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set 09

Ecoballe – Sulle aliquote della Sirenetta

Come ebbe a dire in tempi remoti il satiro di Arcore, se il fisco ti prende più del 30 per cento, evadere è una sacrosanta autodifesa. Oggi come allora la pressione fiscale viene addotta come giustificazione dell’evasione fiscale, con tanto di lamentazioni, luoghi comuni e pianti greci: si lavora per sei mesi per lo Stato!, frignano gli aspiranti evasori, continuando a ripetere che l’Italia sarebbe l’inferno dell’Irpef. Ben vengano dunque le cifre di Kpmg (Individual income tax and social security rate survey 2009) a dirci che non è vero. Siamo solo sesti, con il nostro misero 43 per cento di aliquota massima. Prima di noi hanno aliquote più alte Danimarca (62,3), Svezia (56,7), Olanda (52), Belgio e Austria (50) e Germania (45). Sia detto così, per consolarsi con il vecchio trucchetto cattolico di pensare a chi sta peggio di noi. Per inciso, il dato dovrebbe mettere una pietra sopra alle divertenti teorie economiche à la Giavazzi, che parlano di “modello danese”. Vista un aliquota del 62,3 per cento, c’è da pensare che ogni imprenditore del Regno farebbe volare dalla finestra la Sirenetta, Copenhagen, l’intera Danimarca e, probabilmente, anche Giavazzi in persona. E sarebbe un vero peccato. Per la Sirenetta, intendo.

4 commenti »

4 Commenti a “Ecoballe – Sulle aliquote della Sirenetta”

  1. Certo, c’è da immaginare che io servizi erogati dalo stato danese con quel denaro siano poi di qualità ben superiore a quelli dello stato italiano. Ed è qui che magari si potrebbe cominciare ad agire.

    da lo scorfano   - mercoledì, 2 settembre 2009 alle 10:06

  2. ho lavorato come dipendente per 15 anni, poi mi sono licenziato e ho aperto una partita iva (prima) e una società (dopo).
    Non ho mai evaso il fisco, ma devo dire che scoprire, ad esempio, che con il 45% dei miei utili il nostro sporcaccione del consiglio ci ha pagato qualche pagina (forse solo una o meno) dei pregiatissimi libri che al g8 ha voluto regalare agli altri capi di stato (facendo pure una pessima figura da nababbo arabo), oppure vedere che sono serviti per riempire il serbatoio dell’aereo che ha portato qualche bagascia nella sua villa, mi spinge a pensare che sarebbe bello evadere il fisco …
    ma resisto e spero in tempi migliori.

    da Fabrizio   - mercoledì, 2 settembre 2009 alle 10:52

  3. vagamente fuori tema.
    Il Premier-che-il-mondo-ci-invidia ha appena querelato mezza Unità (il quotidiano). Dal Direttore fino alla Ballestra.
    Gli sono giusto sfuggiti i freelance e gli addetti alle rotative.
    Ma (tentare di) intimidire i giornalisti che non lavorano per lui non è mica conflitto di interessi…..
    noooooo. Quando mai

    per Fabrizio:
    i tempi migliori verranno di certo. Se tutte le persone di buona volontà si rimboccano le maniche e smettono di delegare i Partiti (in generale “i Partiti”) i tempi migliori di adesso verranno.
    Mi permetto come altre volte, Robecchi mi perdonerà spero, un po di pubblicità benessere:
    http://www.anticasta.it/
    per l’Associazione Comuni Virtuosi

    da Rob   - mercoledì, 2 settembre 2009 alle 14:13

  4. Che farà, darà fondo a tutti i suoi averi per querelare l’universo mondo? Perfino un giornale delle Filippien parla di lui descrivendone le gesta erotiche!

    @ Rob
    Ho ascoltato alla radio diversi servizi sui Comuni virtuosi, molto interessante….penso che questi successi siano divuti ai cittadini collaboranti ma anche a dei sindaci-destra o sinistra qui poco importa-che hanno saputo tirar fuori idee e porgerle ai concittadini in modo invogliante.E’ vero, la rivoluzione italiana potrà venire solo dal basso, sperando che altri Comuni decidano di “copiare” quelli virtuosi.

    da mietta   - mercoledì, 2 settembre 2009 alle 15:05

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