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feb 23

Il Fanta-Zelensky. Indovina cosa chiederà il premier ucraino

PIOVONOPIETREPiù del fantacalcio, tragicamente imprevedibile, più del fantaSanremo, gioco di società per famiglie, impazza da mesi il fantaZelensky, incentrato sulla capacità di indovinare le richieste del presidente ucraino alla comunità internazionale, ogni giorno rinnovate, anche con una certa capacità di sorpresa. Per dire: è dell’altro ieri la strabiliante richiesta (alla Germania) di sommergibili (!), richiesta che segue la richiesta di carri armati, he segue la richiesta di caccia F-16, che segue la richiesta di missili a lunga gittata, eccetera, eccetera. Ci sveglieremo una mattina con la pressante richiesta di gas nervino? Di testate nucleari? La politica italiana, che ubbidisce agli ordini battendo i tacchi, aumenta al due per cento del Pil la spesa in armi: “Riempire gli arsenali e svuotare i granai” è la parola d’ordine, accolta con grandi applausi da parte del novanta per cento (abbondante) di giornali, tivù, e in generale degli apparati informativi del paese.

In attesa degli sviluppi militari (non entro nelle questioni belliche) e degli sviluppi della propaganda (non entro nelle polemiche sanremesi), balza agli occhi una questione generale – diciamo così strutturale della nostra democrazia – su cui vale la pena riflettere. L’opinione pubblica sembra scollata, distante, lontanissima dall’opinione dei media. Senti la gente, guardi i sondaggi e apprendi che la maggioranza degli italiani è contraria ad ulteriori invii di armi in zona di guerra; poi leggi i grandi giornali, o ascolti un qualunque telegiornale, o notiziario, e la sensazione è quella opposta: appoggio incondizionato, avanti fino alla vittoria finale, eccetera, eccetera.

Uno scollamento strabiliante, non nuovo ma mai visto in queste dimensioni, con le storture e le anomalie che ne seguono. La prima, macroscopica, infantile e un po’ miserabile, l’accusa di “stare con Putin” a chiunque immagini soluzioni diverse dalla guerra a oltranza; quindi chi pronuncia parole come “cessate il fuoco” o “trattative” diventa una specie di Rasputin assetato di sangue alle dipendenze del Cremlino. La seconda, un po’ ridicola, è la voluta confusione storica per cui la Russia (la Russia di Putin, quel mefitico concentrato di nazionalismo che ha privatizzato le ricchezze del paese) sarebbe ancora sovietica quando fa comodo, o imperiale quando fa comodo, bolscevica se serve, a piacere. Terzo elemento, piuttosto inquietante, la necessità – data dallo spirito embedded della stragrande maggioranza dei media – di nascondere accuratamente i limiti, diciamo così, della presunta democrazia ucraina. Tanto che quando Zelensky fa pulizia di alcuni politici e funzionari corrotti, pochissimi notano – e tutti tra le righe – che la giustizia in Ucraina è assoggettata al potere politico, che si sono messi fuori legge partiti, chiusi giornali, si sono unificate reti televisive e altre cosucce ancora. “L’Ue insiste da mesi che il sistema giudiziario ucraino sia reso indipendente”, scrive il Corriere della Sera come en passant, un inciso, un apostofo rosa tra le parole: stiamo riempiendo di armi un paese non Ue che non ha nemmeno lontanamente i requisiti per entrarci.

La sensazione è che ci siano due opinioni pubbliche: quella dei cittadini, oltre il 50 per cento contrari a nuovi invii di armi, che conta pochissimo, e quella dell’informazione (vorrei dire delle élite) che invece è favorevole al 98 per cento e pesa parecchio. Uno scollamento che è un dato di fatto, non positivo in una democrazia, comunque la si pensi sulla guerra, sulle armi e su Sanremo.

5 commenti »

5 Commenti a “Il Fanta-Zelensky. Indovina cosa chiederà il premier ucraino”

  1. Non avrà manco bisogno di chiedere ulteriori armi, pare da ciò che leggo che gli saranno dati missili a lungo raggio!
    Stiamo andando velocemente verso a una catastrofe nucleare e la sensazione che vedo a livello mediatico, è quella a bordo del Titanic prima che affondò.

    Prima che qualcuno mi accusi di filozar, rammento che da decenni condanno l’attuale regime russo,prima massacrando i ceceni e successivamente facendo fuori giornalisti e politici scomodi, altro che accettare lettoni in regalo e accordi di gas e carburanti con costoro.

    Sento pure dire qua e là che chi non vede il festival è da considerare radical chic, sbagliano pure in questo caso, Zelensky o meno, in quella settimana da decenni mi dedico ad altro e i cosiddetti “radical” mi sono sempre stati sulle palle.

    Buona visione del carrozzone a chi lo gradisce!

    da Serentha Ivo   - mercoledì, 1 febbraio 2023 alle 15:03

  2. Si alza la posta; la partita comincia a diventare interessante. La prossima puntata sono le armi nucleari tattiche. Vediamo chi va a vedere.

    da Licio Santini   - mercoledì, 1 febbraio 2023 alle 17:43

  3. Il Vernacoliere un paio di mesi fa titolava che Zelensky vuole anche il culo coi pinoli!

    da Massimo Camiciottoli   - mercoledì, 1 febbraio 2023 alle 19:01

  4. Ha chiesto le navi

    da Vitalo   - mercoledì, 8 febbraio 2023 alle 08:31

  5. Non potendo avere il pacchetto completo sembra si accontenti dell’alabarda spaziale.

    da Luciano   - giovedì, 9 febbraio 2023 alle 20:03

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