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apr 20

Salvini come in un gioco di ruolo: sbagliarle tutte e finire a polpette

PIOVONOPIETRESe fosse un gioco di ruolo, di quelli che girano sulla Playstation, la nuova fase di Salvini Matteo potrebbe intitolarsi “Sbagliarle tutte livello Pro”. E’ quella fase dove l’eroe affronta la realtà e ne viene polpettato, a dispetto del nuovo travestimento. Vi risparmio le puntate precedenti, livelli divertenti ma alla fine abbastanza facili: le ruspe, le felpe, le magliette della Polizia, i migranti sequestrati, persino le giacche di velluto a coste quando doveva battere la simil-sinistra emiliana, persino i golfini azzurri finto-sanitario.  Ora siamo alla fase “commercialista di Saronno”, con gli occhiali e l’aplomb posato di chi manda all’Inps le richieste dei suoi clienti: niente di nuovo. O forse sì, varie cose.

In primis i sondaggi: una decina di punti in meno rispetto alle Europee secondo l’Ipsos di Pagnoncelli, ma non fa conto parlarne, perché i sondaggi quando non si vota sono come il vin brulé in luglio. Più interessante il comportamento sui social, dove pare che la “bestia” salviniana incominci a usare con frequenza il tasto “blocca” per escludere dalla platea virtuale nemici, avversari e semplici cittadini che gli rispondono per le rime ogni volta che si affaccia su Twitter o Facebook. E’ il segnale che la bolla mediatica perde colpi, che quel “basta che se ne parli” che gli garantiva la prima pagina un giorno sì e l’altro pure non funziona più. Da asso pigliatutto dei media, Salvini è tornato ad essere in soli sei mesi il mesto gracchiare in sottofondo della più prevedibile delle opposizioni. Chiudere se il governo dice di aprire, aprire se il governo dice di chiudere, insomma un Salvini di Pavlov le cui uscite – prima spiazzanti e sorprendenti – diventano una pièce già vista e rivista, noiosa, stucchevole e spesso grottesca (ad esempio quando mette di mezzo la figlioletta innocente).

L’uomo, diciamo così, sta ormai seduto su un’altissima piramide di cazzate che sarebbe lungo elencare. Prima tra tutte – particolarmente grave se si pensa al tragico sacrificio del popolo lombardo, martire di una gestione dissennata dell’emergenza – la strenua difesa della sua classe dirigente in Lombardia. Che Fontana e il suo pard Gallera le abbiano sbagliate tutte è ormai conclamato e riconosciuto da chiunque (tranne da loro due, giapponesi nella giungla), e il sostegno indefesso di Salvini rischia di trascinarlo in basso insieme ai Gianni e Pinotto della pandemia. La difesa della gestione lombarda, che poggia ormai su un paradossale vittimismo albertosordista è aggravata dal fatto che poco più in là, in Veneto, un altro esponente leghista, Zaia, pare, per contrasto, una specie di Einstein. Basta seguire i ghirigori dialettici degli ultras leghisti per accorgersi del ribaltone, ormai l’esempio di efficienza è Zaia, non Fontana, lo stesso Zaia al quale Salvini non dedica nemmeno una parola: in via Bellerio la Lega veneta è sempre stata considerata il cugino scemo, e ora potrebbe prendersi le sue rivincite.

Anche quando ha tentato di mettersi una medaglia, Salvini ha finito per pungersi: l’ospedale alla Fiera di Milano, costato oltre venti milioni e sbandierato come eccellenza (parola che si sconsiglia di usare in Lombardia per i prossimi secoli) è semivuoto e desolato, persino chi se lo era inventato per la propaganda non ne parla più, glissa, finge di non sentire. Si aggiungano le cattive compagnie: i vecchi tweet esultanti per Bolsonaro, o peggio ancora per mister Trump, il famoso virologo che vuole curare il Covid con pere di candeggina, non rendono un buon servizio al neo commercialista già smutandato assaggiatore di mojito. Se fai la voce grossa chiedendo “pieni poteri” e solo qualche mese dopo ti presenti col cappello in mano a chiedere “grandi intese”, fai la figura di quello che annaspa perché non sa nuotare e, annaspando, affonda ancor di più.

9 commenti »

9 Commenti a “Salvini come in un gioco di ruolo: sbagliarle tutte e finire a polpette”

  1. Che fosse una pippa alcuni l’hanno sempre capito,il suo collante del successo elettorale si è materializzato mettendosi di traverso con gli sbarchi degli immigrati,il paladino contro le Ong a cui si sono attaccati i vecchi razzisti antimeridionali,in aggiunta ai nuovi che si sono trasformati contro i barconi.
    Qualcuno si è chiesto,ma come? Con un nutrito staff che monitora i social e lo consiglia,come può aver collezionato tutti i flop da agosto a questa parte,evidentemente la scarsezza generale è conclamata.

    Da qualche giorno ne vedremo e sentiremo delle belle… il 4 maggio ad aperture soft,farà strillare soprattutto gli autonomi,alcuni dovranno aprire addirittura a giugno,una situazione che potrebbe diventare esplosiva a cui l’opposizione metterà il cappello,in aggiunta alla serpe in seno innominabile.
    Del resto il primo allentamento del lockdown in Germania,ha segnalato un primo aumento dell’indice infettivo,incrociamo le dita.

    E scusate se risulto ripetitivo,fortunatamente a palazzo Chigi non ci sono questi loschi figuri sopra citati,poichè pur vivendo una condizione pesantissima,ma con i Trump,i Bolsonaro,i Johnson denoantri,avremmo vissuto un caos che non ci avrebbe dato più speranze per decenni.

    Se ne usciremo vivi,fisicamente e economicamente,sappiamo chi ringraziare!

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 29 aprile 2020 alle 11:03

  2. Non so davvero che si dovrà ringraziare. Chi da questa emergenza ne uscirà vivo, secondo me, dovrà ringraziare il Creatore, anche se si fosse professato agli occhi del mondo di essere non credente. A chi invece dolorose circostanze lo avessero fatto morire, dal Paradiso dove sicuramente sarà salito, consiglierei di andare in sogno a tirare i piedi a quei politici e ai cd filantropi che hanno dimostrato, specie in Lombardia e a discesa in alcune altre Regioni, una allegria sfrenata, ma nel contempo assai propizia per gli amici, nella gestione sanitaria del recente passato. Oltre 2000 morti nella RSA non sono uno scherzo da addebitare al fato… Salvini fase 2? Vedremo! Io penso al posto delle sue “panciate” politiche per affrontare anche economicamente la cd fase2, sarebbe più realistico del re che i cittadini chiedessero a San Gennaro i numeri del lotto (Vedi scenetta “San Gennaro” Massimo Troisi e Lello Arena – Trasmissione TV “Non Stop” 1977)

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 29 aprile 2020 alle 20:52

  3. Basterebbe che ne morisse anche solo uno di loro ( ben protetti e con tamponi e stipendi disponibili! ), così saprebbero come me : che fuori dalla loro protetta cerchia, si muore ! Soli !!e senza vederli da 3 mesi e accettare che senza possibilità di vederli sentirli dire disperati ” vienimi a prendere” ( e solo per gentile concessione di una pietosa infermiera ) tutti f. Col c . Degli altri !

    da Elena   - giovedì, 30 aprile 2020 alle 01:19

  4. Ci siamo. E’ incominciata la promozione dell’ App covid-19. Lo garanzie sono totali in bocca a chi non conosce nemmeno il significato di garanzia. Spero che secondo Costituzione il nostro Parlamento si pronuncerà in proposito. Non credo che in questo caso siano logici e sicuri solo i decreti del governo i cui risultati, tra congiunti ed affetti stabili, hanno trasformato le relative comunicazioni spesso di carattere interpretativo, prassi quest’ultimo ormai usata come normalità nel nostro Paese. Alla fine poi, se le cose andranno storte, la politica si laverà le mani dando la colpa ai soliti dilettanti appassionati di informatica, capaci di introdursi senza autorizzazione in reti protette di computer o di realizzare virus informatici. Chi conosce le lingue li chiama hacker (sic). Sicuramente è più sbrigativo come termine, ma purtroppo molti italiani si chiedono ancora quale sia il suo vero significato. in qualche caso lo suppongono nei fari contesti, ma alla fine hanno sempre qualche dubbio. Coraggio, speriamo bene! E noi, chiusi in casa continuiamo a cantare alla finestra e a goderci ore di pubblicità televisiva a nostre spese furbescamente inserite in bolletta.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 30 aprile 2020 alle 11:26

  5. caro robecchi, quand’è che ci farà l’onore di redigere un compitino sul premier conte e sulla sua preclare ed insigne attività politica che ha consentito in soli due anni di elevare il nostro paese alla pari delle grandi potenze economiche mondiali? Anche lui è poco teatrale come i grillini e quindi non degno della sua penna? Attendo con impazienza un suo scritto su conte e sui grillini; allargare lo spettro del suo raggio di azione di osservatore gioverebbe sia a lei sia a chi la legge, cordialità michele.

    da michele soldovieri   - venerdì, 1 maggio 2020 alle 14:55

  6. Come ho già detto io non scrivo su commissione. Ma può farlo lei, naturalmente, dato che esiste l’articolo 21 della Costituzione. Le consiglio uno stile meno prolisso, però, perché così non si andrebbe oltre la terza riga

    da Alessandro   - venerdì, 1 maggio 2020 alle 14:58

  7. Ben detto! Quanti sciacalli furiosi si aggirano in questi furiosi cieli .. ed è semplicemente vergognoso!

    da Elena   - sabato, 2 maggio 2020 alle 03:26

  8. Grazie Robecchi. Hai espresso molto bene quello che molti pensano. A me poi sembra che nel comportamento di fontana e c. (Ma perche’ lo chiamano governatore? Mica siamo negli usa) ci sia un profondo astio nei confronti di milano e dei milanesi, che non amano certo ne’ lega ne’ grillini. Ricordo quando sotto la pioggia un lunghissimo corteo di milanesi ha circondato e sbeffeggiato il comizio di salvini in piazza duomo. Ho sempre pensato che il problema maggiore per milano sia la lombardia con il suo governo. Sanita’, aler, trenord, politica ambientale, tutto a rotoli. E noi adesso paghiamo per le loro malefatte

    da Liliana   - sabato, 2 maggio 2020 alle 14:47

  9. Nuntio vobis gaudium magnum! Finalmente ho potuto comprarmi “I cerchi nell’acqua” e anche altri libri. Feltrinelli ha riaperto e io come promesso mi sono precipitata in piazza Piemonte e con gli occhi un po’ lucidi ho girato tra gli scaffali, leggiucchiato qua e la’ e poi scelto e acquistato.

    da Liliana   - lunedì, 4 maggio 2020 alle 10:55

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