Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
mer
29
nov 17

Cazzate in campagna elettorale? Il cittadino avrà diritto al rimborso

fatto291117Depositata da un notaio e alla Camera di Commercio, ecco la “Tabella retributivo-risarcitoria del cittadino in campagna elettorale”. In sostanza, un tariffario che dovrebbe rimborsarci in moneta sonante per tutte le cazzate che sentiremo da qui alla data del voto. Si tratta di una comprensibile autodifesa del cittadino e di una sacrosanta redistribuzione delle risorse economiche tra chi dice molte enormi stupidaggini per avere qualche voto in più e chi è costretto ad ascoltarle. Ecco il tariffario.

Bufala semplice, 1 euro – Per la fruizione stupefatta delle scemenze più grosse (esempio: Boschi al funerale di Riina, Kyenge contro i mercatini di Natale, le spose bambine vendute in Veneto, i migranti con il virus ebola, aggiornare a piacere), il cittadino avrà diritto a un euro di rimborso per ogni scemenza letta o sentita.

Polemica sulla bufala, 2 euro – Lo spazio riservato alla denuncia di una scemenza grossa è solitamente il doppio o il triplo di quello occupato dalla bufala stessa. A volte se ne parla per giorni, con il deprimente risultato di diffondere ancora di più la notizia falsa. Il cittadino ha diritto a due euro di rimborso.

Algoritmo, 3 euro – La parola algoritmo, che vuol dire né più né meno calcolo, ma fa più figo, viene usata a vanvera per ogni questione umana e sovrumana, dai turni dei lavori più sfigati (mi spiace, ha deciso l’algoritmo) all’accertamento delle notizie (è vero, lo dice l’algoritmo). Il cittadino che presenti le dovute pezze d’appoggio avrà diritto a 3 euro per ogni volta che ha sentito pronunciare o letto la parola “Algoritmo”.

Riduzione delle tasse, calcolo percentuale – Il cittadino avrà diritto a una somma in contanti pari a un terzo della riduzione delle tasse promessa in campagna elettorale. Esempio: avete l’Irpef al 43 per cento e ve la promettono al 20, quindi potrete incassare una cifra pari a un terzo del 23 per cento in meno di tasse che vi promettono. Il meccanismo è complesso, ma dovrebbe indurre, se correttamente applicato, a scoraggiare o ridimensionare tutte le promesse farlocche sulla riduzione della pressione fiscale. Il rimborso verrebbe erogato di tasca propria da chi ha fatto la promessa.

Bonus, 8 euro (massimo 80) – Il cittadino riceverà otto euro, in contanti o accredito in conto corrente, per ogni volta che sentirà promettere un bonus. Un bonus per chi ha figli, per chi vuole farli, per i malati che non occupano posti in ospedale. Bonus per gli idraulici biondi, per le partite Iva che sanno sciare o per ventiseienni che vanno a lavorare in bicicletta. La promessa di bonus, detrazioni, mance e una tantum è così massiccia che costringe a mettere un tetto a questa importante voce del tariffario: non oltre dieci richieste di rimborso, per un massimo di 80 euro.

Ponte sullo stretto, 100 euro – Chiunque, in campagna elettorale, tiri fuori ancora una volta l’annosa questione del Ponte sullo Stretto di Messina dovrà versare al cittadino, entro ventiquattrore, cento euro in banconote non segnate di piccolo taglio. Si tratta di un risarcimento minimo rispetto all’immenso sfrangimento di zebedei che la promessa sul Ponte rappresenta da almeno venticinque anni, ma si spera abbia un effetto deterrente.

Rivoluzione liberale, 120 euro – Il cittadino ha diritto a un rimborso di 120 euro in contanti (no buoni pasto, no voucher) per ogni volta che sentirà pronunciare la frase “rivoluzione liberale”.

Un milione di posti di lavoro, 200 euro – Siccome secondo l’Istat siete occupati anche se lavorate un’ora alla settimana per quattro euro, la formula “un milione di posti di lavoro” (promessi, sbandierati o ipoteticamente raggiunti) è destituita di ogni fondamento e suona anche come una discreta presa per il culo. 200 euro in contanti o in carta prepagata ad ogni cittadino che la senta pronunciare più di due volte in un mese.

19 commenti »

19 Commenti a “Cazzate in campagna elettorale? Il cittadino avrà diritto al rimborso”

  1. E tuttavia l’apoteosi del nichilismo, la più’ sublime magnificazione dell’accidia, la si osserva non già’ in coloro che si dilettano nel promettere qualcosa di impossibile, bensì’ in certuni che vorrebbero convincerci che e’ impossibile mettere in atto qualsiasi promessa. Fosse per costoro, ineffabili adepti della confraternita dei bastian contrari, il percorso democratico del nostro consorzio civile coinciderebbe con la perpetrazione della perpetuazione dello status quo.

    Insomma, se davvero risarcimento contro le stupidaggini ha da essere, a noialtri lettori della presente rubrica spetterebbe quantomeno un vitalizio.

    da egidio scrimieri   - mercoledì, 29 novembre 2017 alle 11:13

  2. Magari,con queste multe prospettate una buona percentuale di italiani avrebbe vacanze pagate o potrebbe pagarsi spese d’altro tipo.

    Certo che come ha affermato qualcuno “avete la faccia come il c…”, questi hanno Tv e giornaloni compiacenti,e danno la caccia alle notizie di nicchia, con alcune fake news seminate.

    Per la serie che sia stramaledetto questo Web in cui ci si possa anche informare,invece l’indice lor signori lo rivolgono ad alcuni cazzari che guadagnano qualche soldino con minchiate assortite.

    A loro piacciono le interviste comizio dove lo pseudo giornalista “interlocutore”,sia meno visibile dell’acquario sullo sfondo.

    E qui le minchiate le sentiamo e vediamo da tempo immemore…

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 29 novembre 2017 alle 13:50

  3. Leggo il commento del sig. Egidio e mi chiedo cosa lo spinge a farsi del male costringendosi a leggere questa rubrica redatta da un noto gufo. Le do’ un consiglio signor Egidio, migri verso altri lidi, sono certo che leggere “Il Foglio” degli ottimisti le dara’ piu’ soddisfazioni. Stia sereno.

    da Alessandro Regazzetti   - mercoledì, 29 novembre 2017 alle 16:30

  4. Farmi del male? Tutt’altro, caro Alessandro Regazzetti, tutt’altro: la filosofia dell’infimo della quale taluni si pascono e’ motivo di rilassamento e soddisfazione per colui che aspira alla saggezza. Scriveva sull’argomento tempo fa il grande Lucrezio (De rerum natura – Libro II – vv.1-19):

    Suave, mari magno turbantibus aequora ventis,
    e terra magnum alterius spectare laborem;
    non quia vexari quemquamst iucunda voluptas,
    sed quibus ipse malis careas quia cernere suave est.

    (trad.: È dolce (suave – il verbo est è sottinteso), quando i venti sconvolgono (ventis turbantibus – ablativo assoluto) le acque (aequora) nel grande mare (mari magno– ablativo di stato in luogo), guardare (spectare) da terra la grande fatica (laborem) di un altro (alterius); non perché sia un lieto (iucunda) piacere che soffra (vexari) qualcuno (quemquamst – aferesi per quemquam est), ma perché è dolce (suave) vedere (cernere) da quali (quibus) mali tu stesso (ipse) sia privo (careas).)

    Ti piace Lucrezio, caro Alessandro?

    da egidio scrimieri   - mercoledì, 29 novembre 2017 alle 18:36

  5. Il @Regazzetti mi appare incompiuto.

    da Orlo   - mercoledì, 29 novembre 2017 alle 20:46

  6. Povero Lucrezio….

    da Eparrei   - giovedì, 30 novembre 2017 alle 10:12

  7. http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2017/11/29/irruzione-naziskin-a-riunione-migranti_c4c38557-9d33-4f49-a1db-7d3f90a42be2.html

    Nei momenti liberi cerco di dedicarmi alla nostra socialità,nel mio caso stando dentro al pd(dove mi ritrovo ampiamente con il nostro attuale segretario Renzi).
    Sono contiguo col la mia storia politica che è iniziata con l’ulivo(prima mi esplicitavo come battitore libero politico,con un’occhio di riguardo verso i radicali).
    Debbo dire che i ragazzi destrorsi mi hanno allappato la vista dal momento che ho visto faccie pulite che hanno a cuore la buona socialità.
    Purtroppo credono che un Salvini sia sulla loro lunghezza d’onda.
    Credono che le curve nord siano frequentate da esseri umani che mirano,nn mai al propio interesse personale,ma alla buona socialità.
    Credo che se gli stessi volessero veramente la “buona socialità”,hanno nell’associazione che hanno violato un buon punto di partenza.
    Ovviamente la stessa associazione deve declinarsi alla loro presenza senza pregiudizio.

    Ps
    Questi giovani volenterosi li vedo anche dalle mie parti che organizzano,sotto l’egida di casa Pound,pulizia dei bordi strada e in alcuni casi ci siamo trovati immedesimati nello stesso servizio all’ambiente.
    Debbo dire che negli occhi di quei ragazzi nn ho mai visto ombra razzistica,ma solo una “ruvidezza” politica anacronistica dovuta alla loro militanza sotto personaggi superati e inconcludenti.
    Come coloro che si rifanno ai centri sociali occupati.

    da Orlo   - giovedì, 30 novembre 2017 alle 14:21

  8. “Non ho mai visto ombra razzistica nei loro occhi”. Ah, beh, allora… E Hitler amava molto il suo cane. Saluti

    da Alessandro   - giovedì, 30 novembre 2017 alle 14:56

  9. @Robecchi
    Mi appare di specchiata evidenza che il gruppo di Arditi(e lo pongo in maiuscolo per le ragioni storiche legate alla Grande guerra che li formo)di oggi sia una squadriglia di giovani che usano il cervello.
    Nn credo che spazzare uno dei pochi baluardi dedito all’approfondimento sia la scelta giusta per chiunque crede nel dialogo.
    Codesti giovani italiani vedono nell’immigrazione il grave problema della loro Patria(anch’io sono un patriota,ma dell’Europa e l’Italia la vedo soltanto in quest’ottica in divenire),nn sono “l’italiano medio” che segue le Iene o Crozza ma sono persone che se poste davanti ai fatti,cercheranno di argomentare.
    Ovviamente il tutto esula dal “corpo a corpo” degli estremisti di dx e sx che sono assoggettati a tale pratica dal loro modello di vita che è egocentrico.
    Credo che il gruppo di giovani che hanno violato l’associazione comasca,se l’associazione nn è schiava di tristi passati di politica reazionaria,ma si profila come appare,dovrebbe invitare gli stessi ad uno stage tra le persone che aiutano facendoli entrare in contatto reale col “problema” da loro posto.

    da Orlo   - giovedì, 30 novembre 2017 alle 20:26

  10. Come già avvisato più volte, questo sito prende molto sul serio la pregiudiziale antifascista e si riserva di cestinare i commenti che vanno in quel senso. Questo commento rientra in questa categoria, per cui non verranno più pubblicati commenti provenienti da questa fonte. L’interessato può sempre scrivere i suoi pensierini sui siti di “codesti giovani italiani che vedono nell’immigrazione il grave problema della loro Patria”, che è un modo nuovo di chiamare gli squadristi.

    da Alessandro   - giovedì, 30 novembre 2017 alle 20:49

  11. Ciao Alessandro
    Pur avendo ampiamente dimostrato il mio disprezzo nei confronti dei pensierini del sig. orlo (del baratro), esplicitato con repliche (a mio parere) ironiche ma mai offensive, devo dirti che non condivido la tua decisione di bannarlo.

    Per la serie “se lo conosci lo eviti” leggendolo, gli altri commentatori possono appunto bellamente ignorarlo ed andare oltre come invece replicare (indignati o sarcastici, motivando seriosamente piuttosto che sbeffeggiandolo con cazzeggio: ognuno può scegliere)…

    Non pubblicarlo è opzione inutile, forse addirittura controproducente: tali “fini pensatori” destrorsi che millantano una certa cultura e si considerano eruditi perchè infilano nel post qualche vocabolo desueto esisteranno sempre e comunque e dargli la soddisfazione di gonfiare il petto borioso sostenendo: “hai visto quanto è democratico quel comunista di Robecchi?” personalmente non gliela darei!

    Un cordiale saluto da tuo sincero ammiratore,
    Marco DE GIORGI (degiom)

    PS Se ritieni opportuno non pubblicare tale post per non fomentare la polemica da parte mia non è assolutamente un problema; sarei felice però se trovassi tempo (e voglia) di rispondermi all’indirizzo privato.

    da degiom   - venerdì, 1 dicembre 2017 alle 12:12

  12. Caro Degiom, Ti pubblico volentieri, invece, non ho niente contro il dibattito. Vedi, a me non interessa molto se uno lo fa per provocazione, per far vedere che ha letto due libri o solo perché si annoia. Le motivazioni di chi scrive vanno bene tutte. Però io credo che il neofascismo montante abbia un grandissimo alleato, e sono quelli che dicono ma su, sono ragazzate, sono “una squadriglia di giovani che usa il cervello”… siccome questi giovani che usano il cervello hanno siti che inneggiano a Hitler e Mussolini, mi limito a suggerire a chi scrive queste cose di andare a scriverle lì, e non qui: si troverà in buona compagnia, che mostra di stimare più di questa. Quanto a quello che poi potranno pensare su “quanto è democratico Robecchi”, sinceramente è un argomento che non sta in piedi: la democrazia in Italia è stata costruita cacciandoli dal potere, fucilandoli a Dongo e appendendoli a Milano… quindi diciamo che dal punto di vista democratico mi sento abbastanza tranquillo. Vedo che nazisti, fascisti, sostenitori vari e minimizzatori hanno grande spazio in televisione e sui giornali, suggerirei agli ammiratori degli arditi di cercare spazio lì, e non qui. Ogni posizione, anche critica, anche molto critica, anche molto molto molto critica è benvenuta. La stima per fascisti, fascismo e “codesti giovani italiani vedono nell’immigrazione il grave problema della loro Patria” (ma intanto inneggiano a Priebke), quella no. E’ tutto, credo.

    da Alessandro   - venerdì, 1 dicembre 2017 alle 13:38

  13. Ha dimenticato le pensioni minime a mille euro per tutti. Proporrei uno sconto di 6 mesi sull’anzianità lavorativa per ogni volta che ce lo sentiamo ripetere perché, va da sé, sentire ripetere le stesse fregnacce può essere considerata a pieno titolo attività usurante.

    da Silvia   - venerdì, 1 dicembre 2017 alle 14:53

  14. Caro sig. @Egidio lei utilizza un vocabolario forbito e paroloni altisonanti e questo, di per se’, dimostra la sua indubbia superiorità culturale. Pensi che se non era per lei non avrei mai saputo dell’esistenza di Lucrezio; davvero credo che un talento come il suo sia sprecato in una piazza virtuale come questa che esprime mediocri pensierini come i miei! Le consiglio quindi vivamente di traslocare in altri più nobili lidi.

    da Alessandro Regazzetti   - sabato, 2 dicembre 2017 alle 17:31

  15. L’ultima risposta di @Alessandro merita un breve approfondimento.

    Indubbiamente la nostra democrazia e’ stata il frutto della lotta contro il fascismo. Ma questa e’ solo meta’ della storia, poiché’ -come tutti sanno- dopo la fine della seconda guerra mondiale e, grosso modo, fino alla caduta del muro di Berlino, la nostra democrazia, alleata nella NATO con le altre democrazie occidentali, ha dovuto difendersi da un altro nemico della democrazia non meno temibile del nazifascismo: il comunismo. Ne’ avrebbe potuto essere diversamente: e’ nemica della democrazia qualsiasi forma di governo fondata sull’affermazione di una parte politica sull’altra mediante la violenza. Inutile qui aggiungere altro sulla storia della “guerra fredda” dell’occidente contro le minacce espansionistiche dell’URSS, e sulla storia degli “anni di piombo”.

    In altri termini la nostra democrazia e’ nata ed e’ riuscita a sopravvivere non solo grazie alla lotta contro il fascismo, ma anche grazie alla lotta contro il comunismo. Chi nega o distorce questo dato storico (una moda, oggi come ieri, incredibilmente diffusa) o non conosce la storia, oppure e’ un estremista fazioso che non e’ credibile. E non va creduto.

    da egidio scrimieri   - domenica, 3 dicembre 2017 alle 12:38

  16. Nel ringraziare Alessandro per la sua graditissima e più che esauriente risposta, mi permetto di far notare al sig. Egidio che dai tristi tempi della dittatura sovietica ad oggi sono successi alcuni fatterelli storici di una qualche importanza, non solo a livello nazionale…

    Dalla Perestroika di Gorbaciov all’eurocomunismo, per arrivare alla tragicomica “gioiosa macchina da guerra” del nostro Occhetto la ridefinizione della “dittatura del proletariato” marxista, già agghiacciantemente distorta da Stalin, ha compiuto una serie di passi che lo hanno portato, nel contesto nazionale, ad identificarsi con uno schieramento definito “progressista”, che in teoria avrebbe dovuto contrapporsi ai “conservatori” in una moderna configurazione di destra e sinistra.
    Questo in un contesto democratico: il fascismo è stato sconfitto 70 anni or sono; il crollo del’Urss risale all’89.

    I fascismi invece continuano ad insinuarsi subdolamente; ma mentre braccia tese, bandiere del III (o II) reich e inneggiamenti a hitler ed al mascellone continuo a vederne e sentirne parecchi nell’Italia contemporanea, io pugni chiusi e bandiere dell’Unione Sovietica, piuttosto che immagini di stalin e breznev esposte…

    Scusandomi per la prolissità, un saluto.

    da degiom   - mercoledì, 6 dicembre 2017 alle 12:48

  17. Tu vedi poco la televisione, caro degiom; e leggi poco i giornali. Fai bene. Se lo facessi di più’ proveresti probabilmente sconcerto nell’osservare alcune stranissime circostanze.

    Come ad esempio quella che, pur essendo stati fascismo e comunismo i mali più’ grandi dell’umanità’, in Italia sono banditi giornali titolati come “quotidiano fascista”, mentre esistono fior di giornali che hanno nella testata titoli come “Il Manifesto, quotidiano comunista”. Come pure avresti notato che, qui da noi, all’unanime scandalo nazionale prodotto dalle rare esposizioni di una croce celtica, simbolo delle violenza nazista, si contrappone in numerosissime manifestazioni il gioioso garrire di bandiere con falce e martello, simbolo della violenza comunista: l’11 novembre, a Roma, erano in migliaia a celebrare il centenario della rivoluzione d’ottobre, atto iniziale di una delle più’ grandi carneficine della storia, con oltre venti milioni di morti.

    Vorra’ dire qualcosa tutto questo? Ipocrisia? Ignoranza della storia? Indole pagliaccesca della popolazione? Chissa’. Quante cose brutte, caro degiom: meglio tener spenta la televisione.

    Quanto al resto nessuno ha dubbi sui meravigliosi progressi della sinistra dai tempi di Stalin a quelli di Renzi; come pure nessuno ha dubbi sugli altrettanto eccellenti progressi della destra dai tempi di Hitler a quelli di Meloni. Ma, evidentemente, non stiamo parlando di questo.

    da egidio scrimieri   - mercoledì, 6 dicembre 2017 alle 16:54

  18. gentili signori, ancora a dibattere delle inutili ideeologie oramai oltremodo datate; eh dateve una sveglia! anno 2017 non 1969 o 1977 o altre date da voi accarezzate .avanti dateve una sveglia, qui l unico che puo parlare è solo Alessandro, oggi non si é visto.. sigh

    da elena   - giovedì, 7 dicembre 2017 alle 05:05

  19. moderatore: lasci perdere il mio commento , preferisco si annulli il mio intervento ! vedo che l autore si nutre ben piu volentieri di opposizione.. che se faccia banchetto per le prossime feste .. elettorali . So long

    da elena   - venerdì, 8 dicembre 2017 alle 00:04

Lascia un commento