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mer
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giu 20

Come pesci rossi. Il vero problema nazionale è la smemoratezza

PIOVONOPIETRELa memoria del pesce rosso è un problema nazionale. Mi spiace per il povero pesce rosso che passa per scemo al posto nostro, ma se preferite è la memoria della mosca che – sdeng – sbatte contro il vetro, poi fa un giro della stanza e – sdeng – risbatte contro il vetro, eccetera eccetera, all’infinito. Così, la smemoratezza sembra la regina dello scenario italiano, ad ogni livello, dall’infimo sagomato sul ridicolo (il generale Pappalardo) al Celeste (il Formigoni condannato per corruzione nella sanità chiamato a discettare di sanità in tivù), e su e giù per li rami, in tutta la filiera politica che non prevede solo leader più o meno eletti, ma commentatori, corsivisti, analisti, osservatori e perdigiorno vari.

Si ride molto (amaro) sui negazionisti del Covid-19, su qualche centinaio di svalvolati che si riuniscono alitandosi in faccia e gridando nei microfoni che il virus l’hanno inventato per farci stare a casa (che nel caso del generale Pappalardo sarebbe già una buona cosa), che in realtà non esiste, che era una cospirazione mondiale ai danni di parrucchieri e guide turistiche, eccetera eccetera. E’ il livello più elementare di negazionismo: si nega ciò che è evidente a tutti allo scopo di farsi notare e di ricavarne qualche minimo tornaconto (e un seggio a ‘sto Pappalando dateglielo, dai, sora Meloni, che è dei vostri!). Ma non è un bel ridere: uno potrebbe chiedersi quali sono i criteri di selezione del personale dell’Arma, per esempio, se uno così è diventato generale.

Altri negazionismi, imperano, più potenti e subdoli. A livello ideologico, per esempio, paiono causati da amnesia certi discorsi ultra-liberisti. Di fronte a un sistema che chiaramente non ha retto il colpo, che si è dimostrato fragile e diseguale al massimo grado, si invoca più mercato – non meno (o più regolato). Il neocapo di Confindustria che dice in sostanza “tutti ‘sti soldi dateli a noi”, dimentica forse che finora è andata proprio così: li hanno dati a loro, tra decontribuzioni, finanziamenti, sconti, agevolazioni. E’ un negazionismo di tipo squisitamente economico: si nega ogni errore della classe imprenditoriale italiana, ogni mancanza di visione, ogni miopia, per chiedere ancora soldi, e fiducia, e “cambiare il paese”.

Più divertenti, perché sotterranee, mimetiche, quasi inconsce, certe amnesie erose dal tempo, come date per scontate. Esempio di scuola, i tagli alla Sanità. Non c’è stato, per tre mesi, confronto, talk, polemica, discussione o dibattito in cui qualcuno non deplorasse i tagli alla Sanità. E’ per quello che dobbiamo prendere i soldi del Mes, vincolati alla Sanità. E’ perché abbiamo tagliato i posti letto, o la medicina sul territorio, o il personale, che siamo stati con l’acqua alla gola per settimane. Lo dicono tutti, ma proprio tutti, anche – autonegazionismo – esponenti delle forze che votarono in Parlamento per i tagli alla Sanità. Un disturbo della memoria che riguarda anche commentatori e conduttori che deplorano, corsivisti che bacchettano, intervistatori che domandano. E uno si chiede – a proposito di Eraserhead, la mente che cancella – se quei commentatori e conduttori e intervistatori abbiamo detto qualcosa, ai tempi dei tagli alla Sanità, oppure se abbiano avallato l’idea corrente delle “razionalizzazioni” e delle “armonizzazioni” (cioè dei tagli). Negare, insomma, rimuovere, scordarsi, che vuol dire quasi sempre assolversi da eventuali colpe passate e candidarsi al “dopo” come nuovi. Candeggiati. La mosca, il pesce rosso, la memoria selettiva, perché tutto resti com’era.

4 commenti »

4 Commenti a “Come pesci rossi. Il vero problema nazionale è la smemoratezza”

  1. E vedrai quando ci lascerà il Berlusca che florilegio di omaggi. Da quelli che lo osannavano ai suoi oppositori, tutti gli riconosceranno quantomeno il carisma, la simpatia, la classe.

    da sebastiano   - mercoledì, 3 giugno 2020 alle 09:37

  2. Siamo diffusamente ridicoli,ormai l’hanno capito quasi tutti,specie oltre confine.
    I tentativi seriali di beatificazione di chi meriterebbe unicamente l’oblio sono all’ordine del giorno,Andreotti innocente,dimenticando che è stato anche prescritto,su Craxi pochi mesi fa c’è stato un bel movimento mediatico di riscatto,da quel grande statista e non solo che fu…

    E via,via,ad arrivare al celeste amnistiato dalla galera dopo pochi mesi,il suo passato ciellino mica lo possiamo buttare nel wc,no? E via a pontificare sulle Tv,poichè tutto fa spettacolo.
    E che fine farebbe questo Paese se prezzemolo bertolaso non fosse interpellato per non si sa che cosa,una tantum…?

    Il covid-19? Ormai è acqua passata,tanto c’è un pappalardo,un felpato o una meloni che promettono più pilu per tutti,senza arrivare al rilancio del ponte sullo stretto dell’innominabile,meglio non citarlo per nome e cognome.altrimenti le querele scattano in automatico.
    Chiedo venia anche ai pesciolini rossi,andrà a finire che ci fanno querela pure loro con la memoria dei compatrioti.

    Ma da un Paese del genere.mi dia retta,non ce la potremo mai fare,è impossibile!

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 3 giugno 2020 alle 14:35

  3. Gli italiani sono tutti colpiti da Alzheimer!!
    Altro che pesciolini rossi …

    da Elena   - mercoledì, 3 giugno 2020 alle 19:32

  4. https://www.facebook.com/1401027297/posts/10223677872040429/?app=fbl

    da gigi   - martedì, 9 giugno 2020 alle 21:23

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