco d’azzardo con truffa”

  1. Ieri a Ballarò abbiamo visto in azione di acerrima difesa del Cavaliere le sue vere mogli virtuali, Sandro Bondi e Carlo Rossella. Con la strategia del lupo verso l’agnello questi due personaggi da favola hanno parlato quasi ininterrottamente in favore delle imprese di Berlusconi, prendendo fiato ogni tanto solo per lamentarsi in sostanza di non avere da Floris la parola nella stessa misura che concedeva agli altri ospiti. Boom!… Viceversa a Porta a Porta abbiamo visto la servitù televisiva del Presidente del Consiglio in religiosa contemplazione e con massima attenzione mentre il padrone si esibiva in solitari, interminabili, ininterrotti sproloqui degni dei mignori imbonitori posti strategicamente davanti agli ingressi dei locali notturni. In un crescendo vertiginoso di “abbiamo fatto”, con particolare riferimento al terremoto in Abruzzo, il Cavaliere (contrito ad arte per la sua nuova situazione famigliare) sparava a mitraglia percentuali e cifre in continuazione senza ricevere valide contestazioni da parte del presentatore e degli ospiti, scelti ovviamente nella cerchia con estrema cura, come succede sempre quando deve parlare in TV Silvio Berlusconi senza intralci ed imbarazzi di sorta. Scommetto che se gli avessero chiesto quanti capelli avesse in testa, non lui ovviamente perché sarebbe davvero troppo facile, ma, per esempio, il comico Salvatore Ficarra, non avrebbe esitato a buttare lì un numero rendendolo credibile con qualche logica paradossale, di cui è indiscusso maestro.
    Ringrazio a.r. per averci aiutato a capire meglio quali alla fine saranno le vere cifre, concretamente attendibili, che riguardano, in questo caso, il terremoto di Abruzzo.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 6 maggio 2009 alle 11:02

  2. Più che un “complotto della sinistra” a me quello di questi giorni è sembrato un complotto organizzato da Berlusconi: infatti adesso si parla solo di Veronica, il terremoto è stato dimenticato.
    E con il terremoto tutto il resto…
    Caro Robecchi, questo non è un pezzo umoristico: è l’articolo di fondo che avrei voluto leggere su Repubblica o sul Corrierone. Grazie di esistere, almeno qui e là.
    PS: occhio che hai dimenticato le condanne di Previti per corruzione e di Dell’Utri per mafia.
    PPS: però se le è dimenticate anche Franceschini, ieri sera in tv…

    da giuliano   - mercoledì, 6 maggio 2009 alle 11:26

  3. Silvio chiagne e fotte, gli italiani chiagnano e vengono fottuti.
    E le mafie col via libera ai subappalti per la ricostruzione ridono e e se ne strafottono. :((

    da Patrizia   - mercoledì, 6 maggio 2009 alle 12:50

  4. no patrizia, gli italiani che chiagnono, come il loro condottiero, fottono quelli che non chiagnono, credimi. Quando senti un italiano che si lamenta sai gia’ che sta bene e chiediti sempre: chi sta fottendo?

    da zioFa   - mercoledì, 6 maggio 2009 alle 14:57

  5. @ziofa: Non generalizziamo, please!: Io sono italiana e finora non ho (quantomeno consapevolmente o a fini di lucro) fottuto nessuno ma piango, questo si, piango un pò ogni giorno per come stiamo messi male! 😉

    da Patrizia   - mercoledì, 6 maggio 2009 alle 23:07

  6. Bene, Repubblica è arrivata oggi a riscrivere quello che noi abbiamo letto ieri! Queste vicende sono del tutto sconcertanti, ed ancor più lo è che ancora così tante persone credano alle favole…..ma intanto cantiamo, che a far quello siamo tanto bravi….

    da Pat   - giovedì, 7 maggio 2009 alle 08:21

  7. Ecco, non per vantarsi, ma mi piace questa notazione di Pat: "Repubblica è arrivata a scrivere oggi quello che abbiamo letto ieri". Attenti. Non è solo orgoglio giornalistico, ma vero e proprio sconforto. Insomma, il decreto 39 sulla ricostruzione è del 28 aprile, è stato pubblicato integralmente anche sul Sole 24 ore. Possibile che ci volesse questo minuscolo sito e il prestigioso Manifesto per leggerlo? Che il giorno dopo se lo sia letto anche Repubblica fa piacere, ma… Chissà se lo leggeranno anche al Corriere o se… Per quanto riguarda questo piccolo sito… bene, fa piacere. Quanto al Manifesto… beh, tutti quelli che pensano sia di moda parlarne male sono serviti: ogni tanto arriva primo anche lui.

    da a.r.   - giovedì, 7 maggio 2009 alle 09:34

  8. ti sto aspettando sulla proposta della Lega, per i tram a Milano

    da Valerio   - giovedì, 7 maggio 2009 alle 18:59

  9. Quoto Valerio… in questi giorni c’è davvero l’imbarazzo della scelta sulle porcate… (per carità, è sempre così ma ultimamente pare che ci sia una concentrazione maggiore).
    Per quanto riguarda la situazione dell’Aquila basta dare uno sguardo all’ Irpinia per rendersi conto di come andranno le cose. La cosa strana è che ancora ci sia qualcuno che crede alle promesse…
    Cmq so che non si potrebbe scrivere “fuori tema” ma posso sapere cosa hai pensato quando hai saputo quello che ha detto Salvini? Onestamente sto iniziando a pensare che l’Italia ormai è irrecuperabile, sta marcendo nel suo razzismo… e non vedo nessuna possibilità di uscita.(Per non parlare della sparata di Maroni che manda a morte certa 227 persone e gioisce pure)

    da valentina   - venerdì, 8 maggio 2009 alle 09:56

  10. Aspetto anch’io, insieme a Valerio.
    Ormai siamo alle leggi razziali, votate in parlamento, e all’apartheid sulla metropolitana di Milano, che di colpo sarà come quel Sudafrica e quegli Stati Uniti di un’epoca così remota, che tutti ormai al mondo l’avevano dimenticata.
    Con la benedizione dell’acqua del dio Po, e non una piega da parte di quella Chiesa che continuerà, immagino, a non sprecare neanche un milionesimo della quantità di fiato (e di veleno) sparato sulla vicenda di Eluana Englaro, tanto per dirne una.

    da siu   - venerdì, 8 maggio 2009 alle 10:05

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