Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
mer
25
set 19

Matteo&Matteo: il finto duello tra un talent e Temptation Island

Screenshot 2019-09-25 08.11.43Italia e Germania allo stadio Azteca di Città del Messico (1970). Muhammad Ali e George Foreman allo stadio di Kinshasa (1974). Renzi e Salvini a Porta a Porta a Roma (2019). C’è qualcosa di nuovo, anzi di antico, eccetera eccetera. E c’è anche qualcosa di patetico nell’annunciare con un mese d’anticipo un allenamento tra sparring partner come se fosse uno scontro tra campioni. Del resto quando la propaganda politica si incrocia con il promo televisivo non c’è da aspettarsi molto (e questo è l’antico). Si annuncia però il primo scontro per il nuovo modello di leader: il leader generalista (e questo è il semi-nuovo).

Dei motivi si sa tutto: i due Mattei hanno interesse ad accreditarsi a vicenda come nemici, uno tiene su l’altro, per dirla veloce. L’arbitro del match spera di aggiungere un altro mattoncino a quel castello di cartone e conformismo che qualcuno chiama “la terza camera dello Stato” (e qui sì che servirebbe una riforma costituzionale che riduce le Camere, da tre a due). Il contesto è noto, dunque, senza nemmeno fare grandi sforzi di fantasia se ne potrebbe scrivere la cronaca prima che accada.

I characters in campo si conoscono, è una battaglia culturale, perché ogni venditore di aspirapolveri ha il suo stile e il suo linguaggio. Uno va alla fiera della cipolla (popolare, a contatto col territorio, qui si lavora, via i negher! Super-local-medievale), e l’altro discetta di “intelligenza artificiale” (le tecnologie, il futuro, che palle i lavoratori! Super-global-su-Saturno).

Dunque il format Renzi-Salvini di metà ottobre sarà paragonabile ad altri format televisivi. Il talent, prima di tutto, perché un così considerevole scontro tra ego non si vedeva da tempo e le probabilità che venga ambientato in una seconda media sono piuttosto alte. Uno che dice Mojito! E l’altro con i faldoni della cronaca nera (solo quella dei neri) sotto il braccio. Sarà anche un po’ Temptation Island, però, con il gioco di seduzione, le occhiatine, le spiritosaggini, le ciglia che sbattono. Già se ne sanno i toni, già si immaginano le pose e le mossette. Di Salvini sappiamo quella passione per gli elenchi con le dita che contano, metà arbitro di pugilato e metà dizionario dei sinonimi. Di Renzi si sa la finta autoironia e certi guizzi teatrali. Uno spingerà sul vittimismo – che gli vogliono tutti male, che lo odiano, che c’è il complotto contro di lui -, l’altro farà intendere alla platea che tutto questo non esisterebbe se gli italiani non fossero stati così scemi da non capire il suo referendum (e ogni volta che apre bocca sull’argomento, la gente corre all’inginocchiatoio per ringraziare il Cielo di aver votato no). Si prenderanno a colpi di Bibbiano in faccia, evabbé.

E poi ci sarà spazio per il leader generalista, il mio format preferito. Renzi pare espertissimo in ogni tipo di sport purché si vinca: Formula Uno, pallavolo, scherma, ginnastica artistica, farà la battutina sui viola; Salvini farà il Berlusca e detterà la formazione del Milan (o qualcosa di polemico, come uno della curva, ma ancora a piede libero). Parleranno dei figli, “da papà”.

Non si dimentichi, nella Gran Sagra del Prevedibile, la reazione dei social, come si fronteggeranno i sostenitori del “Capitano” (ossignùr, n.d.r) e i Renziani Rinati del Settimo Giorno (già #senzadime). Le tifoserie, assiepate tra le tivù e gli smartphone, potranno intonare i loro cori, dare pagelle, urlare “merde!” agli altri. Poi diranno che il loro beniamino ha “asfaltato” l’avversario, e qui vedremo linguaggi perfettamente sovrapponibili, le stesse identiche parole, in scala uno a uno, persino nella sciatteria sintattica e nell’avventurismo grammaticale. Niente di collettivo, mi raccomando, solo esercizi di stile privati esibiti in pubblico, come è giusto per tifosi personali di partiti personali, privati, esibiti in pubblico.

8 commenti »

8 Commenti a “Matteo&Matteo: il finto duello tra un talent e Temptation Island”

  1. Buongiorno Alessandro, so che ti incavoli quando ti dicono non scrivere questo, scrivi quello (come darti torto), epperò mi piacerebbe leggerti a proposito di qualcosa ben più importante dei due mattei, e cioè sull’incredibile voto dell’Europarlamento che equipara fascismo e comunismo.

    Cordiali saluti da un tuo assiduo lettore

    da enrico   - mercoledì, 25 settembre 2019 alle 08:03

  2. Eh si, iniziano le grandi manovre mediatiche, nonostante la conosciuta pochezza dei due personaggi conosciuti dai più, ma a questo puntano i poteri che contano in questa Italietta costantemente alla ricerca del salvatore della Patria che serva allo scopo.

    Non mi informo, non essendo interessato al futuro dibattito degli orrori,ma sarà quasi sicuramente sul canale principale della Rai, con il noto giornalista sempre in piedi da decenni a presenziare.

    Vorrei tanti quattrini per assistere a un tale spettacolo, ma c’è chi pagherebbe…
    Mi basterà un distratto riassunto il giorno dopo!

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 25 settembre 2019 alle 08:24

  3. Il riassunto? È già in questo post.

    da Doriano   - mercoledì, 25 settembre 2019 alle 09:41

  4. Hai ragione Enrico. Ma il giornale ne ha già scritto, e anche colleghi più bravi di me, e quindi non andava bene per la rubrica. Se capiterà ne scriverò eccome.

    da Alessandro   - mercoledì, 25 settembre 2019 alle 09:47

  5. @ Doriano

    A volte la realtà supera, seppur distrattamente, l’immaginazione.

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 25 settembre 2019 alle 09:56

  6. Mi immagino i due mattei dietro ad un banco della Piazzola di Bologna intenti ad affabulare i passanti cercando di piazzare i loro scarsi prodotti politici con la magica tecnica del famoso venditore ambulante Oreste Biavati (1890-1971) al quale nella stessa Piazzola è stato dedicato un monumento per la sua capacità di vendere qualsiasi cosa. Ci crediamo tanto evoluti, tanto intelligenti, tanto democratici e poi continuiamo a credere nelle favole. Due Matteo&Matteo, per favore, dateci un taglio. Un invito a Bruno Vespa, ci parli anche lui dell’assurda equiparazione fascismo/comunismo. Sarebbe meglio e riqualificherebbe la nostra TV, usata solamente per farci spendere un sacco di soldi di corrente elettrica per ascoltare e vedere stupidaggini politiche, fiction balorde senza senso artistico ed interminabili intervalli pubblicitari.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 25 settembre 2019 alle 10:39

  7. boh, forse la rubrica poteva cercare altri argomenti. dei due M forse ci si può limitare al “non ti curar di loro ma guarda e passa”

    per esempio il Conte-Fregoli che sta autorealizzando la sua previsione “Sarà un magnifico anno”. certamente x lui. che passa dai respingimenti all’accoglienza con la facilità con cui Vieri e Ronaldo han cambiato le maglie delle squadre di Milano. ma loro erano professionisti: forse un PresCons un pochino di coerenza nel giro dello stesso anno….

    ecco dal punto di vista dei caratteri questa giravolta è forse più interessante di M&M, che come dice l’articolo si tengon su insieme. il modo migliore per depotenziarli è ignorarli, come si vede dal calo della lega nei sondaggi appena la Bestia si è tacitata

    da glk   - giovedì, 26 settembre 2019 alle 11:19

  8. Ma ovvio, potevo scriverla anche sule balene, la rubrica, o sulla campagna acquisti del Cosenza. O su Conte, certo. O sull’emergenza ambientale, la scelta è infinita. Quanto a “ignoriamoli”, mi spiace, dovrei fare così con tutta la politica italiana…

    da Alessandro   - giovedì, 26 settembre 2019 alle 11:22

Lascia un commento