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Oggi esce I cerchi nell’acqua. In tutte le librerie (chiuse). Letterina ai lettori, e a tutti noi. Qui le recensioni, le interviste e i vostri commenti

IMG_2489 2Oggi, 12 marzo, è il giorno dell’uscita del mio nuovo romanzo, I cerchi nell’acqua (Sellerio).IMG_9197

Oggi, 12 marzo è il giorno in cui le librerie sono chiuse per decreto.

Lo trovo giusto: fermare il più possibile l’ondata del virus, liberare posti negli ospedali, comportarsi responsabilmente, non cedere alla paura, all’irrazionalità. Insomma, starci con la testa, non farsi travolgere.

Credo e spero che quando tutto questo sarà passato, un barlume di normalità tornerà tra noi, e allora riapriranno le librerie e tutto il resto, e si potrà andarci, e guardare e sfogliare, e leggere le prime righe di tutto, come si faceva, si è sempre fatto e si farà. E parlarne con gli altri.

Sul nuovo romanzo, con quello che ci accade, non è il caso di dilungarsi. Metto qui il risvolto di copertina, l’esergo, insomma quello a cui dareste un’occhiata tra i banchi di una libreria. Posso dire che ora, davanti all’inimmaginabile, che è una storia noir cheCerchi risvolto parla di uomini – soprattutto i miei due sbirri Ghezzi e Carella – cioè di vite, dubbi, paure, incertezze, schiene dritte e decisioni, giustizia e ingiustizia correnti. Carlo Monterossi osserva basito, incredulo, un mondo così distante da lui. Lo vede, se lo fa raccontare, dalla sua posizione di comodo privilegio, dai piani alti, mentre la storia è una storia da piani bassi, marciapiedi e brutta gente. Due mondi.

Libro a parte, devo dire grazie a molti. Prima di tutto alle librerie indipendenti, le piccole, le grandi, le biblioteche, i festival, i circoli di lettura, le associazioni che mi hanno invitato a parlare de I cerchi nell’acqua. Ne ho incontrate a decine, a centinaia, per i libri precedenti, e insieme a loro i lettori, attenti, o matti, o acutissimi, curiosi, che parlano dei miei personaggi come se fossero amici, o conoscenti, o gente incrociata davvero nella vita.

IMG_2539 2Un altro grazie va a quelli che tengono in piedi, letteralmente, i libri. Perché scrivere è una cosa privata e intima, personalissima, ma c’è un momento in cui il lavoro diventa collettivo, coinvolge persone, passioni, intelligenze, tempo. Da un file di word allo scaffale della libreria c’è un mondo che lavora, pensa, elabora, si sbatte, s’incazza o festeggia.

Quando tutto questo sarà passato, quando avremo vinto anche perché abbiamo saputo fermarci, sarà un grande piacere tornare là dentro, in libreria, e anche rimettere in piedi tutta l’agenda, gli incontri, le chiacchiere, le presentazioni e tutto il resto.

Ora non è quel tempo, ma quel tempo arriverà.

Chi riesce a mettere le mani sul I cerchi nell’acqua può dire, ovviamente, che ne pensa.

E noi ci vediamo in giro, presto.

Qui, come sempre, trovate le recensioni, la rassegna stampa e i vostri commenti

 

 

 

8 commenti »

8 Commenti a “Oggi esce I cerchi nell’acqua. In tutte le librerie (chiuse). Letterina ai lettori, e a tutti noi. Qui le recensioni, le interviste e i vostri commenti”

  1. Caro Alessandro,
    come ti capisco, due giorni fa è stato il mio compleanno e la sera prima, alle 22.00 circa, ho scoperto che non sarei stata libera di festeggiarlo al ristorante, che sarei dovuta uscire con un modulo in tasca, che avrei dovuto giustificare ogni movimento. Che dire? Di anni non ne ho pochi, ma un compleanno così non l’avevo mai vissuto. Adesso però mi viene da sorridere, perché il caro Carlo Monterossi è riuscito a fare meglio di me! Uscire nelle librerie il primo giorno di chiusura totale è decisamente un record.
    Io comunque il libro l’ho appena comprato in versione digitale e non vedo l’ora di leggerlo, adoro Carlo e i suoi amici.
    Grazie per questa nuova storia!
    Lorella

    da Lorella   - giovedì, 12 marzo 2020 alle 17:32

  2. Caro Alessandro, ti fai attendere un anno per il nuovo libro con il nostro Monterossi e lo fai uscire nel primo giorno di chiusura delle librerie.
    Secondo me l’hai fatto apposta per farci friggere ancora di più nell’attesa…
    Ma sappi comunque che il tuo piano sadico non funzionerà perché verrà ancora una volta a soccorrerci la cara Amazon (sperando però che non ce lo venda al prezzo delle introvabili mascherine…)
    Ad maiora

    da Marco   - giovedì, 12 marzo 2020 alle 22:06

  3. @Marco
    Certo, perché chi se ne frega di quelli che lavorano per Amazon, quelli pure se si ammalano…
    Si può aspettare un paio di mesi, pure se il romanzo sarà sicuramente meraviglioso come tutti gli altri di Monterossi e compagni.

    Grazie Alessandro per il nuovo romanzo!

    da Gianluca   - venerdì, 13 marzo 2020 alle 08:16

  4. Grazie! Anch’io aspettero’. Una passeggiata fino alla Feltrinelli di piazza Piemonte, un caffe’ d’orzo, un giro tra gli scaffali e poi l’acquisto del libro.
    Sara’ bellissimo, sara’ il segno del ritorno alla vita. Ma sara’?

    da Liliana   - venerdì, 13 marzo 2020 alle 16:00

  5. C’è una libreria qui vicino casa, quartiere Monteverde a Roma, una piccola libreria che tiene orgogliosamente alta la bandiera dell’editoria indipendente anche se, a quel che raccontano i due titolari, i potenti dominus che controllano il settore in Italia gli fanno la guerra. Nel loro sforzo di andare avanti organizzano spesso incontri con gli autori. Comprerò il suo libro, stimatissimo Alessandro, in quella libreria, e se vorrà venire a presentarlo credo che in tanti, qui, ne saremmo felici. Cari saluti

    da enrico   - sabato, 14 marzo 2020 alle 08:34

  6. Caro Enrico, rispondo a lei ed è una risposta che vale per tutti, ed è una risposta che è un enorme grazie.Ci sarà tempo per parlare del libro, per incontrarsi, discutere. Con grande tristezza abbiamo annullato tutti gli incontri, le presentazioni, i festival… Dopo, quando tireremo fuori la testa da tutto questo, ci sarà tempo. Grazie. legga chi può e riesce, gli altri leggeranno dopo, ne parleremo, sarà meglio di oggi

    da Alessandro   - sabato, 14 marzo 2020 alle 09:01

  7. Amazon o non Amazon,this is the problem…

    Non è un prodotto alimentare,però serve una cifra negli arresti domiciliari a cui siamo obbligatoriamente sottoposti.

    A ognuno la propria coscienza,sapendo molto bene a che ritmi e qualità di lavoro siano sottoposti i lavoratori della ricchissima società di Bezos,anche se un file di un libro lo destina automaticamente il sistema.

    Buona lettura

    da Ivo Serenthà   - domenica, 15 marzo 2020 alle 22:37

  8. Letto praticamente tutto d’un fiato…
    Un capolavoro! È un crescendo pazzesco di tensione fino all’ultima pagina…da farci subito un film!
    Il lettore non è solamente avvinto dalla narrazione ma viene anche costretto a riflettere profondamente sull’esistenza di mondi paralleli, nascosti e terribili e che tuttavia esistono veramente e che noi “normali” facciamo comodamente finta di non vedere.
    Robecchi ci prende invece per i capelli e ci costringe a guardare la fotografia di una realtà spaventosa. Ho vissuto a Milano per dieci anni, proprio in via Casoretto…questo mi ha aiutato a immedesimarmi ancor di più nella vicenda, nelle strade e negli odori dove il nostro Robecchi ha magnificamente ambientato questo suo ultimo libro.
    Buona lettura a tutti.

    da Marco   - martedì, 24 marzo 2020 alle 21:14

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