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Da Trump alla Lega, trovato il colpevole: “Hanno stati i cinesi”

PIOVONOPIETREGuarda a volte come succedono le disgrazie. La nostra piccola geopolitica quotidiana, fino a ieri relegata alle dispute sui confini del quartiere (sarò a meno di duecento metri da casa? Ho con me il salvacondotto autocertificante?) si allarga di colpo alle questioni planetarie. La sciura Pina in coda dal macellaio non discetta più soltanto di mascherine e disinfettanti, ma si chiede (e lo chiede sgomenta alla sciura davanti a lei) se per caso la Cina sia stata molto cattiva facendo scappare un virus dalle provette dove lo allevava, e se per caso mister Trump farà qualche mossa delle sue, e se poi, nel caso, avremo una guerra mondiale tra la prima e la seconda potenza del pianeta, che disastro, signora mia, moriremo tutti.

Naturalmente ognuno si farà la sua idea, e altrettanto naturalmente se la farà senza alcuna base scientifica o fattuale: l’opinione prevalente degli scienziati, per ora, è che si tratti di una discreta bufala, alla quale si aggiunge un senso vertiginoso di déja vu. Perché chi ha un minimo di memoria storica guarda il segretario alla difesa Usa Mike Pompeo dire: “Abbiamo le prove”, e in lui vede il vecchio Colin Powell, segretario di Stato Usa nel 2003, sventolare altre “prove”, quella boccettina di antrace che “testimoniava” l’esistenza delle armi chimiche di Saddam, bufala poi conclamata, ma che servì a fare centinaia di migliaia di morti.

La disputa dunque è tra un regime dittatoriale che ha isolato con metodi assai spicci sessanta milioni di persone salvando in qualche modo una popolazione di un miliardo e quattrocento milioni di cinesi, e il leader di una democrazia avanzata che vagheggia di iniezioni di candeggina come cura e di complotti internazionali, a sei mesi dalle elezioni. Anche le immagini hanno il loro peso: da una parte la propaganda cinese dove si mostra efficienza svizzera e ferrea determinazione; dall’altro le milizie suprematiste del Michigan che manifestano mitra alla mano per contestare il Lockdown e rivendicare il loro diritto a infettarsi alitandosi in faccia slogan nazisti. Così a prima vista non mi piacerebbe vivere né da una parte, dove sei tracciato e controllato anche mentre vai al cesso, né dall’altra, dove i bravi cittadini invece che per le mascherine si mettono in fila per comprare un fucile a pompa.

Quel che sorprende è invece la qualità del dibattito interno, roba nostrana, il famoso made in Italy, dove esperti, politologi, pensosi corsivisti e aspiranti statisti della domenica si sbracciano dicendo la loro, più o meno con le stesse competenze della sciura Pina di cui sopra. Traduco: non ne sanno niente o ancora meno, ma costruiscono ardite teorie sulla nostra fedeltà atlantica, il pericolo cinese, il Risiko delle alleanze planetarie come se parlassero della riapertura dei parrucchieri. Questo riporta la gigantesca, immane, globale riflessione geopolitica alla più consona (per noi) dimensione della farsa. La Lega di Salvini che, in Regione Lombardia, presenta una mozione per chiedere i danni alla Cina (per ora un acconto di venti miliardi, poi si vedrà) ricorda la pulce che minaccia l’elefante. Ed ecco che una questione di portata mondiale finisce per somigliare alla pièce esilarante del grande Belushi che inventa scuse per la fidanzata nel sottofinale dei Blues Brothers: “Le cavallette… il terremoto… c’era il funerale di mia madre… la tintoria non mi aveva consegnato il tight…”. La premiata ditta Fontana & Gallera, insomma, responsabile di scelte deliranti durante l’emergenza, che hanno segnato con la loro disastrosa gestione il record mondiale di decessi in rapporto alla popolazione, hanno trovato finalmente un colpevole: hanno stati i cinesi. Se non ci fossero di mezzo migliaia di morti, dolore, lacrime, città martiri come Bergamo e Brescia, ci sarebbe da ridere, ma non lo faremo: prevalga la pietà.

13 commenti »

13 Commenti a “Da Trump alla Lega, trovato il colpevole: “Hanno stati i cinesi””

  1. Anlisi perfetta, condivisibillisima, purtroppo, oltre a non volere stare ne in Cina e nenache negli USA qua abbiamo quello che passa il convento, non di quelli moderni, di quelli vecchi con tanta acqua e poca verdura. Chissà se riusciremo a capire che occorre cambiare il registro? dovevamo essere tutti più buoni ma era una speranza in miracolo, non mi pare ci sia stato.
    Grazie Alessandro.

    da Marco Ferrari   - mercoledì, 6 maggio 2020 alle 09:43

  2. Hanno stati o Sono stati. E’ un refuso voluto O e’ un errore di grammatica?La trasmissione Report ha informato sull’esistenza di molti laboratori in Europa e in altri continenti che studiano I CORONAVIRUS per prevenirli, tutti derivati da animali SELVATICI. Sono d’accordo sul contenuto ironico dell’articolo.

    da ROBERTO CERRATO   - mercoledì, 6 maggio 2020 alle 10:36

  3. Davvero pensa che “hanno stati” sia un errore? Sincero

    da Alessandro   - mercoledì, 6 maggio 2020 alle 10:40

  4. No no anche l’accademia della crusca si è espressa e “hanno stati” non si può sentire… Dottor Robecchi stia più attento

    da Maurizio   - mercoledì, 6 maggio 2020 alle 11:44

  5. Del “sono o hanno stati” non c’è ne può fregare di meno. Il problema è che diffondere queste “notizie” sulla creazione artificiale del virus, mi convince sempre più che i poteri più o meno forti trattano e si rapportano con i restanti esseri viventi esattamente come nel Medioevo, diffondendo falsità inenarrabili e palesemente fondate su interessi miseri e squallidi. L’humus culturale infimo è un terreno ideale per far crescere e diffondere queste notizie. Tant’è!

    da Aldo Federico Petrella   - mercoledì, 6 maggio 2020 alle 14:25

  6. Se hanno prove gli statunitensi le tirino fuori,e stavolta il mondo non si accontenterà di boccette di antrace,con quelle Bush e Blair si sono macchiati di un crimine verso l’umanità,al netto di chi fosse il criminale tiranno che guidò l’Iraq in tragedia,altrimenti dalla parti della White House,potranno appendere una mega targa “bar dello sport”.

    Ho esaurito i veli pietosi su chi conduce la regione Lombardia,e ce ne sarebbero molte da dire su chi conduce la mia regione,il Piemonte,anche se sottovoce qualche responsabilità l’ha ammessa.

    Apro il capitolo infezione partita dalla Cina,penso che siamo tutti d’accordo che quel regime abbia nascosto in modo criminale l’infezione,determinando moltissime vittime in più da loro,e infettando i Paesi più vicini in quel frangente.
    Ok,momentaneamente lasciamo perdere i deliri di laboratorio trumpiani,ma dalla Cina sono iniziate due infezioni di sars,e una di aviaria,ora il covid-19 che ha ucciso in tutto il globo,di pari passo al crollo economico planetario.
    Pensiamo se fosse stata l’Italia a infettare a più riprese l’intero pianeta,che dite? Ci avrebbero tirato un po’ le orecchie…Per caso…?

    Sul suo “hanno stato i i cinesi”,d’ora in poi, dopo la provocazione grammaticale,inserisca tra parentesi “sto scherzando” o meglio ancora “Ho a scherzare”,il messaggio sarà forte e chiaro…

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 6 maggio 2020 alle 15:52

  7. mah, su “hanno stati i cinesi” la cosa è così chiara che ci ha fatto il titolo persino il giornale… mi stupisco che qui, proprio, qui, ci sia gente che non capisce le battute, ma pazienza…

    da Alessandro   - mercoledì, 6 maggio 2020 alle 16:13

  8. Sono troppo giovani per ricordarsi “non siamo stato noi”

    da Marina   - giovedì, 7 maggio 2020 alle 07:44

  9. Mi stupisco che i lettori di Robecchi si arrovellino su ” hanno stati loro” dove intravedo due livelli: l’alto grado di competenze e conoscenze e profonda cultura dei leghisti, alla sciura Pina (poveretta), e la dilagante e persistente e impunita bassezza dei giornalisti e delle testate , di contenuti e sintassi e finanche orrori grammaticali che sempre più si vede.
    Robecchi è uno attento, si sa, a tutto. Soprattutto a quello che da la misura dei tempi. Saranno miserabili?

    Esposto questo, rimango perplessa e mi chiedo anch’io dove sia la verità. Perché c’è qualcosa, o molto, che non mi torna e non capisco. Di sicuro mi sento presa in giro.

    da Serena   - giovedì, 7 maggio 2020 alle 09:33

  10. Bell’articolo, bellissima la frase finale che ci ricorda quanta gente ha fatto una morte orribile e in solitudine. Mi sembra che su questo glissino un po’ tutti. Sul duo fontana/gallera e accoliti ho provato a fare un’ipotesi di futuro collocandoli in stati diversi. In Cina: vengono licenziati in tronco e mandati nelle risaie a vita. Negli usa: vengono ricevuti da trump che li ringrazia di aver salvato l’economia della regione, anche se purtroppo ora è spopolata. In italia: nonostante le richieste di dimissioni supportate da decine di migliaia di firme e le denunce alla magistratura non succede niente, restano al loro posto e continuano a fare scempio della regione e dei suoi abitanti, magari si ricandidano anche. Ci sarà un processo di cui vedranno la fine i nostri nipoti con assoluzione per mancanza di prove e decadenza dei termini. Caro Robecchi, anch’io non vorrei vivere in cina, men che meno negli usa, ma in un paese che si dice democratico e lo è veramente non in questa farsa.

    da liliana   - giovedì, 7 maggio 2020 alle 10:32

  11. Hanno stati loro? Sì penso anch’io che i sistema mondali hanno Stati, come i “loro”, o come alcune parlate dialettali ancora presenti nel nostro Paese, che, per esempio, hanno da sempre fabbricato mascherine… Noi no! Il perché ce lo domandiamo adesso? Io che da sempre, probabilmente a torto rispetto all’opinione generale, considero la pandemia attuale una calamità che bisogna risolvere con democrazia e non con assolutismi governativi, sperando di entrare presto nella flebile luce che si intravvede in fondo al tunnel e di restarci finalmente dentro. Del resto è sempre accaduto così nel passato, almeno fino a quando si presentasse in futuro un altro indesiderato tunnel da affrontare. Oggi ci lamentiamo che la popolazione delle città è aumentata esageratamente rispetto al passato. Le campagne sono deserte. soprattutto in questa crisi, colma di decreti incomprensibili in buona o parte e molto onerosi per chi soffriva anche prima, anche le città sono piccoli deserti. Per andare a fare la spesa o solo per acquistare un litro di latte occorre l’auto per recarci alla grande distribuzione e subirci di conseguenza delle file interminabili di attesa… o fidarci delle consegne a domicilio (provare per credere!). Ma pensiamoci un attimo, a parte la nostra gioventù costretta ad emigrare, cosa si dovrebbe fare, arrivata l’età critica? Si deve scegliere la città. Se per esempio una signora dell’appennino bolognese nei pressi di Porretta Terme, per partorire doveva andare a Pistoia o a Bologna in quanto la maternità appena inaugurata di Porretta era stata chiusa in virtù dell’eccellenza sanitaria, gioco forza che in quelle felici circostanze sì, ma che comunque preoccupano e non poco quando arriva il momento finale, la scelta preventiva di quella signora e della sua famiglia sarà stata probabilmente quella di trasferirsi a Pistoia o a Bologna. E così è stato per moltissimi anziani che non hanno più avuto comodi e sicuri come nel passato i luoghi di cura. Tornando alle mascherine, ormai bloccate, come con la frutta e le verdure ed altri generi alimentari bloccati nei grandi frigoriferi in attesa di aumenti disperati di richiesta a giustificazione di indebiti aumenti. Mascherine bloccate come dicevo in attesa molto verosimilmente degli aiuti a pioggia promessi praticamente a tutti, per poterle offrire ad un prezzo equo imposto completamente fuori mercato. Risultato: non ci sono mascherine, almeno nella farmacia più vicina a casa mia. Una curiosità: devono essere omologate? Ma come avviene l’omologazione? Prendono un coronavirus e lo sbattono contro la mascherina? Se rimbalza va bene, ma se vi rimane appiccicata? In questo caso non va bene assolutamente in quanto viene respirata piano piano dalla persona mascherata mentre respira a fatica… Siamo d fronte al becero assolutismo della fantasia capitalista. Il bello è che buona parte dei media vogliano farcelo digerire, come i famosi cookies informatici. E così continuiamo a compilare autodichiarazioni, peraltro incomprensibili ai più, con le quali i Pilato odierni hanno la responsabilità ai singoli cittadini e non ai governanti ed ai politici che girano ovunque, già abbondantemente abbronzati, come se nulla fosse, spesso anche senza mascherine e vicini vicini vicini… Scusate il lungo “frastagliato” commento… capisco se non ne arriverete al fondo, ma in questo momento ho il cuore gonfio, pieno di nostalgia, Sono, come penso che lo siano anche quelli di molti italiani, che per mesi non vedono figli e nipoti e amici… Anche a me, come asserisce il nostro ospite a.r., non piace vivere in queste dittature, democratiche o non. Non fanno per me. Come dice Massimo Recalcati «Sarebbe una tragedia nella tragedia non fare tesoro delle lezioni traumatiche». (La Stampa 3/5/2020 dialogo su Instagram con Matteo Ricci).

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 7 maggio 2020 alle 12:24

  12. Così, per stemperare con un pizzico di ironia gli animi di chi, come me, non riesce a trovare le mascherine al prezzo fissato dal governo.
    MASCHERINA DELLA SALUTE
    Mascherina mascherina,
    Dove sei amica mia?
    Ti cerco invano in ogni dove
    Obbligato dalla pandemia,
    Ma ti trovo sempre altrove,
    Assai lontana dalla medicina.
    Osservo attento il mondo intorno:
    Ti vedo in volto a tanta gente,
    Spesso diversa nella forma,
    Perfin con firma conveniente
    Di nota azienda che si trasforma.
    Or mi sovviene un caso di ritorno
    Un sospetto davver indelicato:
    Sei solo un prodotto di mercato?

    da Vittorio Grondona   - sabato, 9 maggio 2020 alle 09:49

  13. Hai dimenticato i guanti, obbligatori ma introvabili. A meno di salire sui mezzi pubblici con quelli per lavare i piatti.
    Errare…
    Ma questi non sono diabolici, sono …. meglio non dirlo

    da Liliana   - sabato, 9 maggio 2020 alle 15:57

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