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mer
31
lug 19

Le vacanze deficienti, dal “Salvini watching” alla coda sull’Everest

Fatto310719In coda sull’Everest. La montagna, il contatto con la natura, l’azzurro del cielo e le cime innevate. Che bello, eh! Così migliaia di terrestri annoiati dal resto della Terra corrono verso il Nepal per qualche giorno di contatto totale con la natura. Una vacanza rispettosa dell’ambiente: un aereo per arrivarci, poi macchine, jeep, fuoristrada, elicotteri. Poi campo base. Poi mettersi coda a settemila metri con l’obiettivo di arrivare a ottomila. Una fila lunga, un serpentone che arriva quasi a valle, e stupisce che dal tetto del mondo non rimbombino tonitruanti le parole care: “Serviamo il numero 47!”. Andare sull’Everest costa un bel po’, è ancora una status symbol che consente di tornare dalla vacanze con tante foto bellissime del culo di quello che stava in fila davanti a te. Urge democratizzazione: se alle Poste si trovasse il modo di togliere un po’ di ossigeno all’aria tutti potrebbero godere del brivido di fare la coda in altura (e la morìa di pensionati aiuterebbe i conti pubblici).

Al concerto in spiaggia. E’ il must dell’estate e l’ha inventato Jovanotti. Quale modo migliore di difendere la natura e di sensibilizzare il mondo sull’ecologia che stipare quarantamila persone su una spiaggia dalla mattina a notte fonda? Pensateci, è come pulire il mare col detersivo per piatti, magari funziona. I teatri, i palasport, gli stadi, le piazze non bastano più, per i concerti, ora serve qualcosa di più deciso, di più simbolico, che so, ballare in centomila su un prato di montagna per difendere i pascoli lasciando le mucche nelle stalle, oppure sparare ai cuccioli di tigre per sensibilizzare il mondo sulla loro estinzione. Naturalmente dal palco rimbomberà il verbo ambientalista: “Dopo puliamo per bene!”. In più, educazione al futuro per tanti giovani volontari: lavoro gratuito in cambio di un panino e una maglietta, così si abituano a quello che li aspetta nella vita.

La movida a Roma. Chi è in cerca di emozioni forti e di brividi non dovrà più passeggiare per la periferia di Lagos con tre Rolex al polso, basterà una serata a Campo de’ Fiori per una vacanza a contatto con la natura. Tra americani ubriachi, tedeschi in overdose di birra, spacciatori che ti tirano il pacco, carabinieri in divisa e in borghese, borseggiatori, attaccabrighe vari, turisti che trovano tutto molto suggestivo e pagano due aperitivi come un pranzo di nozze, l’avventura è assicurata. I vacanzieri potranno finalmente tornare a Medellin, a Scampia o in un liceo americano sospirando: “Finalmente al sicuro”.

Crociera a Venezia. Chi resisterebbe al fascino di navigare a bordo di un condominio di nove piani lungo come una fila al casello dell’autostrada, con la coda al buffet, le risse per gli ascensori, le liti tra quelli delle cabine secondo ponte versus la ressa festante e rumorosa che corre al pianobar? Notti vivaci e albe suggestive, finché si arriva a Venezia e tutti sul ponte grande a guardare se finalmente ci si riesce. Poi, un mormorio deluso: anche questa volta non siamo riusciti a centrare il campanile di San Marco con la prua. Dannazione.

Milano marittima. Tutti gli esperti concordano: è la località migliore per il Salvini watching. Aggirandosi in infradito per la spiaggia privatizzata dagli stabilimenti balneari, le possibilità di intravvedere il ministro dell’Interno in bermuda e mojito è piuttosto alta, superiore a quella di vedere una iena al parco Kruger in Sudafrica o uno sciacallo a Yellowstone, stesso brivido, ma più probabilità di farsi un selfie con l’animale. Pochi giorni di relax, prima di tornare a casa e mostrare agli amici, in quelle noiosissime serate post-ferie, le foto delle vacanze, ma quelle di Salvini. Meno facili gli avvistamenti sulla spiaggia libera, che potrà comunque essere privatizzata e chiusa ai bagnanti meno abbienti per un bel concerto ecologico. Buone vacanze.

2 commenti »

2 Commenti a “Le vacanze deficienti, dal “Salvini watching” alla coda sull’Everest”

  1. Al di là del quantitativo,pare che i grandi numeri non portino più qualità d’intelletto e stile di vita,anzi pare proprio il contrario.
    Altrimenti non si spiegherebbe come chi usa moto d’acqua della polizia,fosse solo questo ciò che ha combinato…Viene premiato sfiorando il 40% dei consensi,purtroppo tutto ciò è lo specchio di buona parte della popolazione.

    Buone vacanze e non sgomitate…

    da Che dire? sette miliardi,siamo in troppi   - mercoledì, 31 luglio 2019 alle 11:58

  2. “spacciatori che tirano il pacco” significa che la roba non la danno proprio (sola pura) o danno roba cattiva (sola avariata e pericolosa)? perche c e differenza eh…

    da Gabriele   - venerdì, 2 agosto 2019 alle 12:39

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