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nov 12

Voi siete qui – Primarie di produttività

Da oggi in poi, in Italia, si tengono le primarie. Uno scontro senza esclusione di colpi tra soggetti della sinistra, gettati in un’arena e costretti a sopraffare gli avversari per sopravvivere. Una battaglia dove ogni colpo basso sarà permesso, la competizione rasenterà la guerra tra fratelli, la solidarietà sarà un lusso insostenibile. Le regole di queste primarie – chiamate “Patto per la produttività” – le hanno controfirmate Cisl e Uil, le hanno benedette i grandi giornali, le ha accolte con soddisfazione Confindustria e le hanno molto apprezzate liberisti di destra, di centro e di sinistra. Grazie alle nuove primarie sui posti di lavoro, i salari potranno diminuire e non saranno più legati al primo livello del contratto nazionale, ma a quella variabile indipendente che si chiama profitto. L’orario di lavoro potrà aumentare a seconda delle necessità delle aziende, con qualche sgravio fiscale per chi accetta molti straordinari lasciando così a casa altri concorrenti alle primarie operaie. I competitors delle primarie non dovranno litigare per andare in tv: saranno costantemente ripresi dalle videocamere di sorveglianza (cosa fin’ora vietata dallo statuto dei lavoratori). In più, potranno essere “demansionati”, cioè avere compiti e responsabilità inferiori a quelli per cui sono stati assunti, con conseguente riduzione di salario. In pratica, il nemico del lavoratore che partecipa a queste speciali primarie non sarà più il datore di lavoro o la politica industriale, ma un altro lavoratore, suo collega, con cui dovrà intraprendere una lotta al coltello per sopravvivere e mantenere il proprio potere d’acquisto. Il ricatto padronale sarà la regola. Il meccanismo del precariato – premi per ubbidienza e fedeltà, penalizzazioni per chi rallenta – entra di fatto nel mondo del lavoro dipendente. Chi vince le primarie, possibilmente mettendo nei guai un collega, non farà il candidato Presidente del Consiglio, ma, se va bene, manterrà il suo tenore di vita, peraltro già misero. Una festa della democrazia. Buone primarie a tutti, anche alla sinistra che, distratta dalle sue primarie, non se n’è accorta.

7 commenti »

7 Commenti a “Voi siete qui – Primarie di produttività”

  1. Le primarie sindacali vanno così oggi: parola d’ordine è cedere al ricatto. Sulle primarie del PD che in effetti hanno portato gli interessi politici dei dirigenti del “centro”-sinistra in primo piano, forse dirò in estrema sintesi quello che penso quando si saranno concluse. Trovo comunque indecente la guida mediatica al risultato delle stesse subdolamente attuato dal mondo mediatico. Anche questa mattina il giornale radio ne parla indicando come favoriti Bersani e Renzi… Favoriti da chi?… Per ultimo faccio un piccolo riferimento all’IMU sulle proprietà del vaticano. Si vogliono escludere le strutture che non hanno scopo di lucro commerciale e per “altre” particolari strutture sociali come scuole e cliniche private, fra l’altro costosissime, si è individuata una mini IMU. Il che tradotto in un idiota vocabolario politico sta a significare che il pensionato o la famigliola che vivono nella loro sudata prima ed unica casa vi vivono a scopo di lucro… Togliamoci dai piedi questa gente, non è in Parlamento per fare gli ineressi sociali del nostro Paese…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 25 novembre 2012 alle 10:47

  2. Ecco in anteprima la dichiarazione del vincitore delle primarie, chiunque egli sia. Tarapio tapioco come se fosse Antani, la supercazzola prematurata con dominus reveriscum blinda.

    da gianguido mussomeli   - domenica, 25 novembre 2012 alle 13:00

  3. Robecchi la cosa divertente é che ho provato a chiedere, a gente che voterá alle primarie, a cosa servano
    Ce ne fosse uno che mi ha dato una risposta sensata, ce ne fosse uno che sa che in Italia il presidente del consiglio viene scelto dal presidente della repubblica e non dadli elettori (delle primarie)
    quel che resta della sinistra dovrebbe piantarla di scimmiottare gli americani (per i quali tra l´altro le primarie hanno perlomeno un senso) e tornare alla realtá

    da king Mob   - domenica, 25 novembre 2012 alle 13:48

  4. Scusate parlo d’altro: ma la balla delle mele marce in polizia carabinieri et similia, dobbiamo sentirla ancora per tanto?

    Dal: Corriere della Sera (S. Pinardi, 24 novembre 2012).

    Mantova La Procura indaga su un’aggressione in autostrada
    Poliziotti fermano furgone e picchiano il conducente
    Lampeggiante Sono agenti in servizio a Vicenza che viaggiavano su un’auto con il lampeggiante acceso

    MANTOVA ? No, gli autori del pestaggio in autostrada non erano body guard troppo solerti, erano poliziotti. Li ha smascherati la prontezza di un testimone. Mercoledì mattina, sull’Autobrennero vicino a Mantova, il 32enne Riccardo Welponer, veronese, era alla guida del proprio furgone quando è stato fatto accostare da una macchina blu, una Renault Laguna, con i lampeggianti accesi.Dall’auto sono scesi tre uomini, imbufaliti ? stando al racconto del giovane ? perché non aveva lasciato libera rapidamente la carreggiata alla vista della loro auto. Al diverbio sono seguite le botte: due dei tre uomini lo hanno aggredito, sferrandogli pugni al volto e sbattendolo contro il guard rail, mentre il terzo ha assistito senza battere ciglio. Dopo l’aggressione, Welponer è stato lasciato per terra ferito e l’auto è sparita senza, all’apparenza, lasciare traccia. A carico di ignoti la denuncia che l’uomo ha sporto alla Polizia stradale e alla Squadra Mobile di Mantova, che mai sarebbero potuti risalire all’identità degli aggressori senza l’aiuto provvidenziale di un testimone. Vista la scena, ha annotato un numero di targa. I poliziotti mantovani sono risaliti in poco tempo all’auto, scoprendo con sorpresa che era un mezzo di servizio, e ai nomi degli occupanti, agenti di polizia in forza alla questura di Vicenza. Tra i due, il segretario regionale del sindacato di Polizia Coisp, Luca Prioli.Sul coinvolgimento dei poliziotti mantiene, però, uno stretto riserbo il procuratore capo di Mantova Antonino Condorelli, che ha aperto un fascicolo sulla vicenda. «Si tratta ? dice Condorelli ? di un episodio di particolare serietà e gravità, per il quale servono chiarezza e trasparenza».Domani la questura di Mantova acquisirà tutta la documentazione proveniente da Vicenza e gli agenti coinvolti saranno interrogati anche dalla Procura di Mantova per chiarire le circostanze dell’aggressione.RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sabrina Pinardi

    Pagina 12
    (24 novembre 2012) – Corriere della Sera

    da Barbara   - lunedì, 26 novembre 2012 alle 12:30

  5. Perbacco!!!!! Non si riesce neppure a riderci sopra! Mi hanno fatto la stessa impressione di tristezza, le primarie, ma anche gli altri meccanismi di cui parli, che non sono così assenti nelle nostre giornate. Sindacati? Diritti? Solidarietà?
    Proprio mentre ritornavo a casa, in auto, pensavo di essere entrata a pieno titolo (almeno me ne sono resa conto pienamente) nell’era del dopo…dopo-diritti. Ormai possiamo soltanto sperare di trovare un interlocutore (capo, dirigente, avvocato, sindacalista, collega) intelligente..altrimenti la vedo brutta!
    :-(

    da Tiziana   - lunedì, 26 novembre 2012 alle 19:08

  6. Che succede a Il Manifesto?

    da Antonella   - lunedì, 26 novembre 2012 alle 20:49

  7. ecco, già stavo un tantino depressa..

    da paola   - martedì, 27 novembre 2012 alle 00:10

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