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gen 21

Carpiati alla Meloni, dai fascismi a Donald Trump difende l’indifendibile

PIOVONOPIETRENon si leggeva un così intenso romanzo epistolare dai tempi de I dolori del Giovane Werther (Johann Wolfgang Goethe). Roba vecchia, démodé. Meno male che adesso tutto si ammoderna e si attualizza con il carteggio “Lettere a La Stampa” (Giorgia Meloni), scambio di missive (articolo-risposta, risposta alla risposta, risposta alla risposta alla risposta) tra la segretaria di Fratelli d’Italia e il direttore del quotidiano torinese Massimo Giannini. Lui a dire che quella di Fratelli d’Italia è una destra che andrebbe un po’ ripulita, specie alla luce delle ambiguità sul tentato golpe trumpista, lei a battersi come un leone per negare. Lui a dire che la sora Meloni e il baciatore di salami Salvini giocano a fare gli “sciamani d’Italia” (come quel cretino che ha invaso il Campidoglio Usa vestito come se stesse per recarsi a Pontida), lei indignata per il paragone. Ciliegina sulla torta, un tweet della signora Meloni sui fatti di Washington, così ambiguo, ma così ambiguo, da rasentare la perfezione del paraculismo. Testuale: “Mi auguro che le violenze cessino subito come chiesto dal presidente Trump”. Che è un po’ come dire: “Mi auguro che si spenga l’incendio nel bosco come chiesto dal piromane che l’ha appiccato”.

Un carpiato, insomma, succo concentrato di malafede. Che diventa ancor più esilarante quando si ricorda alla Meloni l’assessora umbra Clara Pastorelli, che si fa una foto agghindata come lo sciamano di Capitol Hill. Uh, che reazione: “La signora indossa un cappotto e un colbacco!”, dice la Meloni. Questa è la sua arguta difesa, come ammettere che l’assessora umbra non è riuscita a procurarsi un cappello con le corna e si è adattata, problemi di trovarobato, insomma.

Il carteggio, va detto, è sui fatti americani e alla fin fine si incentra su questa domanda: è possibile che un partito che mira a governare il Paese continui a schierarsi con un (ex, tra poco) presidente americano che incita all’insurrezione, appoggia le milizie filonaziste, blandisce e corteggia certe sette di squinternati pericolosi tipo Qanon, sostiene gente che indossa magliette che inneggiano all’Olocausto? Quesito interessante.

Ma si tratta solo di un pezzettino della questione, perché anche in Italiai dubbi su Fratelli d’Italia sono numerosi. Proprio nei giorni del carteggio, per dirne una, un’altra assessora di FdI (Regione Veneto, assessore all’istruzione, andiamo bene, Ndr), Elena Donezzan, intona Faccetta nera ai microfoni della radio di Confindustria, in un programma dove (sentito con queste orecchie) il conduttore riceve telefonate dalle ascoltatrici per capire chi offre di più per fargli un pompino (giuro). Il caso Donezzan si aggiunge ad altre decine, forse centinaia. C’è quello vestito da nazista, quello con la foto del duce, il consigliere comunale che fa il saluto romano, l’attuale “governatore” delle Marche che va a cene celebrative della marcia su Roma, col Puzzone stampato sul menu. La difesa è sempre stata ridicola: si va da “Ragazzate” a “Una mela marcia”, a “Strumentalizzazioni”. Insomma, si minimizza la prevalenza della nostalgia fascista all’interno di un partito che – ricordiamolo a Crosetto e alla sora Meloni – ha nel simbolo la fiamma del Msi, oltre a detenere il poco invidiabile record di arrestati per ‘Ndrangheta. Ora aspettiamo altre lettere, missive, carteggi e corrispondenze per negare, minimizzare, parlare d’altro o buttare la palla in tribuna. Insomma, nuovi capitoli de I dolori della giovane Giorgia, romanzo epistolare. Un po’ noioso, a dirla tutta.

12 commenti »

12 Commenti a “Carpiati alla Meloni, dai fascismi a Donald Trump difende l’indifendibile”

  1. I salti carpiati e le incongruenze della sorrate d’Italia e del suo fedele scudiero shrek crosetto sono enormi, è una tragicomica italiana,come personaggi di bassissima rilevanza abbiano un discreto successo elettorale,ma del resto abbiamo preso atto in questi ultimi anni che pure il verdognolo,altro scarso personaggio,possa avere avuto tanto credito.

    È l’eredità acquisita dalla mummia il trasloco dei voti,evasori fiscali,corruttori,la guerra tra poveri determinata dagli sbarchi determinano il successo della dx condita dai nostalgici.
    Hanno sostenuto Trump fino all’altro ieri e quel tentativo di colpo di stato va ammorbidito con qualsiasi tesi,un po’ come nascondersi dietro a un dito,altrimenti come si potrebbero ancora presentare sulle reti smediaset,smentendosi clamorosamente.

    Non avrei voluto citarla,la radio trasmissione a cui ha accennato,mi è capitato di imbattermi parecchi anni fa,ho preso atto della cloaca tra conduzione e radio ascoltatori,me ne sono tenuto alla larga,fa specie che confindustria possa tenere ancora in piedi una fogna del genere.

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 13 gennaio 2021 alle 09:42

  2. Se penso che, molto probabilmente, questi simpatici personaggi andranno al governo e gestiranno i miliardi europei, mi sento proprio male. Ora sono farsa, domani saranno tragedia per tutti noi. Grazie patriota Renzi per portarci a tutta velocità al disastro totale, solo a vedere le facciotte tua e delle tue squaw, mi prudono le mani

    da Liliana   - mercoledì, 13 gennaio 2021 alle 17:43

  3. Eppure i sondaggi -a quanto pare- danno vincente il centrodestra. Sara’ che al popolo le chiacchiere non piacciono?

    da egidio scrimieri   - giovedì, 14 gennaio 2021 alle 18:26

  4. Può darsi, ma so per certo che amano i provocatori stupidi. Ha un futuro

    da Alessandro   - giovedì, 14 gennaio 2021 alle 18:33

  5. Lei crede che la democrazia sia una provocazione, caro (si fa per dire) Alessandro?

    da egidio scrimieri   - giovedì, 14 gennaio 2021 alle 18:35

  6. Ma non parlavo della democrazia, parlavo dei suoi discorsetti. Provocazioncelle, sono divertenti, so come funziona, ho fatto anch’io la terza media. Mah, si vede che avere in giro gente vestita da SS non le dispiace troppo. Quanto alle chiacchiere, guardi, ho ascoltato attentamente due discorsi della Meloni e sono chiacchiere di livello molto basso

    da Alessandro   - giovedì, 14 gennaio 2021 alle 18:40

  7. Su questo non ci sono dubbi: c’e’ sempre piu’ malizia nell’orecchio che ascolta che non sulla lingua di chi parla. Evidentemente lei e’ prevenuto contro Meloni. Tutto qua.

    da egidio scrimieri   - giovedì, 14 gennaio 2021 alle 18:43

  8. Sono abbastanza prevenuto, sì. Se vuole le faccio vedere le minacce ricevute da militanti del suo partito (con denunce penali al seguito). Vede, a volte, i pregiudizi. Saluti, ci vada piano col passo dell’oca, che viene il mal di schiena

    da Alessandro   - giovedì, 14 gennaio 2021 alle 18:47

  9. festeggiamenti per l’elezione del futuro tesoriere di FDI.Attenzione, immagini raccapriccianti.
    https://www.youtube.com/watch?v=xy2xVlwAl_M

    da gianfranco   - venerdì, 15 gennaio 2021 alle 17:07

  10. Caro Alessandro, mi permetto di rinnovarle un consiglio. Non discuta con i troll. Non li pubblichi proprio. A sua insindacabile discrezione. Lo chiedo anche per riguardo a noi, suoi lettori: il piacere che dà leggere un suo articolo viene poi rovinato dalla lettura di un commento stupidamente provocatorio, e se per un momento ci eravamo illusi di vivere in un paese civile grazie alla presenza di un Robecchi risprofondiamo subito nella mestizia per la consapevolezza dei tanti imbecilli che lo popolano. Ce lo eviti, la supplico. Cordialmente

    da enrico   - giovedì, 21 gennaio 2021 alle 10:06

  11. Caro Ivo, lo so è un consiglio sempre valido. Però la moderazione non deve nemmeno diventare un lavoro, che già ne ho fin troppi. Di solito, i commenti che non passano sono cestinati per pregiudiziale antifascista (questa è casa mia e nessuno ci entra col fez) o per conflitto con il codice penale (io ho risolto le questioni della censura sul web in modo abbastanza restrittivo: mi attengo quando scrivo sui social alle stesse leggi a cui mi attengo scrivendo sui giornali, che è il mio mestiere da sempre, mi hanno fatto un esame di stato e dato una tessera per questo, no?). Quindi se uno rivela la sua voglia di apparire, o di polemizzare così tanto per… o di mettere un po’ in evidenza il suo ego con piccole innocue provocazioni, perché no? Credo che da qui passino perlopiù persone dotate di senso critico, quindi sapranno capire chi provoca per esercizio di stile, o per certificato di esistenza in vita e chi magari ha delle cose da dire. Ma sia, il mio parere è che gli stupidi bisogna lasciarli fare, sennò chi si accorgerà che sono stupidi? Aggiungo che sì, grazie, quella cosa della mia presenza e del paese civile, ma non mi allargherei troppo, non voglio simili responsabilità e mi sembra un’esagerazione un po’ esagerata. Grazie del consiglio, comunque, ho ben presente la questione…

    da Alessandro   - giovedì, 21 gennaio 2021 alle 10:39

  12. Apprezzo il pensiero di chi non si limita ad ascoltare, ma legge, approfondisce e commenta: è più impegnativo e onorevole.
    Buttare la palla dall’altra parte è troppo semplice.

    E poi “Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile. A ben vedere significa onorare gli onesti.”
    Aristofane

    Grazie Alessandro

    da Mauro   - sabato, 6 febbraio 2021 alle 07:43

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