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mer
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lug 21

Commedia umana. La politica in Italia, come chiedere a un lombrico di volare

PIOVONOPIETREConfesso di leggere le cronache politiche con la stessa attenzione e lo stesso trasporto emotivo con cui leggerei i risultati dell’hockey su prato. Con qualche eccezione, perché ci sono personaggi della comédie humaine che travalicano le pagine delle cronache del potere e diventano macchiette esilaranti, caricature. A volte le metafore sono così evidenti che chiamarle metafore diventa un’offesa: la motovedetta libica regalata ai libici dagli italiani che sperona e spara su migranti indifesi è una di quelle. E se la mettete accanto alla foto del Presidente del Consiglio che si congratula per lo spirito umanitario della guardia costiera libica, vi darà un’idea di dove siamo finiti: in un gorgo in cui la realtà non c’entra niente, quel che c’entra è il raccontino della realtà, ad uso e consumo di questo e di quello (cioè di questo, Draghi, oppure di quello, Draghi).

Dunque, scorro le pagine e guardo i Tg con l’aspettativa del paradosso che esplode, è il mio Helzapoppin’ quotidiano. Sommario su Repubblica: “Letta richiama Italia Viva alla coerenza”, che è come chiedere a un lombrico di volare. Seguono righe e righe e righe di analisi (questo ovunque) in cui si spiega e analizza che forse i renzisti non sono così di centrosinistra come qualche poveretto ha creduto per anni, e ora, che sorpresa!, brigherebbero insieme a Salvini per portare al Quirinale un Presidente della destra. Minchia, che intuizione.

E poi c’è la dietrologia, chiamata così perché “davantologia” fa brutto e bisogna far finta che per vedere la realtà si è scavato a fondo, mentre invece è lì sotto gli occhi di tutti. Che esista un asse ideologico tra i naufraghi di Italia Viva e le potenze della destra rampante e populista è conclamato da anni, ma lo si presenta come “colpo di scena”, “inaudita svolta”, “perbacco”, “ma guarda un po’”. Lo spettacolo d’arte varia di vedere arguti commentatori venir giù dal pero non ha prezzo.

Insomma, c’è da pensare che nei giornali non leggano i giornali, e allora perché diavolo dovremmo leggerli noi?

L’ultimo Tetris è quello del Quirinale, per cui si interpretano le astute mosse dei filo-sauditi di Italia Viva sul ddl Zan come una cosa che non c’entra niente con il ddl Zan, ma con il futuro presidente della Repubblica, sulla cui elezione cui i 45 di Italia Viva potrebbero fare l’ago della bilancia. Eletti col Pd, speranzosi di finire in doppia cifra (in effetti, a parte la virgola, 1,5 è doppia cifra), sempre in prima linea per tentare di far vincere la destra (Scalfarotto candidato in Puglia con l’appoggio della “bracciante” Bellanova, ah, che spettacolo!), vengono intervistati come fossero Cavour redivivo, e tutto questo senza scoppiare a ridere, che sarebbe a ben vedere la reazione più sana.

Naturalmente, ogni volta che Renzi fa il suo salto della quaglia c’è chi la prende alla larga e ci spiega con il ditino alzato che ogni compromesso è un compromesso al ribasso, e che bisogna piantarla di fare gli estremisti. Sono gli oliatori, i facilitatori, gente che dalla legge sul divorzio avrebbe tolto l’articolo uno, ma anche il due, il tre, il quattro e così via, perché sono “divisivi”. Se poi alzi gli occhi dalla prima pagina pensando “ma questi sono scemi”, ti predi dell’ideologico, che secondo loro è una parolaccia tranne quando sono ideologici loro, sempre al servizio occulto di baciatori di salami e di baciatori di pantofole (principesche e saudite). Il vecchio Cuore avrebbe titolato “Hanno la faccia come il culo”, oggi non si può, sarebbe “divisivo”.

9 commenti »

9 Commenti a “Commedia umana. La politica in Italia, come chiedere a un lombrico di volare”

  1. Le tue analisi sono sempre condisibili e ti ringrazio perchè mi fai sentire meno solo, la paura di essere “matto” c’è sempre. Per concludere, complimenti, sei entrato nelle parole incrociate “L’Alesssandro dei noir ambientati a Milano” Robecchi ci stava e venivano anche gli incroci!

    da Marco Ferrari   - mercoledì, 7 luglio 2021 alle 09:51

  2. La voglia di scrivere sui soliti noti, si quelli che ormai sono destra del Paese con una percentuale ridicola dei consensi, mi scappa da tutti i pori…
    Il problema è che di italomorti ce ne sono parecchi da Letta, ormai il Paese è assolutamente a maggioranza destrorsa, quella ben riconoscibile e quella mascherata, l’unica speranza è che gli elettori se ne accorgano e abbiano possibilità di scelta chiara e netta in futuro,adesso c’è ancora troppa nebbia.

    Povera Italia, tra diritti lgbt, lavoro e giustizia sociale pare un gambero che corre da centometrista…

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 7 luglio 2021 alle 12:07

  3. riesci sempre a farmi sorridere sulle contraddizioni della nostra politica, ti adoro come autore, scrittore, giornalista, grazie Robec di cuore

    da nicoletta   - mercoledì, 7 luglio 2021 alle 15:58

  4. Perdona l’assoluto OT, ma ci tenevo a dirtelo.
    Ho letto altri sei libri di Joe Lansdale,
    quattro in inglese, e avevi proprio ragione :
    è un grande.
    Forse Jackrabbit è uno dei meno riusciti.

    un saluto

    da Dedalus   - mercoledì, 7 luglio 2021 alle 16:51

  5. Da repubblica di oggi: “RAI, draghi non aspetta i partiti”. I’articolo non posso leggerlo perché il giorno in cui hanno licenziato in tronco verdelli ho disdetto l’abbonamento on line motivando con i commenti del caso, ma posso immaginarlo. Niente più lottizzazione, in c.d.a. andranno rappresentanti dei partiti ma nominati direttamente dal migliore che ha la manina felice (brunetta, cingolani, bianchi etc. effettivamente sono una meraviglia!). Non oso pensare chi nominerà direttore generale, magari la germini o la moratti (magari, così ce la togliamo dai piedi in regione). E i giornali applaudono l’uomo del fare (caz..te).

    da Liliana   - mercoledì, 7 luglio 2021 alle 17:46

  6. Chapeau!!!

    da pier   - giovedì, 8 luglio 2021 alle 19:31

  7. Robecchi! Sempre il più lucido! Grazie

    da Elena   - venerdì, 9 luglio 2021 alle 19:47

  8. Dei “partiti” che non vogliono essere divisivi è una cosa da standing ovation.

    da Gianfranco   - sabato, 10 luglio 2021 alle 07:25

  9. Leggere i giornali italiani per chiedersi a ogni articolo “chissà com’é andata veramente” non ha prezzo. Me lo ripeto da nni.
    PS la defunizione da cruciverba di cui al post 1 l’ho trovata anch’io con estremo piacere.

    da Carginone   - mercoledì, 14 luglio 2021 alle 14:02

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