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ago 13

Questa sera Doc3! Le ferie di Licu, una storia a due facce

Questa sera (RaiTre, alle 23,40 circa) va in onda una nuova puntata di Doc3. Le ferie di Licu, il doc di Vittorio Moroni, è una storia diciamo "normale", quasi "quotidiana", una storia di normale immigrazione (ed è anche per quello che ci sembra "esotica", perché delle vite degli stranieri che ci vivono accanto non sappiamo quasi niente…). Ed è anche una storia, ben raccontata, che dimostra come il cammino dell’integrazione, dei popoli che si mischiano, delle culture che convivono, possa essere facile ma anche parecchio problematico. Licu – cittadino del Bangladesh, perfettamente integrato a Roma – torna in patria per sposarsi. Il matrimonio è combinato, la sua famiglia ha scelto la sposa, e si usa così. La storia è dunque quella di un viaggio, di una trattativa per prendere moglie, di un matrimonio. Poi, il viaggio di ritorno e la vita a Roma della giovane coppia, con la sposa, la giovana Francy, praticamente prigioniera della sua estraneità alla nuova città, al nuovo paese, alla sua lingua, ma anhe prigioniera di tradizioni e usanze, della gelosia di Licu. Insomma, dal Bangladesh a un bilocale di Roma… Una storia che non giudica, ma che mostra la realtà dell’immigrazione anche da angolazioni che non ti aspetti. Da vedere.

Doc3 è un programma di Lorenzo Hendel, presentato in studio da Alessandro Robecchi e realizzato grazie alla collaborazione di Luca Franco e Fabio Mancini. Regia di Graziano Paiella, produttrice esecutiva Monica Pacini.

1 commento »

Un Commento a “Questa sera Doc3! Le ferie di Licu, una storia a due facce”

  1. Ho visto una parte del documentario. Mi è sembrato utile soprattutto a ribadire tanti pregiudizi che gli italiani hanno sui musulmani e sugli immigrati: guarda quanto so’ cattivi ‘sti mariti immigrati, che non fanno usci’ le mogli e poi magari se ne vanno anche a puttane… Nel frattempo la moglie bengalese guarda la ragazza italiana con il trolley che sculetta in jeans, automaticamente assunta a modello femminile d’integrazione.
    Insomma, mi è sembrato artefatto, grossolano, indelicato e molto molto incentrato sull’idea “cattivo rapporto del maschio musulmano nei confronti della donna”.
    Non è che siamo noi italiani che, invece di purgarci di una bella dose di maschilismo, lo proiettiamo sugli altri?

    da Fred   - giovedì, 8 agosto 2013 alle 23:52

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