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mer
16
nov 22

Strategie. Il governo manda avanti il mangiatore di salami col rosario

PIOVONOPIETREChissà com’è la vera carta intestata di Matteo Salvini. Sì, è possibile che ci sia scritto “Ministero delle Infrastrutture e dei Lavori Pubblici”, ma poi c’è dell’altro. “Ministero dell’interno in pectore, ma purtroppo ho dovuto metterci una controfigura”, per esempio. E anche “Ministero dell’Economia che però, mannaggia, lo fa Giorgetti”. Insomma, Matteo Salvini fa il ministro di quello che gli pare a seconda di come si sveglia la mattina. Un giorno di alza e fa incazzare Macron, un altro abolisce a parole il canone Rai, un altro ancora ridisegna il sistema pensionistico con la sola imposizione delle mani ancora unte di maionese. Va bene, dicono che nei sondaggi questo iperattivismo paghi, e gli facciamo molti auguri. Tanto più che non si sentiva da parecchio tempo – forse da mai – che una delle condizioni geopolitiche fondamentali per impedire a due paesi confinanti di prendersi a schiaffoni (Italia e Francia) sia far tacere Salvini. Insomma, Mattarella telefona, Marcron risponde, le diplomazie facciano il loro corso, ma soprattutto – s’il vous plaît – fate tacere il mangiatore di salami col rosario, che ad ogni esternazione rischia di scatenare il putiferio.

Tutte le cronache della signora presidenta del Consiglio Giorgia Meloni in trasferta a Bali parlano di quello: di come far tacere Salvini per non irritare i francesi e il mondo intero. E già questo dettaglio fornisce una divertente lettura della diplomazia italiana, che può anche essere (mah, chissà) un consesso di astutissime feluche, ma poi basta un rutto dal leader leghista-formaggista per rovinare tutto.

Non vorrei però che il Salvini selvatico diventasse un po’ una specie di capro espiatorio. Cioè, ormai sappiamo chi è, ne conosciamo le intemperanze, la tentazione di attribuire a lui ogni sbandamento, ogni estremismo nella gestione dei flussi migratori è forte, eppure fanno la loro parte anche gli altri estremisti del governo. Sembrerebbero seri e responsabili – un travestimento – finché, come accaduto al ministro della Difesa Crosetto, gli parte un colpo. Ecco quindi le OnG “ideologiche”, che sono “Centri sociali del mare”. Insomma, è Salvini che traccia il solco, ma poi è il governo che lo difende (scusate la rozza metafora, ma magari così capiscono anche loro).

E dunque, conclamata l’incapacità di gestire la questione migranti secondo regole, leggi e trattati internazionali, ecco la falange governativa, pancia in dentro, petto in fuori, prendersela con le OnG, esattamente come aveva fatto Salvini. Si agisce su più fronti, ovviamente, e si medita di tagliare fuori dalla questione le Procure della Repubblica per incoronare i prefetti. Niente più magistrati in mezzo alle palle – traduco – e più poliziotti a sequestrare navi e navigli.

Chi negli ultimi anni non viveva su Saturno. riconoscerà il tocco, la mano, lo stile inconfondibile della peggior destra europea. Viktor Orban partì da lì con la sua escalation, da una guerra serrata contro le Ong, da leggi (contestate dalla Ue) che ne limitano l’azione, criminalizzazioni e servizi segreti. E anche in Polonia, molto del lavoro oscurantista partì dall’attacco alle associazioni e alle organizzazioni indipendenti, specie quelle sui diritti delle donne. Insomma, viene il sospetto che dare tutte le colpe a Salvini sia un giochetto di società facile facile, e mentre tutti sono distratti dal mangiasalami intemperante, gli arditi fanno il loro sporco lavoro per non avere testimoni, né operatori indipendenti, né ostacoli al massacro nel Mediterraneo.

5 commenti »

5 Commenti a “Strategie. Il governo manda avanti il mangiatore di salami col rosario”

  1. La mia critica principale all’Europa è la mancanza di una direzione centrale: ogni stato membro ha la sua politica fiscale, la sua politica economica, la sua politica in termini di immigrazione, e via dicendo. Ed ognuno pensa egoisticamente soltanto ai propri cittadini. Lo abbiamo visto quando arrivarono migliaia di immigrati dalla Siria e la Germania e l’Austria, che fino a poco prima invitavano l’Italia ad accogliere tutti, chiusero le frontiere a quei disperati, e nessuno fiatò. O quando le navi che Salvini non voleva in Italia furono rifiutate dall’Olanda, e tutti a guardare dall’altra parte? Ecco, questa cosa del due pesi e due misure mi fa proprio girare le scatole come le pale di un elicottero. E poi, diciamocelo sinceramente, in quanti si sentono davvero cittadini europei, piuttosto che tedeschi, francesi, spagnoli ed italiani? Chiaramente le identità e le storie degli stati membri avranno sempre un peso rilevante in qualsiasi progetto di unificazione, a cominciare dalla frammentazione linguistica, viscerale ostacolo ai più timidi tentativi di integrazione sociale. C’è poco da fare: un abitante di un paesello sperduto del sud della Grecia avrà poco a spartire con un danese o uno svedese, a prescindere da quello che vogliono farci credere sulla carta.

    Insomma, Salvini è un mangiatore di salame e va bene, ma non venitemi a dire che in Europa sono tutti santi in confronto, francesi in primis.

    da camu   - mercoledì, 16 novembre 2022 alle 12:54

  2. In sostanza mandano avanti lo ” scaramacai ” per reggere un altro po prima di esploderere ? !

    da Elena   - mercoledì, 16 novembre 2022 alle 12:57

  3. Pardon esplodere ! Poi Scaramacai non era una macchietta qualsiasi , gli autori erano di grande livello!

    da Elena   - mercoledì, 16 novembre 2022 alle 13:27

  4. grazie come sempre
    anche per il -forse da mai-

    da paolo   - mercoledì, 16 novembre 2022 alle 13:39

  5. L’Europa sta approfittando della dabbenaggine tutta italiana, con i vari accordi di Dublino, il terzo firmato dal governo Letta nel 2013 ci siamo presi in carico gli sbarchi dei migranti.
    Ipocritamente l’egoismo europeo si fa scudo di questo accordo, ben sapendo che è inimmaginabile per noi ospitare tutti umanamente, dopo i lager stipatissimi di prima accoglienza, gli immigrati s’arrangiano e cercano di passare i confini per il nord Europa, sanno benissimo che la nostra realtà è poca cosa.
    Anzi dall’Italia ormai se ne sono andati più di un milione di giovani, chi ha preparazione o voglia di darsi da fare e coraggio, prova altre realtà dove viene retribuito come si deve.

    Sul “ministro twittatore” che dire, nonostante abbia perso milioni di voti, sono talmente messi male che non hanno alternative, fa più satira lui in prima persona e riesce a battere pure il bravo Crozza…

    da Serentha Ivo   - mercoledì, 16 novembre 2022 alle 15:29

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