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lug 20

L’irresistibile Giachetti, il Voltaire de noantri che va in difesa di Salvini

PIOVONOPIETREScrivetela su un foglietto e tenetela nel taschino della giacca, o in uno scomparto della borsa, nello zaino, in una tasca dei jeans. Poi tiratela fuori alla bisogna e leggetela ad alta voce: “Non sono d’accordo con quello che dici ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”, firmato Voltaire. Fico, eh? Diciamolo, bella frase: fa colto, spaccia chi la pronuncia per persona di buone letture, anche se è convinto che Voltaire sia un difensore del Paris Saint Germain e non un filosofo letterato del diciottesimo secolo. Siamo, insomma, davanti a una citazione liofilizzata, facile da ricordare, perfetta e pronta all’uso ogni volta che qualcuno fischia Salvini nelle piazze italiane (succede spesso). Meno male che Voltaire è morto (nel 1778, quasi due secoli e mezzo fa), altrimenti Salvini dovrebbe girargli qualche prebenda (magari non tutti i famosi 49 milioni, ma una percentuale sì).

Avviso doveroso: non si vuole qui parlare – che noia – del mangiatore compulsivo di ciliegie, dell’uomo-selfie (anche ai funerali), insomma, del più cinico e risibile arruffapopolo in circolazione, bensì di quella sindrome ultra-tafazzista dei presunti avversari che lo difendono sventolando una frase di Voltaire per sembrare ragionevoli e moderati. La quale frase, tenetevi forte, non è per niente di Voltaire, ma viene da un saggio del 1906 la cui autrice, Evelyn Beatrice Hall, si è più volte scusata per averla attribuita al filosofo, uno sgarbo sempiterno al vecchio parruccone Voltaire il quale è più o meno passato alla storia per una frase che non ha detto e nemmeno pensato, ma che viene usata regolarmente per difendere l’indifendibile e segnatamente per bacchettare chiunque contesti Salvini.

Le “Brigate Voltaire”, insomma, non dormono mai: se si fischia qualcuno (purché di destra), ecco alzarsi puntualissimo il pipicchiotto voltairiano sedicente di sinistra che la ricorda tra virgolette. Ultimo, dopo la cacciata di Salvini da Mondragone, l’irresistibile Roberto Giachetti, che ci ha fatto la grazia di non citare direttamente l’aforisma farlocco del grande letterato, ma ne esprime con parole sue il concetto: “Non esiste al mondo che in un paese democratico ad un esponente politico (per di più il segretario del maggiore partito italiano) venga impedito di fare un’iniziativa politica”. Gioco, partita, incontro: ci aspettiamo a stretto giro un digiuno giachettiano, uno sciopero della fame dei suoi.

Che poi, quella di Salvini a Mondragone non era “un’iniziativa politica”, era una provocazione bella e buona. Andare a parlare in un posto segnato da un’emergenza sanitaria pericolosa, incendiato da una situazione esplosiva, con una comunità di stranieri (bulgari questa volta) sfruttati all’inverosimile ed eversivamente additati come untori non è un’iniziativa politica, è correre verso l’incendio portando taniche di benzina (ci stupisce l’autorizzazione del Viminale, semmai). Se invece si volesse fare a Mondragone un’iniziativa politica seria, si potrebbe andare a chiedere di vedere i contratti di lavoro dei famosi bulgari, i loro contratti d’affitto, le posizioni Inps e Inail, e magari pure incrociare i dati per capire se quelli che fanno lavorare i braccianti bulgari nei campi a un euro e mezzo l’ora non siano per caso gli stessi che gli affittano un posto letto a prezzi da costiera Amalfitana. Ecco, quella sì, sarebbe un’iniziativa politica. Purtroppo non la farà Voltaire, che è morto, e nemmeno Giachetti, che è vivo e lotta insieme a lui (a Salvini, non a Voltaire).

8 commenti »

8 Commenti a “L’irresistibile Giachetti, il Voltaire de noantri che va in difesa di Salvini”

  1. A parte Voltaire e tutta la brigata che lo nomina a casaccio, sarebbe da chiedersi se il baciatore di salami avesse una vaga idea di dove si trovasse geograficamente Mondragone e di quali problemi fossero gia’ da tempo incancreniti, ovviamente prima del caso che e’ scoppiato..

    da Carlo   - mercoledì, 1 luglio 2020 alle 09:48

  2. Giachetti,colui che s’è messo di traverso sul taglio dei parlamentari e vota per far materializzare un altro referendum farlocco e inutile per ristabilirne il numero,tanto paghiamo sempre noi… Sicuramente vuole il ritorno ai vitalizi come la casta adora,faccia un altro sciopero della fame anche per i diritti di Salvini,per i diritti dell’uomo che si presenta ovunque nell’opportunismo più sfrenato.
    Come ha spiegato bene lei,papete mai che si presenti per risolvere un problema,al contrario solo per cavalcare il consenso,mettere in cattiva luce l’altro fenomeno di De Luca non gli par vero,e allora giù a capofitto.
    Notizia di oggi,il mangiatore di ciliege compulsivo è contrarissimo all’abbassamento del pagamento dei contanti con il tetto a 2000 euro,chissà come la prenderà quando si arriverà a soli 1000 euro,i suoi elettori affezionati gli girano una cifra,i bastoni nelle ruote all’evasione fiscale sono un problema,vero?

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 1 luglio 2020 alle 13:24

  3. Veramente grazie per avermi fatto sapere a chi attribuire il detto “Non sono d’accordo…”. Lo avevo sempre trovato un po’ stonato (per esempio, vallo a dire ai partigiani), ma costava un certo disagio mettere in discussione Voltaire… Mi hai tolto un peso. Cari saluti

    da enrico   - mercoledì, 1 luglio 2020 alle 14:03

  4. Giachetti,colui che s’è messo di traverso sul taglio dei parlamentari e vota per far materializzare un altro referendum farlocco e inutile per ristabilirne il numero,tanto paghiamo sempre noi… Sicuramente vuole il ritorno ai vitalizi come la casta adora,faccia un altro sciopero della fame anche per i diritti di Salvini,per i diritti dell’uomo che si presenta ovunque nell’opportunismo più sfrenato.

    Come ha spiegato bene lei,papete mai che si presenti per risolvere un problema,al contrario solo per cavalcare il consenso,mettere in cattiva luce l’altro fenomeno di De Luca non gli par vero,e allora giù a capofitto.

    Notizia di oggi,il mangiatore di ciliege compulsivo è contrarissimo all’abbassamento del pagamento dei contanti con il tetto a 2000 euro,chissà come la prenderà quando si arriverà a soli 1000 euro,i suoi elettori affezionati gli girano una cifra,i bastoni nelle ruote all’evasione fiscale sono un problema,vero?

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 1 luglio 2020 alle 18:07

  5. Ineccepibile!! Come sempre.

    da Letizia Cialli   - mercoledì, 1 luglio 2020 alle 18:31

  6. La falsa frase di Voltaire condivide il primato con la poesia di Pasolini su Valle Giulia per essere tra i testi più fraintesi e più utilizzati fuori contesto.

    da sebastiano   - giovedì, 2 luglio 2020 alle 12:11

  7. Giacchetti! L uomo piu inutile della terra !

    da Elena   - giovedì, 2 luglio 2020 alle 18:44

  8. Ieri ho riguardato e riascoltato decodificato in dts il concerto “Hell Freezes Over” degli Eagles del 1994. Un piacevolissimo insieme di voci e chitarre condito da una gustosissima orchestra. Ecco, ho detto la mia. Sicuramente ci sarà qualcuno che non sarà d’accordo con me. Tanto vale. Voltaire o non Voltaire su questi pareri contrari nessuno oserebbe obiettare. Seminare odio, seguendo una professione politica personale distorta, con lo scopo unico e palese di mettere in portafoglio consensi di persone, già terrorizzate dall’incombente pandemia coronavirus, desiderose in cuor loro di individuare comunque un colpevole della difficile e sventurata situazione che sta opprimendo il mondo intero, non è esprimere un semplice parere. Un proverbio calabrese recita”‘U cani muzzica sempri ‘u strazzatu”. E poi, tanto per puntualizzare, Voltaire, non aveva proprio la fama di essere un personaggio “tollerante”…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 6 luglio 2020 alle 10:13

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