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Gli eredi di un comico che non sanno ridere

Bene, adesso li abbiamo visti, questi oggetti misteriosi. Questi marziani a Roma che rappresentano la rivoluzione nel palazzo. Questi giovani e donne che scardineranno la politica così come l’abbiamo (anche tristemente, direi) conosciuta. Insomma, i grillini. E metto subito le mani avanti: bene, bravi, puliti, un po’ naïf, con quel tasso di ingenuità che solitamente alberga nelle brave persone. Nel montare una ghigliottina è probabile che correrebbero più il rischio di martellarsi a morte le dita che di tagliar teste coronate. E poi, ne abbiamo viste tante da queste parti e non ci faremo certo impressionare da frasi come “Sono sommelier e quindi vorrei occuparmi di agricoltura”, oppure “So tre lingue, quindi vorrei occuparmi di esteri”. Nella Commissione Esteri dell’ultimo governo Berlusconi (parlandone da vivo) c’era un tale Maurizio Grassano, peraltro condannato per truffa, che non sapeva la capitale della Libia, e quindi diciamo che non ho obiezioni fondate.
Certo, non è bellissimo che la capogruppo grillina alla Camera, Roberta Lombardi ci faccia dal suo blog la lezioncina sul fascismo che “prima che degenerasse aveva un altissimo senso dello stato e della tutela della famiglia”. E nemmeno che metta poi una toppa peggio del buco. Magari qualche libro di storia in più e qualche revisionismo di meno gioverebbero alla causa, qualunque sia. Ma insomma, non è questo il punto. O forse sì, e chi vuole si accomodi. Più interessante sembra invece un altro punto, per così dire antropologico: ma come mai i fedeli seguaci di un comico (ed eccellente comico, aggiungo), sono così permalosi? Già, basta una battuta in rete, una freddura su twitter, una nota leggermente sarcastica su facebook, ed ecco che piove a grandine. Come ti permetti! Paura, eh! Vi spazzeremo via! Voi casta, state attenti! A casa! (aggiungere a piacere).
Ora, compulsati i classici e riandato con la mente ai precedenti casi, la cosa si rivela abbastanza strabiliante. A una battuta (innocente, direi) sul Movimento, mi sono sentito rispondere: “Un po’ di rispetto per il primo partito italiano!”. E confesso di essere rimasto colpito, perché passando a volte per le piazze e per i loro raduni, reali o virtuali, ho spesso sentito apostrofare il primo partito italiano dei tempi con epiteti ben più volgari. E se è per questo anche il secondo, il terzo, il quarto, eccetera. Dunque siamo a questo: che onesti e innovativi cittadini che per mesi hanno gridato “vaffanculo” a chiunque passasse, ora chiedono rispetto istituzionale, garbo dei toni e – peggio ancora – zero ironia.
Praticando da anni il turpe mestiere della satira, niente di nuovo: probabilmente secoli fa illustri forlaniani chiesero più rispetto per la Dc (il primo partito italiano), e il signor Silvio B. i programmi di satira li faceva chiudere dalla Bulgaria. E’ un paradosso, non mi prendano sul serio. Mi attengo però alla regola dell’immenso Dario Fo, che è grillino (scusa, Dario) e maestro d’ironia: “Per la satira l’unica regola è non avere regole”, e tanto mi basta. Ma aggiungo: un italiano su quattro entra ora idealmente in Parlamento. Vedrà cose che voi umani, eccetera eccetera. Si incazzerà, ne riderà, raffinerà tutto in sane parole di sarcasmo. Bene. Non sarebbe male che questo sano afflato ironico funzionasse nelle due direzioni. Ridere di sé – o non offendersi troppo se qualcuno lo fa – è un buon esercizio. Combatte l’ulcera, purifica il sangue, elimina le tossine. Insomma, fa bene e sarebbe davvero “nuovo”. E non inquina.

48 commenti »

48 Commenti a “Gli eredi di un comico che non sanno ridere”

  1. Grillo ha avuto Pippo Baudo per maestro. Cosa c’è di più vecchio di Pippo Baudo?
    Grillo sulla Rai ha idee chiare: vendere ai privati – come Mario Monti, uguale.
    Ne abbiamo già visti tanti, troppi, di furbi che ti dicono “ma guardano che gli operai non votano più a sinistra da anni”: appunto, questo spiega benissimo perché non hanno più né lavoro né soldi né casa nè pensione (eccetera)
    Gli operai hanno votato Lega per vent’anni, con questi risultati. Adesso votano Grillo? Vorrei poter dire “xxxxx vostri” ma purtroppo non è così, sono xxxxx anche miei.
    Conclusione: viste le facce dei parlamentari grillini e i loro discorsi, sono doventato favorevolissimo a un governo tecnico. Ma ve la immaginate la “crisi dei marò” con l’India gestita da Grillo invece che dall’attuale ministro Terzi? Uno, due, tre, vaffanculo a tutti e inizio della guerra con l’India.

    da giuliano   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 11:24

  2. D’accordo, aspettiamo e osserviamo… Tutti siamo gente pulita fino a quando non ci sporchiamo. Il Movimento è lì, trabocca di “laureati” e spero anche di “buoni” cervelli. Non sempre le due cose sono direttamente proporzionali. Non ci resta che aspettare gli eventi, anche se dalle premesse non si configurano esaltanti. Nel frattempo finiamola di parlarne in ogni occasione facendo al m5s un’enorme pubblicità che solo a parole non vogliono. Lasciamoli bollire nelle loro maschere ignote e restiamo sordi ai loro frequenti inutili incivili vaffa… Presto ci accorgeremo da soli quale vantaggio concreto ne avrà la nostra Nazione. Per ora la collaborazione sociale del m5s è limitata ad alcune righe scritte su un programma non collegate a relativi progetti di fattibilità concreta. Ieri Ballarò ha fatto alcuni conti, secondo me non significativi dal punto di vista contabile in quanto ogni contabilità dovrebbe partire dalle entrate e continuare con le uscite e non dai tagli da fare per finanziare, nel caso in esame, le occorrenze previste nel programma scritto del movimento… Apriamo gli occhi e invece di parlare di loro fino alla nausa facendo inopportuna o addirittura falsa propaganda gratuita, positiva o negativa che sia, e aspettiamoli al traguardo strategico che il m5s si è prefissato. Solo allora potremo valutarne i risultati. Da solo, senza collaborazione di altre forze politiche, per il m5s sarà comunque difficile fornire al Paese una rosea aspettativa: rappresentano solo un quarto degli elettori italiani… Infine: giù le mani sulla nostra Costituzione!…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 11:46

  3. Mi vengono in mente i Leghisti e i forza italia la prima volta che si insediarono in parlamento…stesso ADESSO CI SIAMO NOI CHE SIAMO ONESTI…loro, i primi, ridicolmente stretti nei loro tailleurini nuovi di zecca , questa volta non per i tailleurs…nè per quel provinciale entusiasmo di mettersi in posa per la fotografia(allora) … ma per quel senso di ‘giovani-vecchi’ che mi trasmettono…

    da maria teresa vartolo   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 12:40

  4. Mah! E se avessero risvegliato una curiosità e un interesse per la politica che si stava irrimediabilmente perdendo? Seppur paradossale è così, a mio parere: per anni sono stati accusati, dai partiti tradizionali, di fare antipolitica, dando per scontato, dunque, che la politica fossero loro, quelli che distruggevano diritti acquistati negli anni con lotte politiche. Una confusione di cui erano vittime gli stessi partiti, evidentemente. Ogni bravo insegnante, dalle scuole medie in poi, cerca di far capire come ogni nostro gesto sia un gesto politico, ma i partiti tradizionali pretendevano, sino a ieri, di averne l’esclusiva. Ora la situazione va gestita. Eppure…non riesco a non vedere come tutto questo contenga più realtà di quanto una vittoria eclatante del centro sinistra avrebbe potuto rappresentare. Con o senza Renzi.

    da Tiziana   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 13:22

  5. Mi torna in mente anche di quando, l’anno scorso, il Financial Times (correggetemi se sbaglio) descriveva Grillo apostrofandolo come “nuovo Duce”. La riposta? “Noi siamo il primo partito italiano e loro mi paragonano al Duce!”. Insomma, questo denota capacità di profonda analisi politica…

    da Monsieur en rouge   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 13:23

  6. per Tiziana: sì, sono d’accordo; ma anche la Lega aveva iniziato così e – per chi non se lo ricorda – anche allora, 1990 e 1991, Dario Fo mostrò simpatie per quel movimento appena nato. Subito dopo ci fu Irene Pivetti presidente della Camera, giovanissima, serissima, aveva 27 anni se non ricordo male.

    da giuliano   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 14:12

  7. Il suo articolo mi appare un colabrodo. Costruito su pregiuduziali. Dicono che il tempo è galantuomo: tra un anno Le riscrivo. Saluti.

    da Samuel John Porter   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 15:21

  8. Caro Robecchi, permettimi di dissentire. Domandarsi se siano “permalosi” significa che li hai seguiti davvero poco. Per non dire zero. Sono intervenuto più volte per spiegare che quella che definisci permalosità è semplicemente l’esito di una precisa strategia discorsiva: e cioè l’intento del M5S tracciare un confine netto tra il soggetto “noi” (per definizione i buoni, i giusti, gli onesti, i disinteressati) e un’ideale controparte “voi” e cioè tutti gli altri che NON si riconoscono in M5S /che per definizione sono collusi con la casta, contro il cambiamento, antidemocratici etc etc.) Il meccanismo ingroup / outgroup e le strategie discorsive per etichettare l’Altro non sono state ampiamente studiate soltanto dall’antropologia e dalla psicologia sociale, ma anche dagli storici e dagli studiosi di sistemi politici, anche nei termini di “costruzione del nemico”. E non è un caso che sia un elemento ricorrente di TUTTE le esperienze totalitarie del XX secolo, e anche delle derive totalitarie in diversi sistemi democratici. Basti pensare al maccartismo nell’America degli anni ’50. Quindi invito te e i lettori del blog a prendere un po’ più sul serio queste cose, senza banalizzarle a barzellette.

    da scrittiapocrifi   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 17:24

  9. Caro scrittiapocrifi. E’ certamente un’analisi centrata, ed è noto che è proprio delle sette, dei totalitarismi e delle religioni essere allergici all’ironia degli altri. Tutto vero e – detta come la dici tu – anche tutto pericoloso (mai visto un nazista ridere dei nazisti, per dire, né un dianetico dei dianetici…). Ma la mia analisi è più antropologica che politica: che i seguaci di un comico non sappiano almeno un po’ ridere di sé rimane strabiliante. Che pretendano “rispetto” dopo aver fatto del vecchio caro vaffanculo uno slogan politico pure. Ma è sempre così: i sorcini sono meno ironici di Renato Zero… i grillini meno ironici di Grillo e i renzini meno ironici di Renzi. Lo dico dopo attenta analisi statistica dei miei pezzi o dei miei post o dei miei tweet: le risposte piccate o offensive o minacciose sono la norma. Ora che io ho capito il tuo discorso, tu cerca di capire il mio: ridere (e quindi rifiutarsi di ridere)è un atto fortemente politico. E io diffido profondamente di chi non sa farlo…
    a.r.

    da a.r.   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 17:34

  10. Caro Robecchi, ti suggerisco una lettura. Un articolo di Fabio Sabatini su “Il Fatto” di ieri. Si è permesso di dire che per decidere questioni politiche non sarebbe male capirne qualcosa. Ti invito a verificare nelle risposte degli utenti M5S se è solo una questione di umorismo o se invece non ci sia qualcos’altro che esorbita dalle risate e dalla “normale” dialettica politica: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/05/m5s-google-non-basta/520570/

    da scrittiapocrifi   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 17:42

  11. io spero che seguendo il consiglio del proprio mentore stiano simulando per ischerzo(ioci causa)un sobrio senso della misura per confondersi con i nuovi e vecchi politicanti,gli stessi che a cui quando si palesò l’ipotesi di un narcotest parlamentare obbligatorio quasi si fecero venire l’infarto

    http://www.youtube.com/watch?v=ND31PWVW-TQ

    da diamonds   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 18:46

  12. ma come “il primo partito”… ? Ma non erano quelli dell’antipolitica? dell’antipartito? del movimento?

    da tiziana   - mercoledì, 6 marzo 2013 alle 20:01

  13. @Robecchi @ Scritti apocrifi: tutto giusto, ma i grillini hanno imparato una cosa da Grillo. La performance attoriale. Il loro linguaggio non e` comunicativo, ma performativo, come afferma anche scrittiapocrifi. Non e` il mio campo, mi fermo qui, ma c`e` molta somiglianza tra Grillo/grillini e Berlusconi. La politica e` una serie di dichiarazioni smentite poco dopo (non ci hanno fatto lavorare), sparate enormi, etc. Almeno per ora, nel caso dei grillini, senza dolo.
    Il PD, che non ha mai imparato la performance politica, scambia tutto questo per fascismo, facendo un enorme errore di prospettiva.
    Ma in Parlamento tutti parleranno con tutti, se non vogliono tornare alle elezioni in pochi mesi.

    da Enrico Marsili   - giovedì, 7 marzo 2013 alle 02:07

  14. C’è poco da ridere, senza la fiducia del Parlamento qualsiasi governo se ne deve andare a casa… Con un quarto dei consensi nessun partito può governare da solo. Di conseguenza il m5s se si rifiutasse davvero di entrare nel meccanismo della “casta” politica non potrebbe fare assolutamente nulla di quello che ha promesso ai suoi elettori. A meno che l’ingovernabilità faccia scandalosamente parte di una mera occulta strategia. Ripeto, fate una nuova legge elettorale e mettete qualche soldo nelle tasche dei meno abbienti tartassati italiani e poi torniamo a votare…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 7 marzo 2013 alle 04:23

  15. tutto giusto ciò che dici, ma dovendo i ‘grillini’ consolidare il traguardo, farsi le ossa ecc., forse per loro ridere o anche solo sorrridere è prematuro (io almeno al loro posto e nella situazione in cui siamo, rimanderei l’ironia a tempi migliori..) ciao

    da paola   - venerdì, 8 marzo 2013 alle 00:08

  16. La speranza del PD è di diventare, finalmente, un partito di centro-destra. Casini si è pentito di non essersi “alleato” col PD. Renzi è indicato come traghettatore ufficiale… A che sono servite le primarie? Io non riesco a spiegarmelo. Attenzione, il prof. Ichino tifa Renzi!… Si dice anche che se si andasse alle nuove elezioni entro l’estate prossima non ci sarebbe il tempo per una nuova legge elettorale. Mi sembra di sognare… Intanto l’agenzia di rating (sic) Fitch ha declassato l’Italia da “A-“ a “BBB+”… Ma guarda un po’!… I disoccupati aumentano, i turnover sono bloccati, gli ospedali chiudono… Nessuno si domanda come farà a campare tutta la gente rimasta senza lavoro? L’informatica ha preso il sopravvento su tutto e questo comporta vantaggi enormi a chi può sfruttarla ed altrettanti disagi enormi a chi invece deve obbligatoriamente servirsene per espletare le faccende sociali. Il CUD, per esempio non è più inviato a domicilio. L’INPS risparmia e la povera gente, peraltro in grande quantità ancora analfabeta dal punto di vista informatico, si deve arrangiare. I Provider costano, fra l’altro… Il nostro sta diventando un Paese declassato anche dal punto di vista morale. Ci hanno presi, ma penso a torto, per meri sudditi senza speranza di emancipazione sociale. Grillo nel frattempo sta alla finestra col terrore di dovere prima o poi gestire davvero il governo della Nazione con i suoi giovani ottimi laureati. Forse sarà proprio lui che metterà il famoso chip sotto la pelle degli italiani. In primis in quella dei suoi nominati, per quanto riguarda il controllo dell’obbedienza cieca al guru, ovviamente. Mi auguro di no, sperando intimamente nel buon senso generale.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 9 marzo 2013 alle 10:44

  17. Leggo il buon articolo di Alessandro e i 15 commenti qui sopra e mi viene in mente che tutto (o quasi) può essere ribaltato nel suo contrario. Sono assolutamente d’accordo: “Ridere di sé – o non offendersi troppo se qualcuno lo fa – […] fa bene”. Così, mi viene in mente il sottosegretario Gianfranco Polillo, campione di presenzialismo televisivo del governo Monti: sempre con il sorriso in bocca, sempre pronto a sorridere di sé alle (timide) sparute obiezioni (“Scusi, quando arriva l’equità?”), sempre bonariamente ilare, con la serenità tipica di chi sa che, comunque vada, al peggio gli capiterà di dover lasciare il suo posto nel CdA xyz ai figli e finire nel collegio sindacale della fondazione zxy. Tutto il contrario dello spirito ferino dell’ex comico e dei suoi sfanculamenti a mo’ di intercalari. E mentre il suo governo tecnico, nonostante sia virtualmente dimissionario e saremmo in un’altra legislatura, continua a fare quel che cazzo gli pare (la scuola e gli insegnanti, per es., grazie ad un decreto fresco di giornata, saranno finalmente catapultati nel futuro radioso dell’inflessibile meritocrazia al taglio),capita che Polillo, ridendo e scherzando, ci dica le stesse cose di Roberta Lombardi sul fascismo buono (fino al 1935, ovviamente), che lo faccia in una popolarissima trasmissione radiofonica della Rai (mica su un blog) e che quasi nessuno se lo fili…
    Negli ultimi vent’anni, ho visto dare del nuovo Hitler a svariati scomodi personaggi, solo che lo facevano Giuliano Ferrara e Edward Luttwak e noi di sinistra ci ridevamo sopra. Ora è il turno di Grillo, che è aggressivo e antipatico, autoritario e pericoloso per la democrazia e, soprattutto, ha preso quasi il 26% dei voti, ne ha presi tantissimi a sinistra, mandando in Parlamento un nutrito ed eterogeneo drappello di mr.,miss e mrs. “X”. E siccome Grillo, qualunque cosa (cattiva) se ne pensi, ha fatto balenare una confusa speranza di cambiamento (e di Liberazione) e portato al voto una buona parte di quel 40% di indecisi di cui (poco) ci dicevano i sondaggi, allora spetta a lui (e ai suoi adepti)assumersi le sue responsabilità e portarci dall’inferno al paradiso. Il cerchio della fraudolenta narrazione italiana si chiude: il populista Berlusconi ci ha portato da solo dove siamo e il populista Grillo, non soltanto ci lascerà qui dove ci ha portato Berlusconi – non consentendo di formare un governo di sinistra e di responsabilità – ma ci porterà al nazi-fascismo del XXI secolo. Credo che l’unico barlume di “verità” incuneatosi abusivamente nelle ultime ore nei canali mainstream stia nelle parole dal sen sfuggite ieri (o ieri l’altro?) ad un tenero Bersani (ma forse l’ho solo sognato) che, più o meno, suonavano così: se abbiamo le mani legate e la politica non può intervenire almeno un po’ per alleviare certe situazioni socialmente insostenibili – perché la strada e già segnata ed è stata decisa altrove -, allora che ci stiamo a fare? Come facciamo a competere con Grillo (o con Berlusconi)? Ma è stato solo un attimo di sconforto del grigio Pierluigi. E forse l’ho solo sognato…
    Domande conclusive (e provvisorie): siamo sicuri che a portarci dove siamo sia stato solo l’orrido cavaliere e che oggi, senza di lui e senza il “pericolo per la democrazia” Grillo, andrebbe tutto progressivamente per il meglio? Sicuri che si possa crescere la famiglia (e il Paese reale) a pane (?), senso di responsabilità e fiducia dei mercati?

    da Roberto   - sabato, 9 marzo 2013 alle 10:59

  18. Nel frattempo arriveranno le tasse… IMU, IVA, ecc. come se nulla fosse successo. Ma non solo a Servizio Pubblico l’On. Bindi ripeteva il verso: noi eravamo all’opposizione… In Italia, l’opposizione in Parlamento è pagata?… Mah!

    da Vittorio Grondona   - sabato, 9 marzo 2013 alle 13:42

  19. tutto giusto. tutto bello. tutto ok.
    però mi resta sul groppone una domanda:
    ma invece, come c*zz* si a fidarsi ancora delle parole e delle intenzioni di chi è da molti anni su quelle comode poltrone, e delle tante promesse non ne ha mai mantenuta una?

    da stella   - domenica, 10 marzo 2013 alle 02:06

  20. ma tutti quelli che adesso e a voce, non fan altro che parlare di “nuovo totalitarismo”, di “nuovo fascismo”, di “nuovo duce”, etc:
    ma quando ci sono le manife e i presidi antifà nelle strade e nelle piazze: dove sono? ci vanno o non ci vanno? stanno in cordone in prima fila oppure no?

    da stella   - domenica, 10 marzo 2013 alle 13:59

  21. scusatemi tanto, un paio di domande:
    ma questi nuovi arrivati in parlamento fanno paura perchè c’è il rischio che ritorni il fascismo? perchè sono degli incompetenti? o forse perchè hanno preso poltrone che avrebbero dovuto essere di altri?

    da gianni   - lunedì, 11 marzo 2013 alle 17:26

  22. @gianni
    1) non fanno paura, anzi sono i benvenuti in quanto come Movimento sono l’espressione democratica della volontà popolare:
    2) a causa di una legge elettorale schifosa sono però dei nominati, come del resto lo sono tutti gli altri politici che entreranno in Parlamento nella nuova legislatura. Alcuni sono addirittura sconosciuti ai più. I politici nominati, secondo il mio modesto parere, non rappresentano il massimo della democrazia.

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 11 marzo 2013 alle 19:09

  23. @Vittorio
    e che colpa c’avrebbero i parlamentari dei 5S di essere “stati nominati” ?
    la legge elettorale attuale non l’hanno nè scritta nè votata loro.

    è stata invece voluta e difesa strenuamente con bizantinismi e perdite di tempo dai governi e dai partiti di cxdx, di cxsx, e dai “tecnici”.

    ma ovviamnete la colpa è di grillo e dei grillini!!!!!!!!!

    A SARA’ DURA !

    anzi, il grillo/m5s chiede da anni a gran voce che una simile porcata venga cambiata.
    eppure pd-l e pd+l non lo hanno mai fatto.

    “i politici nominati non rappresentano il massimo della democrazia”… quindi di conseguenza nemmeno il Bersani che ogni due secondi e mezzo non fa altro che implorare grillo e i 5s di dargli la fiducia, con tanto di coretto di sottofondo di mezzi giornalisti e semi intellettuali

    povera pvera povera “asini-stra” italiana!

    da stella   - martedì, 12 marzo 2013 alle 07:56

  24. @stella
    Infatti ci troviamo in questo assurdo caos proprio perché i politici non hanno voluto cambiare una legge che tutto sommato fa comodo alla politica del nulla. Grillo, e con l’occasine ripeto che non ce l’ho affatto con i suoi seguaci, non ha da parte sua rifiutato questa legge, anzi l’ha utilizzata come tutti gli altri e non respinta categoricamente come “per esempio” fa con i rimborsi elettorali. Non mi dica che si nono fatte primarie on line… Le primarie sono una parvenza democratica così tanto per per mettersi la coscienza a posto per continuare ad usufruire di una comoda legge. Non sta in piedi che un partito al 30% circa dei consensi possa ottenere una maggioranza gratis del 55%. Il premio di maggioranza va bene per un popolo di ingenui che accettino di buon grado che un partitino coalizzato del 2% vada in parlamento a legiferare per tutti mentre pretende lo sbarramento del 4% da altri partiti non coalizzati, spesso perché respinti. E poi ancora: Casini è stato eletto in quanto i consensi attribuiti al suo partito cooalizzato lo hanno confinato ad essere il “maggior perdente”. Non le sembra ridicolo?… Ha ragione Stella, sarà dura!… La nostra è una politica che nemmeno il terzo mondo se la potrebbe permettere e Grillo lo sa e se ne approfitta, ma solo per quello che gli fa comodo. Anche i topi per campare hanno bisogno di regole… Noi abbiamo bisogno di un governo per poter fare o disfare qualunque cosa che interessi la comunità. Non proporre e limitarsi a dire sì o no a seconda delle proprie esigenze è un impegno politico che anche Pinocchio saprebbe prendersi.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 12 marzo 2013 alle 10:53

  25. @Vittorio

    ???????????????

    “Grillo, e con l’occasine ripeto che non ce l’ho affatto con i suoi seguaci, non ha da parte sua rifiutato questa legge, anzi l’ha utilizzata come tutti gli altri e non respinta categoricamente come “per esempio” fa con i rimborsi elettorali. ”

    e come avrebbe potuto “rifiutare categoricamente questa legge” (votata e difesa da altri) e presentarsi e partecipare alle elezioni?

    sorvoliamo su “seguaci”, ma almeno per le altre cose almeno ti rendi conto almeno di cosa hai scritto?

    da stella   - martedì, 12 marzo 2013 alle 14:40

  26. Si

    da Vittorio Grondona   - martedì, 12 marzo 2013 alle 15:56

  27. eeeeeeh, ma non l’hai detto abbastanza “categoricamente convinto”!
    quindi mi sembra lecito dubitare.
    😉

    da stella   - martedì, 12 marzo 2013 alle 19:16

  28. Profetico il finale del primo commento:
    “Ma ve la immaginate la “crisi dei marò″ con l’India gestita da Grillo invece che dall’attuale ministro Terzi? Uno, due, tre, vaffanculo a tutti e inizio della guerra con l’India.”
    Ecco, appunto, che sia iniziato il mercato delle vacche al contrario?

    da tellheryousawme   - mercoledì, 13 marzo 2013 alle 00:58

  29. è in corso da un anno, forse qualcosa di più. Un anno, dodici mesi, è una cosa diversa da “un due tre” eccetera.
    Comunque questa mania di rispondere attaccandosi all’ultima parola detta è davvero una cosa pessima. Il significato di quello che ho scritto mi pare evidente, con i “vaff.” non si va da nessuna parte. Vanno bene come sfogo, ma poi bisogna fare qualcosa, mettersi a lavorare: e adesso il Mov. 5 stelle ne ha la possibilità.
    Per esempio, io la Rai me la voglio tenere, deve funzionare, deve fare servizio pubblico, magari con Milena Gabanelli alla direzione dei tg. Invece Grillo ha detto che vuole vendere tutto. Vorrei che si discutesse di queste cose, scuola, sanità pubblica, dissesto geologico, i problemi sono moltissimi; invece si va avanti con battute e ripicche da terza elementare.

    da giuliano   - mercoledì, 13 marzo 2013 alle 10:46

  30. certo che invece dare la parola ufficiale della nazione e poi tradirla apertamente invece…
    ah beh. vero che al governo ci sono i tecnici di Monti sorretti da pdl+pd.

    cmq tranquillo. non scoppierà nessuna guerra armata italia-india (o almeno auguriamocelo)

    e se al governo invece ci fosse stato Bersani? cosa diceva: “SMACCHIEREMO LE RENI ALL’INDIA”?

    mammamia questi “seguaci” della asini-stra poltronare come son ridotti a “ragionamenti”!

    povera povera Italia

    da stella   - mercoledì, 13 marzo 2013 alle 10:47

  31. ecco, come dicevo: attaccarsi a una merda di parola e insistere su quello.
    Non ho più speranze.

    da giuliano   - mercoledì, 13 marzo 2013 alle 11:41

  32. basta rileggere prima di postare (rileggere per correggere se uno si accorge di scrivere frasi che possono essere mal interpretate)
    se no è abbastnza normale che in uno spazio di commenti o su un forum, ci vengano fatte notare “parole” scritte.

    poi se uno (anche giustamente, ci mancherebbe) “perde le speranze” per quello,
    perchè ad altri non dovrebbe capitare lo stesso quando leggono (ad esempio) che “grillo non ha respinto categoricamente l’attuale legge elettorale, perchè ha partecipato alle elezioni e quindi non è affidabile per quello” (parafrasate che non ho voglia di far cut and paste) ?

    vabbè, in quel caso più che perdere le speranze, mi è veramente venuto da ridere a crepapelle (come se stessi leggendo un articolo di Robecchi)

    da stella   - mercoledì, 13 marzo 2013 alle 18:39

  33. Grillo ha avuto Pippo Baudo per maestro. Cosa c’è di più vecchio di Pippo Baudo?
    Grillo sulla Rai ha idee chiare: vendere ai privati – come Mario Monti, uguale.
    Fa comodo saltare delle righe, vero?
    Non ho insistito su Terzi perché bisognerebbe chiedere a Terzi, non mi pare che qui ci sia qualcuno esperto di diritto internazionale – mi sbaglio?
    Non ho più speranze perché:
    1) ha fatto bene Robecchi a rimarcare che gli eredi di un comico sono permalosissimi, e con loro non si può discutere
    2) un dialogo a livello di parole e frasi prese a caso ed evitando le cose che danno fastidio per irridere meglio l’interlocutore, mi rimanda all’osteria, all’asilo infantile, alla caserma.
    E’ il linguaggio di Grillo fa spavento: parla come Berlusconi.

    Basterebbe pensare prima di votare.
    ma qui mi fermo, già con il post precedente sono scappati tutti i grillini da questo blog, non vorrei che poi Robecchi si arrabbiasse con me.

    da giuliano   - mercoledì, 13 marzo 2013 alle 19:55

  34. Giuliano, qui ci sono le porte girevoli, chi vuole arriva, chi vuole va, si discute, si litiga, certe volte si ride. Tutte brave persone.
    a.r.

    da a.r.   - mercoledì, 13 marzo 2013 alle 20:07

  35. Leggo solo adesso la curiosa “ripresa” di “stella”. Davvero non ho parole. E’ ovvio che per partecipare alle elezioni bisogna usare le norme che le regolano… Grazie davvero “stella” per avermi aperto gli occhi… Grillo si è invece turato il naso accodandosi con tutti gli altri. Questa è la realtà. La sua, chiamiamola se vuoi, contraddizione… Ciò dimostra che quando gli fa “comodo” Grillo usa senza tante storie anche ciò che non gli piace… Ora che ha la forza per fare qualcosa, si ostina a non volere partecipare. La mia, chiamiamola se vuoi, incomprensione… Cordialità

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 13 marzo 2013 alle 23:59

  36. @Vittorio
    ehm. insisto.

    1) puoi spiegarmi (con parole tue) come avrebbe potuto partecipare alle elezioni, con regole elettorali differenti da quelle attuali?
    o molto più semplicemente avresti preferito assai democraticamente che non partecipasse proprio (così l’asini-stra istituzionale avrebbe gioco forza avuto qualche votino in più)?

    2) potresti specificarmi chi (partiti) scrisse e chi (partiti) votò a favore di tale legge, e se tra costoro c’era anche grillo e/o il m5s?

    3) potresti scrivermi chi (partiti) in tutti questi anni non ha mai cambiato tale legge?

    3) potresti anche scrivermi chi(gruppi-persone-partiti) raccolse firme per modificare tale legge e chi invece no?

    son solo tre semplice, lapidarie e veloci risposte.
    aspetto.

    da stella   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 14:21

  37. ops: 4!

    da stella   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 14:21

  38. …leggi elettorali…voti…partiti…qui siamo nella m…..a e se chi ci comanda (destra, sinistra, centro, movimenti ecc…) non pensa a rimettere qualche soldo in tasca agli italiani, e per italiani intendo dire quelli che non hanno pensioni d’oro o stipendi da manager ma campano se gli va bene con una busta paga da poco più di 1000 euro, si finisce veramente male tutti. Vi rammento un proverbio: “la fame cava il lupo dal bosco”. Non arriviamo a questo perchè poi se ne potrebbero pentire tutti.
    Come la penso io per rimettere qualche foglio da 100 euro in tasca alle famiglie? Non si risolve abbassando le tasse (ma che tasse volete che paghino le ditte se la maggior parte ha i conti in rosso e ne chiude una dopo l’altra), dimezzando i parlamentari, tagliare priviligi, si anche questo ma ci si deve arrivare di conseguenza – abbassiamo il gasolio e la benzina di 3/4 decimi, invece di aumentare le spese sulle bollette (energia elettrica, rifiuti, acqua, gas, ecc…) diminuiamole, l’iva al 22? mettiamola al 19 invece – facciamo in modo che chi assume un giovane o una persona che ha perso il lavoro è esentato dal pagamento dei contributi.
    Qualcuno dirà: si ma in questo modo l’entrate fiscali diminuiranno, siamo proprio sicuri? forse si e forse no. Di sicuro c’è che ora sono diminuite pur essendo aumentato tutto perchè chiaramente si sta più attenti tutti a spendere e comunque se diminuiscono le entrate è a quel punto che si devono fare i tagli, ma i tagli vanno fatti con saggezza non per convenienza, si tagliano le pensioni d’oro, gli stipendi a dirigenti, i privilegi ai politici (alle manifestazioni un esponente parlamentare se ci vuole andare ci va con la sua delle macchine e senza scorta…), il n° dei parlamentari e tutto quello che non ci rientra.
    UTOPIA direte ma è la realtà, il problema è che c’è un n° così elevato di italiani che non vogliano che queste cose cambino che nemmeno ce se ne rende conto, fanno parte del sistema, ne traggono vantaggi (il caso del presidente della regione lombardia parla da solo – dopo tutto quello che ha fatto la lega…) per proprio conto e per le loro famiglie, conosco persone che si lamentano giorno dopo giorno di come vanno le cose ma quando vanno a votare non cambiano idea nemmeno se gli casca il mondo ai piedi e cosa ti rispondono quando gli dici di provare a cambiare: no io il voto lo do ai mia – no io non posso votare a sinistra – no io non posso votare a destra – ho chiuso gli occhi ma non ce l’ho fatta – TUTTE CAZZATE gli sta bene così e non vogliono che cambino le cose e allora però siate più coerenti il giorno dopo a non lamentarvi
    forse mi sono un po perso nello scrivere ma stavo andndo di getto per come le cose mi venivano in mente

    da gianni   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 15:10

  39. Certo, “stella” Grillo non doveva presentarsi alla consultazione elettorale utilizzando una legge che non gli piace. Questo per coerenza con quello che urla continuamente. Capisco la tua provocazione, ma è evidente a chiunque che anche la mia lo sia stata. Solo che tu non l’hai “voluta” percepire come tale. In sostanza ho voluto dire che nessuno è tutto d’un pezzo… Per necessità al pezzo aggiunge un pezzettino, così alla chetichella. Pensavo di essere stato chiaro, ma mi accorgo che così non è stato. Le tue tre domande non hanno quindi senso nel mio ragionamento. Come si fa a fare un governo senza maggioranza?… Solo Grillo lo sa!?… Aspettiamo insieme “stella” chissà, forse prima o poi inizierà a piovere e alcuni aridi cervelli riprenderanno a ragionare.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 15:50

  40. Caro Robecchi, imbevuto come sei dei cascami della veterosinistra, mi sa che non hai capito una mazza di quel che è successo in Italia. E non mi sorprende sinceramente. Del resto, che l’estrema sinistra sia fuori dal Parlamento significa due cose: o tutti gli italiani sono dei beoni che non capiscono la politica, o tu e gli amichetti PD + SEL + eredi vari di RC sei lontani anni luce dalla relatà del paese. In ogni caso, senza teleologismi vari, come quell’altro lettore, ci risentiamo tra un anno. Speriamo bene, ma almeno adesso c’è una speranza.

    da Roby   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 16:31

  41. “Imbevuto dei cascami della veterosinistra”. Hihihi. Ok, buona speranza. Hihihi
    a.r.

    da a.r.   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 16:40

  42. “Certo, “stella” Grillo non doveva presentarsi alla consultazione elettorale utilizzando una legge che non gli piace. ”

    SENZA PAROLE

    comuqnue, eran solo 4 semplici e brevi domande.
    aspetto ancora le risposte per le altre tre.

    da stella   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 16:56

  43. post scriptum:
    a proposito di “aridi cervelli”, a chi ti riferisci di preciso?

    perchè io non son ricorso a nessun “insulto” nell’esprimermi, e quindi ovviamnete non mi ci riconosco… vero però anche che un detto popolare recita: “la prima gallina che canta ha fatto l’uovo”.

    da stella   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 16:58

  44. scusa, visto che lo fai tu, posso farlo anche io di mettere il tuo nome tra virgolette?
    sai, chiedo prima perchè io non mi son sentito offeso, ma non vorrei che invece la tua sensibilità percepisse un simile modo di relazionarsi come offensivo o sminuente.

    da stella   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 17:00

  45. @stella
    ti metto fra virgolette perché ancora non so se sei maschio o femmina… Di solito mi rivolgo alle persone con “signore” o “signora”, ma il nome generico “stella” mi confonde. Anche per questo motivo mi sono permesso l’amichevole tu… Lungi da me voler offendere chicchessia. Gli aridi cervelli appartengono a coloro che pensano davvero di cambiare le cose non partecipando al governo per ottuso principio. Per il resto, “a buon intenditore…” Le tue domande non hanno senso per il mio argomento di carattere generale. Adesso, per piacere, cerchiamo di berci su e di parlare d’altro. Grazie e scusami.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 18:40

  46. @stella
    PS
    Gli ultimi post mi confermano che sei maschio, quindi scusami ancora. Alla prossima occasione risponderò ai tuoi post con il più educato: signor Stella. Saluti.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 18:48

  47. vedo che alle 3 domande rimanenti non sei proprio in grado di rispondere, non resta che prenderne atto…
    …e andarci a bere una birretta su, carissomo o carissima signor o signora Vittorio.

    da stella   - giovedì, 14 marzo 2013 alle 20:08

  48. …un rosso per me, grazie!
    due stuzzichini, no? pan toscano e spalletta?

    da Ste   - venerdì, 15 marzo 2013 alle 10:49

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