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Via Mussolini: la targa appesa a testa in giù

Continua nella capitale l’opera di attento revisionismo storico del sindaco senza matrice politica Gianni Alemanno. Dopo le polemiche per via Almirante, ecco un nuovo caso: via Mussolini. Questa volta, però, si è cercato di agire con maggiore prudenza politica e la targa, in nome di una giusta coerenza storiografica, sarà appesa a testa in giù.

20 commenti »

20 Commenti a “Via Mussolini: la targa appesa a testa in giù”

  1. geniale

    da zioFa   - giovedì, 29 maggio 2008 alle 09:34

  2. ˙oıɔsǝʌoɹ lɐ opuoɯ uı olos osuǝs ɐɥ ɐʇɐɹǝɯɐɔ oɹʇlɐ ısɐıslɐnb o ǝʇuɐɹıɯlɐ ‘ıuılossnɯ ɹǝd ɐƃɹɐʇ ɐun ıʇʇǝɟɟǝ uı

    da pascal   - giovedì, 29 maggio 2008 alle 09:49

  3. Il colore della targa è sbagliato dovrebbe essere nero e la scritta pure.

    da Antonio   - giovedì, 29 maggio 2008 alle 11:23

  4. Ancora qualche mese e la mettono dritta

    da stellavale   - giovedì, 29 maggio 2008 alle 17:51

  5. Bella idea!

    Ma tornando ad almirante sotto il nome cosa vorrebbero mettere?
    Fine statista? Illuminato uomo politico? Noo non sono adatti.
    Forse, RAZZISTA, SQUADRISTA, ASSASSINO (insomma FASCISTA) sarebbero più adatti ma non riesco a scegliere quale aspetto sarebbe giusto enfatizzare di più.

    Per la data della morte invece ho già più certezze metterei: “sempre troppo tardi”.

    da Alberto   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 09:19

  6. e se la metteranno dritta noi ne metteremo 10.000 storte

    da ste   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 09:51

  7. Rispondendo ad Alberto, uno spunto su cosa scrivere sotto il nome l’ha dato il giornalista Gennaro Carotenuto sul suo blog ripescando un episodio non trascurabile della vita di Almirante, legato alla strage di Peteano. Una trentina d’anni più in qua rispetto ai testi del ’42.

    da sabrina   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 11:16

  8. Come l’informatica anche il nostro Paese si è beccato il virus… Targhe rovesciate; nomi tristemente famosi che ritornano prepotentemente alla ribalta; pazzie popolari che inneggiano ai (loro) bei tempi randellando a destra ed a sinistra; incendiari sconsiderati che bruciano poveri villaggi; giustizieri improvvisati che, con l’immagine del Che tatuata sul braccio, ma nulla presente in testa, picchiano e fanno disastri inaspettatamente aiutati da sconosciuti altri ceffi capitati lì per caso; brindisi vaticani auguranti a prossime più lucrose attività con l’amico del giaguaro; amministratori immondi che lucrano sulla monnezza campana; ministro che in Parlamento si trova un buco di oltre 100 parlamentari, molti dei quali assenteisti di professione, si mette in divisa da Don Chisiotte e carica ridicolmente il mulino del presunto vagabondaggio del pubblico impiego; giornali di parte che con maggiore ridicolaggine sostengono l’insostenibile; la gente comune impaurita non si muove più: in piazza si prendono manganellate e minacce di galera. Sono ormai più sicuri i ladri della piazza… Il òpopolo avrebbe bisogno di aiuto, ma l’antivirus non si vuole esporre… Sta nell’ombra…

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 11:24

  9. Mi son accorto che la tastiera senza fili del mio PC ogni tanto si dimentica qualche carattere… L’ho comunque informata, purtroppo tardi, che si scrive “Chisciotte” e non Chisiotte… Lei mi ha risposto che è ora di cambiarle le pile e di non fare tanto lo spiritoso…

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 11:41

  10. continuano i giochi illusionistici degli ideologi di questa nuova era politica. anche la più apparente delle contraddizioni si dissolve a mò di meraviglia di un piccolo gioco di prestigio.
    il trucco c’è e, a mio avviso, si vede!
    non passa giorno che gli esponenti della maggioranza manchino di ricordare la loro capacità di aver saputo individuare tra le maglie del disagio popolare, il problema di maggior emergenza: l’immigrazione clandestina.
    eppure era lì bastava guardarsi attorno per accorgersene. solo una compagine supponente come la sinistra poteva essere così cieca…
    ora naturalmente la sinistra cerca di far tesoro di questa lezione di oculatezza sociale. pare che ultimamente si sia prodigata, anche dalle aule parlamentari per cercare di portare alla luce un problema decisamente preoccupante, una pericolosa deriva fascista in embrione che cerca di mettere fuori la testolina.
    ma…pare che siano solo il frutto di tempeste ormonali di giovani studenti universitari, esperimenti imprudenti di apprendisti operatori di spettacoli pirotecnici, stupidi battibecchi di quartiere.
    insomma il problema non esiste, garantisce il governo, la stampa di governo, la polizia di governo…
    l’allarmismo è valido solo se di esso uno se ne appropria culturalmente altrimenti è fuori questione.

    da daniele   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 20:52

  11. e scommentto che vale anche sputare!

    da iggy   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 21:53

  12. Eppure, Daniele, il papa prova gioia e soddisfazione per il nuovo corso politico italiano.

    da albertazzo   - venerdì, 30 maggio 2008 alle 23:03

  13. Le vere minacce di insicurezza sono venute da altre parti, dai grandi ladri organizzati, dal capitalismo sregolato, dalla delocalizzazione autorizzata della mano d’opera… In appena sei anni di euro i lavoratori sono stati ridotti alla fame e relegati in una disumana poltiglia di società dove per la sopravvivenza sono costretti a combattere una guerra fra poveri, carica di odio. Una grande quantità di persone e pensionati hanno perso anche i loro risparmi spinti da infami interessati consigli di investimento dalle banche cd di fiducia. Prodi stava rimettendo le cose in ordine, ma secondo il mio parere aveva incominciato male colpendo per prima inesorabilmente la parte più debole del Paese… Le destre ne hanno approfittato: a parte la carotina dell’abolizione dell’ICI sulla casa pincipale, stanno sfoderando con più arroganza il loro robusto bastone e si prestano a spaccare le ossa alla stessa povera gente. La stragrande maggioranza che si sono regalata con una brutta legge elettorale le autorizza a cominciare proprio in questo squallido modo la loro illogica prepotente legislatura, senza peraltro essere duramente ostacolate da una opposizione che nella sostanza sembra più disponibile al dialogo che all’azione. Le targhe stradali ai fascisti sono fumo negli occhi per distrarci. Prima o poi ci cascheranno sulla testa…

    da Vittorio Grondona   - sabato, 31 maggio 2008 alle 01:35

  14. x albertazzo:
    la chiesa prova soddisfazione in tutto ciò che non mette a repentaglio il proprio verbo. foss’anche un olocausto.

    da daniele   - sabato, 31 maggio 2008 alle 10:57

  15. E sì che Ratzinger di olocausti se ne intende…

    da albertazzo   - sabato, 31 maggio 2008 alle 16:47

  16. Geniale!

    da Chiunque   - martedì, 3 giugno 2008 alle 21:44

  17. mi sono presa la libertà di citarti sul mio blog, è geniale..

    da didychan   - mercoledì, 4 giugno 2008 alle 10:20

  18. A me risultano comunque svariate via Almirante in giro per il paese, a voi no? O il punto è che non deve essere intitolata una via DI ROMA?

    da manuel   - mercoledì, 4 giugno 2008 alle 12:35

  19. La targa non c’è, ma il sito con MUSSOLINI scritto al contrario sì:

    http://www.inilossum.eu/

    da Moreno Puiatti   - lunedì, 9 giugno 2008 alle 10:17

  20. Mettiamo la targa appesa a testa in su e all’altezza degli occhi, per dare l’opportunità alla gente che passa di scrivere sotto VIA MUSSOLINI,
    era l’ora!
    Da Giampiero

    da Giampiero   - mercoledì, 22 febbraio 2012 alle 18:30

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