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apr 20

Padroni dai campi e da YouTube: quelli che… la crisi ci fa furbi (e ricchi)

PIOVONOPIETREE’ sempre affascinante quella frase che “i nodi vengono al pettine”, bellissima immagine, ma qui i nodi sono enormi, e il pettine è un pettinino da bambole. Ecco alcuni esempi di nodi enormi e pettine piccolo piccolo.

Tecnologia e controllo. Si dibatte e si discute sulla possibilità di usare tecnologie di controllo per difendersi dalla peste. Chi dice sì, chi dice no (pochi), chi mette in guardia sulla privacy. I giornali pubblicano divertenti schemini: tu passeggi col tuo telefono in tasca, uno ti incrocia per la strada e il tuo telefono trilla: ti dice che quello lì che sta passando è positivo, quindi cambi marciapiede e la vita continua. Bello. Affascinante. Avanzatissimo. Coreano. Ma dunque riassumo: in un Paese dove tutti si parlano via Skype riproducendo le esilaranti conversazioni che si facevano con i primi Motorola (mi senti? No, ma ti vedo! No, non ti vedo più… ragioniere, mi sente? Io la sento!); dove per avere un certificato online servono settimane, mesi per una carta d’identità elettronica, dove le frasi più lette per i servizi online sono “Riprovare più tardi” e “Attendere prego”… ecco, in un Paese così avremmo di colpo, come per magia, una piattaforma avanzatissima e futuristica che collega tra loro cinquanta milioni di telefoni. Eh? Davvero? Dunque delle due l’una: o è pura illusione, diciamo un racconto fantascientifico che serve a rassicurare e illudere, oppure è fattibile. Il che significa che la tecnologia è in effetti avanzatissima, che non è stata (prima del virus) distribuita alla gente per semplificarle la vita, ma la si userebbe oggi per “sorvegliare e isolare” (chiedo scusa a mastro Foucault).

Socialismo padronale. Grave allarme viene dalle campagne: il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ci fa sapere che i lavoratori agricoli stranieri regolari erano nella vita precedente circa 400.000 (il che vuol dire che, contando gli irregolari, erano almeno due o tre volte tanti), e che quest’anno non li avremo. Che fare? Semplice: rivolgersi a chi prende il Reddito di Cittadinanza e mandarlo a raccogliere fragole e asparagi “Garantendo (magnanimo, ndr) il periodo di percezione pari alla durata del lavoro stagionale”. Dunque, senza più stranieri, ecco la mano d’opera di riserva, i famosi poveri. E’ una cosa che odora un po’ di soviet, di kolkoz, di collettivizzazione (pure un po’ di paludi pontine), anche se non si collettivizza niente, solo piegare la schiena e riempire cassette, perché eventuali profitti non sarebbero socializzati per niente, anzi si chiede una decontribuzione (ovvio). In questo caso il nodo è grosso e il pettine, oltreché piccolo, pare anche astutissimo.

Motivare la truppa. Ha fatto qualche scalpore il video di Urbano Cairo gongolante e in piena trance agonistica per gli affari che vanno benone. Elenca nomi, cifre, clienti (anche quelli in Polinesia), freme di orgoglio per fatturati e dividendi, elenca i segni “più” delle sue attività, e dice che il suo gruppo, nel 2020 “farà meglio” dell’anno precedente. E’ lo stesso Cairo che tre giorni prima (leggo da un comunicato del cdr del Corriere della Sera) illustrava ai giornalisti “le difficili prospettive per i conti aziendali”. Quale sarà il vero Urbano Cairo? Quello che piange miseria davanti ai lavoratori o quello che gongola in attesa di risultati migliori? Viene in mente Aristide Saccard, meraviglioso personaggio di Emile Zola (Il denaro, 1891) che concludeva la sua intemerata in difesa dell’avidità e della speculazione con un “…Saranno tutti ricchissimi”. Scriveva così bene, Zola, che Saccard pare di vederlo, come in un video su YouTube destinato ai venditori di pubblicità del gruppo Cairo: “Saranno tutti ricchissimi”. Non è vero, naturalmente: sarà ricchissimo soltanto lui, gli altri guarderanno sgomenti nodi sempre più grossi con in mano pettini sempre più piccoli.

6 commenti »

6 Commenti a “Padroni dai campi e da YouTube: quelli che… la crisi ci fa furbi (e ricchi)”

  1. Natalino Balasso (qui vs Urbano Cairo) se non ci fosse bisognerebbe inventarlo:
    https://www.youtube.com/watch?v=msODI-zJAOM

    da siu   - mercoledì, 1 aprile 2020 alle 10:24

  2. Anche In un paese come il nostro dove da ogni parte si dichiara pomposamente che appartenga ad una democrazia liberale, prima o poi i nodi vengono finalmente l pettine. Si è appena scoperto che in tale democrazia esiste un Parlamento, fino a poco tempo fa del tutto ignorato. I leader, comandanti generali assoluti in realtà, avranno pensato che il parlamentari sono eletti da loro e non più dal popolo, quindi che cavolo se ne fanno i cittadini di un Parlamento “signorsì”? Dicevano cose simili anche degli ospedali con promesse di visite a domicilio soprattutto per gli anziani. Abbiamo visto i risultati, ora non vanno nemmeno a visitare i reclusi in casa in questa crisi di covid-19. E’ venuto al pettine il nodoso sistema religioso. Abbiamo un Papa favoloso, pieno di potenza spirituale che ha avuto il coraggio di benedire Urbi et Orbi il mondo intero in una piazza apparentemente deserta, ma gremita di miliardi di anime che hanno assistito al rito rivolgendosi a Dio giustamente ritenendolo in questo momento l’unica speranza di difesa non solo dal virus incombente, ma soprattutto da una politica imprevidente che non si è nemmeno interessata al preventivo rifornimento delle attrezzature necessarie per affrontare uno stato di emergenza. Nessun progetto in proposito, almeno in considerazione dei risultati odierni. Credevano probabilmente nella loro generale insipienza politica e sociale che un mondo capitalista avrebbe pensato di iniziativa ad affrontare le emergenze? Beati coloro che ci hanno creduto e li hanno votati. Viene al pettine la remota tendenza nazista sul trattamento degli anziani e dei disabili: è meglio che se ne vadano a miglior vita lasciando liberi i pochi respiratori di cui come le cicale non hanno fatto un regolare rifornimento nei periodi felici. Nella paura generale viene al pettine il nodo nazi/fascista dei pieni poteri, tanto desiderato da numerosi nostalgici, molti dei quali non solo in Italia, ma anche nell’Europa. Sembra infatti emergere dai loro discorsi e in alcuni casi, come in Ungheria, da provvedimenti concreti una reale occasione di mandare a ramengo la debolissima democrazia che sta faticando a rsistere.. Diamo mille euro, basta un click dice con enfasi la leader Giorgia Meloni… Ma va?… Faccia Lei il primo passo. Alcuni Federali di triste memoria rinunciavano alla loro tessera del pane in favore dei poveri, come se loro vivessero di quella tessera. Anche qui beato chi ci aveva creduto e li aveva votati. Oggi è uscita la conferma che i bambini costretti alla reclusione casalinga possano uscire a passeggio lungo il caseggiato della loro abitazione, accompagnati da un solo genitore (?)… Antonio Polito con ironia in sostanza ha messo in bocca ai bambini la seguente frase, da me sintetizzata, spero bene, nel suo significato “Papà, se i cani possono circolare, perché non ci compriamo un cane anche noi?” Meditiamo gente!…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 1 aprile 2020 alle 10:54

  3. Sul fenomeno dell’editoria ho già calato un velo pietoso,nei giorni delle migliaia di morti dell’infezione,pubblicare un video del genere è al limite del raccapricciante,in aggiunta ho letto ieri sul Fq online che non paga i fornitori,direi che il cerchio si chiude su costui.

    Ma va? Mancano i lavoratori in agricoltura? Mi viene in mente il flim con Abatantuono che interpretava l’imprenditore che prima voleva mandare tutti i baluba in Africa,poi piangere che gli mancava la manodopera nelle sue aziende.
    Chissà magari il solito noto dirà un’altra preghiera in Tv e appariranno nuovamente…Anche perchè si può coinvolgere coloro che stanno godendo dell’rdc,ma nelle coltivazioni c’è necessità di parecchi specializzati,è difficile diventarlo in poco tempo.

    Per ciò che riguarda la geolocalizzazione dell’emergenza,non ho problemi,siamo controllati da anni,si può concedere considerata l’emergenza fino alla normalità,ma dubito che il nostro sistema sarà efficiente come in Corea.

    Forse da maggio torneremo a un primo livello di normalità,ma tra alcune settimane dopo le vittime fisiche del virus,ci saranno quelle economiche e ce ne sarà per tutti,dai lavoratori autonomi e non,alle aziende,ai pensionati,etc,etc,se qualcuno aveva ancora dubbi sull’umanità della Ue,penso che si sia finalmente svegliato.

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 1 aprile 2020 alle 13:56

  4. Evviva, in alcune farmacie sono arrivate le mascherine, poche, ma meglio di niente. Quelle monouso costano 3,00 Euro ciascuna, costo comprensivo di IVA al 22%, quelle lavabili (?) 15,00 Euro a pezzo. Sono considerate parafarmaci, quindi nessun rimborso parziale in sede di dichiarazione dei redditi. Pensierino malandrino: gli affari si presentano davvero bene!…

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 3 aprile 2020 alle 11:47

  5. E’ bello quel romanzo di Zola? ce l’ho lì davanti in francese ed esito un po’. Non so se di tutta la sterminata produzione, “l’argent” sia trai migliori.

    da Sebastiano   - lunedì, 6 aprile 2020 alle 08:43

  6. Sì, la mole spaventa, e dipende dalla facilità che ha a leggere in lingua. Ma come tutto Zola (farei l’eccezione di Teresa Raquin che è un diamante assoluto) si legge come bere un bicchier d’acqua ed è davvero bellissimo, ingiustamente considerato un testo minore…

    da Alessandro   - lunedì, 6 aprile 2020 alle 08:50

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