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mar 21

Vaccini. Vivere in Lombardia è più pericoloso che fare il bagno con l’orso

PIOVONOPIETRENella top ten delle cose che è meglio evitare, subito sotto “fare il bagno nella vasca dell’orsa assassina”, ma sopra “guidare a fari spenti nella notte”, c’è “abitare in Lombardia”, una cosa che può diventare letale se siete – come tutti – in attesa di un vaccino. Bellissima terra, con laghi e montagne, dove il cielo “è bello quando è bello” (cit) e i cittadini sono abituati a guardare tutti gli altri italiani dall’alto al basso, perché qui c’è l’eccellenza, signora mia. Ecco, questa terra di eccellenze e primati, passata in poco più di duemila anni dalle palafitte a Bertolaso si chiede ora, con una certa apprensione, se a ben vedere non fossero meglio le palafitte. Il caparbio commissario-a-tutto aveva solennemente promesso al momento dell’insediamento (era il 2 febbraio): “Tutti i lombardi vaccinati entro giugno”, cioè dieci milioni di persone. Ricevette grandi applausi. Passa un mese e mezzo e Bertolaso, stentorea la voce e gonfio il petto, ri-dichiara volitivo (18 marzo): “Tutti i bresciani vaccinati entro luglio”, cioè duecentomila persone invece di dieci milioni, ma un mese in più.

Basterebbe questo, in un paese normale (ahah, ndr) per cacciare con ignominia un simile caciarone, che nonostante il surreale dispiego di scempiaggini lamenta oggi (altra intervista, sul Corriere) di non avere abbastanza potere, di non poter spendere un euro, di non firmare niente e (ciliegina!) “Dovrei stare all’ultimo piano di palazzo Lombardia”, non si capisce bene se per fare il Presidente al posto di Fontana o per buttarsi di sotto, da lombardo temo la prima ipotesi.

Per il resto, Bertolaso a parte, la Lombardia vive un grande momento di autocombustione: tutta la sanità lombarda, dai vertici all’ultima Ast, è di nomina politica e al novanta per cento gestita da marescialli, sergenti e caporal-maggiori della Lega, tutti agli ordini di Salvini che ha tuonato per i giornali: “Chi ha sbagliato deve pagare!”, ma poi, invece di andare a costituirsi, ha fatto un po’ di tetris con le nomine, incastrando uno qua e uno là, sempre dei suoi. Le altre forze della destra fanno un po’ tenerezza, con i balilla di Fratelli d’Italia che lamentano di aver poco potere e Forza Italia che ha dovuto sacrificare il più esilarante assessore alla Sanità dai tempi dei Longobardi (il mai dimenticato Giulio Gallera) per sostituirlo con lady Moratti, mossa si dice approvata e caldeggiata da Salvini medesimo. Ora si narra di guerre intestine, ferri corti e sgambetti, con la Moratti che si installa in un altro grattacielo e si comporta da vero Presidente della Regione, mentre Fontana – di fatto commissariato – si rivela per quello che è: un signore buono a tagliar nastri e ad annuire nei convegni di Assolombarda, maldestro persino negli affarucci col cognato e ricco di soldi scudati in Svizzera. Una prece.

Quel che esce da questa eccellenza, più che una soave descrizione manzoniana, sembra un quadro di Bosch, coi vecchietti convocati a cento chilometri di distanza, a volte spediti in due posti contemporaneamente, a volte non avvertiti per niente perché la Regione non riesce a spedire i messaggi di convocazione, cosa che indigna Bertolaso: “Siamo atterrati su Marte e non riusciamo a spedire gli sms”. Bella frase, ma un po’ oscura: “siamo atterrati” chi? I lombardi? La Lega? La Moratti? Se la regione Lombardia avesse organizzato la spedizione su Marte ora saremmo qui incantati a rimirare immagini di qualche palude nel varesotto, con Fontana che dichiara: “Beh, dài, ci siamo andati vicini”.

6 commenti »

6 Commenti a “Vaccini. Vivere in Lombardia è più pericoloso che fare il bagno con l’orso”

  1. A me dispiace per i tanti lombardi che sono all’opposizione,i quali per molti anni hanno dovuto sorbirsi Furmigun,ora sono passati ai celoduristi contro i terroni di bossiana memoria,al felpato che ce l’ha contro chi ha la pelle scura.
    Questo è il collante per poter comprendere quanto sia radicato il voto a dx dei lombardi,per loro non sono importanti gli scandali emersi nei decenni,una sanità diventata molto privata a scapito di quella nazionale,la loro ricchezza va salvaguardata turandosi tutti gli orifizi scegliendo l’improponibile,se li turano non è così scontato!
    Lo spero per voi che sia stato recepito il record delle morti per covid a livello regionale rispetto al resto del mondo,d’avere un governatore che fa “pasticci” familiari con le forniture ospedaliere e conto in Svizzera incorporato,incapace di organizzare la vaccinazione,lui e compagnia bella sono da raccomandare come esempio…
    Non ne ho idea se il Conte 2 avrebbe potuto commissariare la regione,certamente con il governo dei migliori,nonostante il disastro tutto passa in silenzio o quasi.

    Se dovessi scommettere su una svolta alle prossime elezioni,perderei quasi sicuramente,consolatevi in Piemonte pur non toccando il fondo come da voi,non siamo messi bene pure qua!

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 24 marzo 2021 alle 09:26

  2. Forte e chiaro come al solito Alessandro però …

    Temo che gli sparuti leghisti che avranno l’ardire di leggerti, oltre incaz*arsi come bisce, resteranno oltremodo disorientati, chiedendosi per il resto della giornata se, e nel caso da quando, la nota azienda tedesca di utensili elettrici abbia cominciato la produzione pittorica … ;-D

    Un saluto a te, all’aficionado Ivo ed agli eventuali che si aggiungeranno

    da degiom   - mercoledì, 24 marzo 2021 alle 10:19

  3. grazie per aver detto grandi verità, ma con un tono lieve. mi hai fatto sorridere, anche se il grumo di ansia e rabbia che ho nello stomaco continua a far male. Mi chiedo, e mi piacerebbe che qualcuno mi desse una spiegazione: premesso che quasi tutte le regioni vaccinano chi vogliono, che la regione lombardia spudoratamente rivendica addirittura la sua scelta di dare la precedenza alle categorie che pesano di più (vedi università: docenti, anche emeriti, personale tecnico amministrativo e poi borsisti, dottorandi etc.) perchè al danno devono anche aggiungere la beffa? ovunque ti prenoti e in contemporanea ti fissano luogo e data del vaccino. in lombardia no: ti prenoti e poi devi aspettare che ti chiamino loro, praticamente non puoi prendere altri appuntamenti, andare via di casa, stai lì, aspetta, magari anche per mesi visti i tempi, e poi ringrazia. Credo che questa sia la chiarissima manifestazione della totale mancanza di rispetto che questa gentaglia ha nei confronti dei cittadini

    da liliana   - mercoledì, 24 marzo 2021 alle 13:16

  4. Il mio timore è che l’opposizione (il PD) in Lombardia abbia avuto questa inconsistenza perché è ben consapevole del fatto che, se fosse stato al Governo della Regione, avrebbe commesso gli stessi errori (magari solo qualche gaffe in meno) perché sarebbe stato sottoposto alle stesse “pressioni” e non avrebbe potuto fare meglio. Ma non (solo) perché siano della stessa pasta (anche se che ci aspettiamo di più dal PD, non deve diventare come “loro”, per cercare di vincere, etc etc), ma anche e soprattutto perché la politica, in Lombardia, deve essere obbediente a questi poteri, altrimenti: in un modo o nell’altro le cose comunque dovranon andare come i poteri vogliono.
    E questi poteri ci tengono a dimostrare ai loro colleghi altrettanto “potenti” che la loro Lombardia è completamente assoggettata ai loro bisogni, e sarà sempre “terra di schiavitù”, una terra in cui gli abitanti non possono lottare per i propri diritti e sono addestrati a competere tra di loro per accedere ai propri diritti, e che quindi tengono sotto controllo, come garanzia degli investimenti (tutt’altro che sovranisti) che li finanziano, anzi, arricchiscono.

    da Fabio   - mercoledì, 24 marzo 2021 alle 14:29

  5. È arrivata Flora in libreria finalmente.Per un po’ scomparira’ il panorama indecente dei bertolasi (intenzionalmente in minuscolo) delle fontane inquinate e dei sauditi nostrani.

    da Vitaliano Bianchini   - giovedì, 25 marzo 2021 alle 18:07

  6. Chi ha un parente medico non di CL in Lombardia, sa o ha sentito come le cose sono gestite, qual è il modus operandi per far fuori tutti quelli che non sono dei loro, come occupano tutti gli spazi una volta intrufolati in un ospedale.
    Poi ci sarebbe da rendersi conto che un 30 e lode di uno studente qualsiasi a un esame non è equivalente a un 30 e lode dato da un professore di CL a uno studente di CL. La situazione della Lombardia non stupisce proprio per nulla.

    da sebastiano   - lunedì, 29 marzo 2021 alle 09:18

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