Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
mer
10
feb 21

La metamorfosi. Oggi uno va a letto sovranista e si sveglia europeista

PIOVONOPIETRELasciamo da parte l’agiografia canaglia, i 768.000 compagni di scuola di Draghi già censiti dai giornali (era il più bravo), le notazioni sportive (calcio, basket, sempre insuperabile, non si hanno notizie su hockey e sci di fondo, ma arriveranno), il casale in campagna, la moglie silenziosa, il rigore morale, eccetera eccetera. Sarebbe facile farci dell’ironia, ma suonerebbe tutto già sentito, perché se c’è una stupidaggine nazionale storica è quella dell’esultanza per la scoperta geografico-politica dell’ultima spiaggia. Era “l’ultima spiaggia” Monti, era “l’ultima spiaggia Renzi”, e si è visto. Ora c’è questa nuova “ultima spiaggia”, Draghi, il che fa supporre che basta, chiuso, spiagge buone non ce n’è più, e l’alternativa è schiantarsi sugli scogli. Invidio l’abbondanza di litorali balneabili, ecco, mettiamola così.

Sistemata la questione entusiasmo, comprensibile e in qualche modo prevista, resta sospesa a mezz’aria la vecchia favola, sempre affascinante, del “governo dei migliori”. Ma per ora, non conoscendo nomi e biografie di questi migliori, si accetta che ci sia un governo del migliore – Draghi – e tutti gli altri più o meno quelli di prima, cioè i peggiori, cacciati in vari modi, sbertucciati per mesi, accusati di ogni schifezza. Avremo dunque quelli che mangiavano i bambini a Rignano insieme a quelli che rivogliono la lira, insieme a quelli che insistono per ricoprirci di soldi se stiamo sul divano a fare un cazzo, che è l’interpretazione del Reddito di Cittadinanza di quelli che non ne hanno bisogno, eccetera eccetera. E anche qui si potrebbero fare notazioni linguistiche interessanti, per esempio perché parole come “ammucchiata” o “accozzaglia”, diventino di colpo “responsabilità nazionale”. Insomma, una riforma la si è già portata a casa, quella del vocabolario, con il Mattarella-Draghi al posto del Devoto-Oli.

E’ tutto un girarci intorno, però, mentre la questione centrale resta un’altra, quella del “commissariamento della democrazia parlamentare” con tutto il contorno di commenti su una classe politica che “ha fallito”, i partiti che “sono morti”, e altre sentenze simili, per cui è ora che arrivi uno bravo e rimetta le cose a posto. Appoggiato però – Comma 22 – dalla stessa classe politica che “ha fallito” e dagli stessi partiti che “sono morti”. Mah.

Allo stesso tempo, per onestà e completezza, va detto che sì, in effetti, non è facile assolvere la politica così come la vediamo oggi. Non per nostalgia, ci mancherebbe, ma le svolte politiche appartenevano un tempo a noiose consuetudini e riti, tipo discussioni interne, votazioni, congressi (qui un po’ esagero), persino discussioni nella base (qui esagero troppo), e comunque scontri tra affinità e divergenze. Oggi – superate quelle vetuste antichità – uno va a letto sovranista amico di Orban e si sveglia europeista fan della von der Leyen, come un Gregor Samsa alla rovescia, che si corica scarafone e si sveglia persona normale.

Si ride di questa assurda metamorfosi, ma non è l’unica. C’è anche la metamorfosi di tutti quelli (tutti, quindi) che amano usare la parola “mai”, una fesseria, perché dire “mai con questo” e “mai con quello” e alla fine doverci andare a vivere per forza, non è una bella figura. Un mimetismo tattico che non incoraggia, diciamo, la rivalutazione delle forze politiche in campo (eufemismo); o meglio insegna a tutti che principi sventolati come sacri, punti fermi, valori non negoziabili, erano alla fine non troppo fermi, non troppo sacri e negoziabilissimi.

8 commenti »

8 Commenti a “La metamorfosi. Oggi uno va a letto sovranista e si sveglia europeista”

  1. Forse ci sono troppe aspettative che potrebbero causare gigantesche delusioni.
    Draghi o non Draghi i mafiosi resteranno mafiosi e così gli evasori, i corrotti, i razzisti, i sovranisti, i burocrati di “o carta e penna o morte” e tutte quelle altre categorie che hanno reso famosa l’Italia nel mondo.

    da rob   - mercoledì, 10 febbraio 2021 alle 10:14

  2. C’è la grande torta del recovery fund, si è capito chi erano i mandanti, Ue e potentati vari, nell’amministrare tutti quei soldi e chi è stato il killer dello scorso Esecutivo, ovvero il neo rinascimentale saudita.
    Draghi è stato scelto come garante dalla UE, da qui la grande abbuffata politica, non se ne salva uno, in questi giorni si sono toccate punte ridicole inimmaginabili, compresa la beatificazione grottesca del presidente incaricato.
    È presto per dire che la sorrate d’Italia se ne avvantaggerà, essendo l’unica opposizione con scappellamento responsabile, sicuramente i professionisti della politica tornati alla ribalta ripristineranno la prescrizione, il ritorno dei puzzoni sono una garanzia dell’impunità e delle mani in pasta.

    Il conferenziere ha ripristinato il sistema Italia…

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 10 febbraio 2021 alle 10:37

  3. Buongiorno ad Alessandro ed ai suoi lettori – commentatori

    Mamma mia che squallore! Altro che raschiare il fondo del barile: senza manco rendersene conto questi, pur di saltare sul ricco, trionfale (quanto meno nei pronostici poi … si vedrà) carro condotto dal mitologico animale sputa fiamme, continuano a scavare sotto con le unghie, sprofondando nella melma più putrida.

    Sai che c’è? Piuttosto di aderire a tal indecente convivio, di rendermi complice esultante del costituendo mucchio selvaggio, fossi Gregor Samsa ala rovescia, preferirei restare scarrafone …

    da degiom   - mercoledì, 10 febbraio 2021 alle 10:51

  4. Ottima analisi Rob.
    Lo stallo continuerà indisturbato.

    da Silvana Porcu   - mercoledì, 10 febbraio 2021 alle 12:30

  5. Ci siamo! C’era una volta l’uomo delle idee. Ci credeva e cercava di realizzarle… poverino. Aveva il difetto del volere, secondo lui ovviamente, il bene per la società in cui viveva. Con le sue idee cercava di realizzarlo in un paese (l’Italia) portato alla generale miseria morale ed economica dai regimi Fascio-Nazista. Era in sostanza disposto anche alla “galera” pur di mantenere e portare avanti i suoi fini sociali…. La classe politica di oggi non ha idee precise, con leggi elettorali di sapore “banana” ha portato il popolo a votare, per forza di tali leggi, la fantasia dei capi partito. In sostanza votare oggi per i “peggiori”, come si dice in tutti i talkshow. Ora abbiamo trovato il “migliore”, almeno dai suoni di violino ch gli ronzano attorno da tutte le parti. Ma come si fa adesso? Gli daremo la frusta per domare i “peggiori” che rimangono comunque nella cerchia? E la Lega? Ormai il suo leader dai discorsi facili, sempre quelli: vuoti in assoluto, ma che toccano il cuore di persone, per esempio che non vogliono gli immigrati, pur di “arrivare” al bastone del comando, (alla Renzi, praticamente) non perde tempo per salire sul carro del vincitore. Dovrebbe a questo punto cambiare il nome al suo partito, fondando per esempio il Movimento “Slega”. Infatti dopo avere dato un calcio al “Nord”, ora sta slegando con la sua destra… E il M5S? Pure esso si sta dando da fare, indeciso come sempre. Per togliersi dai guai ha inventato la piattaforma Rousseau… Coraggio ragazzi… Anche se forse faremo fatica a farcela!

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 10 febbraio 2021 alle 13:28

  6. L’analisi è ottima come sempre, mi permetto, dal mio piccolo di evidenziare alcune cose che non trovano risposte. draghi è il bimbo prodigio dei Ciampi’s Boys, in tutto questo sfarfallare, non ho visto, l’età, la distrazione il preconcetto non so, ma io non ho visto i draghi’s boys, quindi la fine di un’epoca? cosa non da poco. devo anche dire che l’appello di Mattarella per un governo al di sopra delle appartenenze non è stata ben capita, se bisogna lavorare per il bene del paese bisogna farlo insieme, poi si vedrà, superando dubbi e perplesità come si diceva? “Il governo del fare” bene, vediamo cosa vogliono fare, di cose fare ce n’è. Questa è la mia parte democratica e perbenista che parla, l’altra, quella critica mi dice che questo è un ricatto bello e buono, se il governo non va in porto ci giochiamo il recovery found, lo spread, la stabilità stessa del paese, i ricatti non mi piacciono, purtroppo quando sono fatti bene non puoi sottrarti, di sicuro non abbiamo lo spirito per ribellarci, anche se mi piacerebbe(nostalgie).

    da Marco Ferrari   - mercoledì, 10 febbraio 2021 alle 13:35

  7. Sulle peculiarita’ esclusivamente negative delle metamorfosi dissento. E’ ben noto che da certi bachi dall’aspetto sgradevole (o per lo meno non piu’ gradevole dell’aspetto di Salvini) vengano fuori graziose farfalle.

    da egidio scrimieri   - giovedì, 11 febbraio 2021 alle 15:10

  8. Beh, ma è qualcosa che è cominciata parecchio tempo fa, quando da regionalisti settentrionali si sono svegliati nazionalisti.

    da Giampiero Croce   - mercoledì, 17 febbraio 2021 alle 08:31

Lascia un commento