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feb 21

Ultimi ricatti. Scalfarotto re del Belgio. Meb a Fiume e Bellanova a Versailles

PIOVONOPIETRECon i retroscena più veloci dei retroscenisti, la crisi di governo in atto, innescata dal teorico del Rinascimento Saudita, presenta aspetti interessanti in ogni campo, non escluso quello della psichiatria. Il ruolo centrale di un partito che non si è mai presentato alle elezioni, accreditato nei sondaggi del voto dei parenti stretti (non tutti, a giudicare dalle percentuali) e i cui rappresentanti sono stati eletti dal Pd (lui compreso), dimostra l’eterna validità di un assunto ormai centenario. In teatro, a chi disturbava dalla galleria, Petrolini diceva apertis verbis: “Io non ce l’ho con te ma con chi non ti butta di sotto”. Ecco, questo per dire che cedere a un ricatto è il modo migliore, praticamente sicuro, di subire il prossimo ricatto, e poi il prossimo, e poi il prossimo, eccetera eccetera. Ma veniamo al dettaglio degli avvenimenti, che si susseguono a velocità sostenuta.

Ore 8.15 – Renzi chiede il ministero dell’economia, quello della giustizia, trasporti e lavori pubblici; poi Inps, servizi segreti, l’abbonamento a Sky per due anni, quindici punti in più per la Fiorentina e due aeroporti a Firenze, Nord e Sud, con Nardella controllore di volo.

Ore 9.25 – “Irresponsabile chiusura dei partiti avversari”. Così Renzi commenta il titubante no alle sue richieste. In un comizio al Quirinale, ormai trasformato in Leopolda per i suoi show, aggiunge all’elenco 46.000 km quadrati in Mongolia da affidare a Rosato, la comproprietà di Cristiano Ronaldo, una Bentley decapottabile, Fiume italiana con governatore Maria Elena Boschi. Tutto naturalmente per il bene dei nostri figli, per i quali già costruì con le sue mani “mille asili in mille giorni”.

Ore 10.40 – “Sconvolto dai veti”, Matteo Renzi apre alla trattativa e concede qualcosa: i km quadrati di Mongolia per Rosato scendono a 30.000, ma è un cedimento che va bilanciato con due miniere di diamanti in Sudafrica e la reggia di Versailles in comodato d’uso per dieci anni a Teresa Bellanova, perché una che ha fatto la bracciante merita di spassarsela un po’ nel lusso, oltre alla soddisfazione di gettare qualche brioche dal balcone.

Ore 12.45 – Nuova coraggiosa proposta di Italia Viva: Scalfarotto re del Belgio.

Ore 14.50 – Le trattative proseguono a ritmo serrato. Viste le titubanze delle controparti, Renzi decide per il rilancio: il Reddito di Cittadinanza può restare in vigore, ma solo per chi ha donato qualcosa alla fondazione Open. Nell’ambito di un ridisegno della politica estera, pretende invece l’annessione di Nizza e Savoia, la Corsica, la Libia e altre nomine all’Eni, dove ha già piazzato gente che non distingue un idrocarburo da un cucciolo di koala.

Ore 16.20 – Matteo Renzi concentra la battaglia sul ministero dei Lavori Pubblici, perché le infrastrutture sono un bene inestimabile per i nostri figli e nipoti, a cui va costantemente il suo pensiero. Tra i progetti più interessanti, un’avveniristica illuminazione a led per gli ospedali e le scuole dello Yemen, in modo da permettere agli amici sauditi di bombardarle con più agio, senza sprecare preziose bombe italiane la cui fornitura è stata colpevolmente interrotta dal governo Conte.

18.15 – Inaspettato rilancio: Scalfarotto imperatore della Turingia.

20.10 – Riprendono gli incontri al Quirinale, dove Renzi si presenta con un venditore Tecnocasa e prende appunti: bisognerà abbattere dei tramezzi, rifare gli infissi e acquistare nuovi arazzi.

21.00 – Spiace ripetersi, ma tocca farlo: io non ce l’ho con te, ma con chi non ti butta di sotto.

20 commenti »

20 Commenti a “Ultimi ricatti. Scalfarotto re del Belgio. Meb a Fiume e Bellanova a Versailles”

  1. L’ultima trattativa l’avrei evitata, dopo aver preso atto dell’impossibilità di coinvolgere in maggioranza il centrume, fidati pure di quelli… Almeno come 5s non mi sarei esposto all’ulteriore ludibrio dello scassaminchia più noto del west.
    Con Dibba spesso non sono d’accordo, tipo non aver preso accordi con Emiliano in Puglia tramite la candidata alle recenti regionali, in questo caso però è l’unico che ha avuto un minimo di dignità.
    Ora con il governo confindustria-Bce i 5s hanno l’ultima chance per non sputtanarsi definitivamente, si vada alle urne con un accordo con il pd, sempre che questi non vogliano sporcarsi le mani con la dx nel governissimo.
    In questo modo ci libereremo definitivamente della metastasi conferenziera, ora potrebbe accettare inviti in Myanmar, tira una buona aria anche da quelle parti…

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 09:23

  2. Ok, satira azzeccatissima. Ma da oggi tornano satireggiabili anche gli altri o dovete fare riunione di redazione e sentire il direttore?
    (Lo so, lo so, uno scrive che cazzo vuole, la satira a Conte la potrei fare io se ne fossi capace…)

    da Cinzia Tacus   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 09:52

  3. Guardi, in quasi dieci anni di corsivi sul Fatto Quotidiano (fa più o meno 500 settimane) non ho mai concordato un pezzo e mai ne ho parlato prima col direttore. E’ capitato che ci sentissimo dopo, e che mi dicesse (dopo la pubblicazione) che non era d’accordo. Per cui, può non crederci, ma quel che scrivo io non è sottoposto a nessun vaglio preventivo, altrimenti scriverei altrove. Quanto alla satira su Conte, gli spunti non mancano (se seguisse il programma per cui scrivo se ne sarebbe accorta), però – lo dico in generale – non è mai una buona cosa criticare qualcuno per quello che NON scrive. La faccia lei la satira su quel che vuole, mica è proibito

    da Alessandro   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 10:17

  4. Condivido il pensiero di Ivo. Urne. Se il PD appoggia draghi si spacca definitivamente e si preclude ogni possibilità di formare un governo futuro con i 5s, unica soluzione per evitare che salvini e meloni prendano il 50% dei voti. Bravo renzi, il suo gioco sta nel portare molti PD in futuro verso il ” suo” centro, e ci riuscirà temo.

    da Davide   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 10:17

  5. Una volta tanto -ma giuro che non lo faccio piu’- condivido l’amara ironia di Robecchi. Al quale, prima ch’egli m’accusi, come consuetudine, d’essere un cretino (un rituale che io accolgo con benevolenza essendo, di fatto, nel gergo della sinistra la parola cretino equipollente alla parola dissidente), dicevo dunque, al quale vorrei segnalare che
    il vero punto critico e’ giusto quello che qui non viene minimamente indicato, ossia il Presidente della Repubblica, che continua a farci perdere tempo rimandando una data imminente e improrogabile: quella delle nuove elezioni politiche.

    da egidio scrimieri   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 10:23

  6. Verrei rassicurarla, siccome rispetto le parole non ho mai usato cretino come sinonimo di dissidente. A parte che non si capisce lei da cosa dissentirebbe, mi sembra ben immerso nel pensiero dominante e nella pappa che piace a (quasi) tutti. Tranquillo: se io dico “cretino” intendo proprio “cretino”.

    da Alessandro   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 10:29

  7. Si ok però …

    Quando è sceso a 30.000 kmq di Mongolia per rosato, un pensierino ce lo si poteva pure fare, magari trattando per una sola miniera di diamanti …

    Ho come la sensazione che per noi popolino italico (quanto meno per me, che ne faccio parte), tale accordo sarebbe stato meno peggio di un governo Draghi.

    PS dopo aver seguito i frenetici dibattiti televisivi, questa notte ho avuto sonni agitati, sconvolti da un incubo ricorrente: il volto sorridente dell’ex presidente BCE che mi fissava ammiccando, reggendo (faticosamente) tra le braccia un cetriolo delle dimensioni di un (enorme) zipangolo (in calabrese anguria) … ;-C

    da degiom   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 11:23

  8. Matteo Renzi, cavallo di troia in Parlamento. La destra esulta, il popolo italiano molto meno… Riuscirà il nostro eroe a scavalcare pure il Mario Draghi nazionale? Se fossi in quest’ultimo, ci starei un attimino attento. I politici non si amano: non ce l’hanno col collega, ma con chi non lo butta di sotto. Buona questa!

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 12:16

  9. Alessandro, sei un grande. Meglio che buttare di sotto Renzi, opterei per la sua schiacciata sotto il mio mezzo pesante pieno zeppo di rifiuti solidi urbani. Bada bene; dovrei ripassarci sopra in retromarcia per assicurarmi che nulla di visibile rimanga sul selciato. Di tracce simili la storia non sa che farsene.
    Ti abbraccio forte.

    da Pietro Frenta   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 14:04

  10. @ Davide

    Non si può escludere nulla, ma c’è una certezza, l’affidabilità del neo rinascimentale saudita è sotto zero, penso che manco a dx costui affascini.
    Rimarrà un conferenziere fino a quando ci sarà qualcuno che lo paghi e lo ascolti.

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 14:42

  11. @ Davide

    Non si può escludere nulla, ma c’è una certezza, l’affidabilità del neo rinascimentale saudita è sotto zero, penso che manco a dx costui affascini.
    Rimarrà un conferenziere fino a quando ci sarà qualcuno che lo paghi e lo ascolti.

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 17:01

  12. Caro Robecchi, aggiungiamo altro pepe al suo gustosissimo pezzo.
    Ore 8.15: fofò alias il dj di mazara del vallo, acuto principe del foro ed ottuso reggitore dei servizi penitenziari dice che lui di grazia e giustizia s’intende più di tutte le toghe della tonnara di mazara, ergo dalla bilancia non se muove;
    9:25: toninelli sbraita contro i draghi delle fiabe dicendo me so annientato lavorando perfino in presenza oltre che in agilità e non trovo giusto che non mi si dia un piccolo tunnell da scavare con le mie manine senza calli;
    10:40: taverna esce dal suo guscio ricavato dai gobbi e dai dossi del quarticciolo ripetendo fino allo sfinimento, nun è vero che nun so’ na politica, io lo sono eccome na politica, che finora nun s’è visto? Ah, dite che nun s’è visto? Aho, io so er vice presidente ma non der senato della repubblica deppiù der senato der quarticciolo mica ca……
    12:45: si è fatto vivo di maio, dice che dobbiamo glissare anche se a malincuore sul fatto che navalny quel giorno non portava le mutande e poi cautela sull’investitura di biden, metti che ricontrollano i voti e se scopre che ha vinto Trump? E poi Draghi mi ha fatto na bona impressione, metti che gliela ho fatta anche io? Che dite, ce posso sperà?
    14:50: conte si è fatto vivo con casalino e gli ha detto, potevi far uscire il tuo libro, ne regalavamo una copia anche a draghi così lui dopo averla letta si iscriveva al grande fratello e non rompeva più gli zebedei;
    16:20: Fra…..ccaro si è slacciato il cordone, lasciando intravedere il cilicio ed ha urlato davanti alla binetti, è un anno e mezzo che ogni sera mi frusto ma nessuno si è ancora accorto di me, come fai tu ad essere sempre sulla cresta dell’onda?
    18:15: azzolina dopo avere sfrecciato dentro al girello nei corridoi di una scuola romana, telefona al custode del portone d’accesso al ministero di viale trastevere e chiede, che faccio, se torno trovo aperto?
    20:10: dibba si libra da una liana all’altra di un albero guatemalteco sfogliando il suo memoriale e urla: non lo votate, è l’apostrofo delle élite, scusate volevo dire è l’apostolo……;
    21:00: lo dico senza dispiacere, io nun ce l’ho con i grillini, ma con chi li ha votati.
    Cordialità Michele Soldovieri.

    da michele soldovieri   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 17:08

  13. ve l’ha mesa nel culo un’altra volta, coglionazzi pentadementi!

    da revenger   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 18:15

  14. Approvo questo commento solo per dire che qui, di solito, la gente parla più civilmente. Ma anche per far vedere la pasta di cui è fatta certa gente. Che poi, personalmente, io non me lo sento “nel culo” per così poco, spero che la condizione materiale del signor anonimo qui sopra (sempre codardi) sia decente. Non vorremmo vederlo a chiedere il reddito di cittadinanza a un premier banchiere

    da Alessandro   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 18:18

  15. Qualcuno ha detto che gli italiani hanno lo stomaco di ferro e la memoria di burro: hanno dimenticato monti e la fornero in lacrime per aver dovuto procurare tante sofferenze al popolo, naturalmente per il loro bene, e quello che è successo dopo per reazione: lega e 5 stelle in crescita esponenziale e l’orrendo inciucio salvini/dimaio che ha fatto tante vittime. Adesso siamo da capo con un cosiddetto governo tecnico, in realta’ un governo in cui poteri bancari e confindustria la faranno da padroni e noi da vittime, perchè dovremo sacrificarci per salvare l’economia nazionale. Quanto a renzi, non ha cambiato idee, il suo governo ha fatto scempio di diritti dei lavoratori, della scuola pubblica e dell’ambiente, sono quelli del pd che sono stati così fessi da tenersi lo scorpione in seno e assecondarlo e lui ovviamente per ringraziarli li ha punti. E’ nella sua natura. Scommettiamo che tra un po’ i giornali parleranno di lui come di un fine statista? sono sicura che avrà un incarico di prestigio nel nuovo governo, ma forse la sua natura di scorpione lo porterà a pungere ancora…..e speriamo che il punto questa volta finalmente reagisca schiacciandolo sotto i piedi

    da liliana   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 18:42

  16. @ per il fenomeno anonimo

    Non si sforzi più di tanto,non riuscirà mai ad arrivarci, e chissà se un giorno riuscirà a realizzare che il neo rinascimentale saudita l’ha messo in quel posto a tutti gli italiani.

    Avrà un effetto dolorifico ritardato…

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 3 febbraio 2021 alle 20:42

  17. caro Robecchi, la ringrazio per aver censurato il mio commento. Evidentemente preferisce pubblicare la volgarità di un anonimo che il controcanto celioso sugli esponenti politici grillini. cordialità michele soldovieri.

    da Michele soldovieri   - giovedì, 4 febbraio 2021 alle 13:16

  18. Ma non è censura, solo controllo qualità. Prendere l’idea di un altro e ricicciarla è al di sotto degli standard che applichiamo qui. Ma confido che lei possa pubblicare altrove

    da Alessandro   - giovedì, 4 febbraio 2021 alle 13:19

  19. S’ode a destra uno squillo di tromba; A sinistra risponde uno squillo: D’ambo i lati calpesto rimbomba Da cavalli e da fanti il terren. (…) (cito da Il Conte di Carmagnola di A. Manzoni). Dopo l’incarico del Presidente della Repubblica si risponde con entusiasmo al richiamo “Draghi” da destra e da sinistra, da ovunque. Del resto, una volta si diceva di uno capace: Ohi, lui lì sì che è un drago… Vedremo. Io per esempio non amo molto i governi raffazzonati. Mi piacciono i governi eletti dal popolo, buoni o cattivi che siano, ma eletti da una maggioranza. Qui siamo proprio al “Santo” subito.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 5 febbraio 2021 alle 13:02

  20. La classe non è acqua ..Ottimo as usual!

    da Elena   - venerdì, 5 febbraio 2021 alle 13:07

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