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dom
12
ago 07

Voi siete qui – Il silenzio (assenso) dei colpevoli

Non mi ricordo mai come dice quella storiella che mi piace tanto. Com’è? Una farfalla sbatte le ali in Africa e c’è il terremoto in India. O era in Sudamerica (la farfalla), e il terremoto in Cina? E’ una bella metafora, ma non mi ricordo mai come fa esattamente. Semplifichiamo così: un impiegato del Wisconsin non riesce più a pagare il mutuo della casa, e un operaio che ha messo il suo tfr nei fondi pensione in Italia se lo prende in quel posto. E’ lo stesso, no? Più o meno. Credo che voglia dire che nel mondo tutto è collegato e tutto si tiene. Non so tra le farfalle e i terremoti, ma di sicuro quando bisogna fregare i lavoratori. Naturalmente nel furto con destrezza quello che conta è il tempismo. Settecentotrentamila persone hanno deciso negli ultimi mesi di conferire i loro tfr ai fondi pensione, volontariamente. Un altro milioncino di tfr è finito nei fondi pensione con il meccanismo del silenzio-assenso. La Borsa italiana ha perso nelle ultime quattro settimane circa 74 miliardi di euro, più o meno il nove per cento del suo valore. Sarà anche vero che i fondi pensione italiani sono in gran parte costituiti da obbligazioni, ma resta più o meno un trenta per cento del totale investito sul mercato azionario, e quindi nessuno può negare che ci siano state delle perdite. Insomma: mettiamo che un paio di mesi fa hai messo il tuo tfr in un fondo pensione, ora te lo trovi un po’ smagrito. Di quanto? Poca cosa, per carità, qualche decina di euro al massimo. A pensarci bene è un prezzo accessibile per una buona lezione di capitalismo finanziario avanzato (e applicato: ai soldi nostri). Resta da capire una sola cosa: come mai tutti i giornali, e le gazzette, e i tg, e gli osservatori, e i guru della finanza che fino a ieri si sbracciavano da pagine e schermi per parlarci della modernità di questo passaggio del nostro tfr alla Borsa, ieri erano tutti zitti e muti? Niente cifre, niente calcoli, niente proiezioni, niente analisi. Che stranezza, vero? Saranno in ferie.  Oppure solo un po’ tristi: è il silenzio (assenso) dei colpevoli.

3 commenti »

3 Commenti a “Voi siete qui – Il silenzio (assenso) dei colpevoli”

  1. La mia diffidenza verso questo meccanismo finanziario origina da
    quando circa dieci anni fa se ne cominciò a parlare. E’ una triste conferma che sincerammente mi dispace…

    da Giovanni Pretolani   - lunedì, 13 agosto 2007 alle 21:49

  2. peraltro io ho sempre saputo che i fondi cominciavano a produrre reddittività a partire dal decimo anno.Prima bisognava ammortizzare i costi di gestione e le decurtazioni relative ai guadagni degli emettenti.Senza contare che pure i famigerati bond argentini erano obbligazioni(a me fa già male il culo)

    da diamonds   - martedì, 14 agosto 2007 alle 23:02

  3. Sono davvero contento che da qualche parte si parli ancora del furto del TFR. Mi chiedo a quale livello di intelligenza normale si possa attribuire la convinzione che sia un buon affare per i lavoratori affidare al capitale, od anche ai sindacati e allo Stato, soldi freschi per milioni di euro al mese, confidando solo nella garanzia promessa che dopo quaranta anni di lavoro saranno restituiti rivalutati (sic). Un tanto al mese, però, e nella quantità subordinata ad una favolosa attesa di vita stabilita a tavolino. Niente TFR, quindi. In compenso scuciranno un caffè al mese per qualche anno.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 18 agosto 2007 alle 10:26

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