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gen 22

L’autosorveglianza. Dopo il Covid magari arriverà pure quella sul fisco

PIOVONOPIETRESono affascinato, devo ammetterlo, dal concetto di “autosorveglianza”, introdotto dall’ultimo decreto legge sul Covid. Immagino che voglia dire “arrangiatevi”, cosa che già facciamo in abbondanza e quindi bene, niente di nuovo. Non stupisce nemmeno che avvenga in ambito sanitario, in un Paese dove è più facile parlare col Papa che col medico di base, dove un tampone d’emergenza o controllo costa come una cena da Cracco, dove le regole sono interpretabili, eccetera, eccetera.

Che la parola compaia in un decreto legge (col trattino in mezzo, auto-sorveglianza) inquieta un po’, questo sì.

Mettetela come volete, ma l’autosorveglianza, in generale, rischia di darci grandi soddisfazioni. Contiene una retorica densa di senso di responsabilità e ragionevolezza (“Badi, buon’uomo! Io mi autosorveglio!”), e una prateria davanti di cose che si possono autosorvegliare, anche al di fuori dell’emergenza Covid. Se la cosa prende piede, tra un po’ qualcuno chiederà l’autosorveglianza fiscale, e qualcun altro dirà beh, sai, non è una brutta idea. Sappiamo come vanno queste cose. E se cerchi “sorveglianza” in rete non ti esce subito Foucault, ma decine e decine di venditori di telecamere, sicurezza, anti-intrusioni, panoramiche del tuo salotto dal telefonino. Ecco, diciamo che sorvegliare ci piace di più che autosorvegliarci (Foucault torna sempre fuori), e prima qualche prova pratica la farei. Che so, un decreto in cui si dica: ehi, gente, niente multe per un mese, autoregolatevi il codice della strada! Un’orgia di doppie file, un’ordalia di lamiere. Oppure due turni di serie A senza arbitri, “Oh, sul fuorigioco fate un po’ voi”. Delirio.

Ma posto che “autosorveglianza” significa “non riusciamo a sorvegliarvi” – a pensarci bene è strano che non abbiano trovato una parola inglese – verrebbe da dire che è meglio così. Al netto delle regole arabescate e ghirigoreggianti, è ovvio che uno si autoregola, cioè si arrangia. Chiede in giro, si informa presso le massime autorità del ramo, tipo il dottore che sta in tivù, o la cassiera del panettiere, o addirittura ascolta quel che gli dice il medico, se riesce a trovarlo. Si fa insomma, delle sue proprie regole, accettando la sua collocazione nella complicata scala sociale sanitaria del momento. Asintomatico con booster! Guarito da 120 giorni! Hurrà!

Ci autosorvegliamo tutto il tempo, peraltro, non andiamo al centro commerciale con un fucile a pompa, non prendiamo l’autobus nudi e riusciamo persino a non tirare i piatti al televisore durante certi dibattiti o interviste. Direi che fin qui la tenuta di nervi e la capacità di autosorveglianza degli italiani è stata persino strabiliante, oltre ogni più rosea previsione. Ora cerchiamo di autosorvegliarci – inteso come stiamo calmi – anche mentre leggiamo il decreto legge e la circolare del ministero della salute, che dicono cose diverse su come devono comportarsi gli autosorvegliati. Serve il tampone, quando ti sei autosorvegliato da asintomatico per cinque giorni? Non serve? E’ argomento di grande attualità nelle file per i tamponi, che intanto fatturano come la Krupp nel ’41. E il gioco dell’anno sarà sfuggire alla sorveglianza, dribblare quarantene, sminuire contatti, mentire, in modo da non cadere nel limbo dell’autosorveglianza. Per scoraggiante coincidenza, l’appello e l’incoraggiamento a sorvegliarsi da sé coincidono con la più grande matassa di regole che si sia mai vista, il più complicato origami di articoli e commi in cui le nostre vite siano mai rimaste impigliate.

9 commenti »

9 Commenti a “L’autosorveglianza. Dopo il Covid magari arriverà pure quella sul fisco”

  1. Alessandro Robecchi, i suoi scribilli mi ricordano il Mammifero italiano di Giorgio Manganelli; passa il tempo ma le vecchie tradizioni restano imperiture. Non ce la faremo mai a diventare un paese serio.

    da Rita Manganello   - mercoledì, 5 gennaio 2022 alle 11:21

  2. Cara Rita, onorato del paragone, temo di non essere degno, ma grazie

    da Alessandro   - mercoledì, 5 gennaio 2022 alle 11:46

  3. Per restare con Foucault, si potrebbe introdurre anche la
    auto-punizione, nonché la auto-sanzione comminata dopo un
    auto-giudizio, and so on

    da Dedalus   - mercoledì, 5 gennaio 2022 alle 13:28

  4. Caro Alessandro, si fidi, siamo più o meno tutti Mammiferi italiani…

    da Rita Manganello   - mercoledì, 5 gennaio 2022 alle 13:38

  5. L’unico fattore che rende “il governo dei migliori” non sfanculabile, nonostante il ritardo vaccinale da iniziare a settembre, l’esperienza israeliana ce l’ha insegnato, le classi scolastiche il più possibile ventilate e la chiusura della maggior parte degli hub che hanno reso più lenta la vaccinazione, intensificato i mezzi pubblici negli orari di punta, più smartwork ove possibile, evitato grazie al brunetta mancato premio nobel…

    Bene detto tutto ciò grazie alla beatificazione mediatica dell’ultimo salvatore della patria, fosse l’ultimo…
    È la scarsa nocività della variante omicron nell’evitare le migliaia di morti quotidiani, altro che il fai da te della sorveglianza manco fosse un take away.
    Se non fosse per le centinaia di vittime covid, ieri 259,continuerebbe il bla, bla, bla, televisivo, su questo campo siamo i campioni mondiali della sola teoria anziché la pratica,ma sta subentrando il tormentone Quirinale, anche se non avverrà ci meriteremmo diffusamente il pregiudicato al Colle.
    La classica ciliegina acida su una torta avariata!

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 5 gennaio 2022 alle 15:04

  6. Crozza presidente.E Alessandro capo della comunicazione!

    da Vitaliano   - mercoledì, 5 gennaio 2022 alle 19:55

  7. C’è sempre chi lo dice meglio di te, Alessandro Robecchi è una garanzia, un’auctoritas in questo senso. Da applausi

    da Claudio   - mercoledì, 5 gennaio 2022 alle 20:13

  8. si, ma ancora non è in gazzetta il decreto, quindi stanno osservando le reazioni. io ho visto lunghe file in posta. che vogliano chiudere i conti correnti? pensi alessandro, 10 milioni di italiani che minacciano banche e poste di ritirare i soldi! gira già in rete la proposta. io propongo un cagotto eterno a tutto il consiglio dei ministri (mi sto dando una pacca sulla spalla – complimenti signora duchessa)

    da anna ruggiero   - venerdì, 7 gennaio 2022 alle 19:29

  9. questo non è un romanzo, è la dura realtà. vigiliamo seriamente.

    da anna ruggiero   - sabato, 8 gennaio 2022 alle 08:11

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