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La morte della decenza: Renzi e le magliette gialle sui luoghi del terremoto

Fatto170517

Ora che Roma è linda, pulita e scintillante grazie alle montagne di rifiuti raccolte da Matteo Orfini e dai suoi boys in maglietta gialla, si può passare ad altro: le frontiere della propaganda sono mobili e veloci. Via, si passa al terremoto, inteso come opportunità di marketing.

La chiamata alle armi viene direttamente dal Capo Renzi, su Facebook, appello accorato e ordine di mobilitazione. L’adunata è per tutti i militanti, dai deputati in giù, che andranno (cito il sacro testo) “Ognuno in un Comune diverso di quelli colpiti dal sisma”. A fare che? “Ad ascoltare, a fare il punto, a portare la testimonianza di un impegno concreto”. Insomma, niente ramazze, stavolta dovrebbero bastare le orecchie. Il Pd vuole “ascoltare” i bisogni delle popolazioni terremotate del centro Italia.

La stampa nazionale, almeno ieri, ha fatto finta di non sentire. Se si va a leggere la stampa locale, però, i commenti all’iniziativa “magliette gialle al terremoto” vanno dall’incredulità all’insulto fiero e contadino di quelle terre. Gente che si firma con nome e cognome, moltitudine di cittadini in forte disagio, non ascrivibili certo alla canea dei troll della rete.

Ma riassumiamo: Il Pd siede al governo con preminentissima posizione di comando. Il commissario straordinario al terremoto, Vasco Errani, è stato nominato da Renzi. Le quattro regioni colpite dal terremoto sono governate dal Pd. Decine e decine di comuni colpiti hanno sindaci del Pd, spessissimo brave persone che dall’agosto scorso lavorano giorno e notte per i loro cittadini messi in ginocchio dal sisma.

E con tutte quelle orecchie in loco, ora ecco che si indossa la maglietta gialla e si va “a ascoltare”.

Strabiliante. Matteo Renzi ci sta dicendo che non basta governare un territorio (regioni, comuni, frazioni) per conoscere la situazione dei cittadini che ci vivono. Bisogna andare lì in divisa (gialla) a “fare il punto”. Propaganda offensiva, per chi sta lì, uno sberleffo, uno schiaffo.

Per agevolare nella trasferta i deputati del Pd chiamati all’appello, possiamo consigliare qualche luogo d’interesse in zona. Vadano per esempio negli alberghi sulla costa, dove migliaia di persone sono state ospitate perché non gli si volevano dare container, ma le famose casette, che non arrivano, quando arrivano vengono sorteggiate. E ora che gli albergatori della costa rivogliono le stanze, che parte la stagione, i cittadini terremotati sono costretti a nuove diaspore tra campeggi e famiglie divise qua e là. Per il pranzo consiglio un ristorante di Pieve Torina, il Vecchio Mulino, che ha tenuto aperto tra mille eroici sforzi per sfamare soccorritori e operatori della protezione civile servendo migliaia e migliaia di pasti, indebitandosi perché lo Stato non paga la convenzione. Se piace la montagna, visitare Amandola, specie l’ospedale. Oppure Ussita, posto bellissimo, dove il sindaco si è dimesso perché dice che lì non si ricostruirà più. Oppure andare a comprare strepitosi formaggi da quegli allevatori che già a fine agosto di un anno fa dicevano: occhio che nevicherà, non abbiamo le stalle. Lo dissero per mesi, videro le bestie morire al gelo, gli appelli inascoltati. Ecco, chissà loro che faccia faranno vedendo delle “magliette gialle” che vanno “ad ascoltare”.

Ora è chiaro che viviamo una perenne campagna elettorale fatta di colpi di sceneggiate, trovate propagandistiche, alzate d’ingegno, e va bene. Ma scherzare con gente che dorme a 50-80 chilometri da dove lavora, che non sa dove dormirà tra una settimana o tra un mese, che un lavoro magari non ce l’ha più, che si rimette in piedi la stalla con le sue mani, che aspetta la casetta promessa per Natale, poi per primavera, poi per mai, ecco forse è un po’ troppo. Meglio fermarsi, se non per opportunità politica, almeno in nome della decenza.

15 commenti »

15 Commenti a “La morte della decenza: Renzi e le magliette gialle sui luoghi del terremoto”

  1. Io credo che il ragazzo abbia seri problemi se non riesce a rendersi conto dell’inopportunità di questa iniziativa. Ogni giorno mi stupisce sempre di più, in negativo.

    da giusi angioni   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 10:20

  2. A Renzi è sicuro venuto da ridere quando ha deciso di mandare le magliette gialle a speculare sul terremoto, preciso preciso all’imprenditore Piscicelli.

    da david   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 11:24

  3. Uno Stato serio,specie in un paese come il nostro,dove le scosse telluriche sono cicliche e sempre più frequenti,avrebbe le casette prefabbricate già pronte,ci vorrebbe solo il trasporto e la messa in opera.

    Un paese come il nostro avrebbe dovuto investire nella messa in sicurezza dei vecchi edifici nelle zone rosse già da molti anni,la tecnologia c’è,e soprattutto sbattere in galera chi ha costruito dallo scorso secolo in modo criminale,come all’Aquila,dove sono crollati palazzi degli anni 80-90.nonostante fosse obbligatorio costruirli in un modo consono.

    Poi c’è il marketing peloso,del dire e del non fare mai o malissimo le cose,con magliette gialle o meno,e qui non ci si può appellare al ben che minimo senso della dignità,vanno molto oltre,ma fino a quando tutto ciò porta consenso,purtroppo ne possiamo solo prendere atto.

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 12:05

  4. … sciacallaggio puro. Si continua a cercare consensi sulle disgrazie dei terremotati. Soggetti come Renzi e Salvini andrebbero rottamazzati…

    da Nino   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 12:19

  5. La domanda sorge spontanea: Se l’iniziativa fosse stata dei grillini Robecchi l’avrebbe criticata? A me pare che stare vicini ai terremotati e fare sentire costantemente la solidarietà a chi è in difficoltà, al di là del colore delle magliette, sia sempre da apprezzare.

    da Salvatore Gianni'   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 12:35

  6. Robecchi,leggerti ora con la penna intrisa solo di bile verso Renzi mi fa dimenticare l’arguto commentatore del mondo che ascoltavo a Radio Popolare,mi spiace che tu abbia trovato una persona su cui sfogare le tue frustrazioni.

    da Maurizio   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 12:43

  7. Sempre a Robecchi comunico che sono in attesa di un suo scritto almeno tiepidamente polemico su Beppe Grillo.

    da Maurizio   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 12:46

  8. Io l’avrei criticata lo stesso perché conosco bene quei posti e non c’è davvero bisogno di propaganda sulla pelle di disastrati. Ma c’è un dettaglio: i 5 stelle non governano il Paese (il pd sì), né le regioni terremotate (il pd sì), né gra parte dei comuni terremotati (il pd sì). Infatti, si informi, sindaci e politici locali dei luoghi colpiti sono molto critici sull’iniziativa, per usare un eufemismo

    da Alessandro   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 12:48

  9. Guardi, un pezzo molto polemico su Grillo (tra l’altro sul delicatissimo problema del lavoro) è comparso qualche settimana fa sempre sul Fatto Quotidiano (12 aprile, il sito ha un archivio). Incredibile, eh? Comunque sarebbe bello ogni tanto anche intervenire nel merito. E’ d’accordo con le magliette gialle al terremoto? Sì, no, non lo so. Se lei dice che schifo il Milan, io le chiedo perché, non le chiedo “E allora l’Inter?”. E’ una forma mentis che non mi appartiene, come ho ripetuto più volte: rispondo di quello che scrivo, non di quello che non scrivo e che lei vorrebbe che scrivesi. Però, esistendo l’articolo 21 della Costituzione, nessuno le impedisce, spero, di scrivere quello che vuole, quando vuole, dove vuole. Anzi, quando pubblica me lo segnali, leggerò con interese

    da Alessandro   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 12:57

  10. Mi sa che questa volta davvero piovono pietre.

    da lachera   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 14:54

  11. grande foto Mr Robecchi , complimenti e anche un grazie.

    da gis   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 19:24

  12. mi dispiace davvero davvero tantissimo che tu stia vivendo uno stato di frustrazione!
    Posso fare qualcosa per te?.
    Ciao

    da Miti Feliciani   - mercoledì, 17 maggio 2017 alle 21:27

  13. Per la serie: stanno “occupando” tutti i colori rimasti (rosso, arancio, verde, nero, azzurro e viola appartengono già ad altri gruppi politici) per vedere l’effetto che fa? il giallo oggi, il blu ieri (25 aprile, per chi se lo fosse già dimenticato…)
    A parte queste note di colore, temo che l’operazione sia solo rivolta agli esterni. a coloro che non frequentano e non conoscono queste zone. a quelli che non vivono e non capiscono il disagio, la fatica, il dolore. Perché, caro parlamentare, puoi andarci tranquillamente, senza maglietta gialla, a mangiare, parlare, vivere con i terremotati. non c’è bisogno di farti pubblicità. e loro te ne sarebbero grati e ti accoglierebbero con calore, magari con una grigliata. così no. li offendi. ma tanto non è per loro che ci vai…

    da chiara   - giovedì, 18 maggio 2017 alle 09:47

  14. Io appartengo ancora al quello sparuto gruppo di italiani che si intestardiscono ancora a leggere i giornali di carta. Matteo Renzi, sappiamo ormai tutti dalle continue sviolinate televisive che lo riguardano, non è più, almeno per il momento, il Presidente del Consiglio, eppure il suo nome appare praticamente su moltissimi titoli degli editoriali, quasi sempre all’interno degli stessi e direi sempre sulla bocca dei presentatori nei salotti televisivi. Gentiloni viene timidamente citato ogni tanto per carità divina… Questa è la situazione. E’ pertanto puerile meravigliarsi delle tute gialle marcate PD sguinzagliate a mo’ di primarie sulle strade romane. Puliscono è vero, ma senza informarci dove sarà smaltita convenientemente la sporcizia che raccolgono. E’ palesemente pura propaganda renziana che va ad integrare quella sulla stampa con effetto sicuramente più immediato e consistente. Ora andranno a rompere le scatole ai poveri terremotati… Molto probabilmente ce li troveremo presto anche ai semafori intenti ad aiutare gli anziani ad attraversare la strada. Tutto fa brodo per riempire del nulla assoluto il paniere sociale. A bologna esistono ancora i cassonetti, come a Roma… Tanto per gradire, i tempi del verde dei semafori di Bologna per il pedoni sono ridotti a sette/otto secondi… Posso attraversare con lei mi sento ogni tanto chiedere prima di impegnare la strada… Forza PD c’è bisogno della tua opera misericordiosa e disinteressata anche in questo settore, arzilli vecchietti per questo vi daranno il voto… Si sa, gli anziani oggi non sono tanto esigenti. Sono stati abituati a far festa con una foglia di insalata.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 19 maggio 2017 alle 16:37

  15. Un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri, traditori, non è vittima, è complice.
    – George Orwell

    https://www.themisemetis.com/politica/corruzione-saverio-masi-politica-corrotta-si-autoprotegge-eludendo-forma-contrasto/893/

    da gis   - lunedì, 22 maggio 2017 alle 19:51

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