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mer
29
mar 23

Piazze e guerre. L’opinione pubblica è “lucida” solo se ubbidisce ai governi

PIOVONOPIETRENon è sempre facile seguire un filo, dipanare una matassa, cercare qualcosa che colleghi vari argomenti apparentemente slegati tra loro che invece, come per magia, portano allo stesso punto. Quindi eccoci, nello spazio di una settimana, a strabiliare per il puzzle che si compone, pezzettino dopo pezzettino, da Parigi a Roma, a Kiev, a Tel Aviv, e altri posti più o meno esotici, fino alla storia passata e – si teme – futura. Soltanto qualche anno fa sarebbe stato impensabile in una democrazia per un politico – un ministro, un uomo di Stato – attaccare frontalmente l’opinione pubblica. Si preferiva lisciarle il pelo, o perlomeno tenerne conto, e anche la Storia in qualche modo lo faceva: la guerra del Vietnam, per fare un esempio, fu persa in casa, in America, per la crescente ostilità degli americani a mandare i loro figli a morire in una giungla lontana.

Così si strabilia a sentire Emmanuel Macron dire che “La folla non ha legittimità di fronte al popolo che si esprime attraverso i suoi eletti”. Una nuance filosofica, molto furbetta, che serve a dividere i francesi che protestano in piazza (cattivi), dal potere, emanazione del popolo (buono). Una specie di “il popolo c’est moi” che strappa un sorriso, specie nel Paese della ghigliottina.

Non è difficile tracciare una linea dritta tra le parole di Macron e quelle del ministro dell’Interno italiano Piantedosi. Anche per lui l’opinione pubblica è un problema: quella italiana sarebbe troppo incline all’accoglienza dei migranti e questo farebbe da pull-factor per i barconi di disperati. Certo, con un popolo fatto tutto di Traini, lo stragista di Macerata che se ne andava per la città sparacchiando ai neri, forse Piantedosi avrebbe un compito più facile, ma è evidente che il suo prendersela con gli italiani –troppo buoni (mah! ndr) – non è altro che depistare l’attenzione dall’incapacità del governo.

Una cosa che fa scopa con la teoria, ben espressa da Francesca Mannocchi in tivù, che l’opinione pubblica non è lucida, mentre “i decisori” (credo si intenda i governi) sì. Quindi i lucidi decisori continuano a spedire armi sempre più letali in zona di guerra, mentre l’opinione pubblica, che lucida non è, si ostina a rimanere contraria nonostante le pressioni di chi dovrebbe informarla, e che sta al novantanove per cento dalla parte dei “lucidi”. Che frustrazione!

Purtroppo ci sono eccezioni: se a Gerusalemme e Tel Aviv grandi manifestazioni popolari evitano che il governo di Israele porti la magistratura ad obbedire alla politica, ecco i toni di trionfo, e il testacoda: lì sono “lucidi” i manifestanti, e non il governo, colpo di scena, perché preme molto dire di quanto sia democratico Israele, nonostante l’apartheid. Mentre invece per l’Ucraina si usa un altro metro: il popolo è fatto coincidere perfettamente, in scala uno a uno, con il governo, per cui Zelensky e il popolo ucraino vengono usati come sinonimi e mai, in questo anno e passa di guerra, si è sentita qualche voce dissidente, che so, qualche ucraino pacifista, o anche solo qualche lettore dei giornali chiusi dal governo, o qualche elettore dei numerosi partiti messi fuorilegge a Kiev. Dunque il popolo, l’opinione pubblica, i cittadini, sono lucidi quando si identificano con chi li governa, e sono invece poco lucidi quando non si allineano. Ed ecco così sistemate le annose questioni della democrazia, dell’opposizione e della protesta sociale: il “popolo” va bene se annuisce, ma guai se diventa “folla”, o anche solo (come qui) sondaggio.

2 commenti »

2 Commenti a “Piazze e guerre. L’opinione pubblica è “lucida” solo se ubbidisce ai governi”

  1. La storia la prendono come meglio credono,a volte la esaltano,se all’establishment non va bene la nascondono.
    Prima del 2022 il neo zar stava simpatico a molti,al contrario chi ha sempre denunciato le nefandezze che ha fatto in Cecenia,Georgia,Siria e il sistematico far fuori politici e giornalisti dissidenti,e ora non prende per “santi” gli ucraini pur essendo stati invasi,visto che hanno fatto massacri in Donbass dal 2014 e fatto fuori dal parlamento chi è ostile a Zelensky,allora costoro che le dicono tutte sono filozar…
    L’abbiamo capito che la guerra deve continuare per molto tempo,vittime,devastazione avranno fine ma ora non si deve puntare a una tregua,c’ha provato la Cina ma in un nanosecondo non è stata presa in considerazione.

    Dopo aver visto le incazzature in Francia e Israele, è imbarazzante prendere atto che qui non muove foglia,eppure sappiamo tutti quanti le ingiustizie sociali esistenti,dai salari alla sanità ormai con attese terzomondiste,eppure pare ci sia l’oblio orgoglioso,il chissenefrega è diventato di moda.

    da Serentha Ivo   - mercoledì, 29 marzo 2023 alle 12:36

  2. Anche quando protestano contro i popoli amici( amici del nostro governo) i popoli diventano poco o per nulla lucidi per diventare lucidissimi( i popoli) quando protestano contro i governi nemici o nemici dei nostri amici

    da Aldo   - mercoledì, 29 marzo 2023 alle 13:41

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