Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
mer
1
set 21

Michele Emiliano. Un instancabile globe-trotter delle idee (degli altri)

PIOVONOPIETRESe la politica è la battaglia delle idee, porca miseria, prima o poi serviranno delle idee, ma siccome chi ha delle idee viene subito bollato come “ideologico”, allora è meglio non averle, le idee, e sedersi su quelle degli altri, che idee non ne hanno nemmeno loro, ma sembra che vincano.

Ed eccoci a Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, instancabile globetrotter delle idee degli altri. Ultima uscita, molto commentata, il suo elogio di Matteo Salvini, una specie di apologia di Socrate, con qualche piccola differenza: che Emiliano non è Platone, che Salvini non è Socrate e che ha mangiato e bevuto di tutto, ma non la cicuta (era mojito).

Mi rendo conto che l’argomento non è entusiasmante e che ci sarebbero mille cose più interessanti di cui parlare, dalla raccolta dei funghi al calciomercato, ma se la politica italiana offre questo, beh, tocca accontentarsi.

Dunque Emiliano.

Dice che “Salvini sta facendo un grande sforzo per delineare una visione di Paese” e che da quando c’è il governo Draghi non è più omofobo, non è più xenofobo, non è più antieuro, non è più antieuropeo, non sventola più madonne e rosari e insomma, non si sa quel che gli è capitato, ma nel volgere di pochi mesi è diventato quasi una brava persona, e magari non si chiama più nemmeno Salvini. Naturalmente Emiliano sta anche con Draghi, sta anche con Conte, starebbe con gli alieni, se sbarcassero in Puglia (“Sono molto avanti tecnologicamente”), oppure, alla bisogna, si gemellerebbe con qualche tribù antropofaga del Borneo (“Difendono le loro tradizioni”), o, se servisse, con i serpenti a sonagli (“La natura è meravigliosa”). Tra i pregi di Salvini secondo Emiliano ci sarebbe il fatto che ha lasciato la Meloni (eh?, ndr) e che ha fatto dimettere Durigon, che è un po’ come dire che i nazisti lasciarono Stalingrado perché non gli piaceva il clima. Insomma, Emiliano se la canta e se la suona, a volte con un indomito sprezzo del ridicolo, tipo dire che Fratelli d’Italia parla alla parte oscura dell’umanità, ma flirtare con il sindaco di Nardò che è un ex (?) di Casa Pound. In confronto a Emiliano, un arabesco è una linea retta. Ora, naturalmente, il problema non è il “governatore” della Puglia, per cui bisognerebbe inventare un “Emilianometro” che ne registri le oscillazioni in tempo reale, ma la cretinissima pervicacia con cui si abbraccia l’ultimo format in circolazione, l’ultima trovata, la più recente cazzata in commercio. Ancora si ride, per esempio, alle grida di giubilo provenienti dai draghisti militanti quando Salvini, nel suo discorso per la fiducia al governo, citò Parri. Urca cita Parri! E’ cambiato! E giù battimani per il nuovo Salvini (probabilmente pensava fosse una mezzala del Milan).

Ci perdoni dunque Emiliano se non consideriamo la sua svolta salviniana come una cosa seria in un posto (l’Italia) e in un tempo (gli ultimi vent’anni, più o meno) in cui di serio non c’è niente. In più, delle cose che dice ce n’è una vera, comunque, che lui “ha a cuore l’umanità”, e in effetti non c’è niente di più umano che pararsi le chiappe, tenersi buoni i futuri potenti, dire “io sono stato amico atté” quando sarà il momento. Il resto è vita, orecchiette, olio buonissimo, i tramonti meravigliosi del Salento e un’idea di politica che è stretta parente delle signorie medievali, quando uno stava un po’ col papa, un po’ con l’imperatore, un po’ col primo venuto, o con l’ultimo arrivato, purché ne venisse fuori, come da una spremuta, un qualche goccia di potere.

4 commenti »

4 Commenti a “Michele Emiliano. Un instancabile globe-trotter delle idee (degli altri)”

  1. Buon giorno, mi presento, sono il Prof. Secondo De Coultis, La devo informare che il sottoscritto l’aveva messo a punto in un passato recente l’Emilianometro. Il mio apparecchio realizzato interamente con materiali nobilissimi e riciclabili nella loro totalità per la precisione si chiamava Emilianografo, si trattava in effetti di un progetto che graficamente, mediante una complessa rete di pennini a inchiostro ( biologico )rilevava in tempo reale i “percorsi” mentali del governAttore
    della Puglia. purtroppo i costi di gestione erano paragonabili a quelli di gestione di un carrarmato a benzina del secondo conflitto mondiale, in quanto “beveva” dai cinque agli otto litri di inchiostro ( biologico ) al giorno e distruggeva dai cinque agli otto etti di pennini ( Pelican riciclabili ) al giorno. tutto questo unito al fatto che a nessuno, ripeto a nessuno interessavano i tabulati telescritti prodotti dal soggetto esaminato hanno reso Obso/Superfl/Inutil/Quantomail’ho fatto il suddetto apparecchio.
    grazie per lo spazio concessomi
    cordialmente vostro
    Prof. S.D.O

    da Giampiero Croce   - mercoledì, 1 settembre 2021 alle 12:09

  2. Grandissimo prof!

    da Alessandro   - mercoledì, 1 settembre 2021 alle 14:33

  3. Lo sdoganamento del leghista che ne dice e si contraddice ogni tre per due? Si va nell’incomprensibile,potrei intravedere un avvicinamento alla lega come lo sta facendo il neo rinascimentale saudita,ma verso quale meta,una dolce opposizione qualora in Puglia vincesse la dx?
    La dx seppur a denti stretti è e sarà compatta,nonostante il primo partito sia quello della sorrate d’italia,sono talmente elastici da quelle parti che a una quadra ci arrivano comunque,il problema sono i danni che faranno,ma il popolo è sovrano,vanno di moda loro ultimamente,dovremo sorbirceli tutti quanti almeno dai sondaggi.
    Emiliano è un po’ il franceschini della Puglia,annusa il vento e dirige le ali a suo favore,peccato che nel fare il piacione otterrà poco,poco,o forse nulla,ma lui ci prova,checcevò!

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 1 settembre 2021 alle 18:06

  4. due , forse tre, sono , a mio parere i problemi del PD:-
    1) è pieno di renzisti che allargano sempre ” le braccia in area di rigore ”
    2) siamo in continuazione in campagna elettorale. Il segretario LEGA è 365 gg /anno sul pulpito
    3) parecchi politici hanno perso definitivamente il senso dell’etica

    da giacomo   - giovedì, 2 settembre 2021 alle 12:37

Lascia un commento