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mag 20

I cerchi nell’acqua, l’intervista a il Messaggero

Qui la bella intervista di Francesco Musolino su il Messaggero. Grazie grazie

Messaggero 280520

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Un Commento a “I cerchi nell’acqua, l’intervista a il Messaggero”

  1. Tre protagonisti: Carlo Monterossi, autore televisivo, Tarcisio Ghezzi e Pasquale Carella, sovrintendenti di polizia. Monterossi è citato questa volta un po’ a margine del giallo, ma necessariamente per definire caratteri reali sostanzialmente differenti soprattutto nell’ambito delle relative professioni. Monterossi non è soddisfatto del suo mestiere, ma lo accetta perché lo rende praticamente ricco. Sopporta perfino il rifiuto del suo capo di fare un favore al suo amico Ghezzi. Per scusarsi organizza una cena invitando appunto la famiglia Rosa e Tarcisio Ghezzi, ed è in quella in quell’occasione che i due amici si parlano senza peli sulla lingua delle loro condizioni di lavoro. Della TV e della Polizia. Il mondo miserevole e crudele manipolato a tavolino ai fini degli ascolti del Monterossi; quello reale, quasi sempre crudele del Sovrintendente Ghezzi, che si rivela essere di animo tenero ed umano. Più avanti si scoprirà il carattere duro, di pochi scrupoli del Carella, specialmente quando lavora da solo in periodo di ferie. Il lavoro gli piace proprio… Accumulare oltre 200 giorni di ferie arretrate non sono da tutti. Non ho finito il giallo, ma si prospetta molto interessante e distribuito nelle articolazioni in modo razionale ed avvincente. A proposito alcuni libri che ho letto ultimamente omettono la voce “Capitolo” prima del relativo numero, perché? E’ forse inutile? No, no, personalmente non credo proprio… Penso che oltre citarlo a voce debba necessariamente essere anche scritto. E’ comunque un mio personale convincimento.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 28 maggio 2020 alle 12:07

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