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Genova per noi. Questa sera niente Crozza, meglio umani che comici

Cari tutti, dopo una settimana passata a scrivere cose divertenti, di colpo, sentendo le notizie da Genova, nessuno di noi ha avuto più voglia di divertirsi. Una città in ginocchio, morti, dispersi, disastro, acqua sopra e sotto, come in quella vecchia canzone di De André e pure peggio. Con Maurizio Crozza abbiamo deciso che non si poteva andare in onda con uno spettacolo comico mentre la sua città affonda tra il Bisagno e il mare. Nessuna discussione, tutti d’accordo. Non c’è altro da dire, al momento, se non (considerazione personale) il disgusto per un povero paese che affonda per una pioggia particolarmente forte. Lo stesso paese, tra l’altro, dove tutti si vantano di usare la parola "territorio", mentre il territorio, quello vero, si ribella. Niente show. Giusto così. Ciao.

8 commenti »

8 Commenti a “Genova per noi. Questa sera niente Crozza, meglio umani che comici”

  1. Cemento cemento cemento. Ecco i risultati: morti morti morti per fare affari su affari su affari. Come distruggere un Paeselasciato in abbandono nelle zampe delle varie mafie. L’Aquila è stato il modello pilota: abbiamo sentito tutti l’intercettazione di un feroce che ride sui corpi ancora caldi della gente fottuta, studenti, bambini, cittadini italiani inermi fatti inghiottire per poi costruirci sopra altre macerie.
    Avete fatto bene a decidere il silenzio stasera, ma poi dovremo decidere qualcosa di diverso, Robecchi, di buono e di collettivo e di decisivo oltre la satira perché non si può più nemmeno esorcizzare la tragedia; a tutto c’è un limite: anche il ridere rischia di confonderci con queste bestie da prendere a calci in culo. Non è più possibile sottostare così, Robecchi, nemmeno gli schiavi.

    da ab   - venerdì, 4 novembre 2011 alle 18:23

  2. Ben fatto, è il minimo!Siamo in mano a degli irresponsabili presi solo dagli sporchi giochi personali, e non salvo nessuno ahimè! Come dice ab dobbiamo muoverci, non possiamo più aspettare, prima che i gorghi e la melma ci portino via tutti.
    Quanta poca attenzione per il benessere dei cittadini, la tutela delle loro vite ed anche dei loro averi, quanta misera ingordigia che ha fatto sì che tutto stia andando in malora.

    p.s. è non è trascurabile l’indifferenza dei mezzi di comunicazione televisiva verso fatti così angoscianti come quelli di oggi e di giorni fa, solo la radio ha tenuto informati tutti nonostante le grandi difficoltà, visto che Genova è al momento una città assediata dalle acque….

    da mietta   - venerdì, 4 novembre 2011 alle 19:40

  3. “giusto così”. Bravi, una lezione di umana civiltà

    da Adele5   - venerdì, 4 novembre 2011 alle 21:56

  4. ieri sera su Radio Popolare due geologi hanno spiegato bene: 40-50 anni di speculazione edilizia, la catastrofe è arrivata oggi. Uno dei due (che ha chiesto di non dire il suo nome) ha aggiunto: ci vorrebbe la dinamite, far saltare tutto e ridare ai torrenti il loro spazio. Ovviamente, non lo farà mai nessuno: quale politico si presenterebbe con un programma così?
    Dal milanese hanno aggiunto: l’Expo…
    (non ricordo i nomi, ma vale per tutta l’Italia, per la Padania, per quel che vi pare: dinamite o no, quando i fiumi decidono che è ora di riprendersi il loro posto, lo fanno).
    In quanto a Crozza e Robecchi, le persone serie si riconoscono nei momenti giusti – ieri sera al tg c’era un anziano signore brianzolo che rideva e diceva che va tutto benone…

    da giuliano   - sabato, 5 novembre 2011 alle 13:06

  5. Televisione, avvoltoio senza cuore in attesa delle disgrazie per fare audience… Una bambina è stata messa in salvo annuncia euforico l’inviato a Genova… La notizia l’abbiamo appena municata dallo studio interrompe la presentatrice del programma in diretta. La caccia alla notizia detta per primi è il pane quotidiano della TV e dei suoi logorroici conduttori di show assetati di protagonismo. Ben vengano le notizie cattive, allora. Sono quelle che fanno più presa nella mente dei telespettatori… Morti sul lavoro in media di tre al giorno, vendette della malavita, drammi della gelosia, chi più ne ha più ne metta… In un angolo del G20, nel bel mezzo di una crisi pianificata che nella sostanza ci ha portato addirittura alla tutela finanziaria/politica da parte del FMI e di paesi stranieri, che, detto fra noi, non navigano pure loro in buona salute economica, e in una situazione territoriale di estremo degrado geologico, fa capolino l’omino responsabile dei nostri guai con l’assurda considerazione che non può esserci crisi in un paese che riempie i ristoranti, gli aereoplani, le mete di vacanza… Crozza e compagnia, hanno fatto benissimo a fermarsi per farci riflettere… La satira migliore si fa da parte in certe occasioni estremamente negative… Non è bello ridere quando sarebbe più opportuno piangere. Purtroppo la politica del sultano non percepisce queste elementari norme umane e continua a fare amaramente ridere coi suoi comportamenti idioti ed inopportuni nell’attuale cotesto nazionale.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 5 novembre 2011 alle 16:14

  6. Ho sentito Crozza dire alla tv “..non so se fosse accaduto in un altra citta…non so se è giusto…,ma io sono cosi…non me la sento di andare in scena…prendetemi cosi…”. Che bello, un esssere umano con dubbi e scelte e per niente SERENO. Grazie della vostra onesta’ intellettuale. Nessun problema aspettiamo un’altra settimana, rideremo di piu’.

    da MAURIZIO   - domenica, 6 novembre 2011 alle 10:49

  7. Saggio Robecchi!

    da Tarkus   - domenica, 6 novembre 2011 alle 12:10

  8. Mio figlio (13 anni) quando ha sentito che Crozza non andava in onda, nonostante non ne perda una puntata, ha commentato “mi sembra il minimo in un momento in cui non c’è nulla da ridere”….grazie per aver dato un esempio di umanità ad un ragazzino che è bombardato con segnali opposti in continuazione.

    da giovanna   - domenica, 6 novembre 2011 alle 17:55

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