Un Commento a “Augusto De Angelis, vita e (brutta) morte per mano fascista di un pioniere del giallo italiano”
Gli odiati camerati devono ringraziare Togliatti, anche se l’amnistia è del ’46, evidentemente nel decreto legge erano contenuti dei comma che avrebbero dato origine a post impugnative, altrimenti se il processo fu celebrato nel ’50 come si spiega che l’imputato abbia potuto godere dell’amnistia?…oppure
l’amnistia non ha fine se non con un successivo decreto legge? mah
il guaio è che continuiamo anche al giorno d’oggi a dover fare i conti con il fatto che in quei tempi successivi alla fine del conflitto tra stati, è cominciato un altro conflitto…d’interessi incrociati, naturalmente mai risolti nel migliore dello stile italico.
da Giampiero Croce - domenica, 14 agosto 2022 alle 16:47
Gli odiati camerati devono ringraziare Togliatti, anche se l’amnistia è del ’46, evidentemente nel decreto legge erano contenuti dei comma che avrebbero dato origine a post impugnative, altrimenti se il processo fu celebrato nel ’50 come si spiega che l’imputato abbia potuto godere dell’amnistia?…oppure
l’amnistia non ha fine se non con un successivo decreto legge? mah
il guaio è che continuiamo anche al giorno d’oggi a dover fare i conti con il fatto che in quei tempi successivi alla fine del conflitto tra stati, è cominciato un altro conflitto…d’interessi incrociati, naturalmente mai risolti nel migliore dello stile italico.
da Giampiero Croce - domenica, 14 agosto 2022 alle 16:47