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23
giu 13

Berlusconi lotta contro l’aumento dell’Iva: “La parcella di Ghedini sarebbe devastante”

Per scongiurare l’aumento servono molti soldi in pochissimo tempo: spunta l’idea di una consulenza per Vallanzasca, il ministro del Tesoro lo aspetterebbe fuori col motore acceso. Sit-in di protesta di Renato Brunetta, che smentisce seccamente: “Ma quale sit-in! Ero in piedi!”. Favorevole la FederEvasori: “Fregare il 23 per cento dà più soddisfazione di non pagare il 21”.

Sul temuto aumento dell’Iva, ma il governo sembra avere le idee chiare. Dice un funzionario di Palazzo Chigi: “Se a ottobre saremo ancora qui tenteremo di rinviare a dicembre, e se a dicembre ci sarà ancora un governo rinvieremo a marzo. Se a marzo il gov…”, ma l’intervento degli infermieri ha interrotto la dichiarazione. Silvio Berlusconi, in prima linea, sostiene che il suo partito farà di tutto per evitare l’aumento dell’Iva: “Passare dal 21 al 23 per cento sarebbe devastante”, dice. Per il Paese? “Ma che Paese! Io penso alla parcella di Ghedini!”. Il problema rimane aperto: in sostanza bisogna trovare quattro miliardi entro poche ore. “Il sultano del Brunei sarebbe interessato al Monte Bianco – dicono al ministero del Tesoro – purtroppo costa troppo spostarlo negli Emirati”. Tra le idee avanzate dal PdL c’è quella della tassazione delle prostitute: “Solo con quelle che conosce il nostro capo, quattro miliardi si raccoglierebbero in poche ore, ma la ricaduta sui prezzi per il consumatore sarebbe forte, e Silvio è già abbastanza nervoso”. Ciò che servirebbe è un’azienda sana, con molta liquidità, interessata ad investire sullo Stato italiano. “Se volete – ha detto Marcello Dell’Utri – posso occuparmene io”.

4 commenti »

4 Commenti a “Berlusconi lotta contro l’aumento dell’Iva: “La parcella di Ghedini sarebbe devastante””

  1. Berlusconi ha ragione a lamentarsi. Da buon italiano, ligio ai doveri istituzionali e in funzione di esercizio quale potenziale garante della Costituzione in previsione di quel che si dice “non si sa mai”, è indignato perché, nonostante tutti i suoi soldi che guadagna grazie alle concessioni statali ricevute in primis dalla generosità socialista ed alle leggi a suo esclusivo consumo che i suoi nominati parlamentari, ivi compresi i suoi avvocati a doppio stipendio, gli hanno preparato costantemente in venti anni a totali spese dei contribuenti, quando acquista un paio di scarpe paga l’IVA identica a quella che paga la cd “casalinga di Voghera”… Non gli pare giusto… A lui!…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 23 giugno 2013 alle 09:26

  2. Sig. Robecchi!!! Il Brunei non e`nella penisola arabica ma dentro l`Indonesia. Una controllatina a Google Maps, no eh? :)

    da Enrico   - domenica, 23 giugno 2013 alle 14:58

  3. VIOLANTE (Pci/Pds/Ds/Pd):
    ”L’on. Berlusconi sa per certo che gli è stata data la garanzia piena, non adesso ma nel 1994, che NON sarebbero state toccate le televisioni, quando ci fu il cambio di governo. Lo sa lui, e lo sa l’on. Letta!
    … Voi ci avete accusato di regime, nonostante NON avessimo fatto il conflitto di interessi, avessimo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni, (avessimo permesso) che il fatturato di Mediaset, durante il centrosinistra, aumentasse di 25 volte!”.

    sicuri sicuri che siano davvero “i suoi nominati parlamentari” quelli che lo hanno aiutato tanto e sempre?

    Se interessa, su OPENPOLIS è possibile vedere anno per anno, onorevole per onorevole, partito per partito, camera per camera, come i rappresentanti parlamentari si siano comportati al momento del voto sulle singole leggi ad-personam.
    consiglio di farlo: è cosa illuminante.

    da stella   - domenica, 23 giugno 2013 alle 15:11

  4. la FederEvasori.. :-))) (vabé rido per non)

    da paola   - domenica, 23 giugno 2013 alle 18:20

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